SAINT SEIYA LOST CANVAS
CAPITOLO 2 - TE LO PROMETTO
Personaggi Presenti: Pegasus Tenma, Doko, Aron, Cyclops, due Spectre sconosciuti, abitanti della città.
Data: 1741 circa (vedi note).
Lunghezza: 45 pagine in b/n.
Doko, vestito con abiti civili ed un cappello di paglia, sta camminando su un sentiero montano quando viene fermato da un piccolo gruppo di Spectre, che hanno percepito in lui il cosmo di un cavaliere. I tre, tra cui Cyclops, si lanciano all'attacco, ma in quel momento Doko indossa l'armatura d'oro di Libra e li annienta con un colpo solo. Il cavaliere d'oro chiede ai nemici morenti dove trovare Hades, ma Cyclops risponde solo che ovunque nel mondo gli Spectre si stanno risvegliando, richiamati dalle 108 stelle demoniache, e che questo primo scontro ha dato inizio alla guerra. Hades però non comparirà fino al momento opportuno. Doko comprende che il cosmo che aveva avvertito nascere poco tempo prima doveva essere proprio quello di Hades, che ora però purtroppo è scomparso senza lasciare tracce. Intanto, in città, Aron si risveglia, con Tenma al suo fianco. Quest'ultimo gli racconta che il giorno prima lui ed una bambina lo avevano trovato svenuto su un sentiero di montagna, vicino a delle mele. Poco prima, Tenma aveva avvertito che il suo amico aveva bisogno d'aiuto, ed era subito corso a cercarlo. Aron chiede come ciò sia possibile, e Tenma risponde che, forse per via delle sue origini orientali, a volte "sente" delle cose, come se l'intero universo ardesse in lui. Aron cerca di alzarsi, ma così facendo fa cadere a terra un ciondolo a forma di stella, che Tenma si china per raccogliere. Il ragazzo però lo ferma con rabbia, dicendogli di non toccare il ciondolo e stringendolo subito in mano, poi inizia a dire di conoscere la sensazione di cui l'amico parla, ma in quel momento due bambini entrano allarmati nella stanza. Il fiume della montagna infatti è straripato e rischia di allagare la città, ma gli abitanti dei quartieri ricchi per salvarsi hanno chiuso i portoni che li separano dai quartieri poveri, lasciando quindi tutti coloro che vivono in questi ultimi alla mercè delle acque. Mentre Temna, furioso di fronte a tanto egoismo, colpisce il muro, Aron chiede di andare a parlare con gli abitanti dei quartieri ricchi, certo che, se lo chiederanno con gentilezza, apriranno i portoni per farli entrare. Aron è convinto che nessuno al mondo sia essenzialmente cattivo, ma Temna non è convinto e decide di correre al fiume, promettendo a tutti che non lascerà morire coloro che ormai sono la sua nuova famiglia. Vedendolo andare via, Aron rassicura gli altri bambini, dicendo che, nonostante sia una testa calda, Tenma ha un buon cuore, e si devono fidare di lui. Raggiunto il fiume, Tenma si accorge che una frana ne ha ostruito il corso, facendo quindi straripare le acque. Privo di mezzi per rimuovere le rocce, il ragazzo inizia a colpirle con i pugni, incurante del dolore e del sangue, sperando così di distruggerle, e non fermandosi neppure quando si rompe una mano. Poco lontano, Doko avverte un debole cosmo, che però non appartiene agli Spectre, e corre in quella direzione, fino a scorgere Tenma. Sbalordito, Doko si rende conto che quel ragazzo, che non aveva mai visto prima, sta cercando di sfondare le rocce, anche se così facendo rischia di venire travolto dalla frana. Doko gli grida di fermarsi, ma Tenma non lo sente e si concentra sui Aron ed i suoi amici, promettendo che li salverà. Lentamente, il cosmo dentro di lui inizia a bruciare e con un pugno tremendo il ragazzo sfonda le rocce che ostruivano il fiume, lasciando Doko stupefatto. Ora però il cosmo è svanito per la fatica, e Tenma rischia di essere travolto dall'acqua del fiume. Con un balzo, Doko salva Tenma, e lo protegge con il suo corpo dall'impeto del fiume, riuscendo a non essere spazzato via. Stremato, Tenma è comunque felice, perchè ora che il fiume è libero la città non sarà più inondata. Doko capisce che Tenma è un predestinato a diventare cavaliere e gli chiede se è disposto ad usare la sua forza per l'amore e la giustizia sulla Terra. Più tardi, in città la gente è felice di essere sopravvissuta e ringrazia il Signore, mentre, in chiesa, Aron cerca di fare un ritratto a Tenma. Quest'ultimo però non riesce a star fermo, ed è eccitato dalla proposta di Doko di diventare un cavaliere di Atena. Doko, che è lì in disparte, gli ha spiegato la natura del cosmo e gli ha promesso di portarlo al Santuario, dove ci sono numerosi guerrieri potenti dotati di un grande cosmo. Tenma ha deciso di andare, ma promette di tornare quando sarà diventato un potente cavaliere. In lacrime per la partenza dell'amico, Aron si rammarica di non essere riuscito a trovare un rosso adatto a riprodurre il colore dei suoi occhi, più accesi del fuoco, ma promette che, quando Tenma sarà tornato dall'addestramento, il ritratto sarà completo e lui sarà diventato un grande pittore. Doko poi si avvicina ai due e, dopo aver osservato per un attimo il chiarissimo colore degli occhi di Aron, prende con se Tenma per portarlo al Grande Tempio.
Glossario: /
Manga: Il capitolo è stato pubblicato sul numero 1 di Lost Canvas edizione italiana.
La logica, questa sconosciuta: Esattamente quando è ambientato questo capitolo ? i dialoghi iniziali lo pongono dopo il flashback del precedente, ma prima della battaglia nella città di Tenma, ma in questo caso Doko non dovrebbe ancora possedere l'armatura di Libra. Doko indossa l'armatura d'oro ma non c'è traccia dell'elmo. Che avrebbe fatto Aron se la città fosse stata davvero sommersa dal fiume ?
Note: "In nome dell'amore e della giustizia sulla Terra...vorresti diventare un cavaliere di Athena?" Un capitolo carino, se non altro perchè sembra dimostrare che Lost Canvas non intende bruciare le tappe ma anzi approfondire bene i vari avvenimenti del passato. In quest'ottica, è interessante vedere il modo in cui Tenma entra in contatto con il Grande Tempio ed i cavalieri di Atena. Cronologicamente, il capitolo si pone sulla scia del flashback che chiudeva il precedente, ma prima della battaglia cittadina che lo apriva. Tra gli Spectre che attaccano Libra c'è Cyclops, la cui morte contro un nemico palesemente superiore ricalca quella con Virgo nella serie classica. Dopo essere sconfitto, lo Spectre definisce Doko "Il più forte tra i cavalieri", anche se in realtà è un errore di traduzione, perchè la frase doveva intendere che era stato sconfitto da uno dei cavalieri più forti, ovvero i cavalieri d'oro. Gli abiti del giovane Doko sono molto simili a quelli che indosserà Sirio, eccetto il cappello di paglia, che invece ricorda quello che Libra stesso porterà da anziano. Dicendo di aver sentito il cosmo di Hades rinascere poco tempo prima, Doko probabilmente si riferisce alla scena che ha concluso il capitolo 1 di Lost Canvas. A quanto pare, dopo essere stato posseduto, Aron ha perso i sensi, mantenendo solo un istinto di protezione verso il ciondolo a stella. Parlando dell'universo dentro di lui, Tenma fa inconsapevolmente riferimento al cosmo, mostrando di riuscire a possederne un barlume pur non essendo mai stato addestrato. La cosa è particolarmente sorprendente se pensiamo che a Pegasus occorsero anni di addestramento per riuscire a risvegliare il cosmo dentro di se. A quanto pare, la parte ricca della città è divisa da quella povera da un muro, il cui unico ingresso è un pesante cancello di legno. Tale situazione non era atipica nei borghi medioevali, ed è plausibile che esistesse ancora nel 1700 in alcuni luoghi. Scopriamo ora che il rosso che Aron cercava di riprodurre nel numero scorso era quello degli occhi di Tenma. Nell'edizione italiana, la pagina in cui Tenma guarda la frana che ha bloccato il fiume è capovolta rispetto all'originale, e infatti non è consecutiva con l'immagine della pagina successiva.