SAINT SEIYA OMEGA - EPISODIO N°76

L'UCCELLO IMMORTALE! LA COMPARSA DI IKKI DI PHOENIX!

Disegnatori Yasuhiro Nabatame

Data: Estate 2005 circa.

Personaggi presenti: Ikki, Koga, Subaru, Haruto, Yuna, Soma, Eden, Mira, Europa, Aegaeon, Titan, Gallia, Hyperion, Seiya, Shun, Shiryu, Hyoga, Saori, Integra, Harbinger, Fudo, Cavalieri d'Acciaio, Pallasite.

All'interno del vulcano dell'isola di Kanon, un gruppo di Pallasite cerca di uccidere Ikki, ma la sola emanazione del suo cosmo basta a massacrarli. Resosi conto che è giunto il tempo di tornare in campo, Phoenix indossa di nuovo la sua armatura. Intanto, a Pallasvelda, Saori avanza insieme a Fudo e Harbinger tra i cadaveri dei Cavalieri d'Acciaio, rammaricandosi della loro morte, quando viene raggiunta da Integra, che si presenta e le giura fedeltà, chiedendole perdono per non avere indosso la maschera e per il tradimento di Paradox. Apprezzandone gli ideali e la determinazione, Saori l'accoglie tra loro nella battaglia in nome della giustizia. Altrove, il gruppo di Koga - con la sola eccezione di Ryuho - raggiunge una piazza in prossimità del castello di Pallas, ma lì vengono intercettati da Mira, che stavolta indossa la sua Chronotector. Sempre intenzionato a distruggere le loro armature e collezionarne le Cloth Stone, specie ora che sono state riparate, Mira circonda il gruppo con il Firewall, un muro di fiamme azzurre, e inizia a giocare con loro per scegliere il primo bersaglio. Dall'interno del castello, Titan, Hyperion e Gallia sono sicuri che Mira ucciderà tutti i nemici, ma Aegaeon è preoccupato perché, dopo la distruzione dei soldati inviati sull'isola di Kanon, teme l'arrivo di Ikki, uomo con cui si era già scontrato in passato e che ha danneggiato la sua spada sacra con un colpo solo. Le sue parole sono profetiche: quando Mira sembra aver scelto Koga come sua prima vittima, le fiamme del Firewall cambiano colore e la fenice di fuoco riprende a volare. Tutti i combattenti di Pallasvelda, inclusi Shun, Seiya, Shiryu e Hyoga, avvertono l'avvento di Ikki, che oltrepassa e deride il Firewall prima di presentarsi al nemico e venire riconosciuto da tutti i giovani Cavalieri per le sue imprese leggendarie. A sorpresa però, le prime vittime dei suoi pugni sono proprio Koga e i suoi amici, duramente criticati per le loro esitazioni e paure. Intrigato, Mira cerca subito di distruggere la sua armatura, ma Phoenix è troppo veloce e blocca la sua mano, distruggendo l'Alchemy Glove con una vampata di fuoco. Sorridendo, il Pallasite si complimenta e rivela un secondo guanto sulla mano sinistra, con cui riesce a fare a pezzi l'armatura della Fenice, tra il panico generale.

La soddisfazione di Mira dura poco perché, contrariamente a quel che ci si potrebbe aspettare, Phoenix non si sta disperando, anzi. Il Cavaliere afferma di aver abbandonato qualsiasi debolezza da molto tempo, mantenendo solo il cuore di un guerriero forgiato tra le fiamme dell'inferno, e le sue parole trovano conferma quando l'armatura risorge dalle sue ceneri, tornando a coprire il suo corpo. Eden ricorda la leggenda della fenice e dell'omonima armatura, i cui poteri di rigenerazione superano persino quelli delle vesti dorate. La battaglia riprende selvaggia e brutale, con i due che all'inizio sembrano equipararsi sia in forza che in velocità. Notando che l'avversario non ha esitazioni, Mira afferma che lo stesso vale per lui perché la paura è un sentimento per uomini deboli, così Ikki lo mette alla prova colpendolo con il Phoenix GenmaKen. Mira vive un'illusione di vittoria, dopo la quale però vede il suo corpo sbriciolato da tutte le Cloth Stone rubate nel corso della guerra. Riprendendosi senza grosse conseguenze, promette di fare sul serio e sfodera tutta la sua velocità, ma Ikki è ancora più rapido e, schivato il primo affondo, reagisce con la furia dell'Hoyoko Tensho, travolgendolo completamente. Così facendo, recupera le Cloth Stone dei Cavalieri caduti come atto di rispetto e vendetta. Mira però è sopravvissuto e, gettato l'Alchemy Glove, vuole chiudere la faccenda combattendo con tutte le forze. A fermarlo compare Europa, che gli dice che è ancora presto e lo convince a ritirarsi, rimandando la rivincita. Ammirato da tutti, Ikki raggiunge il gruppo e consegna le Cloth Stone a Koga, dicendogli di non esitare e non temere la morte, perché le loro anime vivranno per sempre nella luce di Atena. Subaru fa fatica a reggere lo sguardo del guerriero, ma Ikki non se ne accorge e avverte tutti loro che un nemico più potente si nasconde dietro Pallas, un avversario misterioso che lui aveva inseguito durante la guerra con Mars prima di perderne le tracce. Al castello, Aegaeon è convinto che l'avanzata nemica non possa essere fermata, ma Titan ha ancora un asso nella manica: il cancello del tempo.

DVD: L'episodio è presente nel 20° DVD e Blu-Ray.

Scene extra DVD: /

La logica, questa sconosciuta Non viene data spiegazione per il ritorno dell'armatura della Fenice alla forma V3 (vedi Note). Nello scorso episodio Koga e Subaru erano da soli, ma adesso sono di nuovo insieme a Yuna, Soma, Eden e Haruto. Come spesso succede in questi casi, gli oggetti vengono riposti semplicemente mettendo la mano dietro la schiena, anche se le armature non hanno tasche.

Note: 5. Un episodio chiaramente realizzato a esclusivo godimento dei fan della serie classica in generale e di Phoenix in particolare, nel quale il Cavaliere mette in luce tutta la sua forza e il suo carisma contro un avversario che in precedenza si era mostrato valido come Mira. Il problema è che, per ottenere questo risultato, vengono sacrificati quelli che di fatto sono i protagonisti della storia, ridotti temporaneamente al ruolo di comparse, rendendo l'intera puntata mero fanservice. Scopriamo che Ikki era rimasto a riposare nel vulcano dell'isola di Kanon, chiamata Isola del Riposo nella serie classica e introdotta nel 54° episodio dell'anime, quando il Cavaliere vi si recò per solidificare la sua armatura prima della battaglia del Grande Tempio. In questo caso invece si trova lì per riprendersi dalle ferite infertegli da Aegaeon, durante uno scontro che dovrebbe essere avvenuto parallelamente alla saga di Mars, e che quindi serve anche a giustificare l'assenza di Ikki da quegli eventi. Questo significa che i Pallasite erano già attivi durante la guerra con Mars e Abzu, cosa peraltro già intuibile dalla conquista di Pallasvelda, e che Ikki era stato il solo a percepirne la presenza. Si sollevano però anche delle incongruenze, in primis la forma dell'armatura della Fenice, tornata alla V3 della serie di Hades dopo che l'avevamo vista come Clothstone nei flashback degli episodi 12 e 45. La ragione di questa metamorfosi non viene mai data nella serie, ma i libretti dei blu-ray l'attribuiscono ai poteri rigenerativi della corazza, riuscita quindi ad annullare da sola gli effetti della mutazione dopo la caduta del meteorite di tenebre. Il secondo problema è che, durante la guerra con Mars, Phoenix avrebbe dovuto essere menomato dalle ferite di oscurità, come Shiryu, Shun e Hyoga, ma nel flashback di questo episodio non se ne vede traccia. Difficile che anche lei fosse scomparsa grazie ai poteri della fenice, visto che nemmeno il cosmo divino bastava a farle svanire, ma è possibile che fosse semplicemente celata da vestiti o armatura in un momento in cui il cosmo di Ikki non stava bruciando intensamente. Si tratta comunque di ragionamenti a posteriori, visto che nei piani originali della prima stagione Ikki sarebbe dovuto comparire agendo come mentore di Koga, in un ruolo simile a quello svolto da Hyoga nel 21° episodio.

La storia dell'armatura della Fenice, e di Ikki stesso, è nota a tutti i nuovi Cavalieri tranne Koga, il cui addestramento teorico è stato notoriamente lacunoso a causa di Shaina, e Subaru, entrato da poco nel mondo dei Cavalieri. Questo fa presupporre che sia stata addirittura argomento di studio a Palaestra. In termini di personalità, Ikki è molto più fedele al suo comportamento nelle serie di Nettuno e Hades che a quanto visto in precedenza alle Dodici Case o in Asgard, mostrandosi poco propenso a parlare e più interessato ai fatti. Nello scontro con Aegaeon, oltre a vedere per la prima volta la Chronotector del prima classe, scopriamo l'origine della crepa sulla sua spada, già evidente al suo ingresso in scena nel 58° episodio. Il suo avversario, Mira, era stato introdotto nel 70° episodio, ma ora ne vediamo anche la Chronotector, dalla quale apprendiamo che è un seconda classe. Conferma la sua strana tendenza a distruggere le armature e rubare le Cloth Stone, mostrando la collezione già vista in precedenza che ora però ha legato come se fossero portachiavi. Nell'illusione del Fantasma Diabolico, gli compare davanti il totem della V3 della Fenice, alla sua primissima apparizione in forma animata e colorata. A quanto pare, possiede due Alchemy Glove - cosa che ricorda un po' l'Excalibur di Shura - ed esce indenne dal Fantasma Diabolico, cosa riuscita in passato solo ai personaggi più forti. L'alta considerazione in cui è tenuto viene evidenziata anche dalle parole di Gallia e Titan, ma lo scontro viene interrotto nel finale da Europa, proprio come avvenuto nel 70° episodio. Le scene in cui Ikki lo schiva deridendone la velocità potrebbero essere un riferimento al duello con Eaco nella serie di Hades, quando fa lo stesso dopo essere stato a sua volta inizialmente sottovalutato dallo Spectre. L'animazione delle Ali della Fenice invece riprende quella del 45° episodio contro Bacchus.