SAINT SEIYA OMEGA - EPISODIO N°70
IL DISTRUTTORE DI ARMATURE! L’ATTACCO DEL PALLASITE SOLITARIO!
Disegnatori Mamoru Hoshino
Data: Estate 2005 circa.
Personaggi presenti: Koga, Haruto, Ryuho, Subaru, Mira, Titan, Europa, Rhea, Saori, Celeris, Masataka Zenzo Morigakure, Pallasite, Cavalieri d’Acciaio.
Su Pallasvelda scende la notte, spingendo Cavalieri e Pallasite a qualche ora di tregua forzata. Rhea fa rapporto a Titan, dicendogli che le perdite nei due eserciti sono più o meno simili, nonostante i Pallasite più potenti non siano ancora scesi in campo. C’è però una novità: Mira - guerriero che entrambi conoscono - è arrivato a Pallasvelda dopo aver a lungo ignorato l’ordine di fare ritorno, e le sue intenzioni sono sconosciute. Rhea vorrebbe farlo seguire, ma Titan, consapevole della sua forza, preferisce che rimanga libero di agire a suo piacimento. Nelle strade, un gruppo di Cavalieri è stato massacrato, le loro armature distrutte e le Cloth Stone rubate proprio dal misterioso Mira. Rannicchiati in una casa per la notte, Koga, Haruto, Ryuho e Subaru avvertono i cosmi dei compagni svanire - apparentemente senza che vi sia stata battaglia - ma sono consapevoli di non poter far nulla e decidono di riposare, in modo da recuperare un po’ di forze in attesa del giorno dopo. Al mattino, la guerra riprende, ma il gruppetto riesce ad evitare l’esercito nemico grazie alle abilità ninja di Haruto. Arrivati in un cortile interno però, Haruto avverte qualcosa di diverso dal cosmo e ferma tutti, ma non abbastanza in fretta da impedire l’Element Rejection del nemico, che frantuma il coprispalla di Subaru con un tocco solo, mettendolo fuori combattimento. Il guerriero entrato in scena è Mira di Alchemy Glove, privo di Chronotector e armato solo dell’omonimo guanto, con il quale distrugge in un attimo anche il bracciale della corazza di Haruto. Tutti sono sbalorditi dalla sua forza, ma Mira, che non conosce neppure il proprio rango, afferma di non aver bisogno di corazze, aggiungendo che il suo unico desiderio è distruggere le armature dei Cavalieri e rubarne le Cloth Stone per rendere più interessante quel noioso conflitto. Svuotandosi le tasche, mostra di avere già almeno una quindicina di pietre, prova delle numerose vittime fatte finora grazie all’Alchemy Glove donatogli da Pallas, in grado di entrare in risonanza con le armature per mandarle in pezzi. Furioso per la leggerezza con cui ha ucciso così tanti Cavalieri, Koga si lancia alla carica, finendo atterrato con un solo calcio e rendendo necessario l’intervento di Ryuho e Haruto in suo soccorso. Mira nota che i tre non combattono da soli, come tradizione, ma in gruppo, e approva la cosa, promettendo che si ritirerà se riusciranno a colpirlo almeno una volta. Pur sembrando mera arroganza, le sue parole sono motivate dalla prodigiosa velocità mostrata finora, che secondo Ryuho lo pone alla pari o persino sopra i Cavalieri d’Oro. Per guadagnare tempo, Haruto crea una cortina di fumo e si nasconde insieme agli amici, ma Mira avverte lo stesso le loro presenze o, come lo chiama lui, "l’intento assassino" che emanano. Lui invece è in grado di celare il proprio e così facendo sorprende Haruto, colpendolo attraverso una colonna. Ryuho corre in aiuto dell’amico e riesce a parare l’Element Rejection con lo scudo del Dragone, ma lo ShoryuHa sferrato come contrattacco va a vuoto pur essendo stato lanciato a bruciapelo, tanta è l’agilità del Pallasite. Avendo notato che l’Alchemy Glove impiega qualche attimo ad attivarsi, Ryuho decide di fare da esca con lo scudo per permettere agli amici di colpire e para una seconda volta l’Element Rejection, senza però che i pugni di Koga vadano a segno. Ammirandone il lavoro di squadra, Mira crea una serie di copie illusorie di sé e circonda i Cavalieri. Haruto riconosce e annulla la tecnica, ma non riesce a impedire che Mira colpisca lo scudo del Dragone con l’Element Rejection alla massima intensità, riuscendo finalmente a farlo a pezzi e mettendo fuori gioco Ryuho. Schivato poi il RyuSeiKen, frantuma il coprispalla di Koga e lo mette alle strette, obbligando Haruto a una seconda cortina di fumo per guadagnare tempo. Nascostosi di nuovo, il Lupo capisce che non hanno scampo finché il nemico riuscirà a individuarli tramite il loro intento assassino. Ricorda allora un insegnamento del padre a riguardo e, messo da parte qualsiasi attaccamento alla vita, fa scomparire la propria presenza, al punto che Mira crede sia fuggito. Celatosi in questo modo, riesce a portarsi alle spalle del nemico, ma il movimento di una farfalla allerta Mira, che lo blocca per la gola e distrugge l’armatura del Lupo. In realtà però era un trucco: Haruto si è infatti avvicinato abbastanza da bloccare il polso del nemico e colpirlo a bruciapelo con il Wolf’s Pack Striker, che va finalmente a segno e scaraventa Mira contro la parete. Raggiunto l’amico, Koga e Ryuho sono sicuri di aver vinto, ma Mira è ancora in piedi nonostante l’attacco subito senza Chronotector, e soprattutto ha deciso di ignorare la promessa fatta poco prima e fare sul serio, per vendicarsi di chi lo ha colpito. Gettato via l’Alchemy Glove, inizia a innalzare il suo cosmo a un livello persino superiore, quando dal nulla compare Europa. Il misterioso Pallasite gli ricorda enigmaticamente "lo scopo della guerra", convincendolo a ritirarsi prima di andar via a sua volta. I Cavalieri sono abbattuti per aver avuto bisogno del soccorso di un nemico, ma Subaru, appena ripresosi e a sua volta amareggiato per i danni incorsi all’armatura di Erna, li esorta a non perdere tempo con inutili preoccupazioni. Il gruppo così riparte mentre, nelle gallerie sotto Pallasvelda, Celeris di Equuleus avanza.
DVD: L'episodio è presente nel 18° DVD e Blu-Ray.
Scene extra DVD: /
La logica, questa sconosciuta Che fine ha fatto Eden? E’ giusto che i Cavalieri riposino per la morte, ma non si accenna al fatto che combattono da ore senza bere o mangiare. Mira tira fuori un pugno di Cloth Stone senza che le tasche siano minimamente gonfie. Le due volte in cui il trio si nasconde, Subaru viene lasciato svenuto alla mercé di Mira. Il Pallasite percepisce la presenza di Ryuho anche quando quest’ultimo è svenuto.
Note: 8. Dopo tre episodi in vario modo deludenti, la ripresa con lo scontro più lungo e articolato visto finora nella seconda serie, ma anche con l’introduzione di un nemico degno e meno macchiettistico di altri Pallasite visti in passato. Nonostante la bizzarria del collezionare le Cloth Stone dei nemici - tratto non del tutto nuovo alla serie - Mira si mostra sia abile in combattimento che enigmatico nei dialoghi, e sfodera un tipo di potere finora inedito. La sua arma, letteralmente Guanto Alchemico, gli permette di fare a pezzi le armature, senza apparente differenza tra bronzo e argento visto quanto fatto con Menkar in coda allo scorso episodio. Non sappiamo che effetto avrebbe su un’armatura d’oro, ma nemmeno lo scudo della New Cloth di Ryuho riesce a resistere al terzo attacco, quindi probabilmente sarebbe solo questione di tempo. Diversi suoi tratti ricordano personaggi o situazioni visti in precedenza in Omega o nella serie classica: ha a lungo ignorato gli ordini di Pallas, come Mur fece con Gemini; scende in campo senza armatura, come Fudo alla sesta casa; colleziona qualcosa dei nemici, come Artax voleva fare con l’elmo di Cristal; può moltiplicare la propria immagine, come Haruto o Mime, ma anche celare la propria, come Doko o Sirio. Sebbene non venga detto espressamente infatti, "l’intento assassino" dovrebbe equivalere alla "presenza" di qualcuno, ovvero quel che permetteva alle Anime della Natura di Megres di individuare e attaccare i Cavalieri. Celando la propria presenza, Haruto fa quel che Sirio e Doko avevano fatto rispettivamente con Megres e il suo antenato, rendendosi invisibili abbastanza a lungo da riuscire a colpirlo. Come Tarvos, Mira non combatte per Pallas ma per motivazioni personali, in questo caso il divertimento, anche se il breve scambio con Europa indica qualcosa di più profondo che verrà svelato molto più avanti. Diversi Pallasite lo conoscono di fama, considerandolo una specie di cane sciolto. Tra questi Rhea, che torna in scena dopo il 56° episodio in veste di informatore di Titan, secondo il quale invece i Pallasite più potenti non sono ancora scesi in campo. In effetti, a parte Europa e Aegir, finora i terza classe sono stati i soli a combattere insieme ai soldati semplici, anche se un discorso simile vale per i Cavalieri, che hanno schierato solo le forze di Acciaio, Bronzo e Argento oltre al solo Seiya. A proposito dei Cavalieri d’Argento e di Bronzo, Mira ne ha sconfitti - e quasi sicuramente uccisi - almeno quindici a giudicare dalle Cloth Stone che ha raccolto. Menkar è l’unico che avessimo conosciuto in passato, ma uno dei morti con i capelli rossicci era apparso nel 14° episodio agli ordini di Sonia. La guerra che si interrompe per una pausa notturna - cosa che spesso avveniva nei veri conflitti - è una novità assoluta per il mondo dei Cavalieri, e sancisce anche uno dei conflitti più duraturi, visto che di solito tendevano a risolversi in 12/24 ore di scontri serrati. Più marcata, al punto da venire evidenziata anche da Mira, è la differenza rispetto al passato circa il modo di combattere, con Koga e compagni che, una volta di più, si affidano al lavoro di squadra. Seppur occasionalmente già presente nella serie classica, è un tema cardine di Omega, reiterato più volte in numerosi scontri specie nella seconda stagione, e che in un certo senso rende la serie meno poetica e cavalleresca ma più moderna e realistica. In flashback, vediamo Masataka Zenzo Morigakure, il papà di Haruto introdotto nel 22° episodio e con il quale il figlio ha un rapporto conflittuale. Considerando che il ragazzo era stato cacciato dal villaggio da bambino dopo aver deciso di diventare un Cavaliere e non un ninja, è difficile collocare esattamente la scena, ma è di certo precedente al 1° episodio. Subaru invece accenna ad Erna, l’amico morto per mano di Hati nell’episodio 60, la cui armatura indossa tuttora. Incredibilmente, nonostante la proverbiale avventatezza del ragazzo, questi sono i primi danni che la corazza subisce da quando Subaru l’ha ricevuta. Considerando che quella di Haruto è praticamente distrutta, e che quelle di Koga, Soma, Ryuho e Yuna hanno tutte subito danni di varia entità, l’unico ad avere una New Cloth ancora del tutto integra è Eden. Sempre sulle armature, a fine episodio vediamo la prima corazza Clothstone creata nella seconda stagione, la cui identità sarà svelata nel prossimo. Continuano, infine, i riferimenti a Firenze, con la piazza del combattimento basata sullo Spedale degli Innocenti del capoluogo toscano.