SAINT SEIYA OMEGA - EPISODIO N°62
IL DUELLO DI GENBU! SPADA SACRA CONTRO SPADA DI LIBRA!
Disegnatori Noboru Koizumi
Data: Estate 2005 circa.
Personaggi presenti: Koga, Subaru,Yuna, Ryuho, Soma, Haruto, Eden, Genbu, Geki, Ban, Ichi, Nachi, Aegir, Pallas, Hyperion, Titan, Shiryu, Hyoga, Saori, Doko, Arne, Komachi, Spear, Cavalieri d’Acciaio, Pallasite, persone normali.
Tutti percepiscono il cosmo immenso proveniente dalla Cataclysm Slash di Hyperion, ora nelle mani di Aegir, che la descrive come un’arma divina risalente all’epoca dei miti, in grado di fendere sia il cielo che la terra. Genbu all’inizio non è intimorito, ma la sola energia sprigionata nello sguainare l’arma fa tremare Palaestra, al punto che Haruto la paragona al cosmo di Abzu, e che un primo fendente non solo travolge il Cavaliere d’Oro, ma abbatte persino il portone dell’accademia. Alla fortezza di Pallas, Hyperion dice a Titan che la sua spada basterà da sola a far strage di Cavalieri, proprio mentre, sul campo di battaglia, anche Koga e gli amici indossano le armature per impedire l’avanzata di Aegir. A quest’ultimo basta un dito per parare il pugno di Pegasus, ma, prima che un nuovo duello possa iniziare, Genbu mostra di essere ancora vivo e si rialza, ripetendo di volersene occupare lui da solo. Pur convinto che i Pallasite di prima classe siano molto superiori ai Cavalieri d’Oro, Aegir è sorpreso dalla resistenza di Genbu, la cui armatura d’oro è quasi indistruttibile grazie ai due scudi d’oro di cui è dotata. Rimane comunque certo della superiorità della sua arma e, per farne sfoggio, la utilizza per sferrare una versione più potente del Chrono Delayed, il Chrono Destruction, pietrificando tutti i presenti ad eccezione di Genbu stesso, protetto dall’armatura d’oro. Incredibilmente però, il gruppo di Koga riesce a riaprire gli occhi, riprendendo i sensi nonostante la paralisi. Aegir ipotizza sia merito delle loro nuove armature, ma non sa spiegarsi come mai la cosa sia accaduta anche a Subaru, che è un semplice Cavaliere d’Acciaio. Ad ogni modo, Genbu ora è più motivato che mai dal dover sconfiggere il nemico per salvare tutti, così decide di fare ricorso alla spada d’oro della Bilancia e ingaggia un duello all’arma bianca contro il Pallasite. All’inizio, le due spade sembrano equivalersi, ma ben presto appare chiaro che l’energia rilasciata dalla Cataclysm Slash sta danneggiando Genbu nonostante tutto, costringendolo in ginocchio. In crisi, il guerriero viene travolto e atterrato, trovando la forza di rialzarsi solo al pensiero di Doko e dei suoi insegnamenti. Colpito ripetutamente, Genbu viene spinto sempre più indietro, ma il desiderio di proteggere la nuova generazione, unito al ricordo delle imprese di Doko e Shiryu, lo spinge a restare stoicamente in piedi e a fare da scudo con il proprio corpo agli inermi Koga e compagni. Ridendo di lui, Aegir gli trapassa la spalla e parte del busto con un fendente che Genbu neppure prova a schivare, grondando sangue davanti agli sconvolti Cavalieri di Bronzo. Si trattava però di una trappola, perché il Cavaliere d’Oro ha così imprigionato la Cataclysm Slash nel suo corpo, ed era proprio l’arma che sin dal primo momento aveva intenzione di distruggere. Bruciando al massimo il suo cosmo e la sua vita, riversa ogni stilla di energia nella spada d’oro e saluta i giovani Cavalieri di Bronzo affidando loro la difesa del futuro, poi espelle la Cataclysm Slash e la colpisce con il Rozan ShoTenHa, caricato nella sua arma. Inizialmente il suo sacrificio sembra vano ed è la spada della Bilancia a spezzarsi, ma poi una scheggia vola via dalla lama della Cataclysm Slash, annullando gli effetti del Chrono Destruction e liberando tutti. Furioso con Aegir per lo smacco subito, Hyperion richiama a sé la propria spada, lasciando il subalterno praticamente sotto shock per l’umiliazione, ma anche Genbu ormai è moribondo, al punto che nemmeno i soccorsi di Koga e gli altri possono nulla. Quando Aegir prende di mira proprio il giovane Pegasus, Koga accetta il lascito del Cavaliere di Libra e brucia il cosmo per sconfiggerlo definitivamente, sorretto e potenziato dagli amici. Allo Psionic Phantom Claw del Pallasite, contrappone il suo RyuseiKen, avendo la meglio e travolgendolo completamente fino a farlo precipitare nel lago con la Chronotector distrutta. Privi del loro comandante, i Pallasite semplici fuggono via, ma la vittoria non cancella l’alto prezzo che è costata: Genbu, colpito da quello che gli amici sono riusciti a fare unendo i loro cosmi, fa appena in tempo a salutarli e ad augurarsi che riescano a raggiungere "il cosmo supremo" chiamato Omega, che si spegne tra le braccia di Koga. Tutti piangono la sua caduta, da Ryuho, che lo considera un maestro per le lezioni che ha loro impartito con i fatti, a Eden, Shiryu, Hyoga e Saori, che vedono una stella cadere nel momento in cui il suo cosmo si spegne.
DVD: L'episodio è presente nel 16° DVD e Blu-Ray.
Scene extra DVD: /
La logica, questa sconosciuta: Sul ponte, mancano sempre i corpi dei Pallasite sconfitti finora. Nello scorso episodio Spear era in armatura, ma quando ora viene pietrificato, indossa la normale uniforme scolastica. Saori ha erroneamente al collo il ciondolo della Clothstone di Pegasus della passata stagione. Ovunque si trovi Palaestra, non può essere notte contemporaneamente lì, in Grecia, Siberia e Cina. La lunghezza della lama della Cataclysm Slash varia da scena a scena, diventando particolarmente sproporzionata quando è conficcata nel corpo di Genbu.
Note: 8. Un episodio che va rivisto più di una volta per poter essere apprezzato. Al primo passaggio, il sacrificio di Genbu può sembrare frettoloso e gratuito, specie in un combattimento che di fatto dura meno di un episodio intero contando tutti i cambi di scena, ma ai successivi si apprezzano i tentativi sempre più disperati del Cavaliere e il suo dare la vita per la generazione successiva, gesto in pieno contrasto con la personalità vista nei flashback, ma anche completamento dell’arco di crescita che l’hanno portato da studente svogliato a fedele Cavaliere d’Oro. Più criticabile il dare la vittoria finale a Koga, cosa necessaria per introdurre il concetto di Omega, ma che un po’ svilisce quanto fatto da Genbu. A detta di Haruto, la Cataclysm Slash (Tenchihōmetsuzan) di Hyperion emette un cosmo pari o superiore addirittura a quello di Abzu. La cosa pare eccessiva, ma va ricordato che Haruto non ha mai incontrato il vero Abzu, quindi deve riferirsi al Koga posseduto degli episodi 48-50, il che rende tutto più credibile. Aegir dice che i Prima Classe sono superiori ai Cavalieri d’Oro, cosa che in futuro verrà dimostrata essere vera in maniera anche schiacciante, e che le loro spade fendono il cielo e la terra. Poco dopo, scopriamo che la semplice emanazione del loro cosmo basta a ferire un Cavaliere attraverso l’armatura, persino d’oro, e che permettono di lanciare una versione più potente del Chrono Delayed, il Chrono Destruction, in grado di paralizzare persino Cavalieri dotati di settimo senso se non protetti da corazze adeguate. Il fatto che Subaru sia parzialmente esente come Koga e gli altri è l’ennesimo indizio su un qualche mistero che lo riguarda, dopo il cosmo avvertito da Shaina e quello potentissimo mostrato contro Hati. Nell’immagine in cui si vedono le armi, in primo piano c’è quella di Hyperion, alla sua destra quella di Titan, a sinistra quella di Aegaeon, più indietro quella di Gallia e, sullo sfondo, una quinta, la cui esistenza verrà pienamente svelata solo molto più avanti nella storia. Dal canto suo, Genbu ripete la celebre frase della serie classica secondo cui le armi della Bilancia possono distruggere persino le stelle, e rivela che, nella versione Clothstone dell’armatura di Libra, la resistenza degli scudi è condivisa da tutta la corazza, giustificando in tal modo il loro posizionamento per nulla pratico sulla spalla. Impugna poi la spada, sicuramente la più nota e iconica tra le sei armi, che già Ryuho aveva usato nel 19° episodio. Il suo utilizzo non va contro le regole dei Cavalieri perché la spada viene usata contro un’arma divina, e non contro un nemico comune. La frase di Genbu sul voler impedire ad Aegir di oltrepassare il ponte di Palaestra potrebbe essere un riferimento al primo libro/film del Signore degli Anelli, e alla celebre frase di Gandalf "tu non puoi passare" sul ponte di Khazad-dum. Lasciarsi trafiggere dall’arma del nemico per poi intrappolarla contraendo i muscoli è una tecnica già vista di tanto in tanto nella serie classica, in particolare da parte di Shiryu, che vi fece ricorso prima contro Shura (due volte) e poi - con minor fortuna - contro Krishna. Il Rozan ShoTenHa ("Ascesa Suprema di Rozan") è il colpo più potente di Genbu, già visto nel 39° episodio in cui lo usò per sconfiggere Tokisada. Per la prima volta viene introdotto il concetto di Omega, verosimilmente appreso da Genbu tramite Doko e per ora indicato vagamente come cosmo supremo. Nelle immagini finali, Saori è vestita come nel 1° episodio, con tanto di Clothstone di Pegasus erroneamente al collo, e soprattutto rivediamo Hyoga, assente dal lontano 21° episodio. Non solo è guarito dalla ferita di tenebra, come Shiryu, Seiya e Shun, ma ha già fatto evolvere la sua armatura in Cloth Stone, come evidente dal fatto che porta il vecchio scrigno di bronzo sulle spalle.