SAINT SEIYA OMEGA - EPISODIO N°44

PER I MIEI AMICI! IL POTERE NASCOSTO DI KOGA!

Disegnatori Takuro Shimbo

Data: Estate 2005 circa.

Personaggi presenti: Koga, Yuna, Ryuho, Soma, Haruto, Eden, Amor, Mars, Medea, Diana, Vulcanus, Bacchus, Romulus.

I Cavalieri sono allibiti dalla scelta di Koga, ma hanno anche i Re Celesti di cui preoccuparsi. Nell’accorgersi di loro, Pegasus si avvicina al muro d’acqua del Silent Water e, sotto lo sguardo sorpreso di tutti, lo fa a pezzi a mani nude. Bacchus si lancia all’attacco, ma Koga prima ne para il pugno con il proprio e poi aumenta il suo cosmo fino a disintegrarlo completamente. Yuna ricorda con orrore quello che è successo nelle precedenti occasioni in cui il cosmo di tenebra ha posseduto Koga, a partire dalle rovine del fulmine, poi negl’Inferi, ed infine alla casa di Capricorn. Stavolta però la situazione è diversa: con un sorriso, Koga rivela di star tenendo le tenebre sotto controllo, grazie al settimo senso. Amor è seccato, ma non preoccupato, consapevole della forza immensa dell’oscurità. Un semplice gesto ed il suo cosmo di tenebra risuona con quello del ragazzo, facendogli perdere il controllo faticosamente acquisito. Medea, che osserva dalla propria palla di vetro, è soddisfatta, ma non ha fatto i conti con gli altri Cavalieri. Decisi a salvare il loro amico, Soma, Ryuho e Haruto bruciano i loro cosmi e cercano di avvicinarsi, venendo però fermati e indeboliti dalle tenebre, fino a venir spinti indietro. Memore della promessa fatta alla casa di Cancer, anche Yuna cerca di aiutarlo, nonostante Amor le si pari davanti e la scaraventi via con facilità. La vista dell’amica in pericolo fa infuriare ulteriormente Koga, ma Yuna ricorda tutte le volte in cui la sua luce li ha guidati e aiutati, trovando la forza di rialzarsi ed espandere il suo cosmo fino al settimo senso. Questo bagliore raggiunge Pegasus, dissipando finalmente le tenebre non solo attorno a lui, ma anche agli altri Cavalieri. Felice nel vedere l’amico di nuovo in sè, Yuna crolla spossata. Amor avverte che, senza l’aiuto delle tenebre, nessuno degli altri ha speranze contro i restanti Re Celesti, e le loro morti faranno ripiombare Pegasus nell’oscurità. Soma, Ryuho e Haruto però non sono d’accordo: rialzatisi, si pongono di fronte ai Re Celesti, esortando Koga a proseguire verso Mars mentre loro li tolgono di mezzo insieme ad Amor. Inizialmente perplesso, il Cavaliere accetta, consapevole che non ci sono scelte, e corre via mentre gli amici si scontrano con i Re. Anche Amor prova a bloccarlo, ma Yuna riprende i sensi e gli blocca la strada, permettendo a Pegasus di uscire finalmente dalla dodicesima casa. La battaglia ben presto infuria: Ryuho riesce a fermare le catene di fuoco di Vulcanus con il Meikyo Shisui, ma il Lionet Burning Fire di Soma è inutile ed il ragazzo viene travolto da un pugno fiammeggiante, mentre anche il Dragone è trafitto dalle frecce di fulmine di Diana, capaci di trapassare il suo scudo. Haruto intanto, dopo aver tentato invano di seppellire Romulus, viene ferito dai suoi artigli, e poi investito dal Cremito Lapis, con cui crea un’enorme roccia esplosiva. I tre però non si danno per vinti, ma, motivati dalla promessa fatta a Koga e dalla determinazione di Soma, bruciano i loro cosmi fino al settimo senso. Obbedendo ad un ordine di Amor, i Re Celesti sferrano i loro colpi segreti, con Diana e Vulcanus che uniscono i rispettivi Lightning Magis e Valse des Flammes al Cremito Lapis di Romulus. In tutta risposta, Ryuho e Haruto ricorrono al Rozan Hyaku RyuHa ed all’Hakuroken Toga Shisso, affiancandoli al nuovo Lionet Explosion di Soma. Le tre coppie di colpi segreti si scontrano a mezz’aria, Haruto contro Diana, Ryuho contro Remulus e Soma contro Vulcanus, con le tecniche dei Cavalieri che prendono il sopravvento e spazzano via gli avversari. Soddisfatti ma esausti per lo sforzo, i ragazzi però svengono a loro volta, lasciando Yuna da sola contro Amor. Ora obbligata a vincere per salvare anche loro, la ragazza sembra indifesa di fronte ai colpi di Amor, ma all’ultimo momento dei fulmini distraggono il Cavaliere d’Oro. Sono opera di Eden, finalmente entrato nella dodicesima casa, nonché di fretta per raggiungere Mars. Quando Pisces si rifiuta di farlo passare, il ragazzo attacca senza esitazioni, solo per scoprire a proprie spese che il Cavaliere d’Oro è più forte del previsto e venire respinto da una colonna d’acqua. Accorgendosi della sua rabbia, Amor lo deride, sottolineando come le morti di Aria e Sonia lo spingano a combattere senza raziocinio, prima di rivelare di essere lui l’assassino di Mikene e di averlo vinto facilmente. Cedendo alle provocazioni, Eden si infuria ed attacca, ma così facendo cade nella trappola dell’avversario e viene centrato da un pugno all’addome, cadendo malamente a terra. Amor continua a innervosirlo, stavolta svelando di essere il fratello di sua madre Medea, di aver ricevuto da lei l’armatura dei Pesci, e di aver giurato di proteggerla e rendere i suoi sogni una realtà, ovvero tutto quello che Eden non è riuscito a fare con Aria e Sonia. La collera rende il Cavaliere vulnerabile, così Amor ha gioco facile e lo blocca al muro con degli anelli di energia, risparmiandolo solo perché il suo destino è diventare il principe del nuovo mondo che Mars e Medea creeranno. Sistemato il nipote, Amor vorrebbe inseguire Pegasus, ma deve fare i conti con la disperata resistenza di Yuna, che continua a trattenerlo pur venendo ripetutamente colpita. La sua determinazione, sostenuta dalla fede in Koga, colpisce persino Eden, che trova la forza per liberarsi. Consapevole che ormai resta solo un’ora per sconfiggere Mars, Yuna convince Orione a correre in aiuto di Pegasus, anche se questo significherà affrontare Pisces da sola. Pronta a tutto, la ragazza concentra le ultime forze nel suo colpo più potente e sferra l’Aquila Shining Blast, permettendo ad Eden di correre via. Purtroppo per lei però, Amor riesce a parare l’attacco con una sola mano, ed ora è persino deciso a combattere per bene contro la ragazza. Intanto, con Marte sempre più vicino, Koga è in vista della cima della scalinata.

DVD: L'episodio è presente nel 11° DVD e Blu-Ray.

Scene extra DVD: /

La logica, questa sconosciuta: In alcune immagini il pavimento è in macerie, mentre in altre è intatto. Nelle immagini a campo largo non si vede traccia dei Re Celesti.

Note: 8. Che questo episodio renda così bene, nonostante il pesante spreco dei Re Celesti e la rapidità con cui il passaggio di Koga alle tenebre viene annullato, è frutto solo del personaggio di Amor, non tanto per la forza che dimostra, ma per il modo in cui manipola psicologicamente Eden, premendo i tasti giusti per farlo cadere nelle sue trappole pur avendogli appena detto che la rabbia è il suo punto debole. Piacevole anche la determinazione di Ryuho, Soma e Haruto, e la disperata resistenza di Yuna, nonostante tutto dia un po’ troppo la sensazione di essere necessario più per far proseguire Koga ed Eden da soli che per altro. A farne le spese sono, appunto, i Re Celesti, magari anche superiori ai Cavalieri d’Oro ma letteralmente disintegrati dai colpi dei protagonisti - una magra sorte per chi aveva messo addirittura in difficoltà i Cavalieri leggendari. Prima di morire però, Romulus, Diana e Vulcanus ci mostrano almeno i loro colpi segreti, nonché uniche linee di dialogo: Cremito Lapis, ovvero "Incenerimento della Roccia" in latino, è una sfera esplosiva di pietra e magma; Lightning Magis ("Grande Fulmine" in inglese e latino) è, appunto, una scarica elettrica; Valse des Flammes ("Walzer delle Fiamme" in francese) è una sfera di fuoco. I nostri rispondono con le due tecniche da settimo senso mostrate già contro Paradox e Tokisada, cui si unisce Soma con il suo Lionet Explosion, verosimilmente ottenuto dopo aver raggiunto il settimo senso contro Sonia, ma non usato in quell’occasione. Colpiti, i Re Celesti vengono letteralmente disintegrati, a suggerire che non sono nemmeno delle vere creature viventi, ma una specie di costrutti, o manifestazioni dei loro cosmi relativamente simili al Fantasma di Gemini. Non è però chiaro se questa sia la loro natura sin dal principio, o se sia stato il sigillo di Atena a ridurli così, o ancora se Amor li abbia in qualche modo ricreati in questa forma quando li ha evocati. Romulus ha anche degli artigli retrattili, simili a quelli di Haruto, ed in grado di aprire quelli che sembrano tagli di fuoco. In un’inquietante manifestazione di forza, Amor para con una sola mano l’Aquila Shining Blast di Yuna, ovvero la tecnica che aveva sconfitto Schiller e che, teoricamente, dovrebbe essere paragonabile alle suddette tre degli amici. Così facendo, si conferma su un altro livello rispetto ai Cavalieri d’Oro, sensazione confermata anche dalla facilità con cui malmena Eden, che in precedenza aveva retto abbastanza bene ai colpi di Fudo, considerato tra i più potenti custodi dorati. In un bel momento di approfondimento inoltre rivela ad Eden la propria identità e motivazioni, a quanto pare totalmente dedicate al benessere della sorella Medea, ed al successo dei suoi piani. Tra l’altro, anche se nessuno rimarca la cosa, l’essere il fratello di Medea fa di Amor lo zio di Eden. La promessa di cui Yuna parla a Koga risale al 34° episodio, quando gli disse che, se mai l’oscurità l’avrebbe riconquistato, lei lo avrebbe riportato alla normalità. Considerando che quella sottotrama aveva drasticamente abbreviato lo scontro con Schiller, portandolo ad una sconfitta fin troppo rapida, è se non altro piacevole vedere che non era stato un momento fine a se stesso, ma uno con ripercussioni sul proseguio della storia. Dopo aver affrettato il passo negli ultimi episodi, il passaggio del tempo torna ad avvicinarsi a quello reale: a inizio puntata, manca un’ora e mezza alla fine del mondo, a fine puntata solo un’ora.