SAINT SEIYA OMEGA - EPISODIO N°42
IL CAVALIERE D’ORO TRADITORE! IONIA CONTRO KOGA!
Disegnatori Yoichi Onishi
Data: Estate 2005 circa.
Personaggi presenti: Koga, Yuna, Ionia, Saori, Medea, Ryuho, Soma, Haruto.
Solo tre ore e mezza rimangono sulla meridiana, quando Koga e Yuna sono in prossimità della casa di Capricorn. All’interno, Ionia, circondato da pile di libri, è in ginocchio davanti ad una statua di Saori, e la fissa con sguardo intenerito. Memori del loro ex direttore nella Palaestra, e di come avesse tradito Atena per schierarsi con Mars, Koga e Yuna irrompono nel tempio, rimanendo perplessi di fronte alle infinite pile di libri di cui è pieno. Raggiunto Ionia, i due sono sorpresi di vedere la statua di Atena, danneggiata da cenere e bruciature, e si chiedono come mai si trovi lì. Ionia spiega che tutto, inclusa la sua fedeltà a Mars, è dettato da amore verso Atena. Quando i ragazzi si rifiutano di credergli, l’uomo inizia a narrare la sua storia: dopo aver protetto la Dea per molte generazioni, aveva finalmente deciso di ritirarsi, quando nacque Saori, la cui straordinaria purezza lo convinse a tornare parzialmente sui suoi passi. Decise così di aprire un’accademia di addestramento, per preparare nuove generazioni di guerrieri, mentre Saori cresceva, diventando sempre più splendente come Atena. La strada della Dea però era irta di minacce e difficoltà, cosa che spinse Ionia ad intensificare la durezza dell’addestramento, nella speranza di creare guerrieri sempre più forti, in grado di proteggerla. La cosa gli sfuggì di mano rasentando la tortura, e gli allievi, esasperati, si ribellarono, dando fuoco all’accademia. Nel vedere la statua di Atena in fiamme, Ionia perse la ragione e li attaccò, massacrandoli. Tornato in sé, comprese l’entità del suo crimine e si rinchiuse spontaneamente in una prigione lontana, vivendo da eremita e passando il tempo a scrivere centinaia di libri, in cui riversò tutta la sua conoscenza, riflettendo sul significato dell’essere un Cavaliere. Un giorno però, Saori comparve davanti a lui, perdonandolo e chiedendogli di addestrare nuovi Cavalieri per proteggere l’umanità. Nel ricevere la Cloth Stone del Capricorno, Ionia rimase ancora una volta commosso dal suo sconfinato amore e dalla sua generosità. Confusi, Koga e Yuna gli chiedono perché allora l’abbia tradita, ma Ionia nega di averlo fatto, asserendo di obbedire a Mars proprio per amore verso Saori. Una notte infatti ricevette la visita di Medea, abile a sottolineare come il fato di Atena fosse uno di sofferenza, essendo votata a proteggere l’umanità a rischio della propria salvezza. Questo destino sarebbe durato per sempre, ma, aggiunse Medea, un modo per salvare Saori e liberarla era possibile, grazie a Mars. Ciò portò Ionia a schierarsi dalla parte del Dio della guerra, che si porrà sulle spalle il fardello di Atena e creerà un nuovo mondo. Nel sentire Capricorn continuare a proclamare di amarla, Koga si infuria e lancia all’attacco, accusandolo di voler distruggere il mondo che lei ama, e riuscendo a sferrare diversi pugni senza che l’avversario accenni a difendersi. Ionia afferma che il dolore di Atena è ben più profondo di così, e che liberarla da questa sofferenza è la vera ragion di vita di un Cavaliere. Le sue parole fanno esitare il ragazzo, ma solo per un attimo, prima che il pensiero delle stragi che Mars compirebbe lo spingano ad attaccare di nuovo. Ionia allora ricorre al Domination Language e lo paralizza, prendendo subito dopo il controllo di Yuna e obbligandola a colpire l’amico. Quando Koga l’accusa di non riuscire a capire il cuore di Atena, Capricorn si infuria, ricordando di aver protetto la Dea per generazioni, e decide di infierire, obbligandolo a contrattaccare contro Yuna. In punto di ucciderla, con uno sforzo supremo, Pegasus riesce a fermarsi, contrastando gli ordini del nemico con la propria forza di volontà, ma Ionia ordina al cosmo di tenebra che dorme nel ragazzo di risvegliarsi, mutandolo in una marionetta che mette fuori gioco l’amica. Aria infatti era solo riuscita a far assopire il cosmo oscuro, ma non poteva rimuoverlo completamente, visto che Koga lo possiede sin dalla nascita, ed ora Capricorn vuol fare di lui un servitore di Mars. Sul punto di cedere, il Cavaliere però ricorda Saori e Aria, trovando la forza per bruciare di nuovo il suo cosmo di luce e respingere le tenebre. Seccato, Ionia lascia svanire il libro del Domination Language e decide di fare sul serio, usandone la forza per ringiovanire: diventato molto più grosso e prestante, tempesta Koga di pugni terribili, frantumandone il diadema. Il ragazzo è allo stremo, quasi privo dei sensi e della vita, quando improvvisamente in lui si risveglia qualcosa. Schivato l’ultimo pugno di Ionia, fa esplodere il suo cosmo al massimo, ammantandosi della luce abbagliante del settimo senso, grazie al quale riesce a sferrare il Pegasus SuiseiKen. Nel vederne il bagliore, Ionia riconosce la luce di Atena e abbandona ogni difesa, lasciandosi colpire. L’armatura d’oro, in pezzi, l’abbandona, ma l’uomo, invecchiando istantaneamente, è felice di morire per mano della luce della Dea che ama. La decima casa crolla, lasciando solo la statua di Saori, davanti alla quale Koga afferma di aver finalmente compreso a pieno i suoi doveri di Cavaliere: proteggere Atena, e aiutarla nella sua missione. In quel momento, Yuna esce dalle macerie, e sopraggiungono anche Soma, Haruto e Ryuho. Di nuovo uniti, i cinque sono pronti a raggiungere l’ultima casa che ancora li ostacola, il tempio dei Pesci.
DVD: L'episodio è presente nel 11° DVD e Blu-Ray.
Scene extra DVD: /
La logica, questa sconosciuta: Ionia dice di aver scritto tutti i suoi libri mentre era imprigionato, ma dove ha trovato l’inchiostro e la carta, e come ha fatto a rilegarli? Inoltre, sarebbe dovuto morire di fame o sete ben prima. Ionia è stato prigioniero per anni, ma non è minimamente stupito nel ricevere la Cloth Stone del Capricorno al posto del tradizionale scrigno. La decisione di Atena di perdonarlo appare bizzarra, visto che aveva comunque ucciso decine di persone che non si erano macchiate di colpe particolari. Ionia riconosce Medea, ma la donna non aveva mai preso parte alle battaglie tra Mars e Atena. Il racconto di Ionia stride con il comportamento visto nell’8° episodio, quando disse di voler essere solo interessato al titolo di Grande Sacerdote. Alla fine dello scorso episodio, Haruto riusciva appena a stare in piedi, ma ora lui e Ryuho hanno non solo superato Eden, ma persino raggiunto Soma, che aveva una casa di vantaggio. Haruto inoltre ha di nuovo il fiocco ai capelli.
Note: 5. Un episodio che risolve la sottotrama di Ionia in maniera un po’ troppo estrema, non tanto per il combattimento in sé, equilibrato pur nella sua brevità, ma per le motivazioni del Cavaliere di Capricorn, un amore ossessivo basato su una logica a tratti invisibile, e di difficile comprensione persino cercando di vedere le cose dal suo punto di vista. Considerando il peso che Ionia aveva avuto nella prima parte della serie, si ha l’impressione che lo si sia voluto buttare via avendo esaurito il suo incarico, e lo si è finito per sprecare un po’, peraltro senza trasmettere davvero la sensazione di forza implicata dalle parole di Amor nello scorso episodio. Piacevole però il trucco di regia usato per i flashback, parzialmente narrati tramite le illustrazioni di un libro. Ionia dice di aver protetto Atena per "generazioni", il che suggerisce che si tratti di uno di quei Cavalieri che ha vissuto per più di un centinaio d’anni senza aiuti esterni, come Sion nella serie classica. La frase, volutamente vaga, rende impossibile stabilire se sia stato davvero il maestro di Shura, o se avesse abbandonato armatura e titolo già da prima, ma di certo non possiede Excalibur, avendola tramandata ai suoi successori, e non essendo riuscito a replicarla da solo. Non è sicuramente contemporaneo di Sion e Doko, ufficialmente gli unici sopravvissuti alla guerra del 1700, ma il fatto che fosse presente alla nascita di Saori indica che ha conosciuto il primo almeno nei panni di Grande Sacerdote, e probabilmente anche tutti i Cavalieri d’Oro della serie classica. La prima parte di flashback si colloca quindi nel brevissimo periodo tra la comparsa di Saori e la fuga di Aiolos, ma la reazione di Ionia a quest’ultima, e più in generale alla ribellione di Gemini, non viene mostrata o accennata. La sua accademia, verosimilmente sita in Oriente, è una specie di misto tra Palaestra e tempio Shaolin, con gli esercizi estenuanti già visti nella serie classica, ma non sappiamo se alcun Cavaliere sia mai uscito effettivamente da lì. Quando Ionia accenna alle sofferenze di Atena, si vedono tre immagini: un’anfora che si tinge di sangue - chiaro riferimento alla serie di Hades -, Saori prigioniera di catene e circondata di bolle - presumibilmente un riferimento simbolico alla serie di Nettuno - e sempre Saori crocefissa. Quest’ultima scena non ha richiemi diretti, ma potrebbe riferirsi al 4° OAV e alla minaccia di Lucifero, o al 1° OAV e all’altare su cui la fanciulla era stata legata proprio in quella posa. La prigione di Ionia non é né Capo Sounion né la Prigione di Urano vista in Episode G; si trova alla base di una montagna, vicino al mare, ma senza che l’acqua la pervada. È durante la prigionia che Ionia ha creato il Domination Language, a ulteriore conferma della necessità di sostituire Excalibur in qualche modo. Nel liberarlo, Saori, che ha già il bastone e quindi ha incontrato Mars entrambe le volte, spera evidentemente di ripetere il successo ottenuto perdonando passati traditori, come Phoenix o Kanon, ma compie invece uno dei pochi veri grandi errori del suo regno, mettendo sostanzialmente in moto eventi che porteranno alla morte di numerosi Cavalieri d’Argento. La Cloth Stone che vediamo è l’unica nota tra quelle delle armature d’oro, sebbene le altre siano tutte più o meno intuibili osservando le armature indossate. Koga aveva già sperimentato il Domination Language nell’ottavo episodio, durante il quale si era mostrato del tutto incapace di causare il minimo danno al nemico, spezzandosi quasi la mano nel colpirlo. Ora invece, a conferma della sua crescita, riesce a farlo sanguinare, e si libera due volte dal suo controllo. Non è chiaro come Ionia riesca a ringiovanire, visto che sembra "assorbire" il libro e non cita alcun nuovo colpo segreto (cosa che lo renderebbe l’unico Cavaliere d’Oro di Omega con una sola tecnica, escludendo Kiki che per ora non ha ancora mostrato nulla), ma è possibile che abbia semplicemente usato il Domination Language su di sé, ordinandosi di tornare quello di un tempo, o che il libro contenesse una parte del suo cosmo. Koga risponde con il Pegasus SuiseiKen, ovvero la Cometa Lucente di Seiya, che unisce in uno tutti i fasci del RyuseiKen. Come per lo Hyaku RyuHa di Ryuho e gli altri colpi segreti dei protagonisti, sembra che non l’abbia mai propriamente vista o appresa, ma soltanto "sbloccata" raggiungendo il settimo senso. L’elemento di Ionia non viene mai indicato, ma il videogioco Saint Seiya Ultimate Cosmo, e le immagini della sigla, rivelano che è vento. Fuori scena, Ryuho e Haruto hanno superato Eden e raggiunto Soma, ricomponendo nuovamente il gruppo.