SAINT SEIYA OMEGA - EPISODIO N°39
RIUNIONE ALLA CASA DELLA BILANCIA! BATTAGLIA TRA CAVALIERI D’ORO!
Disegnatori Yoshitaka Yashima
Data: Estate 2005 circa.
Personaggi presenti: Koga, Ryuho, Yuna, Soma, Haruto, Genbu di Libra, Tokisada di Acquarius, Sonia di Scorpio, Medea, Eden, Fudo, Doko, Shiryu.
Travolto dall’Orion’s Devastation, Fudo riesce comunque ad atterrare agilmente, e tornare in posa da meditazione. La sesta casa torna alla normalità, ed Eden si appresta ad uscire, dopo aver spiegato che è il cosmo di Aria, proveniente dal suo scettro, a impregnare il nuovo Santuario. Fudo, toccato dalla sua determinazione, fatta di desideri e rimpianti, decide di lasciarlo proseguire, curioso di scoprire se sarà lui o Mars a condurre il mondo verso la giustizia. Intanto, Koga sta precipitando per il colpo di Tokisada, quando improvvisamente lui, Acquarius e gli altri vengono teletrasportati dalle armi della Bilancia, e compaiono nello spazio antistante la settima casa, dove ad attenderli trovano colui che avevano già incontrato ai Cinque Picchi: Genbu di Libra, signore dell’equilibrio e dell’armonia. I ragazzi sono preoccupati al pensiero di dover affrontare ben due Cavalieri d’Oro contemporaneamente, ma Genbu, postosi in posizione da combattimento, dichiara con forza che il Cavaliere di Libra è colui che distingue il bene dal male, come fatto in passato da Doko e poi da Shiryu. Lui, scelto dall’armatura della Bilancia, è il loro successore, e combatte solo e soltanto per Atena, contro Mars e coloro che lo seguono, come Tokisada. Esortato dal teschio sull’armatura, Acquarius si prepara allo scontro e gli offre di usare le armi d’oro se vuole, ma Genbu rifiuta, come anche l’aiuto di Ryuho e gli altri, affermando di voler combattere da solo. Haruto, che ha un conto in sospeso con Tokisada, cerca di intervenire lo stesso, come pure Koga, ma entrambi vengono spinti indietro dall’innalzarsi dei cosmi d’oro. Genbu si lancia all’attacco, ma Tokisada lo rallenta con il Jikan Ken, certo della propria superiorità grazie alla capacità di controllare il tempo. Con suo immenso stupore però, Libra riesce lo stesso a sfiorarlo più volte, e poi persino a colpirlo con un pugno, semplicemente raddoppiando la propria velocità. Fieramente, Genbu ricorda al nemico che sta combattendo contro un Cavaliere d’Oro, e che non è così facile metterlo in crisi. Convinto di poter comunque vincere, Tokisada usa di nuovo il Jikan Ken, in un imponente scontro di cosmi tesi alla vittoria. Ryuho capisce che quella è una battaglia dei mille giorni, ovvero uno scontro alla pari tra Cavalieri d’Oro, che può concludersi solo in parità o con la morte di entrambi, ma aggiunge che Genbu deve avere un piano, o non avrebbe sfidato apertamente l’avversario. In effetti Libra non solo incassa senza problemi il pugno del nemico, ma riesce anche a rispondere con il Rozan Shinbu Ken, annichilendolo e danneggiando pesantemente l’armatura d’oro. Il nome di quel colpo segreto non sfugge ai ragazzi, e in particolare a Ryuho, che si chiede come mai anche Genbu usi le tecniche di Rozan. La spiegazione è semplice: Genbu, proprio come Shiryu, è stato discepolo di Doko ai Cinque Picchi, ed ora indossa l’armatura della Bilancia in onore del Dragone, che è impossibilitato a combattere. Siccome, in passato, Genbu aveva rifiutato di diventare un Cavaliere, Shiryu non si era fidato di lui quando era venuto a prendere l’armatura di Libra, e l’aveva minacciato con il suo cosmo. In quel momento, Tokisada si rialza, con l’armatura danneggiata. Questo però non è un problema per chi, come lui, può controllare il tempo, e infatti usa il Jikan Gyakko per invertirne il flusso e far sparire i danni sulla corazza. È un vantaggio non indifferente, perché, mentre Genbu si stanca, Tokisada può andare avanti indefinitivamente, e infatti, dopo averlo tempestato di pugni, sferra il suo colpo più potente, la Chrono Execution. Libra sembra perduto, ma all’improvviso riesce a contrattaccare, forte dell’essere un vero Cavaliere d’Oro, scelto dalla sua armatura, e non un burattino della corazza come l’avversario, a sua volta esausto per aver abusato dei propri poteri. Lo spirito dell’armatura prende il controllo di Tokisada per un’ultima Chrono Execution, ma Genbu, pur essendo stanco per aver combattuto a lungo ad una velocità elevatissima, innalza il suo cosmo e scaglia il Rozan Sho Ten Ha, annientando il colpo del nemico e travolgendolo in pieno. Con lo spirito maligno apparentemente esorcizzato, la battaglia è conclusa, sotto lo sguardo furioso di Medea. Ryuho e gli altri raggiungono Genbu, che racconta come, a differenza di Shiryu, lui non fu mai un bravo studente, e ricevette numerosi rimproveri da Doko per la sua mancanza di dedizione. Ora però, dopo lunghe esitazioni, ha deciso di combattere per la giustizia, ed è pronto ad accompagnare i ragazzi nella scalata verso Mars, per poter salvare Atena, che è stata portata su Marte ed è destinata ad essere sacrificata. Prima che i sei possano avviarsi però, le Dodici Case iniziano a tremare: è opera di Medea, che intende distruggerle, o meglio obbligare Genbu a usare tutto il suo cosmo per proteggerle, come compete al Cavaliere di Libra. Non avendo scelta, il guerriero inizia a bruciare la sua aura, esortando gli altri a proseguire da soli. In quel momento, Tokisada si rialza, in apparenza deciso a trascinarli comunque tutti con sé alla fine del tempo. Ignorando l’avvertimento di Genbu, Haruto si getta su di lui, seguito da Ryuho e gli altri. Quando la luce scompare, di Acquarius, Lupo e Dragone non c’è più traccia. Nella disperazione generale, Koga esorta Yuna e Soma a fidarsi di loro e proseguire verso l’ottava casa. Lì, a loro insaputa, ad attenderli sorprendentemente c’è Sonia, con i capelli corti ed indosso l’armatura dello Scorpione, ricevuta da Medea per rimediare all’errore di Eden.
DVD: L'episodio è presente nel 10° DVD e Blu-Ray.
Scene extra DVD: /
La logica, questa sconosciuta: Che fine ha fatto la pioggia? Nell’immagine di Shiryu, mancano le barre sulla schiena e le righe sul pettorale sinistro. La corazza di Acquarius viene danneggiata un po’ troppo facilmente, con crepe che compaiono solo nella scena della rigenerazione, ma non a colpo appena subito. La spiegazione del motivo per cui Shiryu minacciò Genbu è lacunosa, visto che non spiega perché quest’ultimo avesse minacciato i ragazzi, cercato di prendere Aria e contemplato gli effetti di un possibile scontro con Dragone, anziché spiegare subito le proprie ragioni. È plausibile che non volesse che Mars scoprisse la verità, ma a che scopo? In diverse scene non c’è traccia del cratere creato con lo Shinbu Ken. Nella mappa, la casa di Libra si trova subito sopra la scalinata proveniente dalla Vergine, prima dello spiazzo vuoto, ma nell’episodio è posta in fondo, alla base della scalinata che sale verso Scorpio.
Note: 8.5. Un episodio dinamico e combattivo, che ci presenta forse il primo Cavaliere d’Oro classico di Omega dopo Seiya, con un Genbu forte e determinato nel proteggere Atena e la giustizia, senza i dubbi di Mikene o i doveri speciali di Kiki. Il vederlo combattere, in maniera sorprendentemente fisica, e lo scoprire che è stato discepolo di Doko, fanno di lui un personaggio semplice ma a tutto tondo, nonché l’unico, in due serie, che sia disposto ad accompagnare i ragazzi nella scalata, prima di essere frenato da cause esterne. A subire il suo carisma è Tokisada, umiliato sia come guerriero che caratterialmente, nonostante nel combattimento riesca comunque a mostrare poteri particolari e pericolosi. La prima apparizione di Genbu, vista qui in flashback, risale al 19° episodio, nel quale prese l’armatura di Libra e minacciò velatamente i ragazzi, prima di essere convinto a ritirarsi dall’innalzarsi del cosmo di Shiryu. Ora scopriamo che è stato discepolo di Doko, e quindi compagno di addestramento di Shiryu e Demetrios, sebbene non venga ben chiarito quando tale allenamento sarebbe avvenuto. Considerando che Doko nel flashback non è ancora ringiovanito, deve risalire a prima della serie di Hades, ma Genbu si presenta come "l’ultimo" discepolo, cosa che, se intesa con accezione temporale, porrebbe il suo addestramento in parallelo agli eventi della serie classica. È infatti improbabile che sia stato addestrato prima di Dragone, sia perché non sembra di sei anni più vecchio, e sia perché in tal caso Shiryu non lo conoscerebbe al punto da non fidarsi di lui. Una mezza spiegazione viene data dicendo che Genbu non si applicava molto, e quindi potrebbe spesso aver saltato lezioni o essersi allontanato, non comparendo per questo nella serie classica. A differenza di Shiryu, sembra inoltre che sia stato addestrato sin dal principio per diventare Cavaliere della Bilancia, anche se la questione non viene approfondita. È anche interessante notare che Genbu elenca non solo Doko, ma anche Shiryu tra i suoi predecessori come Cavaliere di Libra, nonostante il secondo abbia sempre indossato l’armatura solo in prestito, mantenendo quella del Dragone fino allo scontro con Mars in cui perse i sensi. L’idea, verosimilmente, è che Shiryu fosse comunque destinato all’armatura d’oro, non avendola ancora ricevuta solo a causa della maledizione. Primo tra i Cavalieri a parlare espressamente di Atena, e ad informare finalmente i protagonisti della sua prigionia su Marte, Genbu mostra uno stile di lotta fisico, con colpi segreti privi di simboli particolari. Il primo che vediamo è il Rozan Shinbu Ken, ovvero "Attacco della vera arma di Rozan", mentre il secondo è il Rozan Sho Ten Ha, "Ascesa suprema di Rozan". E’ la prima volta che un Cavaliere di Libra non usa quindi tecniche legate al drago, altra cosa che, considerando anche la promozione di Doko vista in Next Dimension, potrebbe fare di Genbu il primo ad essere stato destinato sin dall’inizio a questa corazza, e quindi addestrato di conseguenza. Con l’armatura, ha anche il controllo delle sei paia di armi, che mostrano il potere, mai visto in precedenza, di teletrasportare le persone. L’idea che uno scontro tra Cavalieri d’Oro porti ad una cosiddetta Guerra dei 1000 giorni proviene dalla serie classica, ed in particolare dal numero 20. Che sia una coincidenza o meno, anche in quell’occasione era coinvolto Libra, Doko, stavolta contro Shion dell’Ariete. L’idea è che, in fin dei conti, i Cavalieri d’Oro siano tutti pari tra loro, ma la regola è stata ignorata diverse volte in un po’ tutte le serie. Sempre dalla serie classica provengono i riferimenti ai particolari doveri del Cavaliere della Bilancia, citati per la prima volta da Shiryu nel 59° episodio. Quel che non viene detto è perché Genbu non si sia schierato subito con i protagonisti al loro primo incontro ai Cinque Picchi, ma, verosimilmente, voleva scoprire da vicino i piani di Mars, o permettere loro di crescere e potenziarsi prima di aiutarli. Dall’altro lato della barricata, anche Tokisada mostra due nuove tecniche, il Jikan Gyakko, "Rovescio del Tempo", che gli permette di annullare i danni subiti, ed il Chrono Execution, palese riferimento all’Aurora Execution degli Acquarius classici, ed eseguita nella medesima posa. A fine episodio, trascina Ryuho e Haruto alla fine del tempo, che è poi ciò che Medea gli aveva chiesto nella scorsa puntata, e quindi non un evento accidentale. Nel mezzo, due avvenimenti importanti: Fudo, colpito dalle motivazioni pure di Eden, decide di mantenere un atteggiamento neutrale ed osservare gli eventi, come diversi Cavalieri d’Oro della serie classica, mentre Sonia ottiene l’armatura dello Scorpione, rimasta quasi identica ma con tacchi a spillo e una maschera sulla metà superiore del viso. A inizio episodio, mancano sei ore e venticinque minuti alla fine del mondo.