SAINT SEIYA OMEGA - EPISODIO N°29
L’INIZIO DI UNA NUOVA BATTAGLIA! LO ZODIACO D’ORO!
Disegnatori Yoshitaka Yashima
Data: Estate 2005 circa.
Personaggi presenti: Koga, Yuna, Soma, Ryuho, Haruto, Eden, Mars, Medea, Kiki, Harbinger del Toro, Mykene, soldati di Mars.
Mentre Eden si dispera per la morte di Aria, Mars attua la costruzione del nuovo Grande Tempio, le cui case si innalzano in cielo attorno alla luce prodotta dalla Torre di Babele. Ad insaputa di tutti però, Koga, Yuna, Soma, Ryuho e Haruto compaiono sulla scalinata, trasportati dalle ultime forze di Aria. Feriti e con le armature danneggiate per la battaglia con Mars, i ragazzi sono del tutto demoralizzati a causa della scomparsa di Aria, ma capiscono comunque dove si trovano. Facendosi forza, Koga li sprona a proseguire, in modo da poter raggiungere Mars e sconfiggerlo, come chiesto loro da Aria in punto di morte. Yuna nota il cambiamento nell’amico, ma lo segue comunque. Ben presto, il gruppo raggiunge la prima casa, il tempio dell’Ariete, dove ad accoglierli trovano il cosmo e la voce del Cavaliere d’Oro posto a sua difesa. Entrati nell’edificio, si trovano in una radura, al centro della quale li attende proprio il Cavaliere d’Ariete. Intanto, in cima al Santuario, Medea infonde la sua energia nello scettro di Aria, creando un’orologio di fuoco nel cielo, chiamato "Anello del Tempo". Visibile anche dalla prima casa, l’orologio scandisce il passare delle ore. Aries, accolti i ragazzi, mostra loro una visione: allo scadere delle dodici ore, la luce dello scettro di Atena attirerà il pianeta Marte, ponendolo davanti alla Terra. In questo modo, Marte riceverà la benefica luce solare e potrà rinascere, mentre la Terra si trasformerà in un buio deserto, finendo per perdere qualsiasi forma di vita. L’unico modo per impedire questo fato è superare le Dodici Case ed i Cavalieri d’Oro che le presiedono, per poi sconfiggere lo stesso Mars, il quale è disposto a salvare solo coloro che gli giureranno fedeltà. Koga decide di prendere in mano la situazione e, per non perdere tempo, attacca subito Aries con il RyuseiKen, ma il Cavaliere d’Oro, che conosce già questa tecnica, non è spaventato dal flebile cosmo dell’avversario. Dopo averlo colpito con un pugno però, dice di non essere loro nemico, e svela finalmente di essere Kiki, il maestro di Raki, nonché l’unico uomo al mondo in grado di riparare le armature. Per aiutare i ragazzi, Kiki decide di sistemare le loro armature, ormai a pezzi, con un metodo veloce ma anche sfiancante e doloroso. Comincia proprio da Koga, e nel frattempo spiega loro che, per sconfiggere i potentissimi Cavalieri d’Oro, tutti loro dovranno innalzare il cosmo oltre i limiti raggiunti fino ad ora, e risvegliare il settimo senso. Mentre Mykene riflette sul fatto che il mondo scomparirà entro dodici ore, Kiki completa la riparazione dell’armatura di Koga, forgiando anche un nuovo bracciale destro. Soddisfatto, il ragazzo non esita un istante e si precipita verso l’uscita, ma Aries non permette a Yuna e gli altri di seguirlo, insistendo per riparare prima anche le loro corazze. In pochi minuti, Koga raggiunge il tempio del Toro, segretamente spiato da Mars e Medea attraverso delle sfere di cristallo. I due sanno già del tradimento di Kiki, ma non ne sono molto preoccupati visto che gli altri Cavalieri d’Oro uccideranno facilmente i ribelli. Nel tempio, Koga trova il pavimento coperto di centinaia di ossa umane, che improvvisamente si riuniscono a formare l’enorme statua di un toro. Sotto di lei, compare il Cavaliere d’Oro custode dell’edificio: Harbinger. Spinto dal ricordo di Aria, Koga prova subito ad attaccare, ma il nemico può muoversi alla velocità della luce, e lo atterra senza alcuna fatica, al punto che solo l’armatura riparata salva la vita del ragazzo. Kiki intanto percepisce che l’esercito di soldati di Mars è in marcia verso la casa dell’Ariete, e dà fondo alle sue ultime forze per completare rapidamente le riparazioni. Mentre Koga è succube dei poteri di Harbinger, e della tecnica Shadow Form, con cui si muta in ombra e sfrutta la propria forza e mole per colpirlo ripetutamente, Kiki porta a termine il suo lavoro, appena in tempo. Seppur esausto, incita i ragazzi a proseguire subito, mentre lui si occuperà dell’esercito nemico. Dopo qualche esitazione, Yuna accetta e guida fuori i compagni, pregando che Koga non stia compiendo azioni sconsiderate trascinato dal dolore per la morte di Aria. Al tempio del Toro, Harbinger rivela di adorare il suono delle ossa che vanno in pezzi, ma Pegasus si sforza comunque di reagire ed inizia a bruciare il suo cosmo al massimo, proprio mentre gli amici fanno il loro ingresso. Deciso a sconfiggere Mars a tutti i costi, sferra il RyuseiKen, la cui fama è nota persino ad Harbinger. Il Cavaliere d’Oro decide di rispondere con il proprio colpo segreto e, incrociate le braccia, colpisce con il Great Horn, travolgendo l’avversario e gioiendo al suono delle sue ossa che si spezzano. L’unico suono che ama ancora di più, è quello di un cuore che va in pezzi, e in quel momento Koga crolla al suolo sconfitto.
DVD: L'episodio è presente nel 8° DVD e Blu-Ray.
Scene extra DVD: Al momento non è noto se ci saranno scene extra nel DVD.
La logica, questa sconosciuta: Da dove vengono fuori il cerotto e la fasciatura di Koga? Non è chiaro il significato della radura all’interno del tempio dell’Ariete, né cosa abbia impedito a Kiki di teletrasportare più avanti i ragazzi. Per tutto il tempo, non c’è alcuna traccia dell’elmo di Kiki. Nonostante la scalinata chilometrica, Yuna e gli altri impiegano pochissimi secondi a raggiungere la seconda casa.
Note: 7,5. Un episodio piacevole, dal ritmo abbastanza serrato grazie ai continui cambi di scena, con un buon misto di rimandi alla serie classica e novità. A penalizzarlo solo i disegni, che si alternano tra il buono ed il bruttino, a seconda delle scene. Da questo episodio, la serie ha una nuova video sigla di apertura. La canzone, già introdotta nell’episodio precedente con un mix di immagini dalle vecchie puntate, mostra anche sprazzi della prima guerra tra i protagonisti classici e Mars, attorniato da non meglio identificati compagni. Lo scontro sembra essere stato più serio di quanto fosse sembrato in precedenza, visto che non solo le V3, ma persino l’armatura di Sagitter ha danni e crepe varie. Riprendendo direttamente dai minuti finali della scorsa puntata, Mars crea il nuovo Santuario, con templi estremamente simili a quelli classici, nonostante leggere differenze. In particolare, sulla facciata il nome del segno zodiacale ora non è più in latino, ma in greco, sia in termini di lingua che di caratteri. Così l’ariete è Krios, e il toro è Tauros. Permangono però le vecchie forme architettoniche, con la casa dell’Ariete visibilmente ispirata al Taj Mahal. Stavolta, i tempi non avvolgono la montagna, ma salgono direttamente in cielo, presumibilmente ancorati dalla luce della Torre di Babele. Ciò li rende abbastanza simili ai templi diabolici visti nella parte finale di Lost Canvas, e dovrebbe eliminare la possibilità di scorciatoie o passaggi segreti. Volontariamente o meno, Aria ha teletrasportato i ragazzi sulle scale della prima casa, che Kiki ha presumibilmente raggiunto prima di loro con il teletrasporto. Eden invece è di nuovo alla Torre di Babele, probabilmente insieme a Sonia. Nel salire verso la prima casa, Koga si medica un po’, e ha sul viso un cerotto che potrebbe essere un riferimento a Seiya, che, nel manga, ne aveva uno identico e nello stesso punto durante la prima parte della serie di Nettuno. Rispetto al passato, sembra che l’interno dei templi zodiacali assuma un aspetto illusorio, che nel caso di Kiki è una radura. Tutte le case però hanno il soffitto aperto, tramite cui vedere l’Anello del Tempo creato da Medea, che agisce come nuova Meridiana dello Zodiaco. Kiki si comporta praticamente come Mur nel 42° episodio della serie classica: dopo essersi finto brevemente un nemico, spiega ai ragazzi i piani di Mars, ripara le loro armature e rivela l’esistenza del settimo senso, usando quasi le stesse parole. Nonostante gli elementi, la natura del settimo senso è infatti rimasta la stessa di sempre, ovvero il livello massimo del cosmo. Il piano di Mars invece è una versione un po’ più sensata di quello di Hades, visto che intende oscurare la Terra portando Marte nella sua orbita, e ponendolo davanti al sole. In condizioni normali, la doppia attrazione gravitazionale dovrebbe devastare ambo i mondi, ma Marte probabilmente è protetto dal cosmo di Lady Isabel, che è sempre prigioniera lì, e dalla luce di Atena, che lo sta facendo avvicinare rapidamente. A differenza di Nettuno e Hades, che volevano salvare solo i propri sudditi, Mars sembra disposto a risparmiare chiunque gli giuri fedeltà. Curiosamente, Mykene, in teoria l’unico Cavaliere d’Oro presente scelto da Saori, sa che il mondo è vicino alla distruzione ma non accenna ribellioni. Nel riparare le armature, Kiki ripristina le parti distrutte, e genera un pezzo nuovo per ciascuna, concentrandosi sulle parti più importanti per ogni Cavaliere. Koga ottiene così un nuovo bracciale destro, che copre interamente l’arto; il mancino Soma un bracciale sinistro, anche in questo caso dalla spalla in giù; Yuna nuovi schinieri, viste le sue tecniche di gamba; e Ryuho un nuovo scudo, con fregi estremamente simili alla versione V3 classica. Solo la corazza di Haruto non mostra modifiche apparenti, ma nella sigla si intravedono degli artigli retrattili in entrambi i bracciali. A differenza di Mur, che ebbe bisogno di un’ora per riparare quattro armature, Kiki ne sistema cinque in meno della metà del tempo, consumando però una grossa quantità di cosmo, e facendo soffrire un po’ i ragazzi stessi. Avendone scoperto il tradimento attraverso delle sfere di cristallo, Mars e Medea gli mandano contro l’esercito di soldati semplici che finora era stato nella Torre di Babele. Alla seconda casa, Koga si imbatte in Harbinger, che in inglese vuol dire "araldo", di solito in senso negativo. Simile al Toro classico in corporatura, ha una cicatrice sull’occhio e capelli violetti che ricordano Rasgado di Lost Canvas, ma anche una personalità sadica un po’ alla Cancer. Anche se non viene detto esplicitamente, è plausibile che le ossa siano illusorie come la radura alla casa dell’Ariete, se non altro per l’impraticabilità di portarle tutte fino al secondo tempio. D’altra parte, è bene ricordare che la costruzione del nuovo Santuario è stata a lungo accennata da Sonia negli episodi precedenti, quindi è possibile che i templi siano stati costruiti altrove, e solo teletrasportati e disposti in cielo dalla luce dello scettro di Atena. Ad ogni modo, Harbinger è un picchiatore, che ama spaccare le ossa ed i cuori. Mostra già due colpi segreti, la Shadow Form, con cui si tramuta in ombra per colpire fisicamente il nemico, ed il classico Great Horn, eseguito con la solita posa a braccia incrociate. Proprio da quest’ultimo si evince che Harbinger è elemento fulmine, visto che colpisce i nemici con scariche elettriche. Kiki invece non mostra ancora alcun colpo segreto, nonostante il videogioco Saint Seiya Ultimate Cosmo gli dia le tecniche di Mur e l’elemento terra. A proposito di colpi segreti, Kiki afferma che è passato molto tempo da quando ha visto in azione il Fulmine di Pegasus / RyuseiKen. In effetti, escludendo futuri flashback, la cosa dovrebbe risalire addirittura al 74° episodio della serie classica, ovvero al duello tra Pegasus e Mizar, l’ultimo dell’eroe cui Kiki ha assistito di persona. Harbinger invece conosce la tecnica di fama, segno che sa almeno gli eventi più importanti della storia del Santuario. Curiosamente, sia Aries che Toro hanno due epiteti: Kiki è il Cavaliere d’Oro della rinascita e dell’abilità, Harbinger quello del potere e della distruzione. Escludendo Dragone e Perseo, le loro armature finora sono inoltre quelle più simili alle forme originarie.