SAINT SEIYA OMEGA - EPISODIO N°24

DI NUOVO INSIEME! ALLE ROVINE FINALI!

Disegnatori Emiko Miyamoto

Data: Primavera 2005 circa.

Personaggi presenti: Koga, Yuna, Haruto, Ryuho, Soma, Aria, Eden, Shaina, Sonia, Bayer del Pastore, Bartschius della Giraffa, Menkar della Balena, Saori, Seiya, Shiryu, Hyoga, Shun, Ikki, Mars, soldati.

Aria ed Eden atterrano alle rovine del fulmine, una torre protetta da un bastione, ma anche i Cavalieri sono vicini, come confermato dai rispettivi Cosmo Crystal, che stanno brillando. Purtroppo però, la Terra ormai ha perso la maggior parte del suo cosmo, subendo il tocco dell’oscurità, che non scomparirà finché non saranno state distrutte sia le ultime rovine che la Torre di Babele. Koga vuole guidare subito gli amici alla carica, ma il gruppo viene fermato da un cosmo con elemento fulmine. È Shaina, in abiti civili, accorsa dopo aver ricevuto il messaggio dell’allievo, e già a conoscenza sia delle sue avventure che delle identità dei suoi compagni. Mentre, alle rovine, Eden avverte Aria che, quand’anche Koga dovesse arrivare, lui lo fermerà, Shaina spiega di non essere al meglio, ma neanche troppo male. Koga le racconta di aver incontrato Seiya, e di aver ricevuto da lui l’incarico di proteggere Atena. Nel sentir ciò, la donna promette di aiutarli a distruggere le rovine del fulmine, ma afferma di dover prima parlare al giovane Pegaso. Rimasta sola con lui, Shaina gli chiede se abbia già sentito del primo scontro tra i Cavalieri e Mars. Quella battaglia si interruppe a causa della caduta di un misterioso meteorite e, dal suo immenso potere, fusione di luce e tenebre, vennero generate due vite: Koga, e Aria. Il primo era destinato ad essere accolto da Atena, che decise di crescerlo e averne cura, con l’aiuto dei Cavalieri, per renderlo abbastanza forte da combattere il fato e vivere per sempre nella luce. La seconda invece finì nelle mani di Mars, e non se ne seppe più nulla per anni. Shaina non sa altro, se non che Atena avrebbe voluto parlarne a Koga quando quest’ultimo fosse pronto. Deciso a salvare la ragazza, Koga guida Shaina e gli amici verso le rovine, dove Eden li attende per chiudere la questione. A loro insaputa però, i ragazzi sono spiati da tre Cavalieri d’Argento di guardia alle rovine. Il primo ad attaccare, con delle fruste di energia, è Bayer del Pastore, ma Ryuho, indossata l’armatura, si schiera a difesa dei compagni. Quando lo scontro tra i due rischia di prolungarsi, il ragazzo convince gli amici a proseguire, promettendo di raggiungerli. Poco dopo, vengono bombardati da foglie esplosive ad opera di Bartschius della Giraffa. Haruto li protegge con una barriera di terra, ma sembra incapace di contenere l’esplosione ed è alla mercé della donna, solo per svelare che era un trucco con dei fantocci di fango, e che gli amici stanno già proseguendo. Quando Bartschius cerca di inseguirli, Haruto tira fuori delle bombe per rallentarla. A pochi passi dall’ingresso della torre, è Menkar della Balena a gettarsi su di loro per schiacciarli. Yuna tenta invano di fermarlo da sola, ma è necessario anche l’intervento di Soma per tenergli testa, lasciando i soli Shaina e Koga. Indossata anche lui l’armatura, Pegaso sfonda la porta ed entra, trovandosi di fronte ad Eden e Aria. Shaina percepisce subito che la luce della bambina è identica a quella di Atena, ma sia Koga che Eden si accusano reciprocamente di averla fatta soffrire inutilmente, e si lanciano all’attacco. Dopo una prima schermaglia, Eden si accorge che il cosmo di Koga è cresciuto e sferra il Folgore Reinassance, ma l’avversario riesce a bloccargli la mano e ad approfittare del momento per dire a Shaina di portar via Aria e distruggere il nucleo. Eden supplica l’amica di non andare, al punto da farla esitare perché non vuole più che il suo più vecchio amico, l’unico che sin da bambino era stato gentile con lei, soffra a causa sua, soprattutto ora che ha accettato di portarla lì pur conoscendo il suo desiderio di distruggere le rovine. Shaina però le ricorda che Atena deve sempre sostenere il dolore degli altri, e l’esorta a non esitare. Annuendo, Aria la segue, lasciando un disperato Eden a scatenarsi su Koga, che secondo lui è responsabile per aver plagiato la ragazza. Shaina ed Aria raggiungono il nucleo, ma Eden, sbarazzatosi di Koga, le ferma prima che possano avvicinarsi. La donna è così costretta ad indossare una parvenza di armatura, nonostante stia soffrendo a causa di un’infezione di oscurità. Dalla sua determinazione, Aria trova la forza per dire ad Eden che intende fermare Mars per salvare la Terra, e gli chiede addirittura di aiutarla. Furioso, Eden vuole vendicarsi su Shaina per aver messo quelle idee in testa alla sua amica, ma viene fermato dal ritorno di Koga, che riesce finalmente a mandare a segno un pugno e travolgerlo. Nonostante le grida struggenti dell’amico, Aria distrugge il nucleo insieme a Shaina, proprio mentre Ryuho, Haruto, Soma e Yuna si liberano di Bayer, Bartschius e Menkar. Non lontano, anche Sonia si accorge della caduta del nucleo, e si precipita verso la torre. Disperato, Eden raccoglie il Cosmo Crystal del fulmine, ma poi si rialza per vendicarsi di Koga. Quando i due stanno per scontrarsi, Aria si frappone, e la sua luce entra in risonanza con Koga, dal cui corpo si emette un vortice di oscurità. Prima Koga, Eden ed Aria, poi Yuna, Soma, Haruto e Ryuho, e infine persino Sonia vengono avvolti dalle tenebre generate dal giovane Pegaso, sprofondando in voragini nel sottosuolo, lasciando Shaina come sola superstite. Dallo spazio, Mars gioisce nel vedere che luce e ombra si sono di nuovo mischiate.

DVD: L'episodio è presente nel 6° DVD e Blu-Ray.

Scene extra DVD: Al momento non è noto se ci saranno scene extra nel DVD.

La logica, questa sconosciuta: Shaina è costantemente senza maschera senza che ne venga spiegata la ragione. Alla caduta del meteorite, Mars indossa già la nuova Galaxy, ma i Cavalieri hanno ancora le armature normali. Il fregio al centro del pettorale di Pegasus però è erroneamente colorato di bianco. Ryuho e Bayer in alcune scene sono sospesi a mezz’aria come se volassero. È una scelta di regia, ma comunque a volte le braccia di Eden e Koga diventano lunghissime e "gommose". Se l’illusione dell’armatura che compare a proteggere Shaina è in realtà una versione parziale della vera corazza, allora anche Andromeda e Cristal avrebbero dovuto indossare le versioni Omega delle loro corazze, e non le vecchie V3.

Note: 8,5. Un ottimo episodio, ricco sia di informazioni che di azione, nonostante delle animazioni ridotte al lumicino solo parzialmente mascherate da una regia con alti e bassi. Come già si poteva intuire da un po’, scopriamo che Aria e Koga hanno la stessa origine, ma anche e soprattutto che non sono "nati" nel vero senso del termine, ma sono stati creati dall’esplosione del meteorite, durante la prima guerra tra Atena e Mars. Aria, che incarna la luce, finì nelle mani del nemico, mentre Koga in quelle di Saori, che si disse amareggiata per il destino di questo bambino, costretto a soffrire a causa sua, ma anche determinata a farlo vivere nella luce. La ragione viene chiarita a fine puntata: contrariamente a quanto visto finora, il vero cosmo di Koga ha come elemento le tenebre, evidentemente "represse" dagli anni trascorsi a contatto con Saori. Non sappiamo ancora in quanti conoscessero questo dettaglio, ma di certo Shaina, i cinque protagonisti classici e Saori sapevano delle origini di Koga, che Atena stessa avrebbe voluto rivelargli al momento giusto. Koga, che aveva appreso del meteorite da Andromeda nel 12° episodio, non la prende tanto male, anche se non viene esattamente spiegato come abbia fatto l’energia del meteorite a creare due esseri viventi. A proposito di Shaina, nell’episodio non indossa maschera o armatura, se non alla fine e solo in forma illusoria. Questo è dovuto ad una ferita di oscurità, ricevuta nel 2° episodio per proteggere Koga da Mars. Affidata alle cure di Tatsumi, a sua volta citato brevemente, la donna era stata contattata prima del 20° episodio per aiutare a distruggere le rovine del fulmine, che è anche il suo elemento. Nonostante la lontananza, sembra essere ben informata sulle avventure di Koga, e chiama i suoi compagni per nome uno per uno. Koga le dice di aver incontrato Seiya, riferendosi al 10° episodio, in cui lo ha salvato di nuovo da Mars, ed al 13°, in cui ha chiesto loro di proteggere Atena, nominandoli in pratica suoi eredi spirituali. In vicinanza delle rovine, i Cosmo Crystal brillano, probabilmente percependo la distanza dell’ultimo nucleo mancante, ma ormai così tanto cosmo è stato sottratto al pianeta che neppure la distruzione dell’ultimo nucleo può bastare a ripristinarlo senza la caduta della Torre di Babele. Non viene però spiegato l’eventuale ruolo svolto dallo sbilanciamento tra gli elementi, visto che le rovine del Vento sono state distrutte quasi subito, lasciando quindi la maggior parte del cosmo di quell’elemento, mentre quelle del Fulmine hanno perdurato per settimane fino ad ora. A difesa delle rovine ci sono tre Cavalieri d’Argento: Bayer del Pastore, Bartschius della Giraffa e Menkar della Balena. Bayer, il cui elemento non è chiaro, è il più ridicolo dei tre, porta gli occhiali pure in battaglia (a differenza di Haruto) e usa fruste di energia. Il suo nome deriva dall’astronomo Johann Bayer, che potrebbe essere dietro anche a Johan del Corvo. Bartschius è l’unica donna del trio, porta la maschera ed il suo elemento sembra la terra, visto che attacca con foglie esplosive. Anche lei prende il nome da un astronomo, stavolta Jakob Bartschius, "inventore" proprio della costellazione della Giraffa. Menkar, dall’armatura simile a quella di Moses, ricorda il suo predecessore anche per via della cicatrice sul volto. Ha elemento acqua, prende il nome dalla stella più brillante della sua costellazione, e sembra il più forte tra i tre, visto che Yuna e Soma devono unire le forze contro di lui. Alla fine, tutti e tre vengono sconfitti fuori scena, con Haruto che mostra sia la capacità di creare pupazzi di fango che la tecnica difensiva Watogaeshi (Muro di Pietra). Dopo lo scontro a senso unico nel 20° episodio, e l’incontro con Hyoga nel 21°, Koga riesce a tener testa ad Eden, nonostante quest’ultimo usi la Folgore Reinassance con cui aveva sconfitto, ad esempio, Uccello del Paradiso. Verso fine episodio, Eden ha gli occhi rossi come Mars, ma non è chiaro se sia una cosa reale o una scelta di regia, visto che in tutta la puntata i riflessi delle pupille si illuminano in segno di determinazione. Per caso, o forse perché Shaina dopo la distruzione del nucleo è esausta, il Cosmo Crystal del fulmine finisce nelle sue mani, prendendo la forma stilizzata di Orione. Alla fine, l’oscurità esce dagli occhi di Koga, ingoiando tutti tranne Shaina. Mars la vede dallo spazio, quasi sicuramente da Marte a giudicare dal suolo rosso.