SAINT SEIYA OMEGA - EPISODIO N°20

PER ARIA! IL FULMINE RABBIOSO DI EDEN!

Disegnatori Yoshihiko Umakoshi

Data: Primavera 2005 circa.

Personaggi presenti: Koga, Yuna, Aria, Eden, Mars, Sonia, Medea, Saori, servitrice.

Sotto il diluvio, Koga, Yuna e Aria si riparano presso una chiesa. Nonostante la pioggia, l’umore è buono perché ormai non mancano che le rovine del fulmine da distruggere prima di poter attaccare la Torre di Babele e salvare Saori. Per di più, Koga ha chiesto a Shaina, che ha come elemento il fulmine, di raggiungerli in modo da potersi occupare delle rovine insieme ad Aria. Quando il sole spunta da dietro le nubi, Aria sorride al pensiero della pace imminente. Ben altri pensieri passano per la testa di Eden, che sta guardando la Torre di Babele e rimunginando su come Koga e gli altri stiano sfruttando i poteri di Aria per distruggere il sogno di suo padre. Il ragazzo ricorda quando, piccolissimo, fu condotto da Mars dalla madre Medea. Il padre era ridotto a mero cosmo, ma gli disse comunque che ormai il mondo era un luogo di dolore che Atena non poteva più proteggere o salvare. Per questo, un giorno sarebbe risorto, avrebbe preso il controllo e creato un nuovo mondo senza dolore, paura o preoccupazione. Un mondo ideale in cui il forte domina il debole, e di cui Eden sarebbe stato il sovrano. Inginocchiandosi, il bambino gli promise di allenarsi per potenziare il suo cosmo e poter proteggere il mondo e le persone che ama. Nel presente, una servitrice informa Eden che Sonia ha fatto ritorno, ma è ferita in seguito ad uno scontro. Nella sua stanza, la ragazza, senza maschera, con solo la metà inferiore dell’armatura e coperta di bende, tiene in mano il Cloth Stone della Croce del Sud, e ripensa a Kazuma e Soma. Da dietro la porta, Eden le dice di voler scendere personalmente in campo. Sonia gli grida di fermarsi e non sporcarsi le mani di sangue, ricordando che, pur avendo madri diverse, lei è pur sempre sua sorella ed ha combattuto per anni per un mondo in cui lui potrà essere il re. Eden ricorda quando, anni prima, Sonia tornò dalla sua prima battaglia, coperta di sangue e di ferite. Gli disse che avrebbe continuato a combattere per rendere il nuovo mondo una realtà, poi si incamminò con in mano il Cloth Stone della Croce del Sud. Eden afferma che il nuovo mondo, in cui Aria sarà Atena, non avrà guerre o conflitti, ma brillerà della luce della giustizia, a difesa di tutte le cose belle. Per questo, decide di andare e si allontana, sordo ai richiami di Sonia. Intanto, altrove, Mars e Medea sono vicino a Saori, il cui cosmo sta ridando vita ad una terra rossa e desertica. Mars afferma che è giunto il tempo in cui il cosmo di Atena, e quello raccolto nella Torre di Babele, creeranno un nuovo mondo, poi fa ritorno sulla Terra. In un campo, Aria è triste nel vedere i fiori morire a causa della Torre di Babele. Il suo cosmo di luce risplende, donando nuova vita a tutto quel che tocca. Più tardi, attorno al fuoco, Yuna le dice che il suo umore è molto migliorato rispetto a prima. La bambina ammette di essersi divertita finora, una bella differenza rispetto al castello in cui è stata prigioniera sin da quando ha memoria, e di aver apprezzato i lunghi viaggi attorno al mondo in compagnia di tutti loro. Yuna provoca Koga dicendo che è stato piacevole avere un’altra ragazza con cui parlare, e il loro piccolo litigio fa ridere Aria per la prima volta. Quella notte, Koga sorprende la bambina a camminare sul prato, infondendo ovunque la sua luce vitale, fino a creare un’aurora boreale. I due parlano della loro infanzia, essendo orfani nessuno dei due ha conosciuto i propri genitori. Koga ricorda di aver chiesto spiegazioni una volta a Saori, ma di non aver ricevuto risposta, se non uno sguardo colmo di tristezza che lo convinse a non toccare più l’argomento. Su richiesta di Aria, dice che Saori è come la luce, brillante, calda e dolce. La bambina afferma che anche Koga è così, e di essere felice quando i loro cosmi entrano in sintonia. Quando dice che le piacerebbe conoscere Saori, Koga risponde che, sconfitto Mars, Aria potrà restare a vivere insieme a loro, così non sarà più sola. Il momento idilliaco è rovinato dalla comparsa di un cosmo ostile. Koga dice a Yuna di restare con Aria e corre a investigare, perdendosi la comparsa di Eden, che Aria riconosce e definisce il figlio di Mars. Il ragazzo è venuto a riprenderla, dichiarando che sarà l’Atena del nuovo mondo, e giurando di proteggerla. Sbalordita, Yuna indossa l’armatura e cerca di affrontarlo, ma prima viene imprigionata in una gabbia elettrica, e poi travolta con un fulmine. Le sue grida attirano Koga, che indossa l’armatura e raggiunge la compagna, trovandosi di fronte ad Eden. Quando Yuna lo avverte che è il figlio di Mars, gli chiede perché sia diventato un Cavaliere. Eden risponde che lo ha fatto per proteggere Atena, la nuova Atena, mentre Saori sarà il sacrificio sul quale verrà edificato questo nuovo mondo. Koga si lancia all’attacco, ma viene respinto con il Tonituri Sartan. Per nulla scosso, inizia a bruciare il suo cosmo e scatena il RyuseiKen, ma la forza di Eden è superiore: schivate tutte le meteore, atterra sul pugno teso del nemico, ne dedire la pochezza e lo travolge, per poi sollevarsi in aria e colpire con il devastante Tonituri Feracalos, talmente potente da creare un vero e proprio cratere. Raggiunta Aria, le dice di seguirlo, ma la ragazza si oppone. Contemporaneamente, Koga si rialza, ammantato dalla luce del suo cosmo, e dice di non voler mai più vederla soffrire come quando l’ha incontrata. Ora che ha finalmente imparato a sorridere, ha intenzione di proteggerla. Dando fondo alle sue forze, sferra un pugno contro Eden e lo spinge indietro, ma il nemico è ancora superiore e lo massacra con un destro, talmente potente da spaccare la terra e scatenare un incendio. Nel vederlo a terra, sanguinante, Aria offre ad Eden di andare spontaneamente con lui da Mars. Il Cavaliere, pur intuendo che è un modo per fargli risparmiare Koga, acconsente. Ringraziato l’amico, Aria si allontana con Eden, ignorando le lacrime di Yuna o le grida disperate di Pegasus.

DVD: L'episodio è presente nel 5° DVD e Blu-Ray.

Scene extra DVD: Al momento non è noto se ci saranno scene extra nel DVD.

La logica, questa sconosciuta: Non c’è nessuno nella chiesa dove i ragazzi si fermano? E come ha fatto Koga a contattare Shaina? Nonostante quattro rovine su cinque siano state distrutte, si vede più di una luce fluire nella Torre di Babele, ed è viola mentre il fulmine in precedenza era giallo. Da piccola, Aria aveva esattamente lo stesso vestito di ora, solo di taglia minore. Inoltre, dopo un’infanzia così non dovrebbe neppure saper parlare o leggere. Come fa Eden a trovare così facilmente i ragazzi? Koga non si accorge dello scontro tra Eden e Yuna fino all’ultimo momento, anche se sono a poche decine di metri da lui. Come fa Eden a volare?

Note: 8.5 Un episodio di svolta in molti sensi, fondamentale per comprendere le motivazioni di Sonia ed Eden, e pieno di dettagli o retroscena più o meno nascosti. Scopriamo molte cose sul passato di Eden, Sonia e, in misura minore, Yuna. Eden e Sonia sembrano essere entrambi figli di Mars, ma con madri diverse. La madre di Eden dovrebbe essere Medea, il personaggio comparso già nell’11° episodio, e definito megera o strega nel 13°. Da piccolo, Eden fu condotto da lei a vedere Mars, ridotto a solo cosmo a causa dello scontro con Seiya e gli altri protagonisti classici visto a spezzoni nel 1° e nel 12° episodio. Pur essendo stato sigillato, Mars poteva manifestarsi abbastanza da parlare al figlio, cui ha sostanzialmente detto di voler usare la forza per creare un mondo idilliaco, a prezzo del sacrificio di Atena, ritenuta debole. In questo senso, è un discorso molto simile a quello di Nettuno o Hades nella serie classica, che mette sotto una nuova luce Eden, Sonia e, per estensione, i Marziani stessi. Ovviamente, a sostegno di questa tesi c’è solo la parola di Mars, sulla cui affidabilità non si può contare. È stato sempre Mars a dire ad Eden di diventare Cavaliere, suggerendo che il bambino, pur avendo solo due o tre anni, sapesse già dell’esistenza del cosmo o di Atena stessa. Pur sapendo che Aria non è la vera Atena, Eden insiste che diventerà la nuova Dea, portando luce e vita sul mondo costruito grazie al sacrificio di Saori. Incidentalmente, Medea dice che Mars è il Dio della Guerra, identificandolo quindi con la versione romana di Ares, ma nessuno nota la contraddizione di un dio della guerra che vuole creare un mondo senza conflitti. Poco dopo, vediamo Mars, Medea e Saori in un luogo che non è sulla Terra, visibile sullo sfondo. È lo stesso posto già visto nel 13° episodio, e a questo punto è probabile si tratti del pianeta Marte, che sta lentamente tornando alla vita grazie al cosmo di Saori. L’impressione è che la Torre di Babele serva a far confluire il cosmo naturale terrestre per poi convogliarlo su Marte, riportandolo in vita a prezzo dell’inaridimento del pianeta. Non è però ancora chiaro se Mars sia un dio alieno, o se Marte sia semplicemente il pianeta affidatogli, come la Terra è quello sotto la protezione di Atena, o come, in Episode G, ogni Titano ha il dominio su un mondo diverso. Eden stringe in mano il ciondolo di Aria, visto e poi perduto nel 10° episodio. Sonia ha fatto ritorno dopo gli eventi del 18° episodio, e per la prima volta la vediamo senza maschera: ha gli occhi verdi ed è coperta non solo di fasciature recenti, soprattutto all’occhio e braccio destro feriti dal Lionet Burning Fire di Soma, ma anche di cicatrici più vecchie. Questo perché combatte da almeno una dozzina d’anni, e sembra aver mandato avanti la guerra di Mars quando quest’ultimo era stato sigillato. Il flashback che la riguarda è chiaramente ambientato dopo l’uccisione di Kazuma, che deve aver posto più resistenza del previsto viste le condizioni di Sonia dopo lo scontro. Per qualche motivo, ha sottratto la sua Cloth Stone, a forma di croce violacea, e la conserva ancora, in una stanza dove vediamo anche uno specchio d’oro, un crocefisso cristiano, vari libri, piatti e candelabri. Aria ha passato l’infanzia nelle segrete di un castello, il che spiega il suo continuo stupore nello scoprire il mondo esterno negli episodi dall’11 in poi. Non sa chi sia i suoi veri genitori, proprio come Koga, cui Saori non ha mai dato una risposta chiara, suggerendo ci sia qualcosa dietro. Intelligentemente, il gruppo ha contattato Shaina, che possiede l’elemento fulmine, e quindi è indispensabile per distruggere le rovine. Non la vediamo dal lontano 2° episodio, in cui era stata ferita, e probabilmente infettata, dall’oscurità di Mars. Il cosmo di Aria aveva già mostrato di poter dare la vita nel 10° episodio, ma la cosa più interessante è il lago, che è perfettamente circolare e sembra creato da un cratere meteoritico. La cosa non viene accennata in alcun modo, ma è plausibile che i ragazzi siano nel posto in cui cadde il misterioso meteorite che creò i Cloth Stone, come raccontato da Andromeda nel 12° episodio. Dopo la Folgore Reinassance, Eden si conferma poliglotta con i colpi Tonituri Sartan e Tonituri Feracalos. Tonituri vuol dire "tuono" in latino, quindi i colpi sarebbero traducibili come Esplosione del Tuono e Tuono Furioso (anche se la traduzione precisa di Feracalos non è chiara). Il secondo in particolare assomiglia un po’ all’Esplosione Galattica visto che, durante l’esecuzione, alle spalle di Eden compaiono pianeti e stelle. Il ragazzo inoltre può creare gabbie elettriche, usare le scariche per causare incendi, come visto nel 13° episodio, e persino fluttuare nell’aria. È abbastanza rapido da schivare i colpi del Fulmine, e forte da stendere Koga con un solo pugno, danneggiandone anche l’armatura. Sempre nel 13° episodio spiegò di essersi addestrato prima con i Cavalieri di Bronzo e poi d’Argento, fino a Mykene di Leo, e di essere abituato a lottare anche in un ambiente saturo di oscurità.