SAINT SEIYA OMEGA - EPISODIO N°11
PROTEGGIAMO ARIA! L’ATTACCO DELLA CACCIATRICE, SONIA!
Disegnatori Noboru Koizumi
Data: Primavera 2005 circa.
Personaggi presenti: Koga, Soma, Yuna, Aria, Mykene di Leo, Mars, Sonia del Calabrone, Johan del Corvo, Miguel dei Cani da Caccia, Sacerdotessa, soldato di Mars, Cavalieri, abitanti del Santuario.
In fuga dalla Torre di Babele, Yuna e Aria sentono l’esplosione causata da Mars e Seiya. La bambina vorrebbe tornare indietro a sincerarsi delle condizioni di Koga, ma Yuna la ferma, ricordandole la promessa fatta all’amico. A malincuore, Aria acconsente. Intanto, Mars e Mykene guardano l’immenso cratere causato dallo scontro con Seiya. Il Dio maledice il nemico, ma poi si trova davanti una misteriosa sacerdotessa dai lunghi capelli verdini, e commenta come la luce brilli ancora più intensa se mescolata con le tenebre. Mykene si offre di inseguire i fuggiaschi, ma Mars, prima di allontanarsi con la donna, gli ordina di restare a difesa di Babele, e di convocare piuttosto sua figlia Sonia. Nel frattempo, Yuna e Aria raggiungono un villaggio, dove il Cavaliere dell’Aquila non avverte alcun cosmo ostile. La bambina vede un cagnolino abbandonato, e rimane subito colpita perché, avendo trascorso la vita da prigioniera, non sa neppure cosa sia un cane. Il commento rattrista Yuna, che la guarda intenerita. Al palazzo di Mars, due Cavalieri d’Argento compaiono in risposta all’ordine di Sonia: si tratta di Johan del Corvo e Miguel dei Cani da Caccia, fieri di essere stati convocati al posto dei Marziani, e pronti ad inseguire i traditori che hanno rapito Atena. A loro insaputa, proprio lì vicino, Soma riprende finalmente i sensi dopo la batosta subita per mano di Mykene. Trovandosi solo, decide di dirigersi al luogo concordato con gli amici. Nottetempo, Aria e Yuna hanno trovato rifugio nel deposito di un contadino. Il Cavaliere dell’Aquila si è procurata del pane per sé e la compagna, che, all’inizio, esita come se non l’avesse mai visto, e non sembra neanche sapere come si fà a mangiare. Più tardi, Aria cerca di ringraziarla di tutto, ma Yuna si limita a dirle di star solo mantenendo la promessa fatta a Koga. In realtà però, l’innocenza estrema della bambina l’ha chiaramente intenerita e rattristata. Purtroppo per loro, anche Sonia, Johan e Miguel hanno raggiunto il villaggio, rallentati solo dal non avere cosmi da percepire. Sono però sicuri che Atena sia lì, visto che, non essendo un Cavaliere, non può essere andata più lontano. La mattina dopo, le due ragazze entrano nella chiesa del villaggio, attirate dal suono delle campane. Mentre stanno ammirando l’edificio, Yuna avverte i cosmi dei nemici, che le hanno trovate seguendone l’odore. Chiusa Aria nel confessionale, Aquila le promette di tornar presto e corre a combattere, indossando l’armatura. Si trova così di fronte Johan, Miguel e Sonia, che si presenta come una High Martian, ovvero un rango superiore dei Marziani. Dopo averle chiesto invano dove si trovi Atena, Sonia decide di occuparsi da sola di lei e, parato il Blast Typhoon, l’atterra facilmente con dei calci. Il colpo successivo, l’Hornet Stinger, crea una pioggia di lame di energia che sconfiggono la ragazza, lasciandola inerme. Quando Yuna continua a rifiutarsi di dirle dove sia Atena, Sonia si prepara a finirla con gli artigli. In quel momento però sopraggiunge un soldato, che le chiede di tornare al palazzo perché Mars vuole che lei sia presente durante il suo discorso ai Cavalieri. Vistosamente seccata, la donna acconsente e affida ai Cavalieri d’Argento il compito di finire la missione. In quel momento però il cosmo rabbioso di Soma infiamma il campo di battaglia: il Cavaliere, appena arrivato, ha riconosciuto in lei l’assassina di suo padre e vuole finalmente vendicarlo. Purtroppo, i Cavalieri d’Argento lo colpiscono, impedendogli di avvicinarsi alla High Martian, che va via. Soma tenta di spiegare ai due che quella donna ha ucciso suo padre, un Cavaliere d’Argento loro pari, ma non viene creduto, e, anzi, Johan e Miguel accusano lui e Yuna di tradimento. I ragazzi rifiutano le accuse, dicendo come, alla Torre di Babele, Mars stia succhiando il cosmo dei Cavalieri per usarlo per i suoi scopi, e sottolineando che anche loro sono Cavalieri. Johan è colpito dal loro sguardo e sembra esitare, ma poi afferma che, vista l’assenza della maggior parte dei Cavalieri d’Oro, l’esercito di Atena sarebbe stato pericolosamente indebolito in caso di attacchi da parte di qualche nemico. Offrendo la loro alleanza, Mars ed i Marziani hanno dimostrato di voler proteggere Atena e la giustizia, e per questo tutti i Cavalieri gli sono fedeli e li riconoscono come leali compagni. Decidendo di combattere da solo, Johan afferma che, se Yuna e Soma sono nel giusto, riusciranno a infrangere la sua armatura d’argento ed a sconfiggerlo. Non avendo scelta, i due si lanciano all’attacco, ma Corvo devia i loro colpi segreti con la tecnica Wind Jammer, per poi travolgerli con una folata di energia. Avendoli atterrati, scatena il suo colpo più potente, un vortice chiamato Wind Trigger, con cui li spazza via. Rialzatosi a fatica, Soma lancia il Lionet Burning Fire, ma anche questa mossa viene annullata dal Wind Jammer. Yuna, che usa il vento proprio come Johan, nota qualcosa nella tecnica difensiva del nemico, che adopera l’energia dell’attacco di Soma contro il ragazzo stesso, mettendolo fuori gioco. Decisa a mantenere la promessa fatta ad Aria, la ragazza si rialza, spingendo Johan a scatenare di nuovo il Wind Trigger. Proprio all’ultimo momento però, un raggio di luce disperde il colpo del Cavaliere d’Argento, e Koga compare a difesa dell’amica. Yuna gli dice subito di usare il Senkou Ken e, quando Johan lo disperde, ne approfitta per balzare in aria ed eseguire un nuovo colpo segreto: l’Aquila Spinning Predation, con cui trapassa l’armatura ed il corpo del Cavaliere del Corvo, sconfiggendolo. Moribondo, Johan le chiede come abbia fatto, spingendola a spiegare che il Wind Jammer, in grado di usare il vento per deviare gli assalti nemici e poi colpire con la stessa onda d’urto, ha un punto cieco. Yuna, che manipola lo stesso elemento, se n’è accorta grazie agli amici, e questo le ha permesso di creare una strategia vincente. Johan si complimenta con lei, ma Miguel, indifferente alla caduta del compagno, non è altrettanto bendisposto e vuole subito combattere contro di loro. Malconcia, Yuna usa il Divine Tornado per distrarlo e scappare con gli amici. Recuperata Aria, i quattro fanno il punto della situazione: Ryuho e Haruto sono dispersi ma, vista la loro forza, non dovrebbero essere in pericolo, quindi resta da decidere la prossima mossa. Aria li esorta a dirigerli alle "cinque rovine", luoghi da cui partono i fasci di luce convogliati sulla sommità della Torre di Babele. In quei luoghi, il cosmo, che esiste non solo negli esseri umani ma anche nel mondo naturale, viene assorbito e indirizzato verso la Torre, quindi è necessario distruggere le rovine prima di poter fermare Babele ed impedire a Mars di usare il potere accumulato per distruggere il mondo. Convinti, i ragazzi si mettono in viaggio verso le prime rovine, guidati da Aria. Intanto, dal suo palazzo, Mars parla a tutti i Cavalieri ed ai servitori del Santuario, affermando che cinque Cavalieri hanno rapito Atena e distrutto le Dodici Case, per cui vanno assolutamente trovati e uccisi.
DVD: L'episodio è presente nel 2° DVD e Blu-Ray.
Scene extra DVD: Al momento non è noto se ci saranno scene extra nel DVD.
La logica, questa sconosciuta: C’è uno stacco un po’ troppo netto dal precedente episodio: possibile che Koga sia corso via senza prendere gli amici svenuti? O che Mars e Mykene li abbiano semplicemente lasciati lì a terra quand’erano inermi? Soma in particolare è chiaramente rimasto svenuto per ore, mentre Ryuho sarebbe dovuto essere coinvolto nell’esplosione. Non ha senso richiamare Sonia poche ore dopo averla inviata in missione, specie per un motivo futile come il farle assistere alle dichiarazioni di Mars che, per di più, deve solo dire di recuperare Atena e uccidere i traditori, ovvero proprio ciò che Sonia stava per fare quando è stata richiamata. A sua volta, Sonia avrebbe impiegato appena un secondo per finire Yuna, invece la risparmia per partire immediatamente. Yuna verosimilmente non aveva soldi con sé, ma ha pagato sia il pane che le scarpe per Aria. Il villaggio sembra venuto fuori dal medioevo, senza la minima traccia di modernità, il che é inverosimile anche per un posto sperduto tra le montagne. Durante lo scontro, non si vede un solo abitante del posto. Soma lascia intendere che il gruppo avesse concordato di ritrovarsi al villaggio, ma nello scorso episodio non si è visto nulla del genere, né c’era stato il tempo per organizzarsi.
Note: 7. Un episodio con due facce, noiosissimo ed un po’ banale nella prima parte, più avvincente nella seconda. L’innocenza di Aria è talmente estrema da risultare poco credibile, con Yuna che le si affeziona forse un po’ troppo facilmente, ma, di contro, è piacevole avere un Cavaliere d’Argento abbastanza forte e vedere finalmente in azione l’assassina del padre di Soma. I due Cavalieri d’Argento, Johan e Miguel, indossano le armature che furono di Damian e Asterione, totalmente ridisegnate dopo il passaggio a Cloth Stone. Come percentuale del corpo coperta, non sembrano molto diverse dalle corazze di bronzo, ma hanno un aspetto più massiccio, praticamente una via di mezzo tra le armature dei protagonisti e quelle d’oro viste finora. Nella serie classica, specie nel manga, la percentuale di corpo coperto aumentava con il salire di grado dell’armatura, ma è possibile che, dopo il passaggio a Cloth Stone, sia invece lo spessore a cambiare, giustificando la maggior resistenza. Purtroppo non vediamo le loro Cloth Stone, ma entrambi hanno due gemme sul pettorale. Miguel, il primo personaggio con il pizzetto di qualsiasi serie dei Cavalieri, è chiaramente il più cattivo dei due, ed è in grado di sentire l’odore del cosmo. Non si tratta di una novità assoluta, visto che, nella serie classica, Pegasus commenta come la quarta casa di Cancer odori "di morte, più che di cosmo", ed è l’ennesimo riferimento a Naruto, dove alcuni ninja possono seguire l’odore del chackra. Johan, nonostante le unghie adunche, sembra invece più nobile e intravede l’onestà negli occhi dei nemici, affrontandoli da solo per dar loro una possibilità, secondo il discorso che chi è davvero nel giusto vincerà. È chiaramente un Cavaliere con elemento vento, e possiede due colpi segreti a tema: il Wind Jammer è estremamente simile al Muro d’Argento di Eris, ovvero una barriera d’aria che devia gli assalti nemici, mentre il Wind Trigger è sostanzialmente un tornado. Tra i due, il Jammer sembra il più potente ed efficace, capace di parare anche due colpi segreti contemporaneamente, ma a costo di oscurare per un attimo la visione di Johan, rendendolo vulnerabile. Per vincere, Yuna usa un nuovo colpo segreto, l’Aquila Spinning Predation, durante il quale la sua mantellina, normalmente nascosta dai capelli, prende la forma di due ali. Concettualmente, ricorda un po’ la prima versione della Cometa di Pegasus, in quanto è il corpo stesso della ragazza a diventare un’arma e ruotare fino a travolgere il nemico, con tanta forza da perforare persino un’armatura d’argento. Non sappiamo se sia una tecnica totalmente nuova, o se sia solo la prima volta che Yuna la usa, ma è il suo terzo attacco dopo il Blast Typhoon ed il Divine Tornado. Prima di lei, anche Koga e Soma avevano tirato fuori nuove teniche, rispettivamente con il RyuseiKen ed il Lionet Burning Fire. Johan spiega un po’ il motivo per cui i Cavalieri seguono Mars, ritenendolo un alleato. Il discorso non sta del tutto in piedi, visto che Mars era comparso come un nemico già nel primo episodio, ma è probabile che la fedeltà di Ionia e Atena abbia convinto un po’ tutto il Santuario a seguirlo. Lo stesso non si può dire della Palaestra, costruita, secondo Haruto, proprio per contrastare Mars, come poi confermato dallo sdegnato rifiuto di professori e Cavalieri a giurargli fedeltà. È probabile che, a causa del rispettivo isolamento e degli inganni di Ionia, i due luoghi abbiano finito per portare avanti una politica molto diversa, con la Palaestra ignara della reale situazione del Grande Tempio. A inizio episodio, vediamo una donna misteriosa, con i capelli verdini, palesemente dalla parte di Mars anche se non si presenta. Facciamo inoltre conoscenza con Sonia, scoprendo un po’ di cose sul suo conto: Mars la definisce sua figlia, ma non sappiamo ancora se intenda alla lettera o meno. Nel caso, ciò farebbe della ragazza una semidea, e suggerirebbe che, nonostante l’aspetto, Mars sia sostanzialmente umanoide. D’altra parte, spesso questi termini vengono usati in senso simbolico, o a indicare figliocci adottivi, quindi la questione è rimandata a spiegazioni future. Pur mantenendo gli insetti come simbolo, in questo caso il Calabrone, Sonia si proclama High Martian, chiaramente un rango superiore rispetto ai Marziani visti finora, come confermato dalla facilità con cui sconfigge Yuna. In realtà non è la sua prima apparizione nella serie: è stata infatti lei a uccidere Mantis nel 2° episodio, subito dopo l’attacco a Soma e Koga, e sempre lei è responsabile della morte del padre del Cavaliere del Leone, vista in un flashback nel 5° episodio. Stranamente, indossa la maschera, come i Cavalieri di Atena, e sembra riconoscere il cosmo di Soma. La scena in cui un soldato la ferma appena prima che possa uccidere il nemico è un riferimento alla serie classica, quando accadde lo stesso a Radamante contro Pegasus. A proposito di riferimenti, il cagnolino visto da Aria è lo stesso di Aron, nel manga/anime spin-off Lost Canvas. Parlando di Aria, scopriamo che è stata prigioniera per tutta la sua vita, che non ha mai visto il mondo esterno, i cani, o assaggiato il pane. Viene a questo punto da chiedersi se sia davvero un essere umano e non piuttosto una sorta di avatar creato con il cosmo di Saori, anche perché Mars è stato sigillato per circa tredici anni, quindi Aria dovrebbe essere stata libera almeno da bambina, prima del suo ritorno.