SAINT SEIYA OMEGA - EPISODIO N°6

INIZIA! IL SAINT FIGHT!

Disegnatori ?

Data: Primavera 2005 circa.

Personaggi presenti: Koga, Soma, Yuna, Ryuho, Eden, Geki, Hook, Dali, Luciano, Spear, Rudolph, Gray, Guney, Orsa Maggiore, Uccello del Paradiso, Volpetta, Ionia, studenti della Palaestra.

Alla Palaestra, gli studenti sono eccitati per l’imminente inizio del Saint Fight, e reputano Eden o Ryuho i favoriti per la vittoria finale. In mensa con gli amici, Koga però non ha dubbi: sarà lui a trionfare e ad incontrare Atena. Ryuho gli ricorda che, a torneo in corso, anche loro saranno nemici, nonostante abbiano collaborato nella prova di selezione. In quel momento, Eden di Orione entra nella stanza, e subito Koga corre da lui, presentandosi ed annunciandogli che intende vincere il torneo. Guardandolo con freddezza, Eden gli dice di spostarsi perché gli intralcia la strada, e, quando Pegasus protesta, lo mette fuori combattimento con un semplice schiocco di dita. Soccorso dagli amici, Koga si sveglia in infermeria, furioso per il modo in cui Eden l’ha trattato. Ryuho fà notare che l’elemento di Eden è il fulmine, e probabilmente lo ha usato per fargli perdere i sensi. I ragazzi iniziano a discutere sui vari elementi, con Soma che dice come, nonostante Ryuho ed Eden siano entrambi favoriti, il secondo è leggermente in vantaggio in termini di forza pura. Dragone non sembra curarsene, ammettendo di voler affrontare uno scontro alla volta per diventare più forte, ma Yuna afferma che, essendo il vento avvantaggiato sul fulmine, pensa di poter sconfiggere Eden. I rapporti di forza tra elementi, che avvantaggiano ad esempio Ryuho su Soma o Soma stesso su Yuna, favoriscono i Cavalieri del vento su quelli del fulmine. Ryuho ricorda che il primo avversario di Eden sarà Dali della Corona Boreale, che è proprio un Cavaliere del vento, abile pur non essendo tra i migliori. Koga ripete di voler sconfiggere lui Eden e vincere il torneo, quando interviene un altro ragazzo: Hook del Compasso. Avvicinandosi a loro, Hook avverte Koga che è giusto mirare sempre più in alto, ma bisogna anche far attenzione a non perdere di vista gli ostacoli più ravvicinati, per bassi che siano. Non si tratta di parole casuali, perché proprio Hook sarà il primo avversario di Koga nel Saint Fight, anche se il giovane Pegasus continua a pensare solo ad Eden. Usciti dall’infermeria, i quattro amici incontrano il direttore Ionia, che afferma senza mezzi termini di aspettarsi molto da loro, e soprattutto da Koga. Anche Eden intanto si allena, incurante di un avvertimento di Geki, il quale afferma che lui probabilmente è il più forte, ma altri potrebbero avere un potenziale persino maggiore. Nei giorni successivi, tutti i finalisti affinano le loro tecniche, arrivando pronti al Saint Fight. Il torneo ha luogo in una grande arena all’aperto, con i sedici contendenti posti sotto delle insegne con i nomi delle loro costellazioni in greco, ed il colore dell’elemento di appartenenza. Durante il discorso di apertura di Ionia, Koga continua a focalizzarsi su Eden, infastidendo Hook. Dopo che Geki ha ricordato che il vincitore diventerà Cavaliere d’Argento ed incontrerà Atena, gli scontri hanno inizio. Koga e gli altri si ritirano in una stanzetta apposita, attendendo di essere convocati. Ben presto, è il turno di Soma, ma Yuna e Ryuho consigliano a Koga di non assistere visto che dopo toccherà a lui e deve concentrarsi al meglio. Pegasus accetta, seppur di malavoglia, ma quando le grida del pubblico stanno per spingerlo ad andare a guardare, Soma rientra nella stanza, sorretto da Ryuho. Seppur un po’ malconcio, è riuscito a vincere e chiede a Koga di fare altrettanto, così potranno affrontarsi. In quel momento, anche Koga viene convocato e, indossata l’armatura, scende in campo insieme ad Hook. Ryuho afferma che Pegasus è molto superiore in forza e potenziale, mentre Hook non è particolarmente abile, ma questo non significa che l’esito del duello sia già deciso. Koga attacca subito a testa bassa, ma Hook mantiene le distanze e sferra il Ground Needle, con cui fà uscire delle roccie dal sottosuolo e travolge ripetutamente l’avversario. Il Cavaliere del Compasso aveva infatti studiato a lungo l’avversario ed il suo stile di lotta, mentre Koga non sapeva neppure chi sarebbe stato il suo primo nemico. Questa differenza ora si fà notare, con Koga che non riesce ad avvicinarsi e colpire. Hook lo accusa di averlo sottovalutato, essendo così preso dall’idea di affrontare Eden da non prestare attenzione a nessun altro. Le sue parole colpiscono nel segno, facendo comprendere al giovane di essere stato arrogante ed aver sbagliato, ma, proprio quando lo scoramento sembra avere il sopravvento, le grida di Soma lo scuotono. Il Leone Minore infatti si è trascinato fuori e ricorda all’amico che deve vincere per poter combattere contro di lui. Rispondendogli di non aver dimenticato niente, Koga riprende lo scontro con una nuova determinazione, visibile nei suoi occhi anche quando continua a venire travolto. È infatti parte di un piano per studiare il Ground Needle e riuscire finalmente ad evitarlo. Con un ultimo tentativo, Koga raggiunge Hook e lo colpisce con il Pegasus Senkou Ken, frantumandogli la maschera e sconfiggendolo. Mentre Geki lo dichiara vincitore, Ryuho, Yuna e Soma festeggiano, e Ionia osserva interessato. Più tardi però le scene di giubilo sono sostituite da altre di stupore e paura. Nonostante lo svantaggio del suo elemento, Eden annienta Dali con un colpo solo, candidandosi seriamente alla vittoria finale.

DVD: L'episodio è presente nel 2° DVD e Blu-Ray.

Scene extra DVD: Al momento non è noto se ci saranno scene extra nel DVD.

La logica, questa sconosciuta: Come nello scorso episodio, se tutti gli studenti della Palaestra sono Cavalieri, il numero supera di gran lunga gli 88. E’ abbastanza conveniente che proprio 16 studenti abbiano superato la selezione, permettendo un numero di scontri diretti adatto al torneo, ma che avrebbero fatto se fossero stati 17 o 18? Come mai Eden ha un’uniforme diversa da quelle degli altri? Non è chiaro in che modo siano stati scelti gli accoppiamenti per il primo turno di scontri. Spear di Dorado viene indicato con elemento vento, mentre invece è acqua. Non tutti i partecipanti sono presenti nella sala di attesa, ed in particolare non vediamo né Eden né Hook, Dali o l’avversario di Soma, che viene chiamato da solo. Più che concentrarsi in silenzio e solitudine, ad un Cavaliere farebbe comodo osservare i possibili avversari futuri e le loro tecniche, per essere più preparati. L’armatura di Hook non ha nessun simbolo sul colletto. Pur essendo un Cavaliere in teoria in grado di vedere anche i movimenti alla velocità del suono, Hook porta gli occhiali, che scompaiono ad armatura indossata.

Note: 5. L’episodio peggiore finora dal punto di vista tecnico, e un po’ banale anche nella trama, nonostante una ripresa finale in cui continua la crescita di Koga. In questo senso, è una lezione di umiltà che fà bene al giovane, evidentemente gasatosi un po’ troppo dopo i rapidi miglioramenti delle precedenti puntate. Si tratta, tra l’altro, della prima vittoria individuale in assoluto per Koga, che finora era stato sconfitto da Mars, Soma e Ryuho. All’inizio viene citato per la prima volta Haruto del Lupo, l’unico protagonista a non essere ancora comparso: pare abbia lasciato la Palaestra, ed è ritenuto abbastanza abile da poter contendere la vittoria finale ai due geni Eden e Ryuho. A proposito di Eden, il suo elemento è il fulmine, e la Cloth Stone è chiaramente sul guanto che porta sulla mano sinistra. Il suo attacco riesce a far perdere i sensi a Koga, che dice di essersi sentito insensibile, suggerendo che la tecnica interferisca sugli impulsi elettrici che trasmettono segnali al cervello. Nonostante il fulmine sia in svantaggio sul vento, Eden annienta facilmente Dali, confermando quanto detto da Ichi nel quarto episodio, ovvero che alla fine è la forza del cosmo a contare di più. Le parole di Geki e Ionia indicano che il Saint Fight è un evento che si ripete ogni anno, un po’ come se fosse un esame finale, e vi assistono tutti gli studenti della Palaestra, oltre, presumibilmente, allo staff. Ha luogo in un’arena rettangolare accanto alla Palaestra, con tanto di sale di attesa dove gli aspiranti si riscaldano, concentrano e preparano. Le utilissime insegne del Saint Fight rivelano un sacco di informazioni. In primo luogo, i finalisti sono Pegaso (Koga), Aquila (Yuna), Dragone (Ryuho), Leone Minore (Soma), Orione (Eden), Compasso, Corona Boreale, Norma (Luciano), Colomba (Gray), Orsa Maggiore, Volpetta, Renna (Rudolph), Uccello del Paradiso, Delfino, Dorado (Spear) ed un sedicesimo che purtroppo non riusciamo a leggere. Compasso e Corona Boreale sono rispettivamente Hook, bassino, con capelli viola ed occhiali, e Dali, notato nella scorsa puntata per via dei capelli verdi al vento, mentre il prossimo episodio svela che Delfino si chiama Guney ed è il ragazzo alto con i capelli azzurri. Quello accanto ad Eden, con il codino, è Uccello del Paradiso, come confermato dalle insegne. Hook in particolare viene considerato abbastanza debole, pur avendo superato le selezioni, e sembra patire un piccolo complesso di inferiorità visto il modo in cui accusa Koga di averlo ignorato. Al tempo stesso, è consapevole dei suoi limiti e cerca di porvi rimedio prendendo note sui nemici in un libretto che si porta dietro. Nel caso di Koga, ha scoperto o dedotto che non possiede tecniche a distanza, e così cerca di tenersi lontano usando il Ground Needle, tecnica che consiste nel far uscire spuntoni di roccia imprimendo il cosmo nel sottosuolo. Una curiosità riguarda il suo simbolo: pur essendo ufficialmente il compasso (Circinus), l’armatura riprende almeno due volte le forme dell’ago di una bussola, oggetto che in inglese si chiama sempre "compass". Quando la sua maschera viene distrutta, è la prima volta che vediamo parte di una nuova armatura andare totalmente in pezzi, dopo le crepe alle vesti di Shaina contro Mars. Tornando agli stendardi, il loro colore indica l’elemento del Cavaliere: azzurro per acqua, giallo per fulmine, marrone per terra, arancione per fuoco, giallo chiaro per luce, verde acqua per vento. Koga è l’unico Cavaliere di luce; Ryuho e Delfino sono acqua; Yuna, Renna, Uccello del Paradiso, Corona Boreale, Dorado e lo sconosciuto sedicesimo sarebbero vento; Soma e Colomba fuoco; Compasso e Orsa Maggiore terra; Eden, Norma e Volpetta fulmine. I Cavalieri del vento sarebbero quindi la maggioranza, con ben sei esponenti su sedici, ma c’è almeno un errore visto che Spear del Dorado è in realtà di acqua, come visto nel terzo episodio e confermato dal sito della Toei. Non ci sono inoltre Cavalieri dell’oscurità, elemento finora visto solo con Mantis nel secondo episodio e presumibilmente legato ai nemici. Alla sconfitta, lo stendardo di un Cavaliere viene lasciato cadere, riducendone man mano il numero. E’ interessante notare la presenza di Orsa Maggiore, che dovrebbe essere il successore di Geki, ma che purtroppo non viene mai identificato, né con né senza corazza. La pecca maggiore però è il vedere solo due scontri, il terzo e il quarto, perdendo quindi sia quello di Soma che il duello di apertura del torneo. La Palaestra è dotata di infermeria, raffigurata in modo molto simile ai primi due film di Harry Potter, cui Omega chiaramente si ispira in più di una cosa. Un’altra citazione è la scena dell’attesa di Koga, che ricorda da vicino quella di Harry nel quarto film. Se le parole di Yuna sono corrette, gli studenti hanno addirittura esami e voti, con Dali che ha una media alta pur non eccellendo particolarmente.