LOST CANVAS - EPISODIO N°23

EXCALIBUR

Disegnatori: ?

Personaggi presenti: El Cid, Sasha, Icelo, Oniro, Morfeo, Fantaso, Tenma, Yato, Yuzuriha, Sisifo, Pakia, Aron, Hakurei.

Alla nona casa, Sasha entra in spirito nel sogno di Sisifo, mentre Hakurei sostiene il suo corpo svenuto. La fanciulla trova il Cavaliere che cammina nelle strade del villaggio italiano in cui si era recato a prenderla, anni prima. Sasha intuisce che Sisifo sta sognando i fatti di quel giorno, ed infatti il ragazzo, in abiti civili ma con lo scrigno d'oro in spalla, cammina alla ricerca di Atena per portarla al Grande Tempio. Sisifo si avvicina a Sasha, Aron e Tenma, inchinandosi di fronte alla prima e spiegandole di essere l'incarnazione di Atena, e di doverla portare al Grande Tempio per proteggerla dall'imminente Guerra Sacra che sta per scoppiare, perché non sarebbe dovuta nascere lì. Spaventata, Sasha si nasconde dietro Tenma, ma Sisifo insiste, guardando Aron ed affermando che la resurrezione di Hades è vicina, per cui non c'è tempo da perdere. Presa con se Sasha, Sisifo la trascina via per le strade della città, mentre Tenma e Aron cercano invano di inseguirli. Camminando, Sisifo si dice che è la cosa giusta da fare ed in questo modo il mondo sarà salvo, anche se le sue azioni potrebbero star privando Sasha di una vita felice. Una voce però lo contraddice, e nello stesso momento la città esplode in fiamme. Sasha, guardando Sisifo con odio, gli dice che è colpa sua, che si è intromesso in una faccenda di Dei, premendo il grilletto della Guerra Sacra e del conflitto tra i tre amici. Gli abiti di Sisifo vengono distrutti dalle fiamme, rivelando l'armatura d'oro di Sagitter, che però abbandona subito il cavaliere, ricomponendosi a forma di totem davanti a Sasha, e puntandogli contro la freccia d'oro. Sisifo ammette di essere colpevole per la Guerra Sacra e di non essere degno del titolo di Cavaliere, così chiede a Sagitter di trafiggerlo e ucciderlo. Scoccata, la freccia d'oro lo trafigge al cuore. Comparendo sulla scena, la vera Sasha capisce che la freccia di Hades ha amplificato il reale senso di colpa provato da Sisifo, nato dal timore di aver davvero causato involontariamente la Guerra portando via Sasha, e questo gli impedisce di svegliarsi. Stringendo la freccia d'oro, Sisifo chiede perdono a tutti e scompare avvolto dall'oscurità, ricomparendo un attimo dopo con indosso la Surplice di Sagitter. Spaventata, Sasha grida a Sisifo di non lasciarsi andare, ma il Cavaliere fa esplodere il suo cosmo, spingendo indietro la fanciulla e chiedendole di abbandonarlo. Sisifo afferma di essersi macchiato del peggiore dei crimini, l'aver dato il via alla Guerra Sacra, e per questo non è più degno di essere considerato un cavaliere. Sasha gli grida che non è così, e che la guerra non è stata causata da lui, ma Sisifo la zittisce, si estrae la freccia del Sagittario dal petto e tende contro di lei l'arco. La ragazza tuttavia non esita, dichiarando che, se persino lui, che traboccava di senso di giustizia, ora è sprofondato nelle tenebre, allora anche lei è pronta a tutto. Sasha ordina a Sisifo di scoccare la freccia contro di lei, ed il cavaliere obbedisce, trafiggendola al petto. Sasha può sentire il dolore del ragazzo, il suo senso di colpa per averla portata via dalla città in cui viveva, e gli chiede perdono, perchè, per colpa della sua esistenza, è rimasto ferito fino a questo punto. Mentre Sisifo, tremante, avanza verso Atena sollevando la mano per colpirla, Sasha continua ammettendo di avere nostalgia dei giorni felici e insostituibili della sua infanzia in compagnia di Tenma ed Aron, ma affermando anche che il ragazzo non deve sentirsi in colpa. E così, anzichè difendersi, Sasha abbraccia Sisifo, che spalanca gli occhi sconvolto piangendo lacrime di sangue. La ragazza copre con la mano la ferita sul petto di Sisifo e spiega che il fatto stesso che lei fosse venuta al mondo era un presagio per l'imminente scoppio della Guerra Sacra. Per di più, le Stelle Demoniache avevano già iniziato a risvegliarsi, e gli Dei gemelli erano in moto, quindi, se Sisifo non fosse venuto a portarla via, sarebbe sicuramente morta. Ringraziando il cavaliere per averla salvata, Sasha afferma che hanno bisogno della sua forza, e gli chiede di combattere al suo fianco, ricordandogli la promessa fatta a Tenma quel giorno. Anni prima infatti il bambino li raggiunse, balzando davanti a Sisifo e chiedendogli se potesse davvero renderla felice portandola via. Sisifo ammise di non poter fare una promessa del genere, aggiungendo che forse la stava addirittura portando via dalla felicità. Tenma allora gli tirò un pugno, ma Sisifo, incurante, si inginocchiò e, parlandogli come se fosse il fratello di Sasha, gli chiese comunque di affidargliela, giurando di proteggerla fino alla fine nonostante tutte le difficoltà che avrebbero potuto incontrare. Guardandolo negli occhi, il bambino vide l’universo e decise di fidarsi, avvertendo però che un giorno sarebbe potuto venire a riprendersela. Nel presente, al tocco di Atena, la Surplice del Sagittario si sbriciola, rivelando di nuovo l'armatura d'oro sottostante, ed il cavaliere, finalmente con lo sguardo sereno, si inginocchia davanti a lei, giurando di continuare a proteggerla finchè avrà vita ed anche oltre. Al Grande Tempio, Hakurei da il benvenuto a Sisifo, che ha già un piano per sconfiggere Oniro con l’aiuto di El Cid. Sul campo di battaglia, Capricorn è immobile in ginocchio, esausto. Oniro minaccia Tenma, Yato e Yuzuriha, tra l’altro riconosciuti e derisi dallo spirito di Fantaso. I tre ragazzi lanciano all’unisono i loro colpi segreti, ma neppure questo basta e vengono spazzati via. Al Grande Tempio, Sisifo scocca la freccia di Sagitter, aiutato da Sasha che infonde in essa il suo cosmo. Ormai intanto Oniro è pronto a finire i tre con il Guardian’s Oracle. El Cid intanto è ancora immobile, in ginocchio, privo di forze e ormai certo che la sua spada sia spezzata. In quel momento però avverte la voce di Sisifo. Il cavaliere di Sagitter lo ringrazia telepaticamente perchè è stato per venire in suo aiuto che è stato ferito così gravemente, e lo avvisa che ha lanciato una freccia carica del cosmo di Atena, grazie alla quale potranno finalmente sconfiggere Oniro se El Cid stesso troverà la forza di reagire. Dando fondo alle sue forze, Capricorn si rialza, deciso ad combattere ancora con la spada spezzata che porta nel braccio. Tenma è sorpreso nel rivedere in piedi il compagno, ma in quel momento Oniro percepisce l'arrivo della freccia di Sagitter e del cosmo di Atena, minacciando però che tutto ciò non basterà a dar loro la vittoria visto che ormai sono allo stremo, del tutto impotenti di fronte alle quattro anime congiunte degli Dei dei sogni. Anzichè combattere, El Cid volge le spalle ad Oniro, suscitando le sue ire. Il Cavaliere d'oro però lo ignora, intento a fissare l'orizzonte, e nel frattempo dice a se stesso che la sua spada non è mai stata affilata come ora, perchè quella che dorme nel suo braccio è la divina Excalibur. In quel momento, la freccia di Sagitter raggiunge il campo di battaglia, e con un fendente preciso El Cid la divide in quattro parti, che trafiggono mortalmente le anime degli Dei dei sogni. El Cid pensa ai suoi allievi, che gil hanno dato la forza, ed a Pakia, che vive ancora come fioraio a Rodorio. Sconvolto, Oniro decide di vendicarsi portando con se almeno l'anima di Tenma prima di svanire, e si avventa contro di lui. All'ultimo istante però El Cid protegge Pegasus, balzando incontro ad Oniro e trafiggendolo con la mano che Fantaso gli aveva mozzato tempo prima. Oniro ricorda come El Cid abbia ucciso i suoi fratelli e gli chiede se non abbia paura degli Dei, ma Capricorn risponde semplicemente sottolineando l'importanza della loro missione, per la quale vale anche la pena di opporsi alle divinità, e grida a Tenma di ricordare la strada che deve percorrere. In un lampo di luce, El Cid e Oniro scompaiono, di fronte allo sguardo disperato di Tenma. Al Santuario, anche Sasha e Sisifo avvertono la sua caduta, ma il Cavaliere di Sagitter rifiuta di piangere, consapevole l’amico alla fine era riuscito a diventare Excalibur, la spada più potente.

Censure: L'episodio è al momento inedito in Italia

Dati originali: /

Manga: L'episodio proviene dai capitoli 84, 85 e 87 del numero dieci del manga. Sono presenti diverse piccole differenze: per cominciare, nel manga Sisifo, mentre cammina alla ricerca di Sasha, riflette sul fatto che è uno dei Cavalieri più anziani e deve dare il buon esempio. Nell’anime queste riflessioni sono state eliminate, ma è stato leggermente allungato il dialogo con i tre bambini, aggiungendo un tentativo di inseguimento di Tenma. La scena con il flashback di Tenma e Sisifo non esiste nel manga, e neppure l’attacco congiunto di Tenma, Yato e Yuzuriha, che però era presente nei capitoli precedenti. Infine, l’anime ha aggiunto le riflessioni di Sisifo alla morte di El Cid, e le scene con i cadaveri degli allievi e Pakia.

La logica, questa sconosciuta: Se anche lo scettro di Sasha è solo "spirito", non sarebbe dovuto riuscire a fermare il Guardian’s Oracle. Sasha sviene e cade a terra, ma non lascia la presa sullo scettro. Anche se è solo un sogno, nella visione di Sisifo ci sono varie stranezze. A parte il fatto che andare in giro con uno scrigno d’oro in spalla dovrebbe attirare parecchia attenzione, Sisifo vede Sasha e le dice subito che è Atena. Considerando l’assurdità dell’informazione per una persona normale, la reazione della ragazza e dei due amici è abbastanza moderata e credulona. Per la serie "l’importanza delle priorità", Tenma insegue Sisifo e Sasha invece di chiamare aiuto - la città tra l’altro è deserta in pieno giorno - ma poi si ferma perché Aron è inciampato. Aron a sua volta stramazza come se fosse stato fulminato, invece di rialzarsi subito. Tutto il senso di colpa di Sisifo è assurdo: se avesse lasciato lì Sasha, Hades sarebbe risorto comunque e la bambina sarebbe morta di certo. Il diadema di Sagitter compare solo quando l’armatura si trasforma in Surplice, ma poi ridiventa d’oro prima di svanire. La ferita sul petto di Sasha appare e scompare a seconda delle scene. Spesso, nelle immagini di profilo, le protezioni per le guance della maschera di El Cid sono molto più lunghe del normale. In un paio di occasioni, El Cid resta sospeso in aria come se volasse, e manovra più di quanto sarebbe possibile. Da dove viene tirata fuori la mano mozzata? Con un semplice salto Oniro e Capricorn arrivano fino al cielo, superando persino l'altezza della collina dove si trova la cattedrale. Il presunto potere di Oniro non apre neppure qualche crepa sulle armature dei tre protagonisti.

Fonti: /

DVD: L'episodio è presente nell’11° DVD TMS.

Note: 6/10. Ci sono stati episodi migliori. Come sempre, l’anime di Lost Canvas stenta quando si mantiene troppo fedele al manga, e le poche aggiunte, seppur carine, non bastano a risollevare una trama fin troppo forzata. Il senso di colpa di Sisifo non ha alcuna ragione di essere da qualunque punto di vista si guardi la cosa, e la morte finale di El Cid sembra soprattutto un modo disperato per togliere di mezzo il personaggio e chiudere in fretta la faccenda. Ci sono però anche delle cose buone, specie dal lato tecnico con fondali sempre più belli ed una colonna sonora che, almeno a tratti, riesce nel suo compito e rende più godibili le scene. È chiaro che il sogno narra una versione distorta degli eventi relativi all'incontro tra Sisifo e Sasha, visto che da numerosi flashback sappiamo che Tenma ignorava la sua identità di Atena finchè non l'ha incontrata al Grande Tempio. La distruzione della città in un incendio riprende gli eventi della rinascita di Hades nei primi episodi, mentre la freccia di Sagitter diretta contro Sisifo, oltre a ricordare gli eventi del dodicesimo episodio, potrebbe essere un riferimento alla nona casa della serie classica, quando punta Pegasus. In una delle scene con la miglior regia, l’armatura di Sagitter si trasforma in Surplice, con diversi pezzi che diventano più appuntiti e minacciosi. Dopo le surplici di Ariete, Cancro, Gemelli, Capricorno, Acquario, Pesci, Cerbero, Freccia e Auriga, è la decima armatura di questo tipo ad essere introdotta. A quanto pare, Sisifo è ambidestro, visto che la mano con cui tende l’arco varia nel sogno e nella realtà. Di solito, visto lo sforzo necessario a tenderlo, gli arcieri favoriscono un solo lato. La scena in cui Sisifo si estrae la freccia dal petto per incoccarla contro Atena potrebbe essere un riferimento allo scontro dei protagonisti contro Nettuno durante la serie classica. Inoltre, il punto in cui Sasha viene trafitta è lo stesso in cui Isabel sarà colpita dalla Freccia di Betelgeuse, ed ovviamente Sisifo che piange lacrime di sangue strizza l'occhio a Gemini, Capricorn e Acquarius, sempre nella serie classica. Tra l’altro, anche il colore dei suoi occhi cambia, passando da azzurro a castano. Nel flashback del dialogo tra Sisifo e Tenma, quest’ultimo gli tira un pugno e si fa male, come succede a Pegasus con Ioria durante il loro primo scontro nel manga classico. L’universo che Tenma vede in Sisifo è ovviamente il cosmo, e Sagitter sembra intuire che il bambino ha una naturale affinità a percepirlo. Quando Yato e Yuzuriha attaccano Oniro, il cosmo avvolge loro le gambe, che sono alla base dei loro colpi segreti. Yato inoltre lancia per la prima volta il Galoppo dell’Unicorno a gambe unite, presumibilmente raddoppiandone la forza. In punto di morte, El Cid riesce finalmente a risvegliare Excalibur, perfezionando la spada nel suo braccio e tagliando in quattro spicchi la freccia di Sagitter. Considerando che quest'ultima dovrebbe essere un esemplare unico, ciò dovrebbe significare che non verrà più utilizzata nella serie, anche se questo dettaglio non verrà tenuto a mente. Forse grazie al cosmo di Atena, la freccia di Sagitter vola da Atene all'Italia, raggiungendo precisamente Capricorn e poi cambiando direzione verso Oniro. Fino alla fine, El Cid sferra i suoi colpi solo con il braccio destro, indicando di non possedere Excalibur nel sinistro o nelle gambe come Capricorn nella serie classica ed in Episode G. Dopo Hasgard, El Cid è il secondo cavaliere d'oro a sacrificarsi per salvare Tenma, che aveva assistito anche alla morte di Asmita ed era stato indirettamente coinvolto in quella di Manigoldo. Scopriamo che Pakia è ancora vivo e fà il fioraio a Rodorio. Dopo Agasha ed il padre, è il terzo personaggio con questo mestiere, che a quanto pare deve rendere bene.

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