LOST CANVAS - EPISODIO N°17
SPAZZATURA
Disegnatori: ?
Personaggi presenti: Sage, Manigoldo, Tanato, Pandora, Cheshire, Ipno, Spectre.
Manigoldo è sbalordito nel vedere il proprio pugno bloccato così facilmente da Tanato. Annoiato dalla faccenda, Ipno si alza per andar via, rimproverando il fratello per aver permesso a Cancer di arrivare fin lì e chiedendogli di risolvere al più presto la questione. Queste parole fanno infuriare Manigoldo, che si sente ignorato, ma Tanato fa esplodere il pezzo degli scacchi che aveva in mano e scaraventa senza alcuna fatica il cavaliere contro una parete, che crolla per l'impatto. Cancer si rende conto che il cosmo del Dio lo sovrasta completamente, ma si rialza comunque e tenta di nuovo. Travolto ancora una volta, continua lo stesso ad affermare baldanzoso che presto lo massacrerà lo stesso. Tanato, seccato perchè la sua partita con Ipno è stata interrotta, decide di giocare con lui e fa comparire una versione gigante di alcuni suoi pezzi degli scacchi, che attaccano Manigoldo in base ai movimenti che il Dio fa far loro sulla scacchiera. Ben presto re, regina, cavallo e alfiere sembrano abbattere il cavaliere d'oro, al punto che Tanato proclama lo scacco matto, ma poi Manigoldo si rialza, facendo bruciare furiosamente il suo cosmo, distruggendo i pezzi degli scacchi e preparando il Sekishiki Kiouen, con cui proclama che arrostirà l'anima del Dio. Per qualche secondo, Tanato sembra avvolto dalle fiamme, ma poi la Surplice compare sul suo corpo, ed il Dio decide di fare sul serio e mostrare una frazione del suo vero potere. Con un gesto, Tanato fa comparire uno spazio distorto, l’iperdimensione, al cui interno solo gli Dei possono sopravvivere. Cancer è irrimediabilmente trascinato verso di essa, e la punta del piede della sua armatura sta per andare in frantumi a contatto con quello spazio distorto, indicando che nemmeno la corazza potrebbe proteggerlo se finisse lì dentro. Per la prima volta Manigoldo sembra davvero in preda al panico, ma all'improvviso compare un'altra voce, ed una figura fa la sua apparizione all'interno della superdimensione senza risentire di alcun danno: il Grande Sacerdote Sage è sceso personalmente in campo, circondato dai sigilli di Atena. Il Sacerdote è soddisfatto nell'aver finalmente incontrato Tanato, che però non lo riconosce, e gli chiede come possa riuscire a restare in vita nella superdimensione. Sage mostra uno dei sigilli di Atena, spiegando che essi sono stati scritti con il sangue della Dea e che sono in grado di proteggerlo, poi li utilizza per far addirittura sparire la dimensione stessa, irritando Tanato. Il Sacerdote si presenta: lui è il cavaliere del Cancro dell'ultima Guerra Sacra ed uno dei due soli sopravvissuti. Tutti i loro compagni caddero per mano di divinità nascoste nell'ombra, ed il pensiero di non essere riuscito a salvarli causa ancora dolore nell'uomo, che, consapevole del legame tra Pegasus e Hades, ha ordinato a Manigoldo di vegliare sul cavaliere di bronzo, sperando che ciò spingesse gli Dei Gemelli a intervenire. Quando ciò è accaduto, Sage ha seguito il cosmo di Manigoldo e Tanato, arrivando fin lì, ed usando la sua astuzia per ingannare persino gli Dei. Avvicinandosi al maestro, Cancer gli dice di essere un pò appesantito, probabilmente a causa degli effetti della barriera, senza la quale avrebbe di certo già sconfitto Tanato. Sage però lo avverte: loro sono già fuori dalla barriera, perchè il luogo in cui si trovano è sospeso in cielo sopra le nuvole, e la superiorità di Tanato non è frutto di trucchi. Da solo Manigoldo non ha scampo, ma insieme maestro e discepolo possono fare qualcosa. Stanco di questi discorsi e della presenza dei due nemici, Tanato sferra un colpo segreto, il Tartaros Phobia, generando dei teschi e delle teste di cherubini alati che si avventano contro i due cavalieri, attaccando sia il corpo che lo spirito. Tanato avverte che si tratta dei fantasmi delle vite che lui stesso ha reciso, e che ora esistono nel Tartaro, tra mille tormenti. Manigoldo è preso dal panico perché gli spiriti intendono trascinarli verso il corpo del Dio, che è una porta per il Tartaro stesso, ma Sage gli ricorda che, essendo anime, possono fare ancora qualcosa. Ritrovata la calma, Cancer chiude gli occhi e, appena prima di essere trascinato, sferra un altro suo colpo segreto, il Sekishiki Konsoha, toccando una delle anime, che esplode con violenza e trascina con se anche le altre. Tanato è sorpreso, ed un graffio sanguinante gli compare sul viso. Sage spiega che quell'antica tecnica permette di usare le anime come polvere da sparo, facendole esplodere. Di conseguenza, più anime ci sono e più devastante è l'esplosione, e questo ha distrutto gli effetti del Tartaros Fobia. Manigoldo e Sage annunciano di aver appena fatto scacco matto e vinto la battaglia, ma Tanato li avverte che non è ancora finita. Alla cattedrale, Cheshire informa Pandora che Ipno ha fatto ritorno da solo, ma aggiunge di sentire un cosmo potente provenire dal tempietto in cielo. Pandora concorda, affermando che Tanato sta combattendo, e questo spinge Cheshire a chiedere perché Ipno non stia aiutando il fratello. La donna gli ricorda che i due Dei gemelli sono molto diversi, ma rimprovera anche Cheshire perché Tanato non ha niente da temere da semplici esseri umani. In cuor suo però Pandora teme quel cosmo, che anche Ipno ha riconosciuto essere quello del Sacerdote. Il Dio del sonno non teme per il fratello, ma pensa che Tanato stia sottovalutando un po’ troppo i nemici. Nel tempio, offeso dal comportamento sacrilego di Manigoldo e Sage e dalla ferita al viso che il primo gli ha procurato, Tanato decide che è il momento di fare sul serio e sferra il suo colpo segreto supremo, la Terrible Providence. Una sfera di energia saetta verso i due, ma Manigoldo spinge via il maestro e gli fa da scudo, venendo colpito in pieno e subendo gravi danni. Con l'armatura danneggiata, Cancer perde i sensi, ripensando alle parole di Tanato, che paragona gli esseri umani alla spazzatura, e ricordando una situazione simile. Con i ricordi, Manigoldo torna a quando, da bambino, aveva incontrato colui che sarebbe diventato il suo maestro. Stava chiedendo la carità in un villaggio distrutto dalla guerra ed era circondato dalle anime di quelli che un tempo erano i suoi familiari, quando Sage gli si avvicinò. L'uomo poteva vedere le anime, proprio come il bambino, il quale amaramente disse che, un tempo, le loro vite non erano molto diverse dalla spazzatura. Avvicinandosi, Sage gli chiese il suo nome, e il bambino si presentò, estraendo contemporaneamente un pugnale e mirando al petto dello straniero, per ucciderlo e rubare le sue cose. Sage però non subì alcuna ferita, perchè sotto gli abiti indossava l'armatura d'oro di Cancer, che respinse facilmente la lama. Bloccata la mano del bambino, l'uomo comprese con tristezza che finora non aveva visto altro che trattare la vita come spazzatura, ed infatti Manigoldo, sbalordito alla visione di un'armatura d'oro, gli chiese di ucciderlo subito senza perdere tempo. Capendo quel che Manigoldo stava passando, Sage gli disse di sapere cosa si prova a perdere tutti, perchè molto tempo fa numerose persone che amava morirono, finendo per diventare spazzatura, come le aveva definite. Prima di ciò però vissero e lottarono per superare i limiti della loro esistenza, mostrando di essere parte di qualcosa ben più grande, parte dell'universo. Se si riesce a capire questo, si può rendere luminosa la propria vita e darvi un significato profondo. Manigoldo ammise di non capire, e Sage lo portò con se al Santuario, dove incontrò numerose persone, soldati e cavalieri, decise a dare uno scopo alle proprie vite. In quel momento, il cavaliere si risveglia, tirato indietro da Sage che protegge se stesso e l'allievo con i sigilli. L'anziano dice che il ragazzo non è cambiato affatto rispetto a quando era bambino, ma Cancer risponde di essere molto diverso ora: anche se è un Dio che paragona la sua vita a semplice spazzatura, lui gli mostrerà almeno una volta quanto possa essere luminosa. Nonostante le ferite, Manigoldo tiene ancora fieramente testa a Tanato, che capisce che il suo nemico è stato protetto dall'armatura d'oro che indossa. Improvvisamente però, le ferite del cavaliere iniziano a sanguinare copiosamente tra le crepe della corazza, e Cancer crolla al suolo privo di sensi. Tanato ride della fragilità del corpo del suo nemico, mentre Sage si sente tremare, proprio come nell'ultima guerra sacra 240 anni prima, quando l'impotenza di fronte al Dio gli faceva battere i denti dal terrore. Soddisfatto, Tanato si prepara a lanciare di nuovo la Terrible Providence, quando si accorge di essere circondato dai sigilli di Atena. E' il Thalisman Cage, la gabbia di sigilli con cui Sage ha tenuto testa persino ad Hades, e con cui ora spera di rendere impotente il nemico e salvare Manigoldo. Dopo un momento di iniziale sorpresa però, Tanato ammette che quei sigilli hanno salvato Cancer prima, ma aggiunge che dopo più di due secoli sono del tutto inutili, e li distrugge con il suo cosmo. Ormai infatti essi hanno perso quasi ogni potere, indebolendosi al punto che Sage aveva avuto bisogno di centinaia di loro per trattenere Hades giorni prima. Il cosmo di Tanato travolge il sacerdote, sbattendolo contro una colonna e facendolo sanguinare, mentre il tempietto in cui si trovano esplode. Il vecchio cavaliere è sbalordito ed ammette che la situazione è disperata, ma rifiuta comunque di lasciarsi andare ed accettare la fine. Ridendo, Tanato prepara la Terrible Providence, quando Manigoldo, dando fondo alle sue ultime forze per proteggere il maestro, lo colpisce al viso con un pugno, facendolo sanguinare. Sbalordito e sconvolto, Tanato esplode di rabbia e fa comparire di nuovo la superdimensione, minacciando che per aver osato così tanto i due nemici verranno disintegrati nel corpo e nello spirito. Ormai allo stremo, Manigoldo chiede al maestro quanti sigilli abbia ancora, e purtroppo a Sage ne è rimasto soltanto uno. Il Cavaliere d'Oro teme che ormai sia finita, ma il sacerdote lo rassicura: c'è ancora una speranza.
Censure: L'episodio è al momento inedito in Italia
Dati originali: /
Manga: L'episodio proviene dai capitoli 64-67 del numero otto del manga. Minuscole le differenze: l’anime ha allungato la battaglia con i pezzi degli scacchi, aggiunto le scene con Pandora, Cheshire ed Ipno, e quella in cui Manigoldo cerca di nuovo di colpire Tanato. In compenso sono state tagliate dal flashback alcune immagini in cui Cancer pensa ai sacrifici di Albafica e Asgard ed in cui si vedono i Cavalieri e gli abitanti del Santuario.
La logica, questa sconosciuta: Il mantello di Cancer è intero in alcune scene e mezzo bruciato in altre. Il piano di Sage non ha del tutto senso, visto che lui voleva Tenma rinchiuso in cella, ed era stato Hakurei a permettere l'evasione. Per liberarsi delle anime dovrebbero bastare il Meikaiha o il Kiouen, la necessità di sfoderare un nuovo colpo è alquanto pretestuosa. Nel flashback, sotto la tunica da sacerdote dovrebbero vedersi le forme dell'armatura di Cancer, specie sulle spalle. Il Terrible Providence resta in aria per diversi minuti, mentre di solito nei CdZ le tecniche di energia scompaiono quasi subito. Come fa Sage ad avere centinaia di sigilli nascosti nelle maniche? Quanti viandanti potranno mai passare in una città in rovina, e che se ne fa Manigoldo del loro oro se è tutto in rovina e non può procurarsi del cibo da nessuna parte?
Fonti: /
DVD: L'episodio è presente nell’8° DVD TMS.
Note: 8.5/10 Un bell’episodio, un po’ affrettato e stereotipato in alcune scelte ma comunque d’effetto e con buone caratterizzazioni per Sage e Manigoldo. Un po’ meno bene ne esce Tanato, lontano dall’immagine distaccata ed eterea che aveva nella serie classica ed un po’ troppo in difficoltà contro due semplici Cavalieri d’Oro. Nota un po’ stonata il Sekishiki Konsoha, il cui poter trasformare le anime in polvere da sparo è quantomai risibile. Ipno, che è in grado di teletrasportarsi, conferma quanto accennato da Manigoldo stesso nello scorso episodio, ovvero che è stato il portale aperto da Tanato per parlare a Veronica in Ade a permettergli di arrivare fino alla cattedrale. La scena di Tanato che muove gli scacchi per combattere ricorda un pò il primo libro e film di Harry Potter, saga di cui la Shiori è fan ed autrice di alcuni fumetti amatoriali in bianco e nero. Scopriamo che le fiamme del Sekishiki Kiouen funzionano anche nel mondo dei vivi, e che possono bruciare non solo le anime, ma anche oggetti materiali comuni. La superdimensione o iperdimensione, che qui vediamo per la prima volta in Lost Canvas, è il luogo dallo spazio distorto che separa l'Inferno dall'Elisio, e si trova dietro il Muro del Pianto. È un luogo dove solo gli Dei, o chi ha ricevuto sangue divino, o almeno l'aiuto di un cosmo divino, può recarsi, mentre chiunque altro viene completamente distrutto e ridotto in polvere, indipendentemente dalla resistenza dell'armatura che indossa. Manigoldo, che non ha ricevuto alcuno degli aiuti di cui sopra, verrebbe subito disintegrato se entrasse nella superdimensione, ed infatti il minimo contatto basta a crepare la punta del piede dell'armatura d'oro. La scena in cui Cancer cerca di resistere alla forza di attrazione della superdimensione ricorda quella della serie classica in cui Sirio prova a fare lo stesso contro il buco nero creato dal Sekishiki Meikaiha. Il Grande Sacerdote è in grado di muoversi senza problemi nella superdimensione, grazie ai sigilli di Atena che lo circondano, e che furono creati con il sangue della Dea della generazione precedente. Viene rivelato che nella guerra precedente furono Tanato e Ipno a uccidere la maggior parte dei cavalieri di Atena. Nell'Ipermito viene rivelato che gli Spectre potrebbero non aver partecipato alle guerre sacre precedenti questa del 1743 (cosa però in qualche modo contraddetta in Lost Canvas stesso), quindi la presenza dei due Dei spiegherebbe le difficoltà incontrate da Atena. Cancer e Altare furono gli unici sopravvissuti dell'ultima guerra. Manigoldo sa della barriera attorno alla cattedrale, che indebolisce i cavalieri, e che forse ha contribuito alla morte dei guerrieri inviati in esplorazione nel terzo episodio. E' però la prima volta che la barriera viene nominata esplicitamente da un Cavaliere. Tanato mostra un nuovo colpo segreto, il Tartaros Phobia, con cui invoca dall'aldilà delle teste volanti, capaci di danneggiare lo spirito e il corpo del bersaglio. Alcune teste sono di persone giovani, altre sono teschi, forse a indicare da quando tempo quella persona è stata uccisa da Tanato. È anche possibile che un tipo di anima serva a danneggiare il corpo, l'altra lo spirito. Graficamente, le teste alate dovrebbero rappresentare i cherubini. Manigoldo dal canto suo rivela addirittura il suo quarto colpo segreto, il Sekishiki Konsoha, capace di far esplodere le anime. Le tecniche precedenti erano state il Sekishiki MeikaiHa (Strati di Spirito), l'Acubens e il Sekishiki Kiouen. Il flashback di Manigoldo riprende un po’ gli eventi accennati da Sage a Sasha nello scorso episodio, mostrando che il bambino, dopo essere sopravvissuto alle orde di Spectre, viveva derubando e uccidendo i viandanti. Il luogo in cui il flashback è ambientato non viene indicato, anche se potrebbe trattarsi dell'Italia, visto che il Cancer della serie classica è proprio italiano. Sin da piccolo, Manigoldo era capace di vedere le anime, sotto forma di fuochi fatui e non di persone vere e proprie, suggerendo una certa predestinazione al titolo di cavaliere del Cancro. Una ventina di anni prima dell'inizio della serie, Sage ha lasciato il Grande Tempio ed è finito nella zona in cui si trovavano i resti della città di Manigoldo, ma i motivi di questo gesto non sono chiari, tanto più che un Sacerdote dovrebbe restare sempre al Santuario. Anche nel flashback inoltre, l'uomo indossa l'abito bianco, e non quello nero visto sempre fino agli ultimi episodi. Ad ogni modo, viaggiava indossando l'armatura d'oro sotto i vestiti. I fratelli perduti cui Sage fa riferimento sono ovviamente gli altri Cavalieri caduti nell'ultima guerra sacra più di 200 anni prima, ed infatti si intravedono alcuni di loro in un'immagine, anche se le corazze sono troppo anonime per essere riconoscibili. Il Sacerdote usa i sigilli per difendersi e proteggere Manigoldo, indicando che tra le loro numerose funzioni ci sia anche quella di fare da scudo al cosmo nemico. Tanato usa la Terrible Providence, il colpo segreto già visto nella serie classica, che comunque non disintegra del tutto l'armatura d'oro di Cancer, danneggiandola solo parzialmente. Essa viene rappresentata come la sfera genki di Dragonball, ovvero resta sul posto sprigionando energia. È il secondo riferimento a Dragonball della serie, dopo il modo in cui il cosmo viene rappresentato. Vediamo in azione il colpo segreto di Sage, il Thalisman Cage, con cui usa i sigilli per imprigionare il nemico e bloccarne il corso. Viene ribadito che i sigilli perdono efficacia con gli anni, cosa ripetuta spesso nella serie classica, ma scopriamo che, se sono abbastanza numerosi, possono rafforzarsi a vicenda. Dopo averne consumato la maggior parte contro Hades però, Sage li ha ora quasi finiti, segno che dopo essere stati usati una volta non possono essere riciclati. Come tutte le divinità della serie classica, Tanato tiene molto al suo corpo e si infuria se viene ferito o fatto sanguinare. Avrà lo stesso comportamento con Pegasus quando quest'ultimo lo ferirà alla mano nel Chapter Elisio del vecchio manga.