LOST CANVAS - EPISODIO N°13

VIAGGIO

Disegnatori: ?

Personaggi presenti: Tenma, Saro, Selinsa, Sion, Doko, Manigoldo di Cancer, Pandora, Ipno, Tanato, Aron, Yuzuriha della Gru, Sasha, Grande Sacerdote, anziano del Jamir, Atla, abitanti del Santuario

Il giorno dopo la caduta di Aldebaran, tutti al Santuario parlano di quanto accaduto, sorpresi che il cavaliere d'oro sia stato attaccato fuori dal suo tempio, e sia morto per proteggere il cavaliere di Bronzo di Pegasus. Queste parole non tardano ad arrivare all'orecchio di Tenma, affranto e roso dai sensi di colpa per la sorte di Aldebaran. Con in spalla lo scrigno della sua armatura, il ragazzo cammina tra i vicoli del Santuario, deciso a lasciare il Grande Tempio. Altrove, Sion e Doko lo stanno cercando, invano. Il cavaliere di Libra ha intuito lo stato d'animo dell'allievo, piegato dai tristi destini di Aron e Sisifo, e poi spezzato dalla morte di Aldebaran, ma sa anche che Tenma verrebbe accusato di tradimento se dovesse disertare nel mezzo di una guerra sacra, e per questo ha chiesto a Sion aiuto nel cercarlo. Il cavaliere d'Ariete ha accettato di buon grado, spinto dall'amicizia verso il compagno, ma finora nessuno dei due ha avuto fortuna. Intanto, al cimitero del Grande Tempio, Teneo è di fronte alla lapide di Aldebaran quando viene raggiunto da Selinsa, priva della maschera di sacerdotessa. La ragazza, dopo avergli detto che Saro sta un pò meglio dopo il trauma subito, ammette di star considerando di interrompere l'addestramento, non per fuggire, ma per fare del bene in modo diverso da quello di un guerriero. Come Aldebaran aveva insegnato loro infatti, quel che conta è essere buoni e forti, non l'essere dei combattenti. Sedendosi per terra, Selinsa afferma di aver sempre sperato che un giorno Hasgard sarebbe tornato ad usare il suo vero nome, poi guarda Teneo, dicendo forse sarà lui ad essere degno di portare il nome di Aldebaran del Toro. Sorridendo, Teneo risponde che è quello il suo obiettivo, e che sicuramente è anche quello di Saro, poi i due promettono allo spirito del maestro di non tradire mai i suoi insegnamenti. Da lontano, Tenma li guarda di nascosto, prima di riprendere a camminare, avviandosi verso l'uscita dal Santuario. Improvvisamente, qualcuno gli sbarra la strada tra le lapidi: è Manigoldo di Cancer, cavaliere d'oro della quarta casa, che gli dice che Sion e Doko lo stanno cercando. Tenma risponde gridando che non tornerà indietro, perchè Aldebaran è morto per lui, e sarà meglio per tutti se lui abbandonerà il Grande Tempio. Come dettogli da Kagaho infatti, Pandora continuerà a mandare sicari finchè non l'avrà ucciso, ed il rischio che altri perdano la vita per difenderlo è troppo alto. A queste parole però, Manigoldo non si lascia impressionare ed anzi scoppia a ridere, accusando di manie di protagonismo il ragazzo, e ricordandogli che Aldebaran è morto solo a causa della propria debolezza, non riuscendo a reggere alla guerra. Manigoldo poi afferma che, per i traditori, il prezzo è la morte, e travolge Tenma con un gesto, mettendolo fuori combattimento. Il cavaliere d'oro raccoglie al volo lo scrigno dell'armatura di Pegasus ed inizia a trasciare in malo modo con se Tenma, affermando che, a causa della sua amicizia con Hades, potrebbe essere ancora utile in futuro. In silenzio quindi, lo porta fino ad un promontorio roccioso, imprigionandolo in una cella al suo interno, e dicendo minacciosamente che resterà lì finchè non avrà deciso come servirsi di lui. Imprigionato in cella, Tenma prova a sfondare la porta e liberarsi, ma senza successo. Per qualche motivo misterioso infatti, le sbarre resistono ai suoi pugni, ed al ragazzo non resta altro che accasciarsi a terra a riprendere fiato, frustrato e deluso, fissando quel che resta del braccialetto datogli da Sasha anni prima. Tenma pensa con rabbia a Manigoldo, che lo ha imprigionato senza tante esitazioni, e poi a Rasgado ed Asmita, che in punto di morte avevano riposto in lui ogni speranza per la salvezza di Atena e la vittoria della guerra. Ora però, il ragazzo non può fare a meno di domandarsi se la fiducia dei due cavalieri d'oro in lui non fosse malriposta. Tenma poi pensa ad una frase di Kagaho, in cui lo Spectre gli aveva detto che l'armata di Hades era praticamente nelle mani di Pandora, e si chiede cosa stia succedendo ad Aron. In quel momento, alla cattedrale, Pandora osserva atterrita l'immagine delle costellazioni sul soffitto: l'immagine del Toro è scomparsa insieme ai cosmi di Zeros, Cube e Winber, ma Pegasus brilla ancora, segno che la missione è fallita. Terrorizzata, la donna comprende che se Hades o i Gemelli Divini venissero a sapere del suo fallimento per lei sarebbe finita, ma poi si dice che Hades di certo capirebbe il perchè dei suoi gesti, dettati dall'amore, e la perdonerebbe. Pandora cerca di farsi forza e pensare ad un nuovo piano per uccidere Tenma, ma in quel momento dall'ombra emerge Ipno, prima con indosso la sua surplice e poi con l'aspetto di prete che aveva usato anni prima per avvicinarsi ad Aron. Il Dio, che ha in mano un mazzo di fiori neri, afferma di voler perdonare Pandora, ma che Hades potrebbe non essere altrettanto comprensivo, ed infatti in quel momento la voce del signore dell'aldilà risuona furiosa nei corridoi, per convocare la donna ed avere una spiegazione. Mentre Pandora resta immobile, Ipno le sussurra che mentire forse potrebbe salvarla, ma proverebbe che non è fedele ad Hades con tutto il cuore, e per questo motivo verrebbe pian piano messa da parte. In quel momento alle spalle della donna appare anche Tanato, che afferma di aver preparato un posto dove regna il silenzio assoluto, in cui il cuore di Hades potrebbe finalmente trovare la serenità, e di cui Pandora potrebbe avere la chiave. In preda alla disperazione, la donna esita, tappandosi le orecchie e affermando che sarebbe come tradire Hades, ma i sussurri di Tanato ed Ipno si fanno sempre più insistenti. Il primo afferma che non sarebbe un tradimento, ma solo un modo per indirizzare Hades verso la strada giusta, ovvero verso di lei, e che se non farà così presto lui l'abbandonerà per andare da Tenma. Il secondo, avvicinandosi, le mette i fiori neri tra i capelli, dicendo che le daranno loro la forza di agire. Barcollando, Pandora raggiunge Hades, intento a dipingere il Canvas. Rabbiosamente, il Dio l'accusa di aver non solo nascosto Violate nella sua ombra, ma anche di aver ordinato la morte di Tenma senza consultarsi con lui, e quindi scavalcandolo in modo imperdonabile. Urlando, Hades afferma che atteggiamenti del genere non saranno più tollerati e le ordina di andarsene. Prima di obbedire, Pandora gli chiede perchè tenga tanto a Pegasus, ma il Dio nega che sia così ed afferma che gli preme solo il completamento del Canvas. A queste parole Pandora sorride, ma poi, guardando il dipinto, nota che su di esso sono raffigurati anche Aron, Tenma e Sasha da bambini, quando erano felici insieme. Hades afferma che quello è il dettaglio con cui si congeda dagli esseri umani, ma Pandora intuisce che, nonostante tutto, il suo cuore è ancora corrotto dai ricordi del corpo che lo ospita. A questa deduzione, sulla fronte di Pandora compare una stella a cinque punte simile a quelle di Ipno e Tanato, ed i fiori neri formano una specie di sigillo, che imprigiona Hades in un'altra dimensione, dove potrà finalmente continuare il Canvas e liberarsi dalle emozioni che lo stanno corrompendo. Chiedendo perdono al Dio, e dicendosi di aver agito solo per amore, Pandora si allontana e convoca Radamante ed Eaco. Il destino ha così portato sia Tenma che Aron alla prigionia. Nella sua cella, Tenma, desideroso di vedere di nuovo Aaron e di fermare i suoi piani, prova ancora a liberarsi, cercando di sfondare la porta grazie al cosmo. I suoi tentativi però continuano a non portare a niente, ed il ragazzo è sul punto di arrendersi quando una delle lastre del pavimento si alza, e da essa emerge Yato. Il ragazzo, che non indossa l'armatura, è venuto a far evadere l'amico e, un pò di malavoglia, lo porta con se nel passagio segreto sotterraneo. Chiedendosi come faccia Yato a sapere di quell'uscita, Tenma lo segue, ma, appena fuori, si trova davanti una donna cavaliere d'argento, il cui volto è coperto da una maschera. Allarmato, Tenma indietreggia, credendo che qualche guardia li abbia scoperti, ma Yato lo calma e lo esorta a guardare meglio: la sacerdotessa toglie la maschera e rivela di essere Yuzuriha, con in spalla gli scrigni delle armature di Pegaso e Unicorno. Tenma è sorpreso che l'amica sia diventata un cavaliere, ma la ragazza spiega che aveva già diritto a quel ruolo, e che semplicemente finora non era mai venuta a reclamare la propria armatura d'argento, quella della Gru. Yato prosegue, spiegando a Pegasus che l'anziano del Jamir ha dato loro il permesso di venire al Grande Tempio e l'ordine di liberarlo ed accompagnarlo finchè non avranno lasciato il Santuario. Tenma però afferma di avere altri piani, ed annuncia ai due di voler andare alla cattedrale di Hades, lasciando Yato senza parole. Intanto, alla tredicesima casa, il Grande Sacerdote informa Sasha che Tenma è stato rinchiuso in una cella per proteggerlo dai tentativi di assassinio da parte degli Spectre. A causa della sua connessione con Hades infatti, il ragazzo è troppo importante per poter rischiare di perderlo, ed una cella è il solo posto sicuro. A malincuore, Atena ammette che è la cosa migliore, perchè, se Tenma morisse, l'unico legame che ancora lega Aaron al mondo sarebbe tagliato, come vorrebbe Pandora. In quel momento però sopraggiungono Atla e l'anziano del Jamir, il quale si mostra contrario contrario alla prigionia di Tenma, dicendo che il ragazzo potrà mostrare il suo vero cosmo solo di fronte al rischio della morte. Inoltre, se morirà, potrebbe riuscire a raggiungere Aaron. Il Sacerdote intuisce che l'anziano ha organizzato l'evasione di Pegasus ed è molto seccato dal modo in cui è stato scavalcato, ma il secondo si prende la completa responsabilità di quanto è successo e di quel che potrà accadere al ragazzo. Seppur perplesso, il Sacerdote accetta di non mandare nessuno a riprendere Pegasus, e quindi l'unica che può ancora porre un veto è Sasha. La ragazza, dopo aver fissato Atla per qualche attimo, corre via, strappando un sorriso bonario all'anziano ed al Sacerdote. Intanto, ai margini esterni del Santuario, Tenma e Yato, che ora indossano le loro armature, commentano su quanto sia stato sorprendentemente facile arrivare fin lì, ma Yuzuriha si limita a dire che l'anziano sa organizzare bene le cose. Vedendo la ragazza e Yato insieme, Tenma scherza dicendo che fanno una bella coppia, imbarazzando il cavaliere, che inoltre è triste per il dover lasciare il Grande Tempio senza poter nemmeno rivedere Sasha. Mentre Yuzuriha rimprovera Yato per l'essere troppo sentimentale, Tenma si rammarica a sua volta per non essere riuscito a dire a Sasha quel che voleva, ma in quel momento il cavaliere d'Unicorno gli fa notare che Atena è lì di fronte a loro. Sasha li ha infatti raggiunti e, fissando Tenma, solleva il proprio braccialetto di fiori. Facendo lo stesso, il ragazzo promette che un giorno loro due ed Aaron saranno di nuovo insieme, poi lui ed i due amici lasciano di corsa il Grande Tempio.

Censure: L'episodio è al momento inedito in Italia

Dati originali: /

Manga: L'episodio proviene dai capitoli 52-54 del numero sette del manga. Nell’anime è stato dilatato un po’ tutto, ma non sono state fatte aggiunte particolari.

La logica, questa sconosciuta: Considerando che Lost Canvas è ambientato nel 1743, il comportamento di Selinsa, seppur apprezzabile, è un pò troppo moderno (vedi Note). Tenma in passato aveva mostrato una notevole forza, ma ora viene messo fuori combattimento da un semplice gesto di Cancer. La porta della prigione di Tenma non sembra avere cardini o serrature per aprirla. Nella serie classica, dopo aver cambiato il colore dei capelli, Hades aveva il controllo totale su Andromeda nonostante quest'ultimo fosse un cavaliere di Atena, quindi è un pò strano che ora una parte di Aron continui a manifestarsi. Come può esserci un passaggio segreto del genere all'interno di una prigione? E' stato scavato da qualche vecchio prigioniero per fuggire? La maschera non è parte dell'armatura ma un elemento indipendente, quindi Yuzuriha avrebbe dovuto indossarla già nelle sue apparizioni precedenti. Inoltre, non dovrebbe toglierla così a cuor leggero viste le pesanti leggi che vincolano le sacerdotesse (vedi Note). L'armatura della Gru copre pesantemente gambe e caviglie, ma lascia vulnerabili il torace, l'addome ed altre parti vitali. Come può Tenma sperare di raggiungere Hades nel suo castello, dove è protetto da decine di Spectre?

Fonti: /

DVD: L'episodio è presente nel 6° DVD TMS

Note: 6/10 Un episodio per gli amanti dell’introspezione, carino ma privo di momenti particolarmente eccelsi, anche se è interessante l’approfondimento delle personalità di Tenma e Pandora, e l’introduzione del cavaliere di Cancer, Manigoldo, che avevamo già intravisto un paio di volte in passato, e che ora entra nel vivo della storia. Come nel caso di Albafica, il suo nome è quasi inpresentabile in italiano, ma appropriato visto che significa "carnefice, boia, crudele, persona malvagia". All'inizio della puntata vediamo una parte del Grande Tempio non facilmente identificabile, potrebbe trattarsi dei vicoli di Rodorio o della zona dove si trovano le caserme e le case dei soldati semplici. La notizia della morte di Aldebaran, e delle circostanze che l'hanno accompagnata, si è sparsa, anche se non è chiaro chi siano i due ragazzi che parlano, visto che non indossano le normali uniformi dei soldati e potrebbero essere dei semplici cittadini di Rodorio. Tenma ha ancora la maglietta strappata per il colpo ricevuto da Kagaho nello scorso episodio, e per la prima volta dall’investitura vediamo lo scrigno della sua armatura, in cui verosimilmente ora si trova la V3. In un bel momento di continuity, vediamo sottolineata l'amicizia tra Sion e Doko quando quest'ultimo, non avendo nessuno cui rivolgersi, chiede al cavaliere d'Ariete di aiutarlo a cercare. Come intuibile, abbandonare il fronte durante una guerra equivale a diserzione, e per questo crimine la pena è la morte. Vediamo il cimitero del Grande Tempio, già intravisto nella serie classica, e sulle lapidi si scorgono una serie di cavalieri sconosciuti, indicati con nome, a volte incompleti, e grado. Il gesto di Selinsa di mostrarsi senza maschera a Teneo è importante, perchè, secondo la legge del Grande Tempio, una sacerdotessa che viene vista in volto deve uccidere o sposare chi ha scorto il suo volto. Il fatto che Selinsa ora si mostri senza remore indica che ha davvero deciso di abbandonare l'addestramento, o che tra lei e Teneo c'è qualcosa di più di amicizia. Curiosamente, la ragazza si comporta in maniera più moderna di personaggi come Tisifone o Castalia, anche se Lost Canvas è ambientato nel 1743, ovvero un'epoca in cui i diritti delle donne erano inesistenti. Questo potrebbe essere dovuto agli insegnamenti di Aldebaran, o al fatto che Teneo aveva già visto Selinsa senza maschera da piccola, ma più realisticamente riflette l'opinione della Teshirogi sulla legge delle maschere stabilita da Kurumada nel manga classico. Il modo in cui Manigoldo trascina Tenma è un riferimento alla serie classica, visto che Cancer farà lo stesso con Sirio nella Valle di Ade. La prigione in cui il ragazzo è imprigionato alla fine sembra trovarsi in un luogo isolato del Grande Tempio, ma non c'è traccia di mare, quindi non dovrebbe trattarsi di quella a Capo Sounion dove verrà intrappolato Kanon, e non sembra nemmeno la Prigione di Urano vista in Episode G. Evidentemente, la prigione di Tenma ha delle proprietà speciali, visto che resiste ai suoi tentativi di fuga, anche se non si era mai parlato di un luogo del genere nella serie classica o in Episode G. A giudicare dalle immagini, non è una cella solitaria, ma un vero e proprio edificio adibito a prigione, con almeno sette stanze e persino quello che sembra un tavolo da secondino. Le parole su Asmita e Hasgard fanno riferimento alla morte dei due cavalieri d'oro avvenute negli episodi 8 e 12. Sempre nel 12, Kagaho aveva avvertito Tenma che l'armata di Hades era ormai sotto il controllo di Pandora più che di Aron stesso. Rivediamo la volta celeste presente nella cattedrale di Hades e raffigurante le 88 costellazioni dello zodiaco, che scompaiono man mano che il cavaliere corrispondente viene ucciso. I simboli del Toro, della Vergine e dei Pesci sono scomparsi, mentre è interessante notare che il Sagittario è ancora presente, nonostante Sisifo sia stato praticamente privato del cosmo da Hades. Hypnos appare con l'aspetto da prete mostrato per la prima volta nel primo episodio, quando si presentò ad Aron con queste sembianze, invitandolo alla cattedrale nella foresta. Come più volte accennato nei capitoli precedenti, Hades era ignaro dell'ordine di Pandora di uccidere Tenma, anche se ora sembra più irritato per l'essere stato scavalcato che per il fatto in se. La scena rappresentata nel Canvas è quella già vista varie volte in passato, con i tre amici che giocano sotto l'albero dove, più avanti, Sasha darà loro i braccialetti. Quest'immagine conferma che, nonostante il cambio di colore dei capelli, le emozioni di Aron sono ancora ben presenti nel Dio, e spesso emergono se non altro a livello inconscio. Non è chiarissimo come e dove Pandora imprigioni Hades, ma l'ultima immagine sembra suggerire che sia stato messo all'interno del Canvas stesso. Viene confermato che la prigione, o almeno le sbarre, possono in qualche modo resistere al potere di un cavaliere. Rivediamo Yato e Yuzuriha, assenti dall’ottavo episodio senza alcuna spiegazione a riguardo, e scopriamo che ora sono venuti al Santuario su ordine dell'anziano, che evidentemente conosce bene la zona sacra, essendo a conoscenza anche del passaggio segreto della prigione. Tale passaggio sotterraneo, stile Banda Bassotti, è però un espediente molto ingenuo che si sarebbe potuto evitare, e che vanifica le azioni di Cancer. Yuzuriha è diventata cavaliere d'argento della Gru ed ora indossa l'armatura di questa costellazione, che appare per la prima volta in qualsiasi serie dei Cavalieri. Già alla sua prima apparizione la ragazza era stata paragonata ad un cavaliere d'argento come cosmo e capacità, ed ora scopriamo che in effetti ne ha anche il titolo, sebbene mancasse l'ufficialità perchè non aveva ancora ricevuto la sua armatura, custodita al Grande Tempio. Come con Selinsa, Teshirogi mostra di non amare affatto la legge sulle maschere, e dopo Selinsa, anche Yuzuriha se ne libera immediatamente. Anche stavolta la sensazione è che l’autrice, da donna, non approvi il forte maschilismo dietro la legge delle maschere, ma ciò non toglie che Yuzuriha se ne liberi fin troppo a cuor leggero, mostrandosi più moderna ed indipendente di personaggi come Tisifone o Castalia, ed incurante delle regole del Grande Tempio. In qualche modo, Yato e Yuzuriha hanno recuperato lo scrigno dell'armatura di Pegasus, che prima era in mano a Cancer. Proprio Cancer sembra aver informato il Sacerdote di aver imprigionato Tenma. Sasha indossa una collana identica a quella di Pandora nella prima parte della serie classica, al castello in Germania. Il discorso dell'anziano su Pegasus non è chiarissimo, ma implica che, per poter raggiungere Aron, il ragazzo forse dovrà morire di nuovo. Nella puntata ci sono due simpatici riferimenti alla teoria che vuole Yato e Yuzuriha diventare, prima o poi, una coppia: prima, Tenma dice che sono carini insieme, facendo imbarazzare Yato ma strappando uno sguardo divertito a Yuzuriha, poi Yato dice che gli dispiace di non poter rivedere Atena, e Yuzuriha lo rimprovera un pò piccatamente, e magari con una punta di gelosia, dicendogli di non fare il sentimentale. Questo è l’ultimo episodio della prima stagione di Lost Canvas, che quindi copre sei volumi e mezzo del manga.

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