LOST CANVAS - EPISODIO N°8

UN GIORNO CON UN BUON VENTO

Disegnatori: Nana Harada, Atsushi Aono, Tomokazu Kougo, Hisashi Nakamoto

Personaggi presenti: Tenma, Yato, Yuzuriha, Asmita, Doko, Sasha, Stand, Cheshire, Etwart, Spectre, anziano del Jamir.

Tenma affonda il pugno nel torace di Asmita, ma in realtà si tratta di un'illusione perchè al posto del cavaliere c'è l'albero degli Inferi, la Magnolia, che esplode in centinaia di pezzi. Virgo si complimenta con il nemico, che per un attimo è riuscito a superare i sei sensi ed a sferrare un colpo che avrebbe potuto raggiungerlo, ma Tenma non capisce il significato di quanto è accaduto. Asmita gli risponde allora che, essendo lui stesso un fantasma, per quel che lo riguarda illusioni e realtà coincidono, poi lo invita a guardare l'albero che, spinto dall'energia del suo cosmo, ha prodotto dei frutti, grandi come delle piccole sfere di un rosario. Quelli sono i frutti di cui il maestro del Jamir ha bisogno, e Tenma dovrà portargliene 108 per completare la missione affidatagli. Dopo queste parole, l'albero esplode del tutto ed Asmita scompare, mentre Yuzuriha e Yato riprendono la capacità di movimento, giusto in tempo per prendere al volo Tenma, ormai del tutto privo di forze. Il ragazzo dice agli amici di raccogliere i frutti, accennando all'incontro con Virgo, di cui però i due non sanno nulla, poi sviene, chiedendo ad Unicorno di portarlo fuori di lì. Il braccialetto che lo tiene in vita infatti ha ormai un unico fiore, caduto il quale Tenma morrà irrimediabilmente, e di conseguenza non c'è tempo da perdere. Con Pegasus sulle spalle ed i frutti in mano, Yato e Yuzuriha iniziano a correre verso il passaggio, in modo da tornare alla Bocca di Ade e, da lì, al mondo dei vivi. Sulla Terra intanto, Sasha sta cercando di tenere alzata la barriera, anche se la cosa le consuma molte energie, quando sopraggiunge Asmita, che le si inginocchia davanti. Sasha gli chiede se alla fine abbia deciso, ed il cavaliere risponde affermativamente, scusandosi per tutte le sue indecisioni precedenti. Sasha gli dice di non preoccuparsi, perchè sa che, a causa della cecità, i sensi di Virgo sono così sviluppati da dargli una percezione completamente diversa del mondo, ed in effetti Asmita conferma, spiegando di vedere la Terra come un luogo di dubbi e dolore, e quindi di aver dubitato sul valore della vita. La ragazza poi gli chiede se ha incontrato Tenma negli Inferi, e cosa ne pensa di lui, visto che in quel luogo può vedere normalmente. Asmita risponde che è impetuoso, impulsivo e capace di sbagliare, ma in fondo anche molto umano, e queste parole strappano un sorriso stanco a Sasha. La ragazza poi barcolla per un attimo, confermando la teoria di Asmita che la barriera la sta stancando sempre di più, ed il cavaliere d'oro le chiede il permesso di fare qualcosa. Poco più tardi, Asmita attraversa la settima casa, diretto verso la sua, e passa per quella della Bilancia, incontrando Doko, cui si rifiuta di dire il contenuto del suo dialogo con la Dea. Cambiando discorso, Asmita racconta di aver incontrato Tenma, il ragazzo che Doko considera come un fratello minore, e lo definisce poco intelligente ma molto coraggioso. A queste parole, Doko, confuso, chiede al compagno chi egli sia veramente, ma quest'ultimo risponde di essere Asmita della Vergine, niente di più e niente di meno, e di essere diretto al luogo che attende tutti i cavalieri: la morte. In Ade intanto, Yato, con Tenma sulle spalle, e Yuzuriha stanno uscendo dal passaggio segreto, quando improvvisamente si trovano davanti il gigantesco Stand, venuto a investigare l'esplosione della Magnolia. Lo Spectre cerca di schiacciarli, ma i due evitano con un balzo, poi Yato lancia Tenma a Yuzuriha, chiedendole di portarlo in salvo a qualunque costo, mentre lui affronterà il nemico. Poco dopo, Tenma si risveglia sulla Terra, nella torre in Jamir, accanto al vecchio saggio, che è soddisfatto di rivederlo tra i vivi. Il ragazzo riconosce l'uomo dal racconto di Yato, ma poi si ricorda dei due compagni di viaggio e si volta verso di loro. Yuzuriha è sveglia, ma accanto a lei il cavaliere di Unicorno è ancora svenuto. Guardandolo preoccupata, la ragazza spiega a Tenma che, vicini all'uscita, si erano imbattuti in uno Spectre, e che Yato si era offerto di affrontarlo da solo per farli proseguire. Tenma capisce che Yato lo ha fatto per lui e gli grida di svegliarsi, perchè non vuole scambiare la propria vita con la sua. In Ade, Unicorno è in difficoltà contro il gigantesco Stand, che lo calpesta senza pietà per schiacciarlo. Cercando di reagire, Yato colpisce il nemico con un calcio, ma quest'ultimo risponde con il suo colpo segreto, lo Stand By Me, intrappolandolo con le zampe della Surplice e sbattendolo duramente contro una parete in rovina. Messo male, Unicorno sta per arrendersi e perdere i sensi, ma all'ultimo istante ricorda Sasha e la promessa di tornare al Grande Tempio, e questo gli dà la forza di riaprire gli occhi e sferrare l’Unicorn Gallop, raggiungendo il nemico ma ricevendo anche un forte pugno sul viso. In un lampo di luce, il suo corpo scompare, mentre l'anima ritorna nel mondo dei vivi permettendo al cavaliere di svegliarsi in Jamir. Accolto dagli amici, il ragazzo non capisce cosa sia successo, finchè il saggio non spiega che la spada, benedetta da Atena, gli ha permesso di abbandonare Ade. Osservando la lama, Yato nota che c'è una crepa, segno che ha subito la maggior parte dello Stand By Me, proteggendolo da danni più gravi. Ad ogni modo, ora che la missione è compiuta e sono tutti salvi, Tenma ringrazia Yato e Yuzuriha, strappando loro un sorriso per i suoi modi bruschi, ma si augura anche che il destino non li porti presto di nuovo tutti in Ade, stavolta da defunti. Il saggio conferma le paure del cavaliere, ed ammette che l'ombra di Hades ormai si è estesa fino a quei luoghi sperduti, ed infatti fuori dalla torre, sul ponte di pietra sospeso, si trovano quattro Spectre. Questi ultimi sono stati inviati ad uccidere tutti i nemici, inclusi Yuzuriha ed il vecchio, ma dopo aver percorso pochi passi sul ponte sospeso, si accorgono che quest'ultimo si è allungato a dismisura. In quel momento, una voce li incita a proseguire visto che si trovano sulla strada che conduce alla morte, e nello stesso istante sul ponte, alle spalle degli Spectre, compare Asmita della Vergine. I quattro guerrieri cercano di contrastarlo, ma al cavaliere d'oro basta un gesto per massacrarli, facendo cadere i loro corpi nel burrone sottostante. Tenma, Yato e Yuzuriha escono dalla torre, preoccupati per l'attacco degli Spectre, ma si trovano davanti Asmita, che il cavaliere di Pegasus riconosce immediatamente, e con non molta allegria. Il cavaliere d'oro è soddisfatto che la missione in Ade sia andata a buon fine, e chiede loro di portarlo immediatamente dall'anziano saggio. Entrati, i ragazzi vedono che quest'ultimo ha in mano i frutti della Magnolia che loro avevano raccolto, e Tenma, incuriosito, gli chiede a cosa servano. L'uomo spiega che questi frutti provengono dall'unica forma di vita ammessa nell'Oltretomba, un essere diametralmente opposto alle armature infernali, realizzate coi metalli dell'aldià. I frutti hanno la facoltà di limitare l'immortalità dell'armata infernale, ovvero da essi si ricavano armamenti capaci di bandire le anime di coloro che vengono protetti dalle armature infernali. In altre parole, rappresentano il tallone d'Achille dell'esercito di Ade, e l'unico modo per impedire le continue resurrezioni degli Spectre, che sono immortali, perchè possono sigillarne le anime. Tenma è ancora confuso e chiede perchè allora non siano stati recuperati prima, ed il saggio risponde che normalmente è impossibile per un vivente andare e tornare da Ade, e soprattutto che nessuno sapeva dell'esistenza della Magnolia finchè Asmita non è riuscito a raggiungere quei luoghi con lo spirito. Purtroppo però, nel loro stato attuale i frutti sono inutili, è necessario attivarli perchè possano servire allo scopo, ed è proprio per questo che è indispensabile l'intervento del cavaliere di Virgo. Soltanto un cosmo al massimo livello possibile può infatti riuscire nell'impresa. All'esterno intanto, la maggior parte degli Spectre sono stati trafitti dagli spuntoni acuminati che si trovano sul fondo del burrone attorno al ponte e giacciono agonizzante. Una di loro, Etwart della Silfide, della stella del Volo Terrestre, sente una voce prendersi gioco di lui e, aprendo gli occhi, vede la compagna Cheshire di Cait Sith, della stella della Belva Terrestre. Il ragazzo, inviato da Pandora, si beffa dei compagni per la loro veloce sconfitta, ma gli ricorda anche che essendo Spectre non moriranno, e che quindi devono sbrigarsi a risalire ed uccidere Pegasus e gli altri. All'interno della torre, Asmita è a colloquio con gli altri quando le sue parole vengono interrotte da un violento attacco, che fa tremare la torre, e tutti capiscono che gli Spectre sono tornati all'assalto. Yato pensa che sarà di nuovo Asmita a liberarsi di loro, ma il cavaliere d'oro afferma di doversi occupare d'altro, e che quindi toccherà a lui e Tenma combattere. Annuendo, il saggio si avvicina al gruppo, mostrando di aver creato un rosario con i frutti, ma spiegando che, per attivarlo, serve il cosmo di un cavaliere capace di equiparare quello dell'albero, ovvero di raggiungere l'ottavo senso, e che solo Asmita, il cavaliere cieco, può riuscire. Tenma chiede al cavaliere d'oro se sia davvero cieco, e Virgo dice che è così, spiegando però che i suoi altri sensi sono talmente potenti da permettergli di vedere lo stesso attorno a se. Asmita afferma che l'armatura di Pegasus è in pezzi da troppo tempo, e chiede al vecchio saggio di usare il suo sangue per ripararla, affermando che comunque presto non ne avrà più bisogno. All'esterno, gli Spectre, sanguinanti e con ancora sul corpo le ferite degli spuntoni di pietra, continuano l'attacco, con l'eccezione di Cheshire, che li guarda da sopra una roccia, un pò annoiata. Improvvisamente, i guerrieri vengono annientati da una pioggia di Fulmini, che obbligano persino Cheshire a saltare chiedendosi se sia opera di un cavaliere d'oro. In quel momento, dalla torre esce Tenma, con indosso la nuova armatura di Pegasus, pronto ad affrontare i nemici. Asmita allora lo saluta, affidandogli le sorti della battaglia. Il cavaliere d'oro rientra nella torre e l'anziano saggio gli chiede perdono, perchè ormai è troppo vecchio per poter portare a termine lui stesso quel compito, ma Virgo si dice felice di farlo al suo posto. Questo infatti mostra che lui stesso somiglia molto al vecchio, e che, dopo aver passato una vita in meditazione per aumentare il cosmo, finalmente tutto avrà un senso. In silenzio, il ragazzo sale le scale della torre, fino ad una stanza che si affaccia all'esterno e, sedutosi in posa di meditazione su un tappeto, pensa che quello sarà il giorno giusto. Fuori intanto Tenma è soddisfatto della sua nuova armatura, ed anche del modo in cui il suo cosmo è aumentato, ma le riflessioni vengono interrotte dal ritorno degli Spectre, di nuovo in piedi. Ridendo, Cheshire gli ricorda che loro sono immortali, e che quindi non potranno mai essere sconfitti. Tenma ricomincia a lottare, ed in quel momento gli si affiancano Yato e Yuzuriha, inviati dal saggio affinchè difendano la torre, per dare ad Asmita tempo di agire. I tre annientano facilmente i nemici, proteggendosi a vicenda, ma gli Spectre continuano a rialzarsi, ed alla lunga sembrano avere il sopravvento. Improvvisamente però l'immenso cosmo di Asmita inizia ad espandersi, ricoprendo la zona. Avvertendolo, Cheshire ordina agli Spectre di ignorare i tre nemici ed entrare nella torre, ma in quel momento, nella sua stanza, Asmita apre gli occhi in un lampo di luce. Il cosmo di Asmita esplode con un bagliore accecante, illuminando tutto il campo di battaglia. Etvart della Silfide, su ordine di Cheshire, cerca di raggiugere la stanza del cavaliere, subito seguito da Tenma, preoccupato per il cavaliere d'oro, la cui energia sta investendo il rosario. Con gli occhi ora aperti, Asmita ricorda il passato, ed in particolare il suo primo incontro con Sasha, che il Sacerdote gli aveva presentato come Atena. La bambina era appena arrivata al Santuario, in lacrime per aver dovuto lasciare gli amici, e lo spirito della Dea non si era ancora risvegliato in lei. Il Sacerdote era incuriosito dal fatto che non fosse nata ai piedi della sua statua, al Grande Tempio, ma in Italia, e pensava vi fosse un senso profondo dietro di ciò. All'epoca, Asmita era convinto che la vita fosse piena di dolore ed incertezza e quindi non poteva fare a meno di criticare Atena che, pur essendo una divinità e quindi avendo diritto ad un'esistenza trascendentale, preferiva incarnarsi negli esseri umani, provando anche lei quelle tristi emozioni. In cuor suo, il cavaliere dubitava che la Dea fosse adatta a portare l'umanità alla salvezza. Un giorno però, Sasha era andata a trovarlo nella sesta casa, vestita con gli abiti che era solita indossare in Italia. Quando Asmita le aveva detto che ciò avrebbe fatto arrabbiare il sacerdote, la bambina era rimasta stupita dal fatto che potesse distinguere i suoi abiti anche con gli occhi chiusi. Il cavaliere d'oro le aveva spiegato che i suoi occhi sono sempre chiusi, ma che anche senza di loro lui è in grado di vedere il mondo e percepire il profondo dolore della gente. Incredibilmente, la bambina era allora riuscita a percepire il dubbio e la sofferenza che tormentavano lo stesso cavaliere di Virgo, e gli aveva spiegato che il dolore che lei stessa portava nel cuore, frutto della lontananza dai cari amici, è in realtà la prova che non li ha dimenticati, e quindi una sensazione positiva. Tornando al presente, Asmita sferra il Tenkûhaja Chimimôryô, facendo comparire degli spiriti maligni in cielo, diretti verso gli Spectre. Spaventato, Cheshire ordina ad Etvart di uccidere subito il nemico, ma Asmita massacra lui e gli altri nemici con il Tenbu Horin, avvisandoli che stavolta la loro morte sarà permanente. Non appena i cinque cadono al suolo, altrettanti grani del rosario cambiano colore, diventando neri. Il solo rimasto in vita, Cheshire, corre a soccorrere Etvart, che però scompare tra le sue braccia, diventando polvere. Intanto, Tenma raggiunge Asmita, ancora in piedi e con il rosario in mano. Il cavaliere d'oro, sorridendo per la prima volta, dice quanto sia bello il mondo, indicando in lontananza le luci di un villaggio, i cui abitanti, pur costretti alla sofferenza, provano anche momenti di gioia e allegria. Asmita poi commenta che Tenma è più giovane di quanto pensasse, proprio come Atena, e gli chiede di prendersi cura di lei. In lacrime, Pegasus vede il corpo del cavaliere di Virgo venire avvolto dalla luce ed iniziare a dissolversi nel nulla, finchè al suo posto non restano che l'armatura d'oro, di nuovo in forma assemblata, ed il rosario. All'interno della torre, il vecchio saggio afferma che ormai il rosario è stato attivato, e che grazie ad esso i cavalieri potranno affrontare alla pari gli Spectre, ma l'enorme prezzo da pagare è stato la vita di Asmita di Virgo. Mentre Tenma si dispera, incapace di capire il perchè della morte del compagno, fuori Yato e Yuzuriha osservano in silenzio la scena, e Cheshire medita vendetta.

Censure: L'episodio è al momento inedito in Italia

Dati originali: /

Manga: L'episodio proviene dai capitoli 30-34 dei numeri quattro e cinque del manga. Minime le differenze tra le due versioni, l’anime ha solo un po’ allungato il duello tra Stand e Yato, mostrando un accenno di reazione di quest’ultimo con l’Unicorn Gallop, ma tagliato un lungo discorso di Asmita sul settimo e sull'ottavo senso.

La logica, questa sconosciuta: Quando l'albero esplode, molti frutti dovrebbero cadere nel fiume di sangue sottostante, andando persi per la corrente. Esattamente dove mettono i frutti Yato e Yuzuriha? Se Sasha o i manufatti benedetti possono riportare in vita i cavalieri in qualsiasi momento, che bisogno c'era di ritornare all'ingresso dell'Ade? Gli Spectre non hanno mai incontrato il saggio del Jamir, quindi non dovrebbero sapere della sua presenza nella torre, o comunque non sapere che chi sta aiutanto Tenma e Yato è un vecchio. Con il sangue di Asmita, un cavaliere d'oro, sarebbe dovuta nascere la V2 di Pegasus, non la V3 (vedi Note). Negli episodi passati, gli Spectre non erano capaci di tornare in vita subito dopo la morte, ma soltanto dopo essere stati resuscitati da Aron, ed in quel caso apparivano nella cattedrale del Dio, con le Surplici intatte e senza ferite. Ovviamente, è possibile che Aron stesso li abbia fatti tornare subito in vita per sveltire l'attacco al Jamir. Nella serie classica la torre di Mur non aveva porte o finestre, mentre ora sembrano abbondare, anche se questo potrebbe essere rettificato più avanti. Il flashback è ambientato vari anni prima, ma l'aspetto di Asmita è del tutto identico al presente. Il modo in cui Asmita usa il Sacro Virgo per eliminare gli Spectre è anomalo, visto che produce un'onda di energia simile all'Abbandono dell'Oriente invece di privarli dei cinque sensi. Nella serie classica il rosario esiste già, ma i colpi degli Spectre non si dissolvono dopo la morte, restando invece come normali cadaveri. Inoltre, nella serie classica viene detto che il rosario è opera degli Dei, non dei Cavalieri.

Fonti: /

DVD: L'episodio è presente nel 4° DVD TMS

Note: 5.5/10 Un episodio discreto, ma ancora troppo simile al manga, cui non aggiunge praticamente nulla, limitandosi a colorare ed animare un po’ le scene. Degna di lode è però la caratterizzazione di Asmita, uno dei pochi personaggi della serie a compiere un arco di crescita e maturazione nel breve tempo in cui compare. A quanto pare, l'albero degli inferi è un Sapindus (Magnolia nell'edizione italiana del manga), noto anche come "albero dei rosari", perchè usato per costruire questi oggetti. I 108 frutti che Asmita fa raccogliere a Tenma hanno le dimensioni di piccoli o medi chicchi, e verosimilmente verranno usati per costruire il rosario che Virgo impugna nella serie classica. Per fruttare, il Sapindus aveva bisogno di un cosmo potente, ed anche per questo Virgo ha spinto Tenma a colpirlo bruciando al massimo il suo cosmo. A giudicare dalle parole del cavaliere d'oro, Tenma ha sfiorato o raggiunto il settimo senso alla fine di quello scontro, anche se potrebbe non essere la prima volta, visto che solo un potere del genere spiegherebbe la facile vittoria su Flegias nei primi episodi. Per gli sforzi subiti, mentre al braccialetto è rimasto un solo fiore rinsecchito. Abbiamo conferma che Sasha sta tenendo in piedi la barriera dallo spiazzo ai piedi della sua Statua, in cima alle 12 case. Nell'andarla a trovare, Asmita non ha incontrato Libra, che quindi non era ancora tornato nella sua casa dopo il dialogo con Toro dello scorso episodio. Dal canto suo, Doko non sapeva che Virgo non fosse nel suo tempio, segno che, mentre superava la sesta casa, probabilmente lo credeva in qualche stanza laterale. Asmita è cieco dalla nascita, anche se i suoi restanti sensi sono enormemente sviluppati, al punto da permettergli di percepire il mondo intero, seppur in modo astratto. Sasha era al corrente delle azioni di Asmita in Ade, segno che il cavaliere potrebbe averle chiesto il permesso, o comunque averla informata sui suoi piani. Viene inoltre confermato che in Ade le cose non si vedono con gli occhi, e dunque non è necessario possedere la vista. Stand di Deadly Beetle fa la sua prima apparizione in Lost Canvas dopo esser stato uno degli Spectre con minore spazio in assoluto nella serie classica. A giudicare dal combattimento, Stand ha uno stile di lotta totalmente fisico, ed anche lo Stand By Me sembra una semplice presa, effettuata con le zampe della Surplice, dopo la quale schiacciare il nemico contro qualcosa. In qualche momento, probabilmente prima di partite per la missione, Yato e Yuzuriha avevano parlato a Tenma del saggio del Jamir, probabilmente indicandone per sommi capi l'aspetto o l'età, visto che il ragazzo lo riconosce subito. Tenma invece non ricorda niente dell'incontro con Stand, a dimostrazione del fatto che era completamente svenuto alla fine dello scorso capitolo. In qualche modo, forse su indicazione di Aron, gli Spectre hanno localizzato la torre in Jamir e l'hanno raggiunta, verosimilmente superando le insidie del cimitero dei cavalieri. Al momento, il drappello sembra formato da cinque guerrieri, tutti inediti, che vengono uccisi da Asmita. Nell'eliminarli, il cavaliere d'oro non indica il nome di un colpo segreto, ma l'immagine alle sua spalle suggerisce che ha usato l'Abbandono dell'Oriente (Tenma Koufuku/Sottomissione dei demoni). Poco dopo, vengono presentati due nuovi Spectre: Edward o Etwart di Silf e Cheshire di Cait Sith (che ha una voce maschile nonostante l’aspetto faccia pensare ad una donna). Entrambi sono Spectre della Terra, e probabilmente lo stesso vale per gli altri quattro loro compagni. I simboli di entrambi gli Spectre provengono dalla letteratura e dal folclore piuttosto che dalla mitologia. Edward ha come simbolo Sylph, ovvero il Silfo, che nelle leggende nordiche è uno spirito, genio dell’aria, delle foreste o delle acque, benefico o più spesso malefico, e compagno della Silfide. Cheshire ha come simbolo Cait Sith, ovvero un gatto magico delle leggende celtiche, che infesta la Scozia, grosso come un cavallo e completamente nero, a parte una piccola macchia sul petto. Fa parte della cerchia delle fate dall'indole caotica e dispettosa, e alcuni pensavano fosse addirittura una strega trasformata. Il doppio nome Chesire di Cait Sith richiama inoltre il celebre Stregatto, ovvero il gatto fatato di Alice nel Paese delle Meraviglie scritto da Lewis Carroll. Pur senza essere presentato, Cheshire era già apparso in passato, nell'immagine di gruppo del secondo episodio. Come si era intuito in passato, Asmita ed il saggio del Jamir si conoscono. A quanto pare, il Sapindus (la Magnolia) possiede una specie di coscienza propria, che gli ha permesso di raggiungere l'ottavo senso e restare in vita in Ade. Come un albero possa avere tale potere non è chiaro, ma sembra che sia direttamente collegato al cosmo: quando Tenma ha raggiunto il settimo senso i suoi frutti sono maturati, ed ora è necessario che Asmita raggiunga l'ottavo per attivarli. È confermato anche che Asmita, nel combattere con Tenma, era in Ade solo in spirito, e che in passato aveva già esplorato quei luoghi parecchie volte, scoprendo l'esistenza del Sapindus di cui nessuno era al corrente, ed intuendone il segretoIl fatto che l'armatura di Tenma passi da V1 a V3 non è semplice da spiegare, perchè normalmente il sangue di un cavaliere d'oro dovrebbe portare alla V2, come visto nella serie classica per le saghe di Asgard e Nettuno. Una possibile spiegazione è che il cosmo di Asmita, padrone dell'ottavo senso, abbia reso il suo sangue simile a quello di lady Isabel, ovvero di un Dio incarnato, mentre nella serie classica invece Virgo, pur possedendo anche lui l'ottavo senso, potrebbe aver preferito trattenersi per qualche ragione e non espandere al massimo il suo cosmo nel donare il proprio sangue a Phoenix (o Andromeda nel manga). Come si era intuito, in condizioni normali il compito di attivare il rosario, verosimilmente sacrificando la vita, sarebbe toccato al vecchio del Jamir, ma a causa dell'età non può più farlo, e quindi deve sopperire Asmita. Per sua stessa ammissione, Asmita ha passato la vita a far accrescere il proprio cosmo, senza tuttavia sapere a quale scopo, e questo spiega i dubbi mostrati in Ade durante il duello con Tenma. Il cavaliere d'oro sembra avere una stanza tutta per se nella torre, con tanto di statue di Buddha. L'intera scena in cui Asmita si chiude nella torre per espandere il suo cosmo al massimo ricorda molto i numeri 5 e 6 di Episode G, in cui Virgo fa sostanzialmente lo stesso dopo essersi rinchiuso in meditazione in un tempio in India. Il braccialetto sul polso di Tenma è ancora nelle stesse condizioni, segno che, da quando il cavaliere è uscito dall'Ade, il rinsecchimento si è arrestato. Come già in passato, Yuzuriha mostra di avere un'ottima tecnica di combattimento, basata principalmente sui calci, ma nessun colpo segreto o attacco a distanza. Forse in quanto inviato direttamente da Pandora, Cheshire sembra a capo degli Spectre, anche se si riferisce direttamente al solo Edward, per motivi sconosciuti. Le scene del flashback di Asmita provengono poco dopo gli eventi del flashback del secondo episodio, ed infatti Sasha indossa gli stessi abiti. Il significato profondo della sua nascita in Italia, accennato dal Sacerdote, potrebbe essere il fatto che, come si scoprirà, anche Pegasus e l'incarnazione di Hades provengono dallo stesso luogo. Ad ogni modo, è dato a intendere che normalmente Atena nasce ai piedi della sua statua, come è successo con Lady Isabel nella serie classica. A detta del Sacerdote, all'epoca lo spirito di Atena non si era ancora risvegliato in Sasha, anche se evidentemente di tanto in tanto emergeva, visto che la bambina era riuscita a dotare di poteri speciali i braccialetti donati ad Aron e Tenma. Sasha aveva almeno un'ancella personale, i cui abiti ricordano le concubine di Arles nella serie classica, e già da piccola le era stato affidato lo scettro di Nike. Come Virgo nella serie classica, anche Asmita è capace di sentire il dolore degli uomini tramite la meditazione, ed entrambi ad un tratto si sono interrogati su che senso abbia vivere se si è destinati a soffrire e poi morire. Il primo aveva trovato risposta grazie ai dialoghi con Buddha, mentre il secondo vi riesce alla fine grazie a Sasha e Tenma, anche se all'inizio i suoi dubbi l'avevano fatto dubitare di Atena stessa. La promessa cui Sasha allude parlando con lui è chiaramente quella fatta ad Aron e Tenma prima di dover partire. Il Tenkûhaja Chimimôryô è la tecnica che, nella serie classica, Virgo usa contro gli Spectre alla sesta casa, venendo però fermato da Gemini. In attesa del doppiaggio dell'anime, questo colpo è stato chiamato "Conquista del cielo dei mostri malvagi" nell'edizione Granata, lasciato intatto in quella Shot e " Spiriti Malefici, dominate il cielo" in quella Planet Manga. A differenza degli Spectre uccisi al Grande Tempio da Albafica, questi si dissolvono dopo la morte, in modo simile ai cavalieri resuscitati da Hades nella serie classica. È possibile che ciò accada perchè erano stati resuscitati in precedenza, dopo la sconfitta sul ponte, ma anche in questo caso le loro morti sono recenti, e quindi non dovrebbero diventare polvere. Inoltre, solo cinque grani del rosario diventano neri, mentre quelli corrispondenti a Niobe, Minosse e tutti gli altri uccisi in Grecia restano normali, segno che il potere del rosario non è retroattivo, e che potrebbero ancora tornare in vita qualora Sasha abbassasse la barriera. Le ali dell'armatura di Tenma sulla schiena hanno una forma leggermente diversa rispetto a quelle della V3 di Pegasus nella serie classica.

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