LOST CANVAS - EPISODIO N°4

IL ROSARIO BENEDETTO

Disegnatori: ?

Personaggi presenti: Tenma, Yato, Yuzuriha, Saggio del Jamir, bambino, Sasha, Aron, Sion, Doko, Fedor, Skeleton (Marchino?), defunti, Minosse, Spectre.

Sasha ha un incubo in cui vede se stessa vicina ad Aron, in lacrime, che si trasforma in Hades indossandone la Surplice. Tra le braccia del Dio appare il cadavere di Tenma, ma prima che Sasha possa raggiungerlo, viene risucchiata via. Risvegliatasi di colpo, la ragazza riceve il rapporto di Sion e Doko, di ritorno dalla sfortunata missione in Italia. I due spiegano che un cavaliere di bronzo e due d'argento sono stati feriti, e che altri due cavalieri di bronzo sono morti, senza la possibilità di recuperarne neppure i corpi, sepolti dal crollo della città. I due caduti sono Yato dell'Unicorno e Tenma di Pegasus. Inoltre, hanno incontrato l'incarnazione di Hades, un ragazzo di nome Aron, che ha eretto una barriera di energia attorno a quel che resta della città. Queste notizie turbano profondamente Sasha, che però cerca di non darlo a vedere e si limita a dire ai cavalieri d'oro di riposare, perchè presto Hades attaccherà direttamente. La ragazza inoltre chiede loro di allertare gli altri cavalieri di bronzo e d'argento e, prima di lasciarli andare, li ringrazia per quanto stanno facendo. Allontanandosi, Libra e Sion pensano che dovrebbero essere loro a dover ringraziare Atena, ma sperano anche che si lasci andare e sfoghi il dolore per la perdita dei suoi due più cari amici, Tenma ed Aron stesso. Intanto, tra le rovine della città, Yato dell'Unicorno cerca invano di svegliare Tenma, addolorato ma anche infastidito dalla sua morte, specialmente al pensiero della sofferenza che ciò porterà a Sasha. In quel momento, si avvicina una figura incappucciata e Yato, credendo si tratti di uno Spectre, la attacca. I suoi pugni però riescono solo a far cadere il mantello del nemico, che lo atterra con facilità, rimproverandolo per quello stupido attacco a causa del quale gli Spectre potrebbero trovarli, avvertendo il loro cosmo. Yato è stupito nel vedere che il suo nemico è una ragazza, e costei si presenta come Yuzuriha, guerriera del Jamir, inviata dal suo maestro per recuperare Tenma. Queste parole confondono Unicorno, convinto che Tenma sia morto, ma la ragazza dice che non è affatto così, poi gli dice di prendere in spalla Pegasus e seguirla. Un attimo dopo, Yuzuriha teletrasporta via se stessa ed i due, portandoli in una zona desolata tra le montagne del Jamir. Lì, afferma la ragazza, incontreranno il suo maestro. Seguito da Yuzuriha, Yato trasporta il corpo di Tenma oltre uno stretto ponte di pietra, sotto il quale c'è un baratro pieno di punte acuminate. Il ragazzo è infastidito dai rimbrotti della guerriera, pensa che Tenma sia morto e teme di essere caduto in una trappola, ma, non avendo scelta, continua a camminare. Ben presto, i due raggiungono l'entrata della misteriosa torre che si trova sul posto ma, attraversata la soglia, Yato si trova in un salone pieno di frammenti di armature e scrigni abbandonati. Ora certo di essere in trappola, Unicorno attacca Yuzuriha, credendo abbia ucciso i padroni di quelle armature in combutta con Hades, ma la ragazza lo schiva facilmente con un balzo. Subito dopo Yato avverte un potente cosmo alle sue spalle e viene del tutto atterrato da una scarica di energia. A colpirlo è stato un vecchio, entrato nella stanza insieme ad un bambino. L'uomo, di fronte al quale Yuzuriha si inginocchia, afferma di essere in quel luogo per volere di Atena e quindi di essere un alleato, anche se lui ed i suoi non combattono nello stesso modo come i cavalieri. Rialzandosi, Yato si lamenta per non essere stato avvisato in tempo e chiede spiegazioni riguardo il gran numero di armature in frantumi che si trovano al suolo. Sorridendo, l'anziano decide di dargli una dimostrazione pratica e, con un gesto, stacca l'armatura dell'Unicorno, ormai molto danneggiata, dal corpo del cavaliere. Nel vedere la corazza riprendere forma assemblata davanti all'uomo, Yato si infuria, ma l'anziano lo ignora e dice a Yuzuriha di farsi avanti. La ragazza, che nel frattempo si è ferita alle mani e sta sanguinando, si avvicina all'uomo, che spiega la situazione ad Unicorno: per riparare un'armatura gravemente danneggiata, serve del sangue di cavaliere, ma è un procedimento rischioso ed a guerra in corso è meglio non mettere a repentaglio la vita di altri cavalieri. Di conseguenza, ora Yuzuriha, che pur non essendo un cavaliere ha un cosmo pari a quello di un guerriero d'argento, userà il suo sangue per l'armatura dell'Unicorno. Sbalordito, Yato osserva la scena finchè, indebolita, Yuzuriha non crolla al suolo. Prendendola al volo, Unicorno si mostra sconcertato per il suo spirito di sacrificio, e l'anziano conferma che anche loro sono pronti a morire, proprio come dei cavalieri. Subito dopo, impugnando un martello speciale, colpisce l'armatura dell'Unicorno, riportandola a nuova vita e dandole una nuova forma. Senza parole, Yato indossa la nuova armatura di bronzo dell'Unicorno, molto più coprente e solida della precedente, e sente le forze tornargli in corpo. Il ragazzo poi si avvicina a Yuzuriha, appena ripresasi, per la quale era preoccupato. Dal canto suo, la guerriera gli ricorda che non è per lui che sono venuti ma per Tenma, ed infatti ora l'anziano è vicino al ragazzo esanime. Dopo averlo esaminato, l'uomo spiega a Yato che un afflato di Pegasus è ancora al mondo dei vivi, ed indica il braccialetto di fiori che ha al polso. Quei fiori, colti da Sasha ed impregnati del cosmo di Atena, hanno mantenuto l'anima di Tenma nel mondo dei vivi, impedendogli di varcare il cancello della morte e lasciandolo vagare tra le anime perdute in attesa di un destino. Ora però i fiori stanno appassendo e, quando saranno caduti del tutto, per l'anima di Tenma non ci sarà niente da fare. L'anziano chiede a Yato se è disposto ad aiutare il compagno e quest'ultimo acconsente, per far si che Atena non debba mai piangere la sua scomparsa. Annuendo e complimentandosi per il suo coraggio, l'uomo afferma che, perchè Tenma torni in vita, qualcun altro deve prendere il suo posto in Ade, poi sfodera una spada e sferra un fendente contro Yato, pronto a prendergli la vita. Dopo un attimo di paura però, Yato si accorge che l'uomo ha capovolto la spada, offrendogli l'elsa. Egli spiega che quell'arma, benedetta da Atena durante l'ultima guerra sacra, lo proteggerà permettendogli di raggiungere l'Ade da vivo, cosa che altrimenti sarebbe impossibile per lui. Proprio come il braccialetto di Atena, lo lascerà in vita, ma solo per un breve periodo, quindi dovrà affrettarsi a recuperare Tenma e tornare indietro. Yato acconsente a prendere parte a quella pericolosa missione e l'uomo, dopo aver fatto avvicinare Yuzuriha, gli spiega che ora userà la tecnica del Sekishiki, che è nota anche come fuoco fatuo ed è il nome cinese dell'ammasso stellare del Presepe. Proprio come un vero fuoco fatuo si crea a causa dell'emanazione di fosforo dai cadaveri in putrefazione, così l'omonimo ammasso stellare viene considerato luogo di passaggio tra il regno dei vivi e quello dei morti. Spiegato ciò, l'anziano usa il suo colpo segreto, il Sekishiki Meikaiha, e separa l'anima di Yato dal corpo, inviandolo in Ade. Spinta dal Sekishiki Meikaiha, l'anima di Yato arriva nella valle di Ade. Confuso, il cavaliere si sta guardando attorno quando viene raggiunto da Yuzuriha, inviata dall'anziano per aiutarlo nella missione. La ragazza promette a Yato che lo proteggerà, cosa che offende l'orgoglio del cavaliere visto che dovrebbe essere lui a dirle qualcosa del genere. Ad ogni modo, Yuzuriha lo esorta a cercare Tenma senza perdere tempo, visto che il braccialetto presto svanirà. Dopo qualche minuto, i due vedono un edificio in rovina e si incamminano per raggiungerla. All'interno, Tenma si sveglia trovandosi in catene in una stanza piena di armi e cinghie. Davanti a lui c'è uno Spectre, che si presenta come Fedor della Mandragola, della Stella del Cielo della Ferita. Il guerriero sa che Tenma era amico d'infanzia di Hades ed immagina che per questo il Dio non lo abbia ucciso, ma con questa supposizione irrita Tenma, che lo attacca con un calcio. Parato senza fatica il colpo, Fedor usa il piccolo volto umano che si trova sul pettorale della sua Surplice per sferrare un attacco sonico, con cui immobilizza il nemico. Fedor poi lo informa che in quel momento l'armata di Minosse sta per attaccare il Grande Tempio, e che quindi molti altri cadaveri di cavalieri raggiungeranno l'Ade a breve. Allontanatosi lo Spectre, Tenma resta solo, ignaro che Yato e Yuzuriha stanno osservando da una finestra. I due si apprestano a liberare il guerriero quando la ragazza avverte qualcosa e si muove giusto in tempo per schivare la falce di uno Skeleton, che li aveva attaccati alle spalle. Caduto nella stanza di Tenma, Yato schiva i colpi del soldato, che viene afferrato alle spalle ed avvolto dalla sciarpa di Yuzuriha, che poi lo finisce con un calcio. Tenma è impressionato dalla forza della ragazza, che non è neppure un cavaliere, e Yato è imbarazzato per non aver sconfitto lui il nemico. Non volendo perdere tempo, la ragazza dice a Yato di liberare Tenma, ma proprio in quel momento Fedor compare alle sue spalle e, prima che Unicorno possa aiutarla, prepara un attacco sonico, lo Strangle Shrill. All'ultimo momento però, Yato fa da scudo a Yuzuriha con il suo corpo, ricordandole che è intenzionato a difenderla e preparandosi ad affrontare Fedor. Tenma avvisa il compagno di stare in guardia perchè il suo colpo segreto ha un potere paralizzante. Sorridendo malignamente, lo Spectre conferma, spiegando che, secondo la leggenda, le mandragole nascono sotto le forche e le loro radici biforcano verso il basso. Ciò dà loro una forma umanoide, e, se le si strappa dal suolo, emettono un grido stridente, così potente da uccidere tutti i presenti. Non interessata alla spiegazione, Yuzuriha attacca il guerriero, che però la respinge facilmente con un'onda sonica, scagliandola contro la parete. Yato cerca subito di proteggere la compagna, ma viene travolto anche lui da Fedor, che è soddisfatto della propria superiorità. Lo Spectre solleva Yato per la gola, confuso dal fatto che sia arrivato in Ade da vivo pur non essendo amico di Aaron come Tenma e deciso ad ucciderlo. Sorridendo astutamente però, Yato sferra il Galoppo dell'Unicorno, centrando il volto umano sulla Surplice di Fedor, fonte dei suoi attacchi, e facendogli volare via l'elmo. Sfortunatamente, il calcio riesce solo ad incrinare il bersaglio, e subito Fedor reagisce con un pugno rabbioso, atterrando il nemico e sbattendolo contro la parete, che crolla per l'impatto. Yuzuriha scatta subito in aiuto dell'Unicorno, ma Fedor travolge facilmente anche lei. Infuriato nel vedere gli amici in pericolo, Tenma frantuma le catene e si lancia all'attacco, scatenando il Pegasus Suiseiken. Fedor cerca di contrastare l'improvviso assalto con le sue onde soniche, ma la forza del Suiseiken è superiore e frantuma la Surplice del guerriero, che muore sbalordito dalla capacità del nemico. Tenma soccorre subito Yuzuriha e Yato, un pò infastidito per non essere riuscito a vincere da solo. Unicorno spiega all'amico che è grazie al braccialetto di Sasha che è ancora in vita, e che non resta molto tempo per salvarlo del tutto. Improvvisamente, Tenma si ricorda dell'incombente attacco di Minosse al Grande Tempio e chiede agli amici di sbrigarsi a farlo tornare in vita, ma Yuzuriha lo calma, spiegando che non è così facile. Il maestro infatti ha dato loro una missione, da svolgere in una parte più profonda dell'Ade, e da cui potrebbe dipendere il futuro del Grande Tempio. Intanto, in Grecia, Minosse ed i suoi Spectre sono in prossimità del Grande Tempio.

Censure: L'episodio è al momento inedito in Italia

Dati originali: /

Manga: L'episodio proviene dai capitoli 12-15 del secondo volume del manga. Minime stavolta le differenze tra le due versioni: nel manga c'è in più una scena in cui Tenma si risveglia in Ade e vede le anime degli abitanti della città avanzare. Mentre cerca di raggiungerle viene attaccato dallo Skeleton e lo sconfigge, ma subito dopo viene a sua volta messo fuori combattimento da Fedor. L'anime ha invece aggiunto la scena finale con Minosse e gli Spectre.

La logica, questa sconosciuta: Nella serie classica ed in Episode G, la torre di Mur non ha ingressi, mentre ora Yato entra normalmente. Come detto da Yato, perchè Yuzuriha non ha teletrasportato lui e Tenma direttamente all'interno? Per essere una che ha versato 1/3 del suo sangue, Yuzuriha si riprende molto rapidamente. La zona che precede la Bocca di Ade non dovrebbe essere di competenza degli Spectre, che nella serie classica non erano mai stati visti da quelle parti.. Per affollare l'aldilà dovrebbe essere necessario molto di più della morte degli abitanti di una piccola città. Visto il disprezzo di Atena verso le armi, sembra un pò strano che abbia benedetto proprio una spada. L'anziano non spiega a Yato cosa fare per uscire una volta tornato indietro, nè tantomeno spiega perchè non raggiunge lui stesso l'Ade, visto che sembra abbastanza pratico e potrebbe portare a termine più facilmente la missione. Yato ha bisogno della spada dell'anziano per restare in vita in Ade, ma Yuzuriha come fa? L'edificio nella Valle di Ade non si era mai visto nella serie classica. Il simbolo di Fedor è la Mandragola, che però era già simbolo di Queen dal momento che in tedesco quella pianta si chiama Alraune.

Fonti: /

DVD: L'episodio è presente nel 2° DVD TMS

Note: Un episodio carino, utile all'introduzione di Yuzuriha e l'anziano Hakurei, e con uno Spectre abbastanza interessante come Fedor, ma un pò fine a se stesso. Verosimilmente, Atena ha inconsciamente riconosciuto Aron in Hades quando ne ha percepito per la prima volta il cosmo, e la cosa si è manifestata nel sogno, prima ancora del rapporto di Sion e Doko. La lastra di marmo su cui Sasha riposa è la stessa su cui vedremo Isabel nel primo episodio della serie di Hades nell'anime, e nel capitolo corrispondente del manga. Con un bel tocco di continuity, i due cavalieri d'oro parlano ad Atena da dietro la porta chiusa, indicando che non è concesso loro vederla in viso da soli senza la presenza del Sacerdote. In qualche modo inoltre, i due sanno che Sasha, Tenma ed Aron erano amici di infanzia, forse in seguito a qualche racconto di Pegasus al maestro. A quanto pare, a parte Tenma, nessun cavaliere è morto nella missione in Italia. I feriti di cui parlano Sion e Doko sono infatti Leone Minore, Lucertola e Balena (Cani da Caccia nel manga), mentre le due vittime sono Unicorno e Tenma, anche se il primo in realtà è vivo. Yuzuriha indossa un bracciale identico a quello di Kiki nella serie classica, porta un tatuaggio sul braccio destro, ha almeno l'età di Tenma e Yato ed in combattimento è al livello di un Cavaliere d'Argento. Può inoltre percepire il cosmo e teletrasportare se stessa ed altre due persone a centinaia di chilometri di distanza, segno che il suo addestramento è negli stadi finali. I due segni che ha in fronte sono inoltre simili a quelli di Sion e, nella serie classica, Mur e Kiki. Il ponte sospeso che precede la torre in Jamir è il luogo su cui, nella serie classica, Sirio affronta gli scheletri viventi. Sia il maestro di Yuzuriha sia il bambino hanno i segni rossi in fronte, suggerendo che siano entrambi discendenti dagli abitanti dell'isola di Mu, di cui parla l'Hypermyth, e questo indicherebbe che c'è una vera e propria piccola comunità di superstiti, alleati di Atena fin dalle guerre sacre. Il bambino è ovviamente molto somigliante a Mur, ma è impossibile si tratti di lui visto i 200 anni che intercorrono tra Lost Canvas e la serie classica. L'anziano sembra possedere un certo controllo sulle armature, visto che riesce a staccare quella dell'Unicorno dal corpo di Yato, ma ciò potrebbe essere legato al fatto che la corazza è morta. La tecnica di riparazione delle armature è ovviamente quella vista più volte nella serie classica, e stavolta il catalizzatore è il sangue di Yuzuriha, il cui potere pare sia simile a quello di un cavaliere d'argento. La nuova armatura dell'Unicorno è più completa rispetto alla versione precedente, ha schinieri completi, un collare ed un pettorale più grande. In generale assomiglia parzialmente a quella dell'anime, anche se ci sono varie differenze e l'elmo resta a diadema. Dal momento che, nella serie classica, l'armatura riprende l'aspetto normale, c'è da ipotizzare che prima o poi subirà una involuzione. Per creare la nuova armatura, l'anziano usa il martello che in futuro userà Mur, e che appartiene all'armatura dello Scarpello (Bulino). Scopriamo che il bracciale di Sasha era effettivamente colmo del cosmo di Atena, che gli ha dato alcuni poteri. Oltre ad esser durato per anni senza sfiorire, è capace di trattenere l'anima di chi lo indossa al mondo dei vivi, se non altro per un breve tempo. È inoltre probabile che abbia in parte protetto Aron dalla possessione di Hades, visto che quest'ultima si completa solo dopo che il bracciale viene strappato. Grazie al bracciale, l'anima di Tenma non ha ancora attraversato l'Acheronte e raggiunto le prigioni di Ade. La Valle di Ade e la Bocca di Ade sono identiche a quelle viste nella serie classica, durante il duello di Sirio con Cancer, e rappresentano in pratica il punto di passaggio finale tra la vita e la morte. Un'anima che si trova lì ha ancora speranze di tornare indietro, ma una volta entrati nella Bocca di Ade si è perduti per sempre e ci si trova davanti all'arco con la scritta "Lasciate ogni speranza". A quanto pare, nè Yato nè Tenma possiedono l'ottavo senso, e quindi non sono in grado di vivere in Ade senza l'aiuto di oggetti benedetti, come il braccialetto o la spada. Evidentemente, trascorre del tempo tra la morte in terra e la caduta nella Bocca di Ade, visto che è già da qualche ora che Aron ha sterminato la sua città. Come da tradizione Greca, i defunti indossano gli abiti che avevano al momento della morte, anche se nella serie classica erano rappresentati come zombie nudi e privi di segni distintivi. Con una rivelazione molto interessante, l'anziano spiega che il suo colpo segreto è il Sekishiki Meikaiha, ovvero gli Strati di Spirito, tecnica propria dei cavalieri di Cancer, ma le ragioni per questo saranno spiegate solo molto più avanti. Nel manga, lo Skeleton che attacca Yato e Yuzuriha è chiaramente Marchino, l'assistente della prima prigione, ma nell'anime il suo aspetto è stato modificato in modo da renderlo più anonimo. Abbondanti le citazioni: il modo in cui il volto sulla Surplice di Fedor apre la bocca ricorda lo scudo di Medusa di Argor, il potere sonico attribuito alla mandragola e la sua rappresentazione iconografica strizzano l'occhio al secondo libro e film della serie di Harry Potter, personaggio cui anche Okada si è ispirato in uno dei primi capitoli di Episode G. A quanto pare, nella Valle di Ade c'è un edificio in rovina, forse un antico avamposto o una sala della guardia, dotato anche di stanza per le torture. Il simbolo di Fedor è Mandrake, ovvero la Mandragola, che però era simbolo anche di Queen. La spiegazione di tale ripetizione è incerta, ma è possibile che Shiori ignori che Alraune in tedesco significa proprio mandragola. La Surplice di Fedor ha un elmo dalle forme molto classiche, dotato persino di pennacchio, ed un piccolo volto umano scolpito a rilievo sul pettorale, all'altezza del cuore. Gli attacchi sonici di Fedor sembrano onde di vento più che colpi da concussione, infatti lanciano indietro i nemici senza però danneggiare le loro armature o i loro vestiti. Non sorprende molto vedere Yato usare il Galoppo dell'Unicorno, tecnica che nella serie classica è prerogativa di Asher. Il colpo è abbastanza forte da danneggiare la Surplice, ma non a frantumarla completamente. Curiosamente, Fedor sembra dipendere completamente dalla sua Surplice per gli attacchi sonici, e non mostra alcun tipo di cosmo o tecniche energetiche. Come Pegasus, anche Tenma riesce ad eseguire la Meteora, riunendo tutti i colpi del Fulmine in uno solo. Anche se non viene detto chiaramente, è possibile che questa sia la prima volta che usa questa tecnica.

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