LOST CANVAS - EPISODIO N°1

LA PROMESSA

Disegnatori: ?

Personaggi presenti: Tenma, Aron, Doko di Libra, Hypnos, Pandora, Giganto, Spectre, bambini dell'orfanotrofio, teppisti, prete.

In una città Italiana del 18° secolo, un ragazzo di nome Aron sta passeggiando nei vicoli, sorridendo felice di fronte al cielo azzurro e gli uccelli. Ad un tratto, si accorge che dei teppisti stanno inseguendo e lanciando pietre contro un cagnolino. Aron li ferma, proteggendo il cane con il suo corpo, incurante dei sassi e degli insulti dei ragazzi. I due lo riconoscono come un orfano dei quartieri poveri che studia pittura alla chiesa del villaggio, ma si rifiutano di smettere perchè il cane ha mangiato il loro pranzo, e ora vogliono ucciderlo. Pur di fermarli, Aron da allora loro una boccetta di vernice rossa, comprata il giorno prima, suggerendo che, vendendola al mercato, sarebbero stati pagati bene e potrebbero comprarsi qualcosa da mangiare. Accettando, i due prendono la boccetta e lasciano il cane, allontanandosi, ma in quel momento sopraggiunge un altro bambino di nome Tenma, un orfano giapponese dello stesso collegio di Aron, che li stende facilmente a calci e pugni, lamentandosi della facilità con cui l'amico aveva ceduto la boccetta, dopo che, per acquistarla, aveva dovuto lavorare per ore ed ore. A sua volta, Aron non è felice che l'amico abbia fatto ricorso alla violenza anzichè al perdono, e lo convince a chiedere in qualche modo scusa. I due teppisti riconoscono Tenma come un orfano Giapponese che vive nei quartieri bassi e si chiedono come possano lui ed Aron essere amici, visto che sono così diversi. Più tardi, Aron sta dipingendo un enorme angelo circondato da croci, quando viene raggiunto da un uomo con gli occhiali ed i capelli lunghi, che si complimenta per il suo talento. Il prete della chiesa spiega che l'uomo è a sua volta un religioso, proveniente da una grande chiesa nella foresta, e che è venuto per incontrarlo. Aron è un pò sorpreso perchè, pur andando al duomo molto spesso, non l'ha mai visto. Dal canto suo, l'uomo sa che Aron spesso si avvicina alla sua chiesa, nonostante sia abbastanza lontana, senza che però gli sia permesso entrare per vedere il dipinto del Santo che si trova al suo interno, ma che non è aperto al pubblico. Aron ammette che quel dipinto si dice sia talmente bello da poter far pentire i criminali e purificare gli animi. Senza che il ragazzo se ne accorga, nel sentire queste parole sulla fronte del religioso compare per un attimo una stella a cinque punte. L'uomo poi commenta come l'affresco di Aron sia stupendo, ma gli chiede perchè gli occhi dell'angelo non sono stati dipinti. Il ragazzo ammette di non riuscire a trovare un rosso adatto a renderli come vorrebbe. L'uomo risponde che in fondo i colori percepiti dagli occhi umani sono solo un'illusione, delle tinte false, e di conseguenza inadatti a muovere i cuori degli uomini. Le tinte vere sono altre, e per trovarle gli consiglia di andare ad una montagna a nord, dove si racconta che un angelo si tagliò un'ala, ed il sangue che cadde diede ai fiori del posto un colore rosso speciale, identico al sangue. Estraendolo dai fiori, Aron potrebbe usarlo per completare il dipinto. Felice, il ragazzino accetta il consiglio, inconsapevole che sulla fronte del suo interlocutore è comparsa una stella. Accompagnato dal cucciolo, Aron raggiunge la montagna, dubbioso che in un luogo come quello si possa trovare un campo di fiori, ma con suo grande stupore lo trova, un posto talmente bello da ricordare l'Elisio, il paradiso dell'aldilà nella mitologia. Aron ammira il rosso scarlatto dei frutti e dei fiori, ma neanche quella è la tinta che cercava. Ciononostante, non vuole sprecare il tempo impiegato per andare fin lì ed inizia a dipingere il cucciolo, venendo ben presto circondato da vari animali. Improvvisamente però gli animali fuggono ed il cucciolo inizia a ringhiare verso una ragazzina vestita di nero, che si avvicina con uno strano sorriso in volto. Presentandosi come Pandora, la ragazza spiega che, unendo tutti i colori, si ottiene il nero delle tenebre. La ragazza fissa il cucciolo con rabbia, e l'animale cade morto a terra. Disperato, Aron cerca di soccorrerlo, ma la ragazza continua a parlare, dicendo che il suo signore aveva bisogno del corpo più puro del mondo per reincarnarsi, e che finalmente il momento è giunto. Con un bacio, la ragazza morde il labbro di Aron, facendolo sanguinare, poi gli mette attorno al collo una ghirlanda di fiori, che nel dissolversi trasforma il pendente di Aron in un ciondolo a stella con la scritta "Yours Ever". Aron resta immobile, come in trance, e la ragazza gli si inchina davanti, chiamandolo "lord Hades". A valle, Tenma vede preoccupato le nuvole che si addensano in cielo. Il giorno dopo, nella foresta, Doko, vestito con abiti civili ed un cappello di paglia, sta camminando su un sentiero montano quando viene fermato da un piccolo gruppo di Spectre, che hanno percepito in lui il cosmo di un cavaliere. I tre, tra cui Cyclops, si lanciano all'attacco, ma in quel momento Doko indossa l'armatura d'oro di Libra e li annienta con un colpo solo. Il cavaliere d'oro chiede ai nemici morenti dove trovare Hades, ma Cyclops risponde solo che ovunque nel mondo gli Spectre si stanno risvegliando, richiamati dalle 108 stelle demoniache, e che questo primo scontro ha dato inizio alla guerra. Hades però non comparirà fino al momento opportuno. Doko comprende che il cosmo che aveva avvertito nascere poco tempo prima doveva essere proprio quello di Hades, che ora però purtroppo è scomparso senza lasciare tracce. Intanto, in città, Aron si risveglia, con Tenma ed una bambina al suo fianco. Quest'ultima gli spiega che è nell'orfanotrofio, e racconta che il giorno prima Tenma aveva avvertito che il suo amico aveva bisogno d'aiuto, ed era subito corso a cercarlo, trovandolo svenuto in mezzo al sentiero di montagna. Aron chiede come ciò sia possibile, e Tenma risponde che, forse per via delle sue origini orientali, a volte "sente" delle cose, come se l'intero universo ardesse in lui. Aron cerca di alzarsi, ma così facendo fa cadere a terra un ciondolo a forma di stella, che Tenma si china per raccogliere. Il ragazzo però lo ferma con rabbia, dicendogli di non toccare il ciondolo e stringendolo subito in mano, poi gli chiede cosa senta dentro di lui. In quel momento due bambini entrano allarmati nella stanza: il fiume della montagna infatti è straripato e rischia di allagare la città, ma gli abitanti dei quartieri ricchi per salvarsi hanno chiuso i portoni che li separano dai quartieri poveri, lasciando quindi tutti coloro che vivono in questi ultimi alla mercè delle acque. Mentre Temna, furioso di fronte a tanto egoismo, colpisce il muro, Aron chiede di andare a parlare con gli abitanti dei quartieri ricchi, certo che, se lo chiederanno con gentilezza, apriranno i portoni per farli entrare. Aron è convinto che nessuno al mondo sia essenzialmente cattivo, ma Temna non è convinto e decide di correre al fiume, promettendo a tutti che non lascerà morire coloro che ormai sono la sua nuova famiglia. Prima di andare, Tenma mostra all'amico il braccialetto di fiori che ha al polso, ricordandogli una promessa che loro due avevano fatto con una loro amica anni prima. Vedendolo andare via, Aron rassicura gli altri bambini, dicendo che, nonostante sia una testa calda, Tenma ha un buon cuore, e si devono fidare di lui. Raggiunto il fiume, Tenma si accorge che una frana ne ha ostruito il corso, facendo quindi straripare le acque. Privo di mezzi per rimuovere le rocce, il ragazzo inizia a colpirle con i pugni, incurante del dolore e del sangue, sperando così di distruggerle, e non fermandosi neppure quando si rompe una mano. Poco lontano, Doko avverte un debole cosmo, che però non appartiene agli Spectre, e corre in quella direzione, fino a scorgere Tenma. Sbalordito, Doko si rende conto che quel ragazzo, che non aveva mai visto prima, sta cercando di sfondare le rocce, anche se così facendo rischia di venire travolto dalla frana. Doko gli grida di fermarsi, ma Tenma non lo sente e si concentra sui Aron ed i suoi amici, promettendo che li salverà. Lentamente, il cosmo dentro di lui inizia a bruciare e con un pugno tremendo il ragazzo sfonda le rocce che ostruivano il fiume, lasciando Doko stupefatto. Ora però il cosmo è svanito per la fatica, e Tenma rischia di essere travolto dall'acqua del fiume. Con un balzo, Doko salva Tenma, e lo protegge con il suo corpo dall'impeto del fiume, riuscendo a non essere spazzato via. Stremato, Tenma è comunque felice, perchè ora che il fiume è libero la città non sarà più inondata. Doko capisce che Tenma è un predestinato a diventare cavaliere, e più tardi gli chiede se sia disposto ad usare la sua forza per l'amore e la giustizia sulla Terra. Qualche ora dopo, Aron cerca di fare un ritratto a Tenma. Quest'ultimo però non riesce a star fermo, ed è eccitato dalla proposta di Doko di diventare un cavaliere di Atena. Doko, che è lì in disparte, gli ha spiegato la natura del cosmo e gli ha promesso di portarlo al Santuario, dove ci sono numerosi guerrieri potenti dotati di un grande cosmo. Tenma ha deciso di andare, ma promette di tornare quando sarà diventato un potente cavaliere. In lacrime per la partenza dell'amico, Aron si rammarica di non essere riuscito a trovare un rosso adatto a riprodurre il colore dei suoi occhi, più accesi del fuoco, ma promette che, quando Tenma sarà tornato dall'addestramento, il ritratto sarà completo e lui sarà diventato un grande pittore. Doko poi si avvicina ai due e, dopo aver osservato per un attimo il chiarissimo colore degli occhi di Aron, prende con se Tenma per portarlo al Grande Tempio. Nella cattedrale della foresta, Pandora è in ginocchio accanto al sacerdote, sulla cui fronte compare di nuovo la stella a cinque punte. Ridendo, l'uomo afferma che è finalmente giunto il momento del risveglio di Hades.

Censure: L'episodio è al momento inedito in Italia

Dati originali: /

Manga: L'episodio è stato tratto dal n° 1 del manga. Rispetto al manga, è stato per il momento eliminato il flashforward iniziale, partendo direttamente con il passato di Tenma ed Aron, che è stato allungato di qualche secondo, con la passeggiata del ragazzo nelle strade e qualche dettaglio in più del combattimento. Come nell'Elisio, la stella a sei punte di Hypnos è stata modificata in una a cinque punte, probabilmente per evitare problemi con le comunità ebraiche, ed anche il crocefisso di Aron è stato sostituito da un normale ciondolo. Verso la fine, Doko aspetta Tenma fuori dall'orfanotrofio piuttosto che in chiesa.

La logica, questa sconosciuta: Nella primissima immagine della città di Aron e Tenma, si nota che la parte "ricca" è notevolmente rialzata rispetto al villaggio. Di conseguenza, lo straripamento di un fiume non dovrebbe bastare a metterla subito in pericolo, e sarebbe possibile lasciare aperte le porte per soccorrere gli abitanti dei quartieri poveri. Durante l'inondazione, l'acqua è già alta contro le mura cittadine, ma perchè ciò accada il villaggio di Tenma dovrebbe essere stato già completamente sommerso. La città, pur essendo tanto grande da avere un piccolo castello all'interno delle mura, non ha alcuna strada visibile eccetto quella che conduce al villaggio. Nel 1700 il Giappone era in pieno isolazionismo, è improbabile che un orfano giapponese si trovasse in Italia. E' strano che la catenina del ciondolo di Aron si spezzi così facilmente. L'armatura di Doko è coperta di riflessi anche nel buio del temporale, ma la luce non schiarisce Tenma o l'ambiente circostante.

Fonti: /

DVD: L'episodio è presente nel 1° DVD TMS

Note: Il primo episodio della serie, pur non aggiungendo molto rispetto al manga d'origine, riesce comunque a presentare adeguatamente i due protagonisti principali, Tenma ed Aron, introducendo entrambi al mondo dei Cavalieri seppur in direzioni diverse. Pur un pò affrettato a tratti, il ritmo procede con i tempi giusti evitando di precipitare troppo rapidamente lo spettatore nella situazione, anche se resta la sensazione che la serie sia pensata soprattutto per chi ha già una buona conoscenza del manga, vista la scarsità di informazioni introduttive sull'esistenza dei Cavalieri. A parte questo comunque, l'episodio ha l'enorme pregio di mostrare subito l'alta qualità tecnica della serie, con disegni non bellissimi per i personaggi, ma animazioni e regia di ottimo livello, ben diversi da quelli visti sugli ultimi prodotti. Tenma è un orfano Giapponese, che vive nei quartieri poveri della città, come lo stesso Aron. La città, muraria e con tanto di piccolo castello all'interno, viene identificata solo come "Europea", ma in seguito scopriremo che si trova in una parte non meglio specificata dell'Italia, forse nel centro, vista anche la presenza delle catene montuose e dei monasteri. A quanto pare, si trova tra una foresta ed una montagna, e la zona ricca è separata da quella povera da una muraglia con portone. La figura che Aron dipinge sul muro, un angelo circondato da croci, è chiaramente il vero corpo Hades. L'uomo che manda Aron all'Elisio terreno è Hypnos, Dio del Sonno già visto nella serie classica, distinguibile dal gemello Thanatos grazie al colore dei capelli. Verosimilmente, la stella che gli appare sulla fronte è invisibile ai normali esseri umani. Tra gli Spectre che attaccano Libra c'è Cyclops, la cui morte contro un nemico palesemente superiore ricalca quella con Virgo nella serie classica. Gli abiti del giovane Doko sono molto simili a quelli che indosserà Sirio, eccetto il cappello di paglia, che invece ricorda quello che Libra stesso porterà da anziano. A quanto pare, dopo essere stato posseduto, Aron ha perso i sensi, mantenendo solo un istinto di protezione verso il ciondolo a stella. Parlando dell'universo dentro di lui, Tenma fa inconsapevolmente riferimento al cosmo, mostrando di riuscire a possederne un barlume pur non essendo mai stato addestrato. La cosa è particolarmente sorprendente se pensiamo che a Pegasus occorsero anni di addestramento per riuscire a risvegliare il cosmo dentro di se. A quanto pare, la parte ricca della città è divisa da quella povera da un muro, il cui unico ingresso è un pesante cancello di legno. Tale situazione non era atipica nei borghi medioevali, ed è plausibile che esistesse ancora nel 1700 in alcuni luoghi. Alla fine, scopriamo ora che il rosso che Aron cercava di riprodurre nel numero scorso era quello degli occhi di Tenma, che quindi sarebbe, nelle intenzioni del bambino, l'angelo al centro del dipinto.

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