OAV 1
LA DEA DELLA DISCORDIA
«SAINT SEIYA - THE MOVIE»
Data di creazione 1987
Durata 47 minuti circa
Regia Kozo Morishita
Sceneggiatura Yoshiyuki Suga
Disegnatori Shingo Araki, Michi Himeno
Cast: Musiche: Seiji Yokohama. Animazioni: Michiko Takashi, Rika Kimura. Fondali: Minoru Okouchi, Kazuhisa Asai. Effetti Speciali: Masayuki Kawachi. Effetti Sonori: Yasayuki Konno
Periodo di ambientazione Incerto. Ipoteticamente tra lo scontro con Babel e quello con Argor. Sirio ha la vista, ed i cavalieri indossano ancora le prime armature. Pegasus però sa dei cavalieri d'oro e non sembra la prima volta che indossa l'armatura d'oro.
Personaggi presenti: Pegasus, Sirio, Cristal, Andromeda, Phoenix, Isabel, Daisy, Eris, Seryan, Lesia, Relta, Yan, Orfeo, Lamia, bambini dell'orfanotrofio.
Una mattina d'estate, all'orfanotrofio St. Charles, i bambini stanno giocando nel cortile, ed uno di loro, per inseguire il proprio aereoplanino lanciato via da un compagno, esce in strada rischiando di essere investito. Daisy, una delle compagne di Lamia all'orfanotrofio, tenta di salvarlo, ma entrambe stanno per essere travolte da una macchina quando Cristal, appena sopraggiunto, interviene bloccando il mezzo con una mano. Fermata la macchina, Cristal si volta verso Daisy ed il bambino, mostrando loro le due angurie che teneva nell'altra mano e spiega che le aveva portate proprio per loro, "Ne avevo portate tre, purtroppo la terza ce la dovremo dimenticare. Spero non vi dispiaccia troppo…" afferma poi ridendo, mentre indica la terza anguria, lasciata cadere per fermare la macchina. Poco dopo, Andromeda, Pegasus, Lady Isabel e lo stesso Cristal parlano con i bambini dell'orfanotrofio, cercando di spiegare loro l'idea del cosmo, la forza interiore presente in qualsiasi uomo. A qualche metro di distanza, Daisy intreccia per gioco dei fili con le dita, ma i bambini che la guardano notano subito che è molto distratta, ed in effetti non appena la ragazza incontra lo sguardo di Cristal, si affretta a sorridere. Quella sera, i due vanno a piedi sul molo ed osservano il cielo. Daisy, anche lei orfana, spiega che per sua fortuna i bambini dell'orfanotrofio le impediscono di sentirsi sola, "Tu hai i bambini, io ho i miei amici." Le risponde il cavaliere. Poi i due si soffermano per qualche attimo a guardare una stella cadente, che sfreccia per il cielo sopra di loro. In quel momento, Daisy ha per qualche attimo una sensazione di vuoto. Cristal le propone di rientrare all'orfanotrofio, ma la ragazza risponde che lo raggiungerà fra qualche minuto. Subito dopo che il cavaliere si è allontanato, la ragazza, non più padrona del suo corpo, si incammina sulla spiaggia. A breve distanza, la cometa sorvola una montagna, che al suo passaggio si disgrega, rivelando le rovine di un tempio greco. Daisy intanto ha raggiunto l'oggetto che sembrava una cometa, ora atterrato nel relitto di una nave, e che invece altro non è che una mela d'oro. Non appena Daisy la sfiora, lo spirito che nel frutto era imprigionato, prende possesso di lei. Contemporaneamente, altrove cinque bare si aprono ed i corpi che ivi riposavano si rialzano e si mettono in cammino. La mattina dopo, Lady Isabel sta cavalcando per il bosco quando, nella foschia del primo mattino, intravede Daisy e le si ferma accanto. Con un sorriso malvagio dipinto sul volto, la ragazza si volta verso di lei, i capelli le si sciolgono ed il suo potere si manifesta. Terrorizzato e succube del potere della donna, il cavallo di Isabel si imbizzarrisce rompendosi una gamba e scaraventando al suolo la fanciulla, che perde i sensi. Più tardi, a palazzo, Pegasus, Cristal ed Andromeda iniziano ad essere preoccupati per la scomparsa della loro protetta, quando sopraggiunge Lamia, che li informa della misteriosa sparizione di Daisy. Al tempio della montagna, Lady Isabel, ora vestita con un abito in stile greco, si risveglia, e subito Daisy, armata di uno scettro, le si fa incontro. Atena però comprende che quella non è più la ragazza che lei conosce, e non appena le viene mostrato il frutto d'oro, capisce ogni cosa e finalmente riconosce la sua avversaria: "Discordia o Eris, Dea della contesa, figlia della notte. Comanderà sulla terra quando la sua anima che vaga nello spazio portata dalla cometa Lepars rinascerà in un altro corpo!" Discordia conferma i pensieri di Atena, informando che lei ora è legata all'altare del sacrificio, sul quale perderà la vita. La Dea malvagia vuole infatti impadronirsi del corpo di Atena per poter dominare sul mondo, ma per farlo deve uccidere Isabel. Per fare ciò le porrà davanti al petto la mela d'oro, che lentamente la priverà d'ogni forza. Al tramonto, Atena morirà. Discordia, spiegato poi che Daisy è nata sotto la sua stessa configurazione astrale, ed il suo corpo è il primo tramite per la sua resurrezione, spera di scorgere la disperazione nello sguardo dell'avversaria, ma Atena sorride e risponde " I cavalieri mi difendono! I fatti potrebbero non svolgersi come dici tu!". Offesa da quel sorriso di sfida e desiderosa di vincere, Discordia sfida allora i cavalieri e dal suo scettro parte un raggio di luce che, raggiunto il palazzo, incide sul muro una mappa che indica ai cavalieri come trovare Lady Isabel. " E' una sfida aperta. Vi spiego durante il cammino!" Afferma Sirio, appena sopraggiunto. Al tempio, Eris, certa della vittoria, sorride, poi cinque guerrieri si inchinano davanti a lei. Sono i cavalieri ombra, risorti dalle loro bare dopo averle giurato fedeltà: Seryan d'Orione, Lesia di Sagitta Oscura, Relta della Croce del Sud, Ian dello Scudo ed Orfeo, musico della Lira. Saranno loro, nei piani di Discordia, ad affrontare ed uccidere i cavalieri di Atena. Presentati i suoi fedeli, la Dea pone la mela davanti ad Isabel, che urla di dolore. I cavalieri di Atena che, indossate le armature, si trovano a breve distanza dalla montagna, si separano per raggiungere il tempio, ma a loro insaputa anche i cavalieri ombra corrono verso la battaglia. Dopo qualche minuto, Pegasus si imbatte in uno di loro " Io sono l'arciere che miete vittime, Lesia, di Sagitta Oscura!" si presenta il guerriero prima di attaccare. Pegasus e Lesia si scontrano a mezz'aria, ciascuno evitando i colpi dell'altro, poi l'arciere salta verso il cielo e tempesta l'avversario con le sue frecce fantasma "Troppe, troppe frecce. Cadono come fitta pioggia!" pensa l'eroe mentre ribatte i colpi con i pugni, ma poi è obbligato ad indietreggiare ed una freccia reale si conficca a pochi centimetri dalla sua testa. Vedendolo in difficoltà, Lesia intensifica l'attacco, ma Pegasus finalmente reagisce ed attacca col "Fulmine di Pegasus" distruggendo le frecce e travolgendo l'avversario, la cui armatura va in pezzi. Vinto lo scontro, Pegasus si avvicina al nemico per avere informazioni, ma il guerriero, ormai in fin di vita, non risponde. In quel momento, Pegasus nota che una delle frecce è riuscita a raggiungerlo al fianco, ma senza preoccuparsene spezza la metà che non si è conficcata e la getta via. Il cavaliere poi si allontana, ma a sua insaputa Lesia prima di morire sussurra " Imparerai a tue spese che le frecce di Lesia non sono così inoffensive." Altrove, Cristal si sta dirigendo all'altare quando è improvvisamente attaccato da Relta, che fa crollare delle rocce verso di lui. Evitato il pericolo, il cavaliere del cigno si alza a fronteggiare l'avversario che, presentatosi, afferma "E' colei che conosci come Daisy ad evocarmi" Colpito da queste parole, Cristal si appresta alla lotta e lancia la "Polvere di Diamanti" cui Relta risponde col "Tuono Impetuoso della Croce del Sud". Il colpo del cavaliere ombra sembra avere la meglio "La croce del Sud si è aperta un varco nel pettorale dell'armatura. Le vestigia del cigno, gioiello delle nevi siberiane, sono in frantumi!" pensa allibito Cristal, ma anche il suo attacco è andato a segno e Relta si ritrova completamente congelato, all'infuori della testa. Quando però l'eroe si appresta ad interrogarlo, alle loro spalle appare Discordia, e Cristal, vedendola, riconosce Daisy. Approfittando della distrazione del suo avversario, Relta, liberatosi dai ghiacci, lo attacca alle spalle per strangolarlo e lo scaraventa al suolo. Nonostante però il suo cavaliere stia vincendo, Discordia interviene di persona e scaglia il suo scettro, che, trafitto Relta, colpisce Cristal in pieno petto. Soddisfatta del suo operato e senza il minimo rimorso per avere ucciso un suo cavaliere, Discordia si allontana, ignara del fatto che Cristal, pur gravemente ferito, è ancora vivo. Sulla strada per l'altare intanto, Pegasus inizia a sentirsi stranamente debole, i suoi sensi si stanno progressivamente indebolendo. Poco lontano, vicino ad una piccola cascata, Sirio si imbatte in Ian, che lo colpisce di sorpresa, atterrandolo. "Voglio mettere a confronto il mio scudo con il tuo, famoso per essere indistruttibile!" dichiara il guerriero sollevando il suo scudo. Dragone accetta la sfida e lancia il "Colpo segreto del Drago Nascente", ma con suo enorme stupore, l'attacco si ferma sullo scudo avversario e contemporaneamente il pugno del bracciale destro dell'armatura del dragone si frantuma. Ridendo, Ian spicca un salto e colpisce lo scudo del Dragone con un calcio rotante, frantumandolo completamente. Del tutto in balia del suo avversario, Sirio non riesce a reagire ai suoi attacchi, sempre più violenti. Sull'altare, Lady Isabel è consapevole delle sofferenze dei suoi eroi "Miei cavalieri, a causa mia soffrite! Oh speranza, non abbandonarli!". Dragone riceve intanto l'ultimo colpo, che lo scaglia sanguinante nella pozza d'acqua della cascata. Ian si allontana, ma Sirio si rende conto di essere a contatto con l'acqua, fonte del suo potere, e si rialza. Liberatosi dell'armatura parzialmente danneggiata, Sirio chiama il suo avversario, affermando "La vittoria, chi ha deciso che ti spetti?" "Il naturale corso degli eventi. Non solo, anche la tua stupidità!" è la risposta del cavaliere ombra, che si prepara all'attacco finale. Dragone però brucia al massimo il suo cosmo e lancia il Drago Nascente alla massima intensità. Il colpo distrugge non solo lo scudo di Ian, ma anche la sua armatura. Il guerriero cade al suolo privo di vita, ma anche Sirio sviene a causa dello sforzo eccessivo. Intanto, mentre Pegasus vede le sue forze diminuire rapidamente, Andromeda sente una melodiosa musica di Lira, ed infatti di fronte a lui appare Orfeo che, come Mime e Syria, ha nella musica la sua arma più forte. Non appena Orfeo inizia a suonare, le corde del suo strumento avvolgono Andromeda in una stretta mortale "Musica sublime! Mi stringe a se e mi paralizza. Quest'uomo, che usa l'arte per perderti, mi ammalia. Debolmente mi abbandono…" pensa l'eroe incapace di reagire, ma proprio all'ultimo momento in suo soccorso giunge Phoenix, le cui piume di bronzo liberano il fratello. Orfeo si alza per affrontare il nuovo venuto, ma il cavaliere della fenice attacca per primo con il "Fantasma Diabolico", e subito la mente del suo avversario precipita in un incubo. Orfeo vede se stesso suonare la lira in un giardino fiorito, ma all'improvviso dallo strumento escono lingue di fuoco che bruciano tutto, creando un inferno di fiamme che avvolgono anche lui. Tornato alla realtà, Orfeo inizia a ridere, spiegando a Phoenix che i cavalieri ombra sono guerrieri morti e tornati in vita grazie a Discordia, per questo motivo quella visione non può certo spaventarlo. "Hai venduto l'anima ad una divinità malvagia…ho pietà di te, ragazzo!" gli risponde l'eroe, e subito il nemico lo attacca con le sue corde. Il cavaliere della fenice però reagisce e scaglia le "Ali della fenice", frantumando la sua armatura ed uccidendolo. "La tua lira, musico, smette ora di suonare. Per sempre!" dichiara l'eroe. E' ormai il tramonto quando Pegasus, quasi privo di forze, raggiunge l'altare del sacrificio e vede di fronte a lui Discordia. Ridendo, la Dea lo mette al corrente dei suoi piani, e contemporaneamente mostra il suo potere facendo riapparire il suo vero corpo e lasciando finalmente libera Daisy, che crolla svenuta al suolo. Raccogliendo le ultime forze, Pegasus si lancia all'attacco, ma davanti a lui si staglia l'ultimo cavaliere ombra, Seryan d'Orione, da più parti riconosciuto come il cavaliere più valoroso della storia. Pegasus tenta di affrontarlo, ma la freccia al fianco gli causa un forte dolore. Discordia spiega che quelle frecce sono intrise di un veleno potentissimo e mortale. Ciononostante l'eroe attacca, ma i suoi colpi vanno a vuoto " La mia vista s'indebolisce sempre più…" pensa scoraggiato prima di preparare un nuovo attacco, ma il suo pugno è fermato da Phoenix, che lo esorta a riprendere le forze mentre lui stesso affronterà il nemico. Pegasus sviene al suolo mentre Seryan e Phoenix iniziano lo scontro " E' potente e veloce, e' avversario degno di Phoenix! Destino crudele della guerra, ti sembra sempre di combattere contro un altro te stesso!" pensa il cavaliere di Atena. Le forze dei due guerrieri sembrano equivalersi, entrambi subiscono una piccola ferita, Phoenix alla testa, Seryan al fianco. L'eroe brucia allora il suo cosmo e lancia le "Ali della Fenice", ma Seryan, inizialmente travolto, reagisce col "Nucleo della cometa incandescente", colpendo il nemico al petto e travolgendolo. Phoenix perde i sensi mentre Discordia, convinta del suo trionfo, si rivolge ad Atena, che però risponde " Sono sicura che mi salveranno! Non ho mai dubitato del loro coraggio, tantomeno della loro forza che so venire dall'amore per la giustizia!". In quel momento, Pegasus raccoglie le sue ultime forze si rialza, ma subito Seryan lo tempesta di colpi allo stomaco ed al volto "Non ho la forza di reagire! Quasi non sento più i suoi colpi! Cerco un minimo appiglio ma i sensi mi abbandonano. Lady Isabel…" "Ho udito la tua invocazione, Pegasus, l'ho udita…" risponde la Dea piangendo all'invocazione del suo cavaliere, prima di perdere i sensi per il potere malefico della mela. "Per quanto il filo della speranza sia sottile, non posso arrendermi. Devo salvare Atena!" pensa il ragazzo incamminandosi verso Lady Isabel. Seryan decide allora di finirlo e lo colpisce al volto con il "Nucleo della meteora incandescente", frantumando il suo elmetto e precipitandolo giù dalla montagna. Vedendo l'amico in difficoltà, Phoenix striscia verso di lui, ma Seryan gli si pone davanti e gli chiede perché vuole aiutare Pegasus, come può considerare amico chi è stato sconfitto " Non capisci, ma è naturale! Tu combatti per la gloria in nome di una divinità ingiusta, non capisci chi lotta per un ideale. La gloria in battaglia, la supremazia sul nemico a noi non importa. Combattiamo in nome di Atena per un mondo per sempre unito nella pace!" è la risposta del cavaliere. Contemporaneamente, Sirio, Cristal ed Andromeda, benché feriti, tentano a loro volta di raggiungere l'altare. Pegasus frattanto è sul punto di lasciarsi andare quando ode la voce di Atena "Pegasus, non arrenderti, non cedere allo sconforto! Nelle tue mani vive la speranza degli uomini!" Lo esorta la Dea, ed insieme a lei gli altri cavalieri:
"Noi ti siamo lontani, non possiamo aiutarti, ugualmente ti imploriamo: alzati, non cedere!"
"Non farlo, non cedere, non deluderci! In piedi, amico!"
"Ricorda quante battaglie abbiamo combattuto insieme, e pensa a quante ancora ne restano!"
"Non puoi cedere adesso! Siamo tutti con te, coraggio!"
"Aiuta Lady Isabel a riportare la pace e la speranza!"
"E' lei l'unica fonte di speranza!"
"Lady Isabel, amici, vi sento così vicini, uniti. Le vostre voci…non è più un sogno, è realtà. Atena e i suoi cavalieri uniti! Devo scalare questa montagna" pensa Pegasus ritrovando le forze, mentre davanti ai suoi occhi appare l'immagine di Atena, circondata dai suoi cavalieri. Più in alto, Seryan sta per finire Phoenix con il suo colpo segreto, ma è fermato dall'arrivo di Pegasus, il cui cosmo brilla ora di una luce dorata. Il cavaliere ombra è stupito di vederlo ancora vivo, ma l'eroe risponde "E poco fa ero simile a larva. Non udivo, non vedevo, ogni sensibilità avevo perduto. Poi tre amici mi hanno guidato sin qui. Loro sono stati i miei occhi, loro e milady hanno guidato le mie azioni di cavaliere della speranza. Brucia, cosmo delle tredici stelle, brucia, fino ai limiti estremi!" e contemporaneamente si libera dell'armatura danneggiata mentre sopra di lui appare la sacra armatura di Sagitter. L'armatura d'oro si dispone sul corpo di Pegasus, le cui forze sono di nuovo al massimo, ma in quel momento, quando ormai la notte sta per calare, un cupo suono si diffonde fra le parti in lotta "Che cos'è questo sordo suono?" chiede l'eroe, ma la risposta è delle peggiori: "L'urlo dei dormienti che si risvegliano dal sonno!" dichiara Discordia, ed in effetti in tutto il mondo le bare dei cavalieri malvagi defunti iniziano ad aprirsi. Capendo che non c'è un minuto da perdere, Pegasus attacca Seryan, che reagisce lanciando il "Nucleo della meteora incandescente". Con sua grande sorpresa però, Pegasus ferma il colpo con una mano sola, per poi lanciare il suo "Fulmine di Pegasus". All'inizio Seryan riesce a difendersi, ma poi tutti i colpi si uniscono in uno solo "Il fulmine è diventato cometa!" comprende il cavaliere ombra prima di essere travolto. La sua armatura va in pezzi e Seryan, complimentatosi con Pegasus per la sua forza, muore. Deciso a distruggere la mela d'oro, Pegasus impugna l'arco ed incocca la freccia, ma Discordia lo deride, affermando che il frutto è proprio davanti al cuore di Lady Isabel, non può distruggerlo senza uccidere anche la fanciulla. L'eroe esita, ma Atena lo esorta ad attaccare e Pegasus comprende "La freccia di Sagitter non può ferire la Dea Atena che deve difendere!" dichiara scoccando il dardo. La freccia trafigge sia Discordia che la mela, ma si ferma a pochi centimetri dal petto di milady. Discordia muore non appena il frutto d'oro si distrugge, e contemporaneamente il tempio inizia a crollare. Pegasus porta Phoenix in salvo, ma entrambi temono che Isabel e gli altri cavalieri siano rimasti sepolti ed abbassano dolorosamente lo sguardo, quando, fra le rovine, sentono delle voci. A pochi metri da loro si trovano sia Atena, con in mano il suo scettro, sia gli altri cavalieri, con Cristal che porta in braccio Daisy, ancora svenuta. Pegasus e Phoenix corrono da Sirio e gli altri, e vedendoli così uniti, Lady Isabel pensa "Discordia, hai perso la tua battaglia! Non potevi vincere contro questi cavalieri uniti da un unico ideale. Loro sapranno sempre difendermi, come hanno sempre fatto, perché credono in un mondo migliore, perché sono cavalieri della speranza!" In quello stesso momento, una nuova alba, priva di minacce, sorge per gli uomini.
Doppiatori: Discordia: Caterina Rochira. Orfeo: Enrico Carabelli
Censure Mediaset Quattro tagli nel film. Il primo quando Yan getta Sirio nell'acqua, la scena è rallentata e non si vede la chiazza di sangue intorno a lui. Il secondo taglio, effettuato col fermo immagine, si ha durante lo scontro tra Phoenix e Orfeo, è rallentato l'incubo provocato dal fantasma diabolico in modo da impedire di vedere il corpo di Orfeo in fiamme. Il terzo taglio è nel duello tra Phoenix e Seryan. Non si vede (ma si sente) cadere al suolo un rivolo di sangue dalla fronte del cavaliere di Atena. L'ultimo taglio, col rallentamento, quando Pegasus uccide Seryan. Si dovrebbe vedere il corpo del guerriero in aria circondato da chiazze di sangue
Dati originali: Daisy: Erii. Seryan: Jagger. Lesia: Maya. Relta: Christ. Orfeo: Orpheus. Yan: Yan. Tuono Impetuoso della Croce del Sud: Southern Cross Thunder Volt. Nucleo della Cometa Incandescente: Megaton Meteo Crash. Cavalieri Ombra: Ghost Saints
Manga: L'OAV non esiste nel manga.
Videocassette: L'episodio è presente nelle cassette Yamato e DeAgostini (collana Japan Animation, n°2)
Fonti: Nella mitologia greca Eris, Dea della Discordia, era figlia della Notte e madre del Dolore, della Carestia e di altri flagelli. Sorella e moglie di Ares, con lui e con Enio prendeva parte alle battaglie. Eris venne di solito raffigurata come uno spaventoso demone femminile alato. Nella mitologia, Orione, figlio di Poseidone, era un bellissimo cacciatore Beota. Accecato, viaggiò in Oriente dove recuperò la vista guardando verso il sole nascente. Amò Eos (Dea dell'Aurora), ma morì ucciso da uno Scorpione, inviato dalla Madre Terra, irritata con lui che si era vantato di voler uccidere tutti gli animali della terra. (o, secondo altre versioni, fu ucciso per sbaglio da Artemide). In seguito fu trasformato in una costellazione. La costellazione di Orione (Orion in latino) si trova nel cielo equatoriale, a sud di Toro e Gemelli, presso il margine della Via Lattea. Sette stelle particolarmente brillanti richiamano immediatamente la figura del gigante: Betelgeuse e Bellatrix formano le spalle, Rigel e Saiph le gambe, mentre le tre centrali tracciano la Cintura d'Orione, da cui si distacca una serie di stelle meno brillanti che disegnano la spada. Nella spada, si distende la famosa nebulosa d'Orione, prototipo delle nebulose galattiche brillanti. Ricca di stelle interessanti (Betelgeuse è una gigante rossa variabile, col diametro pari a 540 volte quello del Sole; Rigel è una gigante azzurra, 15.000 volte più luminosa del Sole), la costellazione di Orione è visibile in inverno. Secondo l'immaginazione degli antichi, il gigante domina la volta celeste nel periodo delle piogge e delle tempeste, lottando contro il Toro, accompagnato dai Cani. La costellazione della Freccia è una piccola costellazione del cielo boreale, situata al Nord dell'Aquila e composta da quattro stelle. Il nome originale di Relta, Christ, è la versione inglese del nome Cristo. La Croce del Sud è una costellazione del cielo australe, formata da quattro stelle brillanti disposte in maniera abbastanza regolare e da altre sette meno brillanti. La costellazione dello Scudo, più spesso chiamata Scudo di Sobieski, è nel cielo australe, tra il Sagittario e l'Aquila, e non comprende stelle molto brillanti. Orfeo nella mitologia era un poeta della Tracia, figlio di Apollo e Calliope. La sua musica poteva ammaliare uomini, animali e persino gli Dei. Partecipò alla spedizione degli Argonauti, sconfiggendo le Sirene e spingendole al suicidio. Innamoratosi di Euridice, non accettò la sua morte dovuta al morso di un serpente e la seguì in Ade, ottenendo da Hades di poterla riportare indietro, a patto che nel viaggio non si voltasse a guardarla. Poco prima dell'uscita dall'Inferno però, non riuscì a resistere, e per questo la perse per sempre. La costellazione della Lira è nel cielo boreale, tra Ercole ed il Cigno, ed è formata da quattro stelle disposte a parallelogramma. Vega, la stella principale, è tra le più brillanti del cielo e tra 12000 anni diventerà la nuova stella polare a causa del fenomeno di precessione degli equinozi.
La logica, questa sconosciuta: Il collegio St. Charles viene erroneamente chiamato St. George. Il tempio di Discordia dovrebbe essere in Grecia, non in Giappone, dove il culto della dea non è mai esistito. Quando Isabel si sveglia, i suoi abiti sono diversi da quelli che aveva a cavallo. Se è stata Discordia a cambiarli, dove ha preso la tunica che la ragazza indossa? Quando Discordia lancia il messaggio ai cavalieri, sul tempio splende il sole, ma sembra notte al palazzo di Isabel. C'è un chiaro errore di doppiaggio nel piano di Discordia, la Dea infatti non ha bisogno di prendere possesso del corpo di Atena, cosa confermata dall'apparizione del suo vero corpo, ma deve solo assorbire l'energia della Dea in modo da aumentare la propria. Siccome tutti i cavalieri ombra sono giovani, è probabile che siano morti in battaglia, ma sulle loro armature non c'è traccia di scontro. Di solito le armature hanno una piastra aggiuntiva di protezione sul cuore, ma quella di Lesia è sul lato sbagliato del torace. Prima di attaccare Lesia, Pegasus dice "Se sei fra gli assassini di Daisy…" ma il ragazzo non può sapere che Daisy è Discordia, né tantomeno ha motivi per crederla morta. La crepa nel pettorale di Cristal appare, si sposta o scompare a seconda delle immagini. Considerato che Relta era in vantaggio su Cristal, il gesto di Discordia era inutile. L'idea che Sirio tragga forza dall'acqua, seppur implicita anche in altre occasioni, non ha molto senso, perché la forza dei cavalieri è interiore e non dipende da fattori esterni. Considerato il periodo di ambientazione del film, né Orfeo né Andromeda possono conoscere Mime e Syria. Quando Phoenix attacca Orfeo, il suo elmo è incrinato, anche se il cavaliere non è stato ancora colpito. Questo è dovuto al fatto che sono usate immagini del successivo scontro con Seryan. Quando Pegasus attacca Seryan, lo fa col pugno sinistro (come si nota dal pollice), ma quando Phoenix lo blocca, il braccio è diventato il destro. Il pugno di Phoenix affonda nell'armatura di Seryan, ma nelle scene successive non ci sono crepe. Quando Pegasus cade lungo il dirupo, i rumori anticipano di qualche secondo gli impatti con le rocce. Per quale motivo Andromeda si è tolto l'elmo dopo lo scontro con Orfeo? L'elmo di Pegasus è più o meno danneggiato nelle diverse immagini. Visto il suo slancio nell'attaccare Phoenix, Seryan non avrebbe potuto fermarsi così facilmente a mezz'aria. Quando Pegasus sorregge Phoenix, in una scena mancano le decorazioni arancioni sul pettorale dell'armatura della fenice. Dopo che Sirio si è distrutto il pugno sullo scudo di Yan, per terra appare una macchia di sangue, ma ogni volta che la mano viene inquadrata in seguito non ci sono tracce di sangue. Quando poi Yan distrugge lo scudo, partono copiosi schizzi di sangue non appena questo inizia ad incrinarsi e quindi ben prima che il colpo raggiunga il braccio, come se fosse lo scudo stesso a sanguinare. Quando Phoenix usa le Ali della Fenice su Orfeo alcuni fotogrammi dello sfondo sono ribaltati. Quando Phoenix e Seryan stanno per colpirsi a vicenda il primo ha già l'elmo incrinato (come nel precedente duello con Orfeo) proprio per il colpo che subirà in questo scontro. Quando Phoenix attacca lo fa con il braccio sinistro, è sempre il sinistro a scontrarsi con il pugno di Seryan ma è poi il destro colpirlo nello stomaco. Nello stesso scontro Seryan attacca con il destro e colpisce sempre con quello, ma nel momento in cui due pugni si scontrano le decorazioni del bracciale sono quelle del braccio sinistro.
Note: "Al calar del sole io, che sono madre del male, prenderò possesso della terra" Per molti versi il primo film è il meno riuscito, con una trama che non introduce alcuna novità alla serie, eccezion fatta per l'accenno di relazione tra Cristal e Daisy. Vi sono però due interessanti spunti di riflessione, uno su come la paura di essere dimenticati possa cambiare anche guerrieri un tempo difensori della giustizia, come Seryan, l'altro su come in battaglia ad un soldato sembra sempre "di combattere contro un altro se stesso". Fra le scene più belle, quella in cui Pegasus si rialza sostenuto dalle voci dei suoi amici, che ricalca molto da vicino quella del 72° episodio in cui il ragazzo è sulle scale davanti alla statua di Atena. Probabilmente però è quella scena ad essere stata ispirata a questa, visto che il film è stato prodotto più o meno nello stesso periodo delle case di Gemini e Cancer. Il doppiaggio è stato realizzato molto bene, utilizzando, nelle scene da battaglia, dialoghi sovrapposti al posto delle semplici grida di guerra della versione originale. Gli effetti video usati per le animazioni ed i fondali sono superiori a quelli della serie normale, permettendo di ottenere splendidi effetti di luce, particolarmente visibili nelle scene in cui il sole sta per tramontare. A livello dei personaggi, Orfeo ha ispirato Mime e, probabilmente, l'omonimo cavaliere della serie di Hades. Viene confermato che l'orfanotrofio è vicino al mare. Il film è preceduto da una breve introduzione sull'esistenza di Atena e dei cavalieri. Stando alle immagini, i primi cavalieri non indossavano armature, e la cosa è stata confermata dall'Hypermyth di Kurumada (vedi sotto "Articoli e Considerazioni"). La scena iniziale in cui Cristal blocca la macchina è probabilmente ispirata ai film di Superman. L'orfanotrofio è molto più affollato rispetto alle volte in cui lo abbiamo visto nell'anime. Il gioco che fa Daisy è abbastanza comune, si tratta di intrecciare dei fili con le dita in modo da creare delle figure, spesso di animali. Pegasus da un'interessante spiegazione del cosmo, definendolo come un'energia interiore che esiste in ogni uomo. I bambini sono troppo giovani per avere un cosmo, e questo suggerisce che i cavalieri vengano addestrati da piccoli proprio per insegnare loro a controllare questa energia sin da quando essa inizia a svilupparsi. Il cosmo veniva già chiamato "microcosmo" nei primi episodi della serie. Le parole di Cristal "Notti così limpide sono rare di questi tempi" suggerisce che il film sia ambientato perlomeno in autunno. Secondo Cristal, in Russia le stelle cadenti sono considerate un segno di sventura. D'altra parte in Giappone, e nella maggior parte del mondo, le stelle cadenti sono di buon auspicio e per tradizione quando se ne vede una si esprime un desiderio. La mela d'oro di Discordia era stata imprigionata nella cometa Lepar (o Leparus) e destinata a viaggiare nello spazio. Isabel sa andare a cavallo. La prima tomba che si apre è quella di Seryan. A giudicare dalle immagini, il cavaliere era stato sepolto in un cimitero comune. La seconda bara è quella di Orfeo, sepolto sott'acqua, mentre la terza è quella di Relta, sepolta tra le rocce. Tra l'altro, sul coperchio della bara di Relta è incisa una croce. La bara successiva è quella di Yan, sepolto in un terreno roccioso, e l'ultima è quella di Lesia, sepolto in una foresta. Tutti i cavalieri indossano un sudario, com'era tradizione nella Grecia antica. Siccome Eris non sembra avere anche il potere di far ringiovanire, i suoi cavalieri sono tutti morti abbastanza giovani. Il cosmo di Discordia può ferire e spaventare gli animali. Rivediamo il palazzo di Lady Isabel. Il salotto in cui i cavalieri parlano potrebbe essere lo stesso visto nel 16° episodio, ed in effetti anche in quello c'era un orologio a pendolo. Il palazzo comunque è intatto, quindi questo film è ambientato qualche tempo dopo il 22° episodio. Evidentemente Mylock o qualcun altro della servitù conosce Lania, visto che la ragazza entra senza problemi. Daisy è nata sotto la stessa configurazione astrale di Eris. Il messaggio di Discordia è in greco e recita "
Ejcw paren thn Aqhna prin thn duon tou hvliou ela sthn duokouma sto perasma ato cakkaidos. Era thn pareid" (Eco paren ten Atena prin ten duon tou eliou ela sten duokouma sto perasma ato caccaidos. Era ten pareid) Come Pegasus e Dragone (vedi 64° episodio) anche Cristal sa leggere e tradurre il greco antico. Sirio sa di Discordia, probabilmente su insegnamento del maestro, e le sue parole suggeriscono che la Dea ed Atena si siano già scontrate in passato. La mappa sulla parete per di più riprende il profilo della penisola di Hokkaido. I cavalieri ombra indossano le armature che avevano in vita. Visto il modo in cui andranno in pezzi negli scontri, è chiaro che si tratta di armature d'argento. Quella di Lesia è la stessa che Beteljuse indossa nel 41°episodio, il che fa supporre che Lesia sia stato il cavaliere della freccia precedente a Beteljuse. Per di più i loro attacchi sono molto simili, anche se le frecce di Beteljuse non sono avvelenate. Il tempio di Discordia è circondato da un bosco abbastanza fitto. Lesia può muoversi abbastanza velocemente da moltiplicare la sia immagine. Relta conosce Cristal e la Polvere di Diamanti, e poco dopo Yan mostra di conoscere Sirio. Ancora una volta, per attaccare alla massima potenza Dragone si toglie l'armatura. A quanto pare i cavalieri che usano la musica come arma indossano armature simili, anche se non c'è grande somiglianza tra l'armatura di Mime e quella di Syria. Seryan di Orione è stato il cavaliere più valoroso della storia (cavalieri d'oro esclusi probabilmente). Questo significa che potrebbe essere morto nell'ultima guerra sacra contro Hades, circa 240 anni prima. A quanto pare, assorbendo tutto il potere di Atena, Discordia può far risorgere tutti i cavalieri malvagi sconfitti nel corso dei secoli ed usarli per far cadere il mondo nella guerra. Questi cavalieri sono sepolti a centinaia nel deserto, sotto il mare o nelle foreste. Alcune figure che si vedono nella mela d'oro assomigliano ad alcuni cavalieri d'argento sconfitti, come Dedalus. La freccia di Sagitter non può ferire la Dea Atena. Secondo alcuni presunti dati ufficiali, il cavaliere ombra più forte è Seryan, seguito da Yan, Orfeo, Lesia e per ultimo Relta. I colpi di Lesia e Yan, che nella versione italiana non hanno nome, in quella giapponese si chiamano rispettivamente Hunting Arrow Express e Bone Crash Screw.