SAINT SEIYA EPISODE G N°7
COLUI CHE FENDE LE STELLE
Personaggi Presenti: Shura, Crio, Lama Cinerea, Aioria, Grande Sacerdote.
Data: Incerto, probabilmente 27 Aprile 1979.
Lunghezza: 44 pagine in b/n.
In grande difficoltà contro Shura, Lama Cinerea cerca di sconfiggerlo con l'unica arma che gli è rimasta, e sferra il colpo segreto "Artigli di Guerra". In questo modo, la lama sul suo braccio sinistro si separa in otto artigli, capaci di colpire il nemico indipentendemente. Shura però li evita tutti muovendosi alla velocità della luce, e subito dopo abbatte Excalibur sul Gigante, ferendolo gravemente dalla spalla al fianco. In punto di morte, Lama Cinerea supplica per un intervento divino che punisca il cavaliere, ed in quel momento il suo corpo viene tagliato in due da un altro colpo segreto, che poi investe Shura, ferendolo sotto l'armatura. Lama Cinerea ringrazia il suo carnefice, ed alle sue spalle compare un Titano. Il Dio rincuora il Gigante perchè, essendo caduto per mano di un Titano e non di un uomo, il suo ritorno nel Tartaro non sarà disonorevole, poi si prepara ad affrontare Shura. Il cavaliere d'oro, pur sanguinando copiosamente per il colpo subito, si rifiuta di riconoscere il nemico come una divinità, paragonandolo piuttosto ad un demone che intende ridurre il mondo in rovina. Tale descrizione non infastidisce il Titano, che ricorda come gli Dei non si interessino affatto degli uomini, ma solo del loro interesse, poi solleva il braccio, sferrando un nuovo fendente. È la tecnica Aster Blade, grazie alla quale il Dio crea una enorme spada di energia cosmica e ferisce di nuovo Shura, superando ancora una volta la difesa dell'armatura. Non solo, come Capricorn ha modo di accorgersi, l'Aster Blade danneggia persino il cosmo e lo spirito, indebolendoli. Dopo aver subito una terza Aster Blade, Shura cerca di reagire con Excalibur, ma il Titano evita il suo fendente senza sforzo, ed anzi critica la pochezza di Excalibur paragonata alla sua lama. I due guerrieri continuando a sferrare una pioggia di colpi, e dopo qualche momento di equilibrio, il potere del Titano prevale grazie al nuovo colpo Aster Choreia. Stavolta la spada di cosmo diventa una specie di ruota affilata, che dopo aver gravemente ferito Shura, ne assorbe il sangue ed il cosmo in una spirale. Inoltre, questo permette al Titano di impadronirsi del cosmo, della tecnica e persino dei ricordi della vittima, destinato a diventare un cadavere privo di sangue. Grazie a questo potere, il Dio vede nel passato di Shura, che ora si regge a fatica in piedi. Davanti a lui, appaiono le immagini di un giorno di pioggia al Santuario, in cui, nascosto dietro la colonna di un tempio, Shura osservava il sudario che nascondeva il cadavere di Aioros del Sagittario, cavaliere degno di somma lode che lui stesso aveva condotto alla morte. D'un tratto, la porta dell'edificio si aprì ed entrò il giovare Aioria, fratello minore di Aioros ed in lacrime per la perdita. Senza nessuno che potesse dargli parole di conforto, Aioria uscì dal tempio, e Shura non potè fare altro che rammaricarsi perchè lui conosceva la verità e non poteva rivelarla al giovane Leone. Rimasto solo, Shura sollevò il sudario, sotto al quale non vi era nulla: il cadavere di Aioros non era stato ritrovato, e l'armatura d'oro al suo fianco non era che un falso, perchè l'originale era scomparsa con il cavaliere. in questo modo, un eroico cavaliere veniva equiparato ad un criminale, ed una tale menzogna era stata organizzata da un solo uomo: il Grande Sacerdote. In quel momento, un cosmo sconosciuto ed estremamente potente interferisce con quello del Titano, impedendogli di andare oltre e facendogli comprendere che la mente di Shura è stata manipolata da qualcuno. Prima che il Dio possa ponderare oltre la situazione, Shura torna ad attaccare, ma ancora una volta i suoi fendenti vengono schivati dal Titano, che reagisce con l'Aster Blade. Ad impedirgli di sferrare il colpo di grazia giunge però un cosmo estremamente aggressivo, ed in quel momento compare Aioria, che sferra il Lightning Plasma. Il cavaliere di Leo è ancora desideroso di vendetta verso l'assassino di suo fratello, e quindi non vuole che qualcuno lo uccida prima che lui stesso possa farlo. Il Titano però fa a pezzi il Plasma con un solo gesto, obbligando Aioria a reagire con il Lightning Bolt. Con suo enorme stupore tuttavia, il Dio, dopo aver aspramente criticato una tecnica basata sulla mera forza fisica, la rimanda al mittente, attaccando contemporaneamente Aioria. Vittima del suo stesso Bolt, il cavaliere del Leone si infuria e cerca di reagire, ma il Titano, a sua volta infastidito, sferra un colpo mortale con la sua Aster Blade. In difficoltà, Aioria viene protetto da Shura, che blocca con un braccio l'Aster Blade, venendo però ferito. Il cavaliere della quinta casa, che ha ricevuto lo sgradito ordine di soccorrerlo, vuole continuare la battaglia, ma Shura gli chiede di avere fiducia in lui, o almeno in suo fratello Aioros. Il cavaliere del Capricorno ricorda Sagitter come un uomo di immenso valore, e confida che la stima che aveva nei suoi confronti non è venuta meno neanche in seguito all'accusa di tradimento. Aioros era un uomo degno di massima stima e ammirazione da parte di tutti i cavalieri d'oro, e per Shura averlo affrontato, anche se controvoglia, è motivo di grande onore. Convinto di essere nel giusto e non essendo disposto a scusarsi con Aioria per aver ucciso suo fratello, Shura scelse comunque di onorare la memoria di Aioros proteggendo Atena al posto suo, e giurando che nemmeno un Dio lo avrebbe mai sconfitto. Di conseguenza, ora Capricorn farà a pezzi il nemico con l'Excalibur che alberga nel suo braccio, la stessa con cui affrontò il valoroso Aioros.
Glossario: Lama Cinerea: Spate.
Manga: Il capitolo è presente nel manga n° 14 Manga Planet.
La logica, questa sconosciuta: Nel flashback, Ioria avrebbe dovuto avvertire la presenza di Shura nella nona casa. Nel totem l'armatura del Sagittario non sembra avere tutte le gemme con cui Okada di solito la ritrae. Con tutti i cavalieri d'oro a disposizione, perchè la missione di aiutare Capricorn è stata affidata proprio a Ioria, che è reduce da una dura battaglia ? (vedi Note).
Note: "Giurai di proteggere Atena al posto di Aiolos, e di non venire sconfitto neppure dinnanzi a un Dio". Un ottimo capitolo, sia per l'avvincente battaglia tra Shura ed il Titano che per l'effettiva elegia a Micene da parte del cavaliere d'oro, che fu il suo involontario carnefice. In questo senso, la personalità giusta di Shura, già intuita nei capitoli precedenti, si manifesta a pieno, mostrando un senso di ammirazione nei confronti di Aioros che assomiglia a quello descritto nella Jump Gold Selection 2 dell'anime. Anche se non si presenta nel corso del combattimento, il Titano in campo è Crio, appena tornato in vita grazie a Ponto. Come Shura e Lama Cinerea, anche lui basa i suoi attacchi su una lama, chiamata Via Lattea, che, pur essendo solida, è creata interamente dal suo cosmo. A quanto pare, i tagli di Crio sono così perfetti da non risultare dolorosi per chi li subisce, anche se, visti i danni che Shura riceve, è probabile che tale potere dipenda dalla volontà del Titano. Di certo, la lama, essendo creata con il cosmo, può trapassare le armature senza danneggiarle, ed al tempo stesso ferire sia il corpo che il cosmo e lo spirito. La forma della lama cambia a seconda delle scene, variando da una specie di frusta ad una enorme spada normale ad una lama rotonda. La scena che Crio vede nei ricordi di Capricorn è ambientata nello stesso giorno di quella del sogno di Ioria visto nel numero 6, rivelando che in realtà anche quella sequenza era un flashback. Con i suoi poteri, il Sacerdote ha creato un'illusione che simula la presenza di un cadavere sotto il sudario, ed al tempo stesso ha fatto costruire un'imitazione dell'armatura del Sagittario, ufficialmente per evitare tensioni. Non è chiaro a parte Shura in quanti sappiano che in realtà quella non è la vera armatura, ma è probabile che almeno i cavalieri d'oro siano stati messi al corrente della verità. Molto probabilmente, è stato proprio in seguito a questi eventi che Capricorn ha iniziato ad avere dubbi sui reali fatti di quella notte, culminati nella discussione avuta con il Sacerdote nel numero tre. Come Crio intuisce, la mente di Shura è parzialmente sotto il controllo altrui, ed infatti Gemini ne prese possesso proprio nel numero tre, grazie all'Illusione Diabolica. Verosimilmente, il potere del cavaliere dei Gemelli impedisce a Capricorn di ricordare i fatti che lo riguardano successivi al flashback mostrato in questo numero, come ad esempio lo stesso scontro del numero tre, ma lascia per ora intatta la sua personalità e parte del suo senso di giustizia. Ioria si è chiaramente ripreso dallo sforzo per eseguire il Photon Burst contro Ceo ed è appena tornato al Grande Tempio dopo la missione in India e la sosta in un vicino villaggio viste negli scorsi capitoli. Definendo Capricorn un nemico, Ioria mostra di sapere che fu proprio lui il carnefice di suo fratello, notizia probabilmente appresa dai soldati che erano presenti durante il breve scontro tra i due visto nel numero uno. È possibile che il Sacerdote abbia inviato di nuovo Ioria in missione nella speranza che venga ucciso da Crio, anche se così facendo metterebbe in pericolo il ritorno di Crono sulla Terra. Non è chiaro se Crio riconosca Ioria come l'uomo del malaugurio di cui parlano le profezie di Ponto.