SAINT SEIYA EPISODE G N°3
SPECIALE: SAGA
Personaggi Presenti: Saga, spiriti maligni
Data: Ignoto
Lunghezza: 11 pagine a colori.
Delle ombre maligne raggiungono la terza casa, attratte dal cosmo oscuro di Saga. Per nulla preoccupato, il cavaliere d'oro le annienta usando la Galaxian Explosion, alla quale solo quello che sembra il capo degli spiriti scampa. Quest'essere fa notare a Saga che egli emana un'aura demoniaca pari alla loro, e quindi gli chiede di unirsi a loro per rendere il mondo un luogo di tenebre. In tutta risposta, Saga scatena l'Another Dimension, con cui avvolge il nemico. Costui, prima di sparire, chiede al cavaliere chi egli sia in realtà, ma Saga, in lacrime, è obbligato ad ammettere a se stesso che neppure lui lo sa.
Glossario: Galaxian Explosion: Esplosione della Galassia. Another Dimension: Dimensione Oscura.
Manga: Il capitolo è presente nel manga n° 5 Manga Planet.
La logica, questa sconosciuta: Non viene chiarito in che periodo questa storia sia ambientata nè chi siano le presenze che raggiungono la terza casa.
Note: "A nessuno più di me sta a cuore capire chi sono". Un capitolo carino ma, sostanzialmente, inutile. Gemini è caratterizzato bene, ed il suo essere in bilico tra bene e male è reso in modo soddisfacente, considerando le poche pagine a disposizione, ma tutto sommato la storia non aggiunge nulla di nuovo, ed anzi complica la continuity creando un avvenimento difficile da collocare e da spiegare. Le storie brevi a colori nei due numeri precedenti erano state usate per mostrare eventi passati ed allo stesso tempo approfondire le personalità dei personaggi, ma d'ora in avanti avranno principalmente un solo scopo estetico, mostrando fatti ipotetici o di poca importanza e dando l'impressione di essere scritte solo per mostrare qualche tavola a colori. In questo senso, sarebbe stato preferibile vedere colorate le prime pagine dei capitoli o il tanto citato hypermyth. Discorso a parte per i dialoghi, realizzati in modo eccellente, e per la colorazione stessa, praticamente ineccepibile. Parlando dei gemelli immortali, Gemini si riferisce ai Dioscuri, Castole e Polluce, sulle cui figure mitologiche è basato il mito della costellazione dei Gemelli. Tra i due, Castore era il domatore di cavalli e, per estensione, il comandante, mentre Polluce era il pugile, e quindi il più adatto al combattimento. A quanto pare, è proprio dalle caratteristiche dei due che Gemini deriva le sue abilità: quella di capo del Grande Tempio e quella di fornidabile guerriero. Un'immagine del volto dei Dioscuri è visibile sullo sfondo nell'ultima pagina. L'identità delle ombre che si manifestano alla terza casa non viene chiarita, è possibile che siano spiriti maligni di Ade, fantasmi o altro, e, per loro stessa ammissione, non hanno un corpo fisico. Il fatto che siano apparsi direttamente alla terza casa sottintende che le prime due siano incustodite, segno che, oltre a Mur, anche Toro è per qualche motivo lontano dal Grande Tempio. Questo è confermato dal fatto che Gemini appaia con indosso l'armatura e non esiti ad usare il suo cosmo per scatenare i suoi due colpi segreti, segno che le dodici case sono semivuote. Ciò collocherebbe la storia nei sei anni tra la fuga di Micene e l'inizio di Episode G, ma non ci sono prove a riguardo. L'immagine, su tre pagine, dell'Esplosione Galattica, verrà in seguito ripresa per la card "Final Blow" di Gemini.