SAINT SEIYA EPISODE G N°16
COLUI CHE SORREGGE L'INFINITO
Personaggi Presenti: Iperione, Aioria.
Data: Incerto, probabilmente 28 Aprile 1979;
Lunghezza: 20 pagine in b/n.
Iperione ricorda che ai tempi del mito, i Titani furono sconfitti e privati non solo della luce, ma persino della speranza dell'avvenire. Ora che sono tornati quindi, è momento di edificare un nuovo futuro con una nuova forza, spazzando via chiunque intralci loro la strada. A dimostrare che combatterà con tutta la propria forza, il Dio fa esplodere il sole nero, l'astro che a lui era associato, avvolgendosi di fiamme. Intuendo che il nemico si batterà con tutte le forze, Aioria sferra immediatamente il Lightning Bolt, ma Iperione risponde con la Prominence Blade, usando la sua enorme spada per tranciare in due il fulmine senza neppure indietreggiare. Il Cavaliere è sorpreso, ma intuisce anche che, date le dimensioni della lama, il Titano resterà scoperto per qualche istante. Proprio come ai tempi del loro primo duello quindi, si avvicina per colpirlo al fianco scoperto. Incredibilmente però, l'assalto trapassa il nemico da parte a parte senza avvertire alcun impatot. Questo perchè in realtà non si trattava che di un'immagine residua, creata dal bagliore delle fiamme che lo circondano. Cosa ben più importante però, questo significa che anche Iperione, proprio come un Cavaliere d'Oro, è riuscito a muoversi alla velocità della luce, ed infatti il Dio mette a segno un montante centrando in pieno Aioria e sbalzandolo via. "Ormai non ci capisco più niente! Qual è il vero Iperione?!" si chiede preoccupato l'eroe quando anche un secondo calcio trapassa inutilmente l'immagine residua del nemico. Come per fugarne i dubbi, Iperione si getta allora in un assalto frontale sollevando la spada.
Glossario: /
Manga: Il capitolo è presente nel manga n° 31 Manga Planet.
La logica, questa sconosciuta: /
Note: "Dunque le fiamme che lo avvolgono, dimostrano che combatterà con tutte le forze!". Un capitolo di puro scontro, apprezzabile per ritmo, dinamicità e strategia, anche se le immagini residue ricordano un pò troppo Dragonball. A differenza delle canoniche 44, questo capitolo ha solo 20 pagine per permettere ad Okada di dedicarsi ad altre sue serie in corso. Il sole nero con cui Iperione era sceso sul campo di battaglia viene rivelato essere il suo astro tutelare, probabilmente privo di forme di vita ma in grado di donare luce e calore agli esseri viventi. È incerto se, in caso di vittoria, i Titani potrebbero poi ricreare questi pianeti o se invece siano perduti per sempre. Per resistere al Lightning Bolt, Iperione rivela un nuovo colpo, abbastanza semplice, basato sull'enorme spada che impugna, ovvero la Prominence Blade, capace di tagliare persino il cosmo ed i fulmini. Ricordando il loro primo duello, Ioria mira al fianco destro del nemico. In quell'occasione, furono necessari ben due colpi per frantumare la Soma e causare una ferita superficiale, ma evidentemente ora la forza del Cavaliere è aumentata al punto che il Titano non si fida ad affidarsi solo all'armatura. Quello delle immagini residue è uno stratagemma comune nei manga di combattimento, e particolarmente noto nel sopracitato Dragonball. Sostanzialmente, si basa sul principio che le immagini restano impresse sulla retina per una frazione di secondo, tempo necessario perchè l'impulso elettrico viaggi dall'occhio al cervello e comunichi il cambio di scena. Muovendosi più rapidamente di tale impulso, Iperione può colpire Ioria mentre gli occhi di quest'ultimo vedono ancora l'immagine precedente. Tutto ciò indica che lo scontro è combattuto ad altissima velocità.