SAINT SEIYA EPISODE G N°15

COLUI CHE SI ERGE TRA LE OSCURE FIAMME

Personaggi Presenti: Iperione, Camus, Shura, Aioria, Milo, Aldebaran, Shaka, Crono, Lythos.

Data: Incerto, probabilmente 28 Aprile 1979;

Lunghezza: 44 pagine in b/n.

Risvegliata dal tintinnio dei diamanti della clessidra adamantina, il cui suono l'aveva cullata finora, Lythos riprende finalmente i sensi. Spaesata e non certa della situazione, si guarda attorno, soffermandosi ad ammirare la bellezza della clessidra in oro e diamanti. In quel momento, sopraggiunge Crono, e la bambina, ignorandone l'identità, si presenta. Il Titano commenta il suo nome, che significa pietra preziosa, ma ammette di non ricordare il proprio, spiegando che è come imprigionato in quella fortezza nell'oltretomba, condannato a capovolgere di continuo quella clessidra senza avere memoria d'altro. Commossa, Lythos gli afferra le mani, proponendogli di scappare insieme. Crono ricorda che, alla sua nascita, gli fu chiesto dalla madre di fare qualcosa di importante, ma dopo averla compiuta visse nel terrore e nelle tenebre: suo più grande desiderio era vivere alla luce del sole. Nel sentir ciò, Lythos sorride affettuosamente e ricorda che "chiunque è libero di vivere alla luce del sole!", poi inizia a correre trascinando Crono con se, ed affermando che la terra su cui risplende il sole appartiene a tutti. Sbalordito da queste parole, Crono la segue. Intanto, avvolto in un sole nero, Iperione si prepara ad affrontare i Cavalieri d'Oro attaccandoli con raffiche di vento. Come ben presto tutti si accorgono però, questa non è la semplice corrente dell'Ebony Vortex, ma il terribile vento solare che viaggia a 740 chilometri al secondo bruciando tutto quel che incontra: l'Helios Vortex. La corrente avanza verso Aioria polverizzando tutto quel che incontra, ma Aldebaran scatta a difesa del compagno, disperdendo il vento con il Great Horn. Per nulla intimorito, Iperione prosegue la sua offensiva, stavolta scatenando l'Helios Prominence, numerosi giganteschi serpenti di fuoco dalle fauci spalancate, troppi perchè Aldebaran possa distruggerli. È allora Milo ad intervenire con i quindici colpi dello Scarlet Needle, che intercettano e disperdono i serpenti, non riuscendo però ad impedire al calore di mutare il suolo in lava. Per proteggere Aioria, Shaka gli balza accanto e lo protegge con il Kaan, infrangendo le onde di lava, ma anche il Cavaliere della Vergine è costretto ad ammettere che, finchè resteranno così sulla difensiva, le speranze di vittoria saranno minime. In quel momento, un'esplosione di manga e fiamme si abbatte sul gruppo, quando dal nulla compare Camus, che ha finalmente raggiunto il gruppo e protetto gli amici con il suo cosmo di ghiaccio. Il pericolo però non è ancora passato, Iperione infatti balza in aria con la spada per sferrare un attacco diretto al suolo, frantumando il quale precipiterebbero tutti nella lava. Improvvisamente però, dall'oscurità balza fuori Shura, di ritorno dopo la vittoria su Crio, che intercetta la spada di Iperione con Excalibur, riuscendo se non altro a deviarla, anche se tale sforzo gli ferisce la mano. La lama del Titano è infatti più dura e pesante di quella del suo defunto fratello, e soprattutto il suo sguardo non accenna a vacillare. Iperione invita i nemici a farsi avanti, anche in gruppo se vorranno, perchè come Dio che governa il sole, è pronto a donar loro la morte. Aioria, rimasto finora in disparte, avanza allora verso di lui, rispondendo che lo affronterà da solo. Fu con un duello tra loro due che la guerra aveva avuto inizio, e con un altro combattimento simile si concluderà.

Glossario: /

Manga: Il capitolo è presente nel manga n° 30 Manga Planet.

La logica, questa sconosciuta: Lythos è stata rapita solo poche ore prima, eppure le sue forme ed il suo aspetto sono cambiate rispetto all'ultima precedente apparizione. Inoltre, rispetto al numero 10, il vestito che indossa è di colore più chiaro. Le dimensioni della spada di Iperione cambiano anche significativamente da immagine a immagine. Dov'è sparito il Keraunos di Ceo?

Note: "Chi siete voi… che vi parate innanzi a me?". Un capitolo paradossale. Utile ma lento nella prima fase, dedicata a portare avanti una sottotrama della storia, quella di Lythos, finora dimenticata. Più carino ma anche meno finalizzato nella parte finale, con i vari Cavalieri d'Oro che non fanno altro che scaldare un pò Iperione prima del nuovo intervento di Ioria, che si accinge a combattere il secondo duello consecutivo nel Tartaro. Da notare anche un peggioramento dei disegni, meno dettagliati e più semplicistici del solito, perchè nel periodo di uscita di questo capitolo l'autore Okada aveva iniziato a lavorare ad altri due manga, avendo di conseguenza meno tempo da dedicare al solo Episode G. Rivediamo Lythos, involontario casus belli dell'invasione nel Tartaro, assente sin dal numero 10 (19 italiano) e lasciata a riposare accanto alla clessidra di Crono, con cui il Dio sta riportando indietro il tempo sulla Terra. Lì incontra Crono, i cui vaghi ricordi sono ovviamente un riferimento alla madre Gea, ed alla missione di uccidere Urano che la genitrice gli affidò alla nascita. Il Dio nota subito che il nome di Lythos in greco vuol dire pietra preziosa o gemma. Curiosamente, quest'accezione è comune più al greco moderno che a quello antico, dove vuol dire semplicemente "pietra". Avendo recuperato la memoria del suo ruolo originale come Dio del sole, Iperione ha sbloccato una nuova versione di un vecchio colpo segreto. In particolare, il semplice vento nero dell'Ebony Vortex si è mutato in vento solare, cambiando il nome del colpo segreto in Helios Vortex. Il vento solare è un reale fenomeno astronomico, creato dalle esplosioni sulla superficie dell'astro che sparano nello spazio particelle cariche, specie protoni ed elettroni, ad altissime velocità. Proprio ai venti solari si devono fenomeni come le aurore o le tempeste elettromagnetiche, anche se la maggior parte degli effetti sulla Terra è annullata dall'atmosfera. Proprio come il sole, Iperione è quindi in grado di generare questo vento, usando verosimilmente la Dunamis per creare le particelle e farle muovere a 700 km/s. Mostrando buone conoscenze di fisica ed astronomia, tutti i Cavalieri, ed in particolare Virgo, riconoscono subito il potere del Dio, reagendo di conseguenza. La seconda tecnica che usa, l'Helios Prominence, è invece diversa da colpi precedenti e consta nella creazione di serpenti di fuoco, forse retaggio del legame con Apopi. Tornano nel gruppo Camus e Shura, assenti da un paio di numeri, essendo rimasti indietro per affrontare rispettivamente la salamandra di fuoco e Crio. Shura in particolare sembra essersi ripreso dopo le ferite subite nel duello ed ha indossato di nuovo i pezzi della sua armatura di cui si era privato, incluso il mantello. Tale immediata guarigione è probabilmente frutto dell'Ichor di Crio. A differenza della spada del Titano della Via Lattea, quella di Iperione viene definita più robusta e pesante, segno che probabilmente sacrifica la velocità per la forza. Tra l'altro, al centro della spada di Iperione c'è una sfera di fuoco, che forse genera parte delle fiamme che circondano il Titano.