SAINT SEIYA EPISODE G N°14
COLUI CHE OFFRE QUALCOSA DI PREZIOSO
Personaggi Presenti: Aioria, Ceo, Milo, Aldebaran, Shaka, Galan.
Data: Incerto, probabilmente 28 Aprile 1979;
Lunghezza: 44 pagine in b/n.
Dando fondo alle sue forze, Aioria cerca di rialzarsi ed attaccare ancora, stavolta con il Lightning Plasma, sferrato rasoterra per evitare che i fulmini vengano risucchiati dal buco nero. In questo modo però l'attacco, già fiacco a causa della stanchezza del cosmo del Cavaliere, perde drammaticamente di velocità, e Ceo può facilmente respingerlo contrastando a mani nude tutti i fasci di luce. Sotto gli occhi sbalorditi dei Cavalieri d'Oro, il Titano riesce persino a prendere il controllo dei fulmini del nemico, e ribadisce il concetto già espresso poco prima "Non avendo appreso l'arte della battaglia, tu non sai far altro che andare alla carica come un ebete per poi colpire con tutta la tua forza. Sei incompleto sotto ogni aspetto. La tua sfortuna è stata di avere per maestro tuo fratello, e di nascere fratello di un uomo destinato a morire!" dichiara, prima di attaccare con la tecnica nata dal controllo del colpo nemico: l'Ebony Plasma. Aioria viene travolto in pieno e sbalzato via, ma anche stavolte si rialza, incurante del sangue e delle ferite, con uno sguardo intrepido in viso. Ceo ammira tanta determinazione, ma ormai sembra essere l'unica cosa rimasta ad Aioria, che si accascia tra le sue braccia. I Cavalieri d'Oro sono affranti nel vedere il compagno ridotto in quello stato, e Ceo stesso, in segno di rispetto, decide di finirlo colpendolo con tutta la sua forza. Un Ebony Rapier dalla potenza spaventosa travolge l'eroe, che in punto di perdere i sensi ripensa alla sua condizione "Io non ho nessun maestro… ne ho alcun sostegno morale. Dalla morte di mio fratello non ho mai avuto nessuno al mio fianco… sono sempre stato solo. Ma come poteva essere altrimenti? Ero fratello di un traditore e accanto a me non c'era nessuno che potesse insegnarmi qualcosa. Non ho mai avuto un solo amico". Ricordando il passato, Aioria rammenta quando, da ragazzino, continuava ad allenarsi seguendo le tecniche di Aioros e rendendole più pesanti per adattarle al proprio sviluppo fisico. Galan non era d'accordo con questa strategia e gli consigliò di trovarsi un nuovo maestro, ma Aioria non voleva nessuno all'infuori di Galan stesso, che però rifiutò non ritenendosi all'altezza. "Non importa, diventerò forte comunque anche da solo. E poi nelle mie vene scorre il sangue d'un traditore, chi credi che voglia fare da maestro a uno come me?" disse, spiegando che era per ristabilire l'onore di Aioros che si allenava per diventare più forte, nella speranza che tutti a quel punto lo avrebbero ascoltato. Galan gli chiese allora in cosa consistesse il potere di un Cavaliere, e quando Aioria rispose che era la forza per sconfiggere chiunque, disse "Non penso. Il potere del sommo Aioros in cui voi e io credevamo con tutto il cuore non consisteva nello sconfiggere ma nel proteggere. E quel potere prende il nome di miracolo". Galan proseguì, notando che Aioria possedeva già una qualità simile, ovvero la capacità di rialzarsi senza mai arrendersi: il potere del coraggio. Memore di ciò, Aioria reagisce, finalmente determinato a non tradire la fiducia e l'amicizia di Galan, che pur non avendo tecniche o colpi segreti da fargli imparare, gli ha permesso di diventare un uomo migliore che non si arrende mai. L'eroe sferra un Lightning Bolt dalla potenza devastante, e nel constatarne l'energia Ceo ammette che "Gli esseri umani sono davvero temibili! Probabilmente noi divinità li detestiamo tanto perchè possiedono sembianze troppo simili alle nostre e perchè siamo spaventati dalla loro forza, pregna di possibilità infinite!". Come a conferma di questo ragionamento, Aioria si erge di nuovo nella posa del Photon Burst ed esegue il Photon Invoke. Le stelle emanate sono poco numerose e dalla luce flebile, ma il Cavaliere vuole comunque tentare, forte dell'affetto delle persone che credono in lui e del coraggio che lo spinge a contraccambiare. "Sono proprio coloro che possiedono il coraggio a compiere i miracoli, e ora te ne darò prova!"
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Manga: Il capitolo è presente nel manga n° 28 Manga Planet.
La logica, questa sconosciuta: Ioria potrebbe usare il Lightning Fang per evitare il risucchio gravitazionale, anche se probabilmente reputa troppo debole quella tecnica per volerla usare contro Ceo. Nel flashback, Ioria sembra più piccolo rispetto ad altre scene ambientate prima della morte di Micene, come quelle dei numeri 5 o 6. Considerando che quando Micene morì Ioria era già diventato Cavaliere d'Oro, sembra strano che avesse ancora un tale bisogno di un maestro che gli insegnasse come affinare le sue tecniche di lotta. Considerando che almeno alcuni Cavalieri d'Oro sono autodidatti, il discorso di Ceo non è interamente plausibile.
Note: "Egli mi ha insegnato a non arrendermi mai. Egli è il maestro di cui vado fiero, e che mi ha donato il potere del coraggio!". Un capitolo molto bello, che fa luce su una parte relativamente poco approfondita del passato di Ioria, spiegando perchè non avesse mai scelto un altro maestro dopo la scomparsa del fratello, e al tempo stesso sottolinea la qualità principale del giovane leone grazie alla quale riesce a compiere tante imprese. Non meno interessante sono però l'introspezione di Ceo ed il suo ammettere che gli Dei hanno paura degli uomini, una prova di umiltà ben diversa dai comportamenti visti in precedenza con gli altri Titani. Non è del tutto chiaro come, ma Ceo riesce a prendere il controllo del Lightning Plasma ed a combinarlo con il suo cosmo per creare l'Ebony Plasma, una sorta di versione nera ed impura del colpo di Ioria, abbastanza diversa perchè il ragazzo non riesca a difendersi. Il Titano sottolinea come la principale strategia di Ioria sia attaccare a testa bassa: anche se non è sempre vero (contro Iperione o Ponto ad esempio seppe inventarsi delle strategie adatte) è effettivamente la "tattica" più usata dal ragazzo, anche se la cosa è collegabile tanto alla sua naturale irruenza quanto alla mancanza di un maestro dopo la morte di Micene. In seguito alla perdita del fratello, Ioria continuò ad allenarsi da solo, limitandosi ad intensificare gli esercizi datigli da Micene senza però aggiungere nulla di nuovo. In questo modo, pur sviluppando la forza, non ha aumentato la tecnica oltre il livello che aveva raggiunto all'epoca. Che il ragazzo fosse additato da tutti come il fratello di un traditore è accennato varie volte sia in Episode G che nella serie classica, ed ora scopriamo che l'unica altra persona che avrebbe accettato come istruttore era Galan, che tra l'altro è del Leone come lui. Questo è un elemento rivelato nello spin-off Aiolos-Hen, in cui si accenna a come proprio Galan sarebbe dovuto essere destinato all'armatura d'oro del Leone. A causa del suo braccio prostetico l'uomo però rifiutò, limitandosi ad essere un maestro morale per Ioria ed a spiegargli il valore del coraggio. Per la prima volta, Ioria tenta due Photon Burst consecutivi.