SAINT SEIYA EPISODE G N°10
COLUI CHE APRE LA VIA DELLA VITTORIA
Personaggi Presenti: Aioria, Aphrodite, Ferro Cremisi, Grande Sacerdote, soldati dei Titani.
Data: Incerto, probabilmente 28 Aprile 1979.
Lunghezza: 43 pagine in b/n.
Di fronte ai soldati dei Titani, migliaia di rose sbocciano contemporaneamente, riempiendo l'aria con il loro profumo inebriante, ma tra esse quel che staglia maggiormente è la beltà del cavaliere che le ha create, il cui cosmo brilla luminoso. Incurante del loro stupore, Aphrodite incupisce lo sguardo, dichiarando che le rose bianche sono troppo luminose per coloro che vivono nelle tenebre, e che è meglio tingerle del rosso del loro sangue. A questo comando, i rovi si uniscono trasformandosi in lame, che squarciano e massacrano i nemici, il cui sangue inizia a bagnare i fiori del cavaliere, facendo cambiar loro colore. Aphrodite però non vuole solo ferire i nemici, vuole ucciderli, ed il suo sguardo crudele riempie di terrore i loro cuori. In quel momento, Aioria interviene, chiedendo al parigrado di risparmiare dei nemici ormai inermi, ma Aphrodite, dopo averlo ferito leggermente ad una guancia con una rosa, lo rimprovera per la sua ingenuità. Il cavaliere della dodicesima casa gli ricorda che sono in guerra, e rivela che, non appena l'esistenza del Portale è stata chiara, il Sacerdote lo ha inviato per seminare segretamente la strada di un tappeto di rose, che avrebbe dovuto massacrare l'esercito nemico. Recandosi nel mondo dei Titani per salvare la sua ancella però, Aioria ha rovinato il piano, e tutto per una sola vita, sacrificabile di fronte al bene della terra. Aioria però si rifiuta di condividere questo punto di vista, per lui ogni vita è ugualmente preziosa e tutti meritano di essere salvati, ma i suoi ideali sembrano non far presa su Aphrodite. In quel momento, un nuovo arrivo interrompe il dialogo dei due: da dietro i soldati compare infatti un Gigante, armato di un'immensa mazza chiodata. Dopo aver deriso il tappeto di rose, il Gigante abbatte la mazza al suolo, generando delle onde sismiche che spazzano via le rose e gli stessi soldati dell'esercito. Il guerriero si presenta come Ferro Cremisi, ed annuncia che le vibrazioni della sua Mazza di Rubino sono in grado di fare a pezzi gli esseri viventi. I soldati dei Titani diventano infatti polvere e scompaiono, ma Aioria ed Aphrodite sono incolumi, protetti dai rovi del cavaliere della dodicesima casa, che li circondano con un bozzolo. Aphrodite deride il nemico, che ha finito per uccidere solo i suoi compagni, ed annuncia che distruggerà la sua orribile arma, dichiarando che solo la bellezza possiede il cosmo più potente. Credendo che il cavaliere si stia prendendo gioco di lui, Ferro Cremisi abbatte la sua arma, ma Aphrodite la ferma senza sforzo, con una rosa nera, inequivocabile presagio di morte e sciagura. Con immenso stupore del Gigante, a contatto con la Piranhan Rose, la Mazza di Rubino va in pezzi. Aphrodite poi libera Aioria dal suo bozzolo, ed il cavaliere del Leone si rende conto che le sue energie sono parzialmente tornate, perchè il compagno gli ha donato parte del suo cosmo. Il custode della dodicesima casa dice al compagno di andarsene, e quando Aioria rifiuta lo invita allora a proseguire per salvare la sua ancella, mentre lui affronterà Ferro Cremisi. Ormai infatti il piano organizzato dal Grande Sacerdote è fallito, ed a questo punto Aioria può anche cercare di portare a termine il suo scopo. Ridendo, Ferro Cremisi afferma che, nonostante il suo realismo, Aphrodite è in fondo un sentimentale, e sferra un pugno contro di lui, ma Fish lo ferma con un pugno di rose rosse, dichiarando che il suo dolce profumo è mortale tanto quanto le spine.
Glossario: Piranhan Rose: Rosa Nera / Rosa di Fatale Incanto.
Manga: Il capitolo è presente nel manga n° 20 Manga Planet.
La logica, questa sconosciuta: Come ormai da tradizione, anche Fish è andato in battaglia senza indossare l'elmo dell'armatura. Quando Ioria parla con Fish, tutto il sangue delle ferite causategli da Iperione è scomparso sia dal suo corpo che dall'armatura.
Note: "Il cosmo definitivo risiede soltanto nella vera bellezza". Un capitolo dedicato interamente a Fish, caratterizzato in modo abbastanza fedele alla serie classica. Crudele e spietato, interessato più alla bellezza che alla sostanza, il cavaliere mostra comunque la sua forza ed in poche frasi indica il suo modo di vedere le cose. Il maggior punto di forza del capitolo è proprio la contrapposizione tra l'idealismo di Ioria ed il realismo di Fish, il cui comportamento appare comunque molto diverso anche da quello degli altri cavalieri d'oro visti finora. A differenza dei parigrado, che in passato avevano affrontato i soldati nemici per dovere, ma comunque rispettandoli, Fish non esita a cercare di ucciderli anche quando sono ormai inermi, e questo tipo di comportamenti lo porterà, nella serie classica, ad essere considerato insieme a Cancer il solo cattivo tra i custodi del Grande Tempio. Nondimeno, Fish ha già modo di mostrare le numerose armi del suo arsenale, tra cui i rovi, che sono un potere creato appositamente in Episode G e che scopriamo possono essere uniti insieme per formare delle rozze lame o dei bozzoli difensivi. Quando Ioria ferma Fish, gli spezza la rosa bianca che ha in mano, ma quest'ultima ricresce istantaneamente non appena a contatto con il sangue del cavaliere della quinta casa. La scena in cui il Grande Sacerdote affida a Fish la missione viene mostrata nello speciale a colori del prossimo capitolo, ma non è chiaro se il cavaliere della dodicesima casa avrebbe dovuto creare il suo tappeto di rose fuori o dentro il Portale. In questo secondo caso, difficilmente la sua presenza sarebbe passata inosservata ed il piano sarebbe sfumato. Viene presentato Ferro Cremisi, il sesto dei nove evocati da Crono nel lontano numero 3. I precedenti erano stati Lava Rossa, Fiamma Azzurra, Vento Bianco, Fulmine Nero e Lama Cinerea, tutti facilmente sconfitti da Ioria, Cancer, Virgo e Capricorn nei numeri precedenti. Anche in quest'occasione, i Giganti mostrano uno scarso rispetto per la vita umana, inclusa quella dei soldati loro alleati, che vengono massacrati senza pietà, e questo li distingue in negativo anche di fronte ai vari Iperione e Ceo, che hanno mostrato di tenere alla vita di chi gli è fedele. Ferro Cremisi è interamente coperto da un'armatura simile a quella dei cavalieri medioevali, con tanto di pennacchio sull'elmo, ed il fatto che la sua arma sia la più reale tra quelle usate finora dai Giganti conferma l'impressione. Non è la prima volta che vediamo la rosa nera adoperata per difesa: nella sua prima apparizione, nel manga classico, Fish la usa per fermare la catena di Andromeda, e persino Albafica, il cavaliere dei Pesci nel manga prequel Lost Canvas fa lo stesso contro lo Spectre Niobe. Per la prima volta invece vediamo i bozzoli di rovi, con cui Fish può proteggere se stesso ed altri, e tramite i quali può evidentemente trasmettere il proprio cosmo, per colpire o per curare. Dopo Mur, Ioria e Virgo nella serie classica, Fish è il quarto cavaliere d'oro a mostrare poteri curativi.