EPISODIO N°96

L'ARTIGLIO DEL DRAGO

«DRAGONE CONTRO DRAGONE! UNA FRAZIONE DI SECONDO PORTA ALLA VITTORIA»

Disegnatori Masahiro Naoi, Hiroyuki Yokoda, Osamu Ishikawa

Personaggi presenti: Orion, Sirio, Pegasus, Cristal, Andromeda, Phoenix, Ilda, Tisifone, Maestro dei Cinque Picchi, spadaccini, Kiki, Flare, Isabel, Syria, uomo di Asgard.

Sirio si guarda attorno, e scopre con orrore che non solo Pegasus e Tisifone, ma anche Andromeda, Cristal e Phoenix sono stati sconfitti. Quest'ultimo ha appena ripreso i sensi e, pur essendo troppo debole per lottare di nuovo contro Orion, dice all'amico "La tua sapienza lo vincerà!" e poi promette di consigliarlo in battaglia. Orion e Sirio sono uno di fronte all'altro. Il cavaliere di Asgard ha sentito parlare del nemico ed è stupito del fatto che non indossi l'armatura. "E' stato Megres a privarmene, ma con le vestigia non mi ha tolto il coraggio!" ribatte Sirio prima di lanciarsi all'attacco, sotto lo sguardo attento di Phoenix, Pegasus e Tisifone, ancora a terra. I suoi primi assalti centrano il bersaglio, ma Orion non riporta alcun danno. "Le ferite in battaglia non le ho mai conosciute, né mai le conoscerò!" esclama trionfante il guerriero, per poi attaccare a sua volta. I due eroi si scambiano dei colpi velocissimi, ma mentre Sirio è impegnato a parare o schivare gli assalti nemici, Orion si limita a restare immobile, contando sulla sua invulnerabilità. Dopo un iniziale equilibrio, Sirio inizia a subire la forza degli attacchi del nemico, e così, mentre sulla sua schiena compare il tatuaggio del dragone, decide di tentare il Drago Nascente. Orion sembra stupito dal cosmo del ragazzo, ma subito dopo si concentra, lasciandosi circondare dalla sua energia. Sotto gli occhi sbalorditi dei cavalieri, il colpo del Dragone si infrange sul corpo del cavaliere del nord, che non riporta alcun danno. "Possibile che la leggenda del drago sia vera?!" si chiede Sirio nel ripensare al mito del drago del nord. L'eroe non ha però abbastanza tempo per cercare un eventuale punto debole del nemico, Orion infatti dichiara "La fonte dei nostri poteri è la stessa… peccato però che le mie risorse siano superiori!" e poi scaglia la Spada di Asgard. Nonostante le grida di Phoenix e Pegasus, Sirio viene investito in pieno dalla forza dell'assalto, ma in suo soccorso giunge la voce di Lady Isabel "Dragone, rare sono state le volte che ho dovuto infonderti coraggio e fiducia… forse questa è la prima volta… ma ora da te dipende la salvezza dell'umanità. Perdonami per le parole che ti dico: ricorda il tuo passato, cavaliere, il tuo passato!". Nel precipitare al suolo, Sirio si chiede a quale parte del suo passato si riferisca la donna, poi ricorda la battaglia con Capricorn alla decima casa e la pienezza del Dragone, il colpo che dona il potere assoluto. Convinto che sia questa l'arma cui Isabel si riferisce, Sirio riprende la lotta e, bloccato Orion alle spalle, inizia ad espandere il suo cosmo verso i limiti massimi. Orion è spaventato dalle intenzioni suicide del cavaliere, che è pronto al sacrificio, certo dell'approvazione di Atena e Capricorn. Proprio la voce del cavaliere della decima casa però lo ferma, affermando "Se perdi te stesso insieme ad Orion, che cosa ne sarà dello zaffiro di Odino? Cenere forse." Sirio comprende di essersi lasciato trasportare dalla foga perché usando la Pienezza del Dragone non resterebbe nulla del settimo zaffiro, e quindi non sarebbe più possibile ottenere Balmunk e salvare Atena. Orion approfitta di quest'esitazione per colpire il guerriero all'addome e liberarsi dalla sua stretta, poi grida "Userò il colpo che mi venne dato in dono dal drago della leggenda!" e sferra gli Occhi del Drago, travolgendo l'eroe sotto gli occhi sconvolti dei compagni. Vivo, ma gravemente ferito, Sirio si chiede se Orion è davvero invulnerabile, ed in suo soccorso giunge la voce del maestro, che gli ricorda il giorno dell'addestramento in cui il ragazzo si esercitava con le spade. Lo scopo dei duelli che Sirio combatteva con altri giovani era quello di individuare il momento esatto per colpire, il breve attimo in cui la guardia è scoperta ed il nemico è vulnerabile. Rinfrancato da questi ricordi e deciso a salvare Atena e l'umanità, Sirio si rialza, pronto a cercare di colpire il punto debole di Orion. Il cavaliere del nord è sbalordito dalla resistenza del suo giovane avversario, ancora vivo dopo aver subito gli Occhi del Drago senza neanche indossare l'armatura, poi salta di fronte a lui e si prepara a ripetere l'attacco mortale. Dragone però resta immobile ad osservare l'avversario, ed in una frazione di secondo scopre che, nell'attaccare, Orion lascia scoperto il cuore. Individuato il punto debole, Sirio lancia il Drago Nascente, proprio mentre Orion usa gli Occhi del Drago. Entrambi gli attacchi vanno a segno, Sirio viene colpito al volto e precipita al suolo, dove una pozza di sangue si allarga sotto il suo corpo, ma anche Orion, raggiunto al torace, si accascia a terra. "E' così ci sei riuscito!" commenta il guerriero di Asgard stringendosi il petto. Pegasus chiede spiegazioni e Sirio, gravemente ferito, gli ricorda l'incontro della Guerra Galattica in cui loro si affrontarono. In quell'occasione Pegasus vinse riuscendo a scoprire il punto debole del suo avversario "Il torace, che è lo stesso punto debole di Orion. Ricordi come mi colpisti quel giorno durante la Guerra Galattica? nello stesso modo dovrai colpire Orion!" dichiara Dragone, che poi racconta un particolare della leggenda di Orion. Dopo aver ucciso il drago, Orion si bagnò del suo sangue, ma una foglia si posò sulla sua schiena, impedendo al sangue di coprirlo in quel punto. "E' sempre stato il suo timore più grande quello di essere colpito alle spalle, ma noi non lo faremo perché siamo cavalieri di Atena. Dovremo arrivarci dal torace! Proprio nel momento in cui Orion abbassa il pugno per colpire, proprio quando sta per attaccare. E' quello l'attimo!" spiega l'eroe. Rialzandosi, Orion si complimenta con l'avversario, ma, togliendo la mano, svela che il Dragone Nascente non è riuscito a superare l'armatura del nord. Pegasus e Phoenix sono amareggiati, ma Sirio si rimette in piedi ed afferma "E' bene così, posso dire di aver assolto il mio compito! Sono pienamente soddisfatto! L'unico mio intento era quello di indicare a Pegasus dove colpire. Nient'altro, solamente questo: mostrargli il punto esatto, ma non con parole, con azioni." Sotto gli occhi dei compagni e di Orion, stupefatto da tanto coraggio, Dragone sviene a terra, e nello stesso momento Pegasus si rialza, pronto a riprendere la battaglia. "Grazie a Sirio non rischierò la vita, no, non più di tanto. Lui mi ha indicato la strada, a me non resterà che seguirla! E' stata un'ennesima prova della sua amicizia, ha rischiato la vita al posto mio! Non lo deluderò!". Il nobile sentimento di sincera amicizia che ha spinto Sirio, ed ora sorregge Pegasus, aumenta i dubbi di Orion, sempre meno convinto della causa per cui combatte. Sulla terrazza, Ilda avverte l'esitazione del cavaliere, ma improvvisamente una voce risuona nelle sue stanze "Ilda di Polaris, l'obiettivo che ti è stato dato lo stai fallendo!" dichiara qualcuno, che, pur restando nell'ombra, si presenta come fedele servitore di colui che ha donato alla donna l'Anello del Nibelungo. Ignari di tutto ciò, Pegasus ed Orion sono pronti ad affrontarsi nello scontro decisivo.

Censure Mediaset: Vari tagli in quest'episodio: per prima cosa è stato tagliato parte del flashback di Sirio che si allena con le spade. Nella versione completa, trafigge un nemico e ne ferisce un altro al petto. Quando Sirio ed Orion si scontrano, manca la scena in cui Sirio sputa sangue e poi crolla a terra, mentre un lago di sangue si allarga sotto di lui. Tagliate varie scene del flashback di Orion, tra cui quella in cui la testa mozzata del drago vola via, quella in cui il sangue gronda sulla schiena del guerriero e, per due volte, quella in cui Orion viene ferito alle spalle da una lancia (la seconda volta si sente il suo urlo).

Dati originali: Orion: Dubhe Siegfried. Spada di Asgard: Odin Sword. Occhi del Drago: Dragon Breath Blizard

Manga: L'episodio non esiste nel manga.

Videocassette: L'episodio è presente nelle cassette n°19 Yamato e n°48 DeAgostini

Fonti: Siegfried, ovvero Sigfrido, è il protagonista di diversi miti germanici, come la Canzone dei Nibelunghi e l'Oro del Reno. Il simbolo della sua armatura è il drago Fafnir, che Sigfrido uccise nel mito, diventando invincibile grazie al suo sangue. Questa parte della leggenda, così come quella del punto debole, sono probabilmente ispirati al mito greco di Achille.

La logica, questa sconosciuta: Sirio ha delle fasce verdi attorno ai polsi, ma nella scorsa puntata non le aveva. Considerato che nella scorsa puntata non si reggeva in piedi, Dragone combatte abbastanza bene. Visto quanto dipende dalla battaglia, perché Isabel è così vaga con Sirio? Contro Capricorn, Sirio non aveva limitato la Pienezza del Dragone "ai limiti consentiti da Atena", ed infatti sarebbe morto se non fosse stato per il cavaliere d'oro. Chi sono i ragazzi con cui si allenava Sirio? sicuramente non altri aspiranti cavalieri visto che in nessun flashback c'è traccia di loro. Dragone dice che riusciva a fermare i fendenti provocando solo ferite superficiali, ma il primo affondo sembra trafiggere in pieno un nemico. Nel flashback del 5°episodio, i dialoghi non sono esattamente gli stessi, anche se si può giustificare il tutto come dei ricordi sbagliati di Pegasus (dopo mesi di battaglie qualche errore di memoria è perdonabile). Il fatto che si possa raggiungere la schiena dal torace non ha del tutto senso, perché il torace è stato ricoperto dal sangue del drago, quindi dovrebbe essere invulnerabile. Come nello scorso episodio, gli abiti di Orion avrebbero dovuto impedire al sangue di coprirlo completamente, quindi non ci sarebbe stato bisogno di colpire esattamente al cuore. Perché Orion non è morto quando quell'uomo lo ha colpito al punto debole con la lancia? Quando Sirio si rialza, il sangue che c'era sotto il suo volto è scomparso. Orion dice che il suo torace è vulnerabile solo per 1/1000 di secondo, ma quando Dragone lo ha colpito era passato sicuramente più tempo. L'inizio dell'episodio riprende la fine di quello precedente con gli stessi disegni, sono stati cambiati però l'effetto di luce quando Orion unisce i pugni e la tempesta di neve evocata dagli Occhi del Drago è molto più intensa.

Note: "E' stata un'ennesima prova della sua amicizia, ha rischiato la vita al posto mio". Uno splendido episodio, che riesce benissimo a mischiare la battaglia, piacevole e dinamica, con i sentimenti e gli ideali tipici della serie. Interessante nel finale l'apparizione di Syria, che pone le basi per il capitolo di Nettuno. Per la prima volta un cavaliere, in questo caso Phoenix, si riferisce direttamente alla sapienza di Sirio, considerandola l'arma che permetterà al cavaliere di vincere. In effetti le parole di Phoenix sono profetiche, perché è solo grazie alla conoscenza della leggenda del drago ed ai ricordi dell'addestramento che Sirio riesce a trovare il punto debole del nemico, e questo mostra ancora una volta che nei Cavalieri le battaglie non si combattono, e vincono, solo sul piano fisico. Per "assistere in battaglia", Dragone intende consigliare, cosa che in effetti Phoenix fa sin dall'inizio. Orion conosce Sirio di fama, oppure ne intuisce il nome ad esclusione, visto che ha già battuto gli altri quattro cavalieri. Come il guerriero afferma, lui è Sirio hanno lo stesso simbolo, anche se le loro tecniche sono molto diverse. Dopo Dragone Nero nel 13° episodio, è la seconda volta che Sirio affronta un nemico con il suo stesso simbolo. All'inizio del duello, Orion conferma di aver ucciso un drago durante l'addestramento. Sirio conosce la leggenda, abbastanza dettagliatamente come vedremo più avanti. Pur non avendo mai ricevuto direttamente la Spada di Asgard, Phoenix la riconosce dalla posa di Orion e dice invano al compagno di scappare. Isabel dice che "forse questa è la prima volta" che accorre in aiuto di Sirio: Tecnicamente questo è sbagliato, la donna l'aveva già aiutato ad esempio contro Cancer (episodi 48 e 50) e Luxor (episodio 79). E' comunque la prima volta che gli suggerisce in qualche modo come arrivare alla vittoria. Ovviamente, il "passato" cui si riferisce non è la Pienezza del Dragone, ma l'incontro con Pegasus alla Guerra Galattica. E' interessante notare che, se Atena lo volesse, Sirio sarebbe pronto a sacrificarsi senza esitazione. Come nel 78°episodio, Capricorn sembra seguire le vicende di Sirio dall'alto dei cieli. Durante l'addestramento, Sirio si è allenato anche con le spade, il che spiega la maestria mostrata nel 59° episodio. Quest'allenamento comunque sembra più mirato a studiare l'avversario per cogliere l'attimo in cui colpire, che a imparare l'uso della spada. E' evidente che nel dire "E' impossibile scoprire ciò che non esiste" Orion mente, in modo da scoraggiare l'avversario. Prima di lanciare il Drago Nascente, Sirio grida a Pegasus di guardarlo con attenzione. Il secondo flashback, quello del Maestro dei Cinque Picchi, dà la vaga impressione che tutti i cavalieri che hanno come simbolo il drago siano vulnerabili al cuore. Sia Sirio che Orion scoprono il loro punto debole nel momento in cui attaccano: Orion per lanciare gli Occhi del Drago usa entrambe le mani, Sirio solo la destra, ma nel 66°episodio Capricorn spiegava che, per dare piena forza al Dragone Nascente, è necessario un ampio movimento del braccio sinistro, che lascia quindi scoperto il cuore. Le immagini della leggenda, in cui vediamo un uomo colpire Orion al punto debole con una lancia, tendono a confermare che il personaggio di quella leggenda è il vero Sigfrido. A parte l'armatura di Alcor, è la prima volta che vediamo un'armatura del nord danneggiata. In questo caso, sembra che il colpo di Sirio non l'abbia totalmente oltrepassata, infatti dal foro non si vede il vestito rosso del cavaliere. Come scopriremo nel prossimo episodio, è Syria delle Sirene, generale di Nettuno, la voce che parla ad Ilda. Il torace di Orion è indifeso per un millesimo di secondo, tempo dieci volte inferiore a quello di Sirio, che nel 5°episodio era un centesimo di secondo (anche se, essendo aumentata la velocità di esecuzione del cavaliere, è possibile che il suo tempo si sia abbassato ulteriormente). Ci sono immagini del 95°, 66°, 78° e 5° episodio. In particolare, il flashback del 5°episodio è fino ad ora il più vecchio della serie (91 episodi di distanza).

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