EPISODIO N°95

CAVALIERE SENZA PUNTI DEBOLI

«EROE DAL CUORE NOBILE! IL LEGGENDARIO CAVALIERE RINATO»

Disegnatori Mitsuo Shindô, Tatsuya Furukawa, Takeyuki Suzuki

Personaggi presenti: Orion, Pegasus, Cristal, Andromeda, Phoenix, Sirio, Ilda, Maestro dei Cinque Picchi, Artax, Flare, Kiki, Isabel.

Nella capanna, Flare, seppur debole, vuole tornare al picco ghiacciato per essere vicina ad Atena, la cui vita corre un rischio sempre maggiore ora che la notte si sta avvicinando. Kiki cerca invano di dissuaderla, e la ragazza lo invita a guardare le stelle dell'orsa, spiegando che l'unica che brilla ancora è quella di Orion, cavaliere che è già parte del mito. Nel corso dell'addestramento infatti uccise un dragone che infestava la zona e si bagnò del suo sangue, ottenendo l'invulnerabilità. A palazzo, Phoenix ed Andromeda trovano Cristal, ancora disteso a terra. Cristal li incita a proseguire, ma Phoenix gli tende la mano, convincendolo a venire con loro. L'unico a mancare ora è Dragone, ancora svenuto nella foresta dove aveva sconfitto Megres. Pegasus intanto ha raggiunto il piazzale ai piedi dell'enorme statua di Odino e sta osservando i quattro zaffiri che ha in meno quando di fronte a lui compare "Orion, cavaliere d'Asgard! Colui che ti sconfiggerà!". Presentatosi, Orion bolla come menzogne le parole di Pegasus sull'anello del Nibelungo, obbligando il cavaliere ad attaccare. Il Fulmine di Pegasus però non ha il minimo effetto sul cavaliere, che lo contrasta restando immobile. "E' privo di ogni efficacia qualsiasi colpo su di me, anche il più pericoloso e deciso!" dichiara Orion prima di evitare l'assalto successivo e colpire Pegasus con un pugno poderoso. Travolto, il cavaliere perde i quattro zaffiri che aveva in mano. Desideroso di vendicare i suoi compagni caduti in battaglia, Orion lancia la Spada di Asgard contro il nemico, che crolla al suolo sotto gli occhi di Phoenix, Cristal e Andromeda, appena arrivati. Mentre Flare, raggiunto il picco ghiacciato, si unisce nella preghiera ad Isabel, sempre più debole, nella foresta Sirio avverte la voce del maestro che lo incita a rialzarsi prima di morire per il freddo. In un lampo di luce, Dragone si libera dalla neve che lo copriva. A palazzo, Cristal è troppo stanco per lottare e così, affidato il compagno ad Andromeda, è Phoenix ad affrontare il cavaliere di Asgard. I suoi assalti però non hanno maggior fortuna di quelli di Pegasus, e la fenice si trova ben presto in serie difficoltà. Dopo alcuni secondi di sostanziale equilibrio infatti, Phoenix si ritrova alla mercé dei colpi nemici, sotto lo sguardo attonito di Cristal e Andromeda. L'eroe riesce a salvarsi dal colpo di grazia di Orion, ma esce gravemente ferito dallo scontro successivo. "Hai vinto molti nemici, non ti sia d'illusione però! Tra tutti quelli che hai incontrato, nessuno era come me! Nessuno era invulnerabile!" dichiara Orion mentre il nemico crolla privo di sensi a terra. Battuto Phoenix, Orion si concentra su Andromeda e Cristal, debole al punto da non reggersi in piedi. Andromeda dispone la catena difensiva attorno a se ed all'amico, ma Orion usa di nuovo la Spada di Asgard, infrangendo le difese del cavaliere e travolgendolo insieme al compagno. In pochi minuti i quattro cavalieri sono stati sconfitti ed i sei zaffiri sono sparsi al suolo. Mentre Ilda esulta per la vittoria e Sirio si avvicina al palazzo, Orion raccoglie lo zaffiro di Artax e ricorda un giorno di non molto tempo prima, quando lui ed il giovane cavaliere tranquillizzavano Ilda e Flare dicendo che in caso di guerra le avrebbero protette. Flare non prendeva sul serio le loro parole, ma Ilda era seriamente preoccupata dall'eventualità di una guerra. Sirio nel frattempo raggiunge i cancelli del palazzo, ma perde i sensi prima di entrare, proprio mentre Pegasus si rialza per combattere, ed anche Phoenix mostra di essere ancora vivo. Pegasus comunque è l'unico ad avere ancora la forza di combattere ed espande il suo cosmo, stupendo Orion, che pensa "Non vi è simile fermezza d'animo in un invasore! Chi invade non ha solide ragioni morali!". Ilda esorta telepaticamente il cavaliere a non indugiare, ma Orion inizia a titubare alle parole di Pegasus riguardo la possessione di Ilda, specie perché tempo prima anche Flare gli aveva mostrato gli stessi timori. Alla fine però Orion decide di combattere com'è suo dovere di cavaliere del Nord, e si prepara a sferrare contro il nemico il suo colpo più forte: gli Occhi del Drago. Tisifone, appena arrivata sorreggendo Sirio, cerca di proteggere l'amato con il suo corpo, ma sotto gli occhi di Dragone entrambi vengono travolti.

Censure Mediaset: Tagliata la scena in cui gocce di sangue cadono davanti a Phoenix, ferito.

Dati originali: Orion: Dubhe Siegfried. Spada di Asgard: Odin Sword. Occhi del Drago: Dragon Breath Blizard

Manga: L'episodio non esiste nel manga.

Videocassette: L'episodio è presente nelle cassette n°19 Yamato e n°48 DeAgostini

Fonti: Siegfried, ovvero Sigfrido, è il protagonista di diversi miti germanici, come la Canzone dei Nibelunghi e l'Oro del Reno. Il simbolo della sua armatura è il drago Fafnir, che Sigfrido uccise nel mito, diventando invincibile grazie al suo sangue. Questa parte della leggenda, così come quella del punto debole, sono probabilmente ispirati al mito greco di Achille.

La logica, questa sconosciuta: Il 94°episodio terminava con una bufera di neve, ma ora non ce n'è traccia. Sempre nella scorsa puntata Pegasus lasciava Cristal supino (a faccia in su), ma ora Phoenix e Andromeda lo trovano prono (a faccia in giù), e circondato da rocce. Dopo aver ucciso il drago, Orion non è coperto al cento per cento dal sangue, e soprattutto indossa una specie di pelliccia, che avrebbe dovuto impedire a parte del sangue di raggiungerlo. Nel 91°episodio Pegasus sapeva il nome di Orion, ora lo ignora. Mizar aveva distrutto la catena di difesa di Andromeda (quella con la punta rotonda) nel 92°episodio, ma ora il cavaliere la usa per difendersi. Gli zaffiri sono tutti uguali, come fa Orion a prendere proprio quello di Artax? Dalle immagini sembra che il colpo di Orion passi Tisifone da parte a parte, ma nella prossima puntata scopriremo che non è così.

Note: "Orion è già parte del mito." Il primo di una serie di episodi appassionanti. La battaglia con Orion non è triste come quella con Luxor, o toccante come quelle con Mime ed Alcor, ma i combattimenti ad alto livello e la personalità del cavaliere ovviano ottimamente al problema, permettendo di realizzare un episodio estremamente dinamico e piacevole, in cui i cavalieri si battono non solo con il cosmo ma anche corpo a corpo. Da questo punto di vista, uno dei migliori episodi della serie di Asgard. La puntata inizia mostrando di nuovo le ultime scene della precedente, a partire dal commiato di Alcor, ma non c'è il monologo del cavaliere ombra che si allontana. Come già intuito in diversi episodi, quando un cavaliere del nord muore o comunque è molto debole, la stella corrispondente nell'Orsa Maggiore smette di brillare. Sull'identità di Orion ci sono due correnti di pensiero: secondo la prima, portata avanti anche dal doppiaggio italiano, è stato lui stesso ad uccidere il drago, durante l'addestramento. Secondo la seconda invece, Orion discende o comunque è la reincarnazione del Sigfrido del mito, e quindi la sua invulnerabilità è una specie di "dono ereditario". Quest'ipotesi è portata avanti dal titolo giapponese e da alcuni dettagli: per prima cosa non si era mai neanche fatto accenno al fatto che ad Asgard vivessero dei draghi, e poi, dopo che Orion ha ucciso la creatura, alle sue spalle si vede un tesoro, che potrebbe essere il tesoro del Reno di cui parlano le leggende germaniche. Il drago ucciso da Orion non assomiglia affatto a quello cinese di Sirio, confermando che esistono almeno due razze distinte di dragoni. Orion, recatosi dal drago a cavallo e con indosso un'armatura dorata, che la creatura distrusse, lo uccise decapitandolo con la spada, e si lasciò ricoprire dal suo sangue. In una scena dalla splendida caratterizzazione, Cristal accetta la mano tesagli da Phoenix. Questo è molto significativo sia perché il cavaliere del cigno ha sempre rifiutato ogni aiuto (vedi ad esempio episodi 9, 19, 21 e 77) e sia per via dei suoi trascorsi con Phoenix. A testimonianza della tormenta vista nella scorsa puntata, il corpo di Sirio è coperto di neve. Il braccio destro di Pegasus è ancora annerito per via dello scontro con Megres dell'88°episodio. Sebbene il drago ucciso da Orion, Fafnir, avesse una sola testa, l'armatura del cavaliere ne ha due, una come elmo e l'altra come coprispalla destro. Lo zaffiro di Orion è nella cintura, mentre l'elmo ha un paramento che scatta in avanti in caso di necessità. La Spada di Asgard è un colpo in due fasi: il nemico viene prima travolto dall'esplosione, poi dai frammenti del suolo che scattano verso di lui. Orion sembra aver sentito parlare di Phoenix e delle sue vittorie, anche se non è affatto impressionato. I "molti nemici" cui accenna sono, tra gli altri, Jango, Agape, Loto, Pavone, Virgo (in qualche modo), Mime e Alcor. La catena difensiva di Andromeda appare vulnerabile ai colpi che vanno dal basso verso l'alto. Sirio dopo essersi ripreso non ha indossato di nuovo l'armatura del Dragone, forse per via del peso eccessivo (vedi 13°episodio). La fontana accanto alla quale Ilda ed Orion parlano nel flashback sembra quella ghiacciata che abbiamo visto in diversi episodi. Quelle immagini tra l'altro confermano che Asgard non è coperta dalla neve per tutto l'anno, e che in primavera o estate sbocciano i fiori. Implicitamente questo significa che i fatti attuali sono ambientati in inverno. Sempre nel flashback, Artax accenna al fatto che una pericolosa minaccia esterna era già stata prevista nei libri del mito (vedi 90° episodio). Come intuibile, c'è una buona amicizia tra Orion ed Artax, ed è possibile che si conoscessero fin da piccoli (anche se il primo è palesemente più grande. Curiosamente, nel mito fu un personaggio di nome Hagen ad uccidere Sigfrido). Artax e Flare sono chiaramente le controparti giovani e spensierate di Orion ed Ilda. Flare considera i due giovani cavalieri degli attaccabrighe, ma probabilmente sta scherzando. Ilda dice "[…] a prendere di nuovo le armi", confermando che in passato il popolo di Asgard era spesso impegnato in guerre. Quando Orion sta per calpestare Phoenix, Pegasus lo colpisce alle spalle, ed il suo attacco sembra ottenere qualche effetto (che si sia avvicinato al punto debole che scopriremo nella prossima puntata?). Prima del giuramento di fedeltà visto nel 74°episodio, Flare aveva tentato invano di dissuadere Orion dal seguirla. Tisifone protegge Pegasus col proprio corpo, più o meno come aveva fatto con lei Andromeda nel 92°episodio, e con gli stessi risultati.

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