EPISODIO N°85

FOLKEN E MIME

«IL DOLORE DELL'EROE! UN ODIO SEPOLTO NEL GHIACCIO»

Disegnatori Mitsuo Shindô, Tatsuya Furukawa, Takeyuki Suzuki

Personaggi presenti: Phoenix, Mime, Andromeda, Orion, Mizar, Ilda, Folken, genitori di Mime, abitanti di Iisung.

La battaglia tra Phoenix e Mime comincia, e quest'ultimo, grazie all'esperienza acquisita affrontando Gemini, riesce a schivare gli attacchi nemici. Mime inizia allora a suonare la cetra e moltiplica la sua immagine, mentre la sua musica intorpidisce Phoenix, che rischia di addormentarsi. Andromeda grida invano al fratello di ignorare la musica, e così Mime può facilmente approfittare del suo torpore per colpirlo. Tutt'altro che sconfitto però, Phoenix si lancia all'attacco, ma il suo pugno viene bloccato dal nemico. Il cavaliere della fenice commenta le affinità tra i suoi poteri e quelli dell'avversario, entrambi basati sull'illusione, poi però, fissandolo negli occhi, riesce a scorgere nel suo cuore, triste e combattuto tra due emozioni. Alla fine il potere di Mime ha il sopravvento e Phoenix viene spinto indietro "E' la prima volta che fronteggio un cavaliere così abile" si complimenta il guerriero del nord. A palazzo, Ilda nutre delle incertezze sulla vittoria di Mime, ma Orion la rassicura ricordandole che Mime è figlio di Folken, uno dei più grandi guerrieri di Asgard, ed è persino superiore al defunto genitore. Sul campo di battaglia, Mime chiede a Phoenix "Come mai hai messo la tua fiera e orgogliosa forza al servizio di Lady Isabel ?". Il cavaliere della fenice risponde che è li per portare la pace, ed aggiunge "Noi non abbiamo invaso Asgard, voi l'avete fatto! Essere invasore per me ha un altro significato, è invasore colui che usando violenza vuole asservire un intero popolo o addirittura l'umanità alla sua sete di potere!". Phoenix ricorda come un tempo combatteva da solo, in nome dell'ambizione, ma poi si è unito ai cavalieri ed ha deciso di combattere per la giustizia. Le parole dell'eroe però non impressionano Mime, e quando Phoenix attacca ne blocca il pugno con un'unica corda di cetra, per poi spingerlo addirittura indietro. Il cavaliere di Atena tenta di schivare i colpi nemici, lanciati alla velocità della luce, ma alla fine cede e viene travolto. Stanco delle parole, Mime si prepara ad eliminare Phoenix, ma il cavaliere della fenice ribatte dicendo che anche nel suo cuore c'è amore. Per negare quest'affermazione, Mime racconta a Phoenix la sua storia: da piccolo, non voleva imparare a combattere ed amava suonare la cetra. Suo padre Folken, glorioso guerriero di Asgard, era però contrario e voleva fare di lui un prode cavaliere. Mime, molto diverso da lui, si sentiva incompreso e solo, finché un giorno, completato l'addestramento, corse a casa cercare il padre. L'uomo non era lì, ma su un mobile Mime trovò un medaglione, al cui interno c'era la foto di una giovane coppia con un figlio neonato. "Sono i tuoi veri genitori!" tuonò Folken alle sue spalle, per poi raccontare che, anni prima, era stato inviato in una città di provincia per risolvere delle questioni diplomatiche. Alla fine però si scontrò col padre del bambino, che era consigliere della città, ed uccise sia lui che la giovane moglie, salvando solo il loro bambino neonato. Saputa questa verità, Mime accusò il padre di averlo usato per mettere a tacere la sua coscienza, e prima che l'uomo potesse spiegarsi lo uccise con un colpo solo. Da allora il suo animo si volse al male e l'odio ebbe il sopravvento. Phoenix però non crede del tutto a questa storia e ritiene ancora Mime un uomo nobile. Per provare le sue parole, il guerriero lancia il Fantasma Diabolico, e nella mente di Mime riappaiono dei ricordi sepolti in profondità nel suo cuore. Mime vede Folken che si prende cura di lui quando è malato, che lo protegge dal freddo, che gli stringe la mano. Folken chiese perdono prima di morire e raccontò la verità: aveva dovuto uccidere i suoi genitori perché costretto e poi, dopo averli sepolti, si prese cura di Mime a costo della sua vita. "Invece di capirlo lo hai ucciso" accusa Phoenix "Tu amavi Folken!". Mime è confuso e si stringe la testa con le mani, ma alla fine l'odio ha il sopravvento ed il cavaliere si rialza, pronto a finire Phoenix.

Censure Mediaset: L'episodio non ha subito censure.

Dati originali: Mime: Benetnasch Mime. Melodia delle Tenebre: Stringer Requiem

Manga: L'episodio non esiste nel manga.

Videocassette: L'episodio è presente nelle cassette n°17 Yamato e n°43 DeAgostini

Fonti: In alcune versioni della saga dei Nibelunghi Mime è il nome del nano che allevò il giovane Sigfrido. Le scene in cui gli animali ascoltano la musica di Mime potrebbero essere ispirate al mito di Orfeo.

La logica, questa sconosciuta: Quando Phoenix appoggia Andromeda alla roccia, sul corpo di quest'ultimo non c'è traccia di sangue. In alcune scene (specie quanto attacca) Mime ha di nuovo l'elmetto. Verso la fine, la cetra appare e scompare dalle mani di Mime.

Note: "Invece di capirlo lo hai ucciso" Un toccante episodio, che comunque è solo il preludio alla "redenzione" di Mime che avverrà nella puntata successiva. Il suo rapporto con Folken, di segreta ammirazione prima e di ostilità poi, è stupendamente descritto, anche grazie all'uso della musica. Buono è anche il modo in cui è reso Phoenix, che per la prima volta prova a parlare con l'avversario. Anche stavolta l'episodio inizia con le ultime scene del precedente. In qualche modo Phoenix si di Lady Isabel e degli zaffiri. I colpi di Mime assomigliano a quelli di Gemini, anche se paragonarlo al cavaliere d'oro è probabilmente un'esagerazione. Sia i poteri di Mime che quelli di Phoenix si basano sull'illusione, che il primo crea con la musica, il secondo manipolando la mente. Ilda non sa ancora che Phoenix è intervenuto nel combattimento tra Mime e Andromeda. Orion, Mizar ed Ilda sanno di Folken, un cavaliere così forte da non essere mai stato vinto. Mime ha sentito parlare di Phoenix e sa che può risorgere dalle sue ceneri. Il cavaliere del nord può lanciare numerosi colpi alla velocità della luce. Mime sapeva suonare la cetra già da piccolo, e persino gli animali si fermavano ad ascoltarlo, ma Folken non apprezzava affatto questa sua abilità in quella che definisce "un'arte per signorine". Folken era noto in tutta Asgard e le madri lo additavano come esempio per i figli. Mime terminò l'addestramento a 15 anni. E' possibile che Folken avesse lasciato volontariamente in bella vista il medaglione, in modo da poter affrontare con Mime l'argomento del suo passato, altrimenti il ragazzo avrebbe dovuto trovarlo prima. La città in cui Mime nacque si chiamava Iisung, e stava per entrare in guerra con Asgard per ragioni di confine. Folken avrebbe dovuto trattare una pace, ma fu attaccato dal padre di Mime, Altsi, consigliere di Iisung, che cercò di ucciderlo alle spalle. Per difendersi, Folken attaccò, e la moglie dell'uomo rimase uccisa nel tentativo di proteggere il marito col proprio corpo. E' molto probabile che tutto ciò sia successo prima che Ilda salisse al trono di Asgard, perché in quel caso le cose si sarebbero risolte pacificamente e comunque non sarebbe stato inviato un guerriero come Folken. Più avanti, si accenna ad una rivolta in atto ad Iisung. Folken conosceva delle persone ad Iisung. Pur non essendo un cavaliere (non ha armatura), Folken sa usare il potere del cosmo e lancia fasci di luce. Mime, con i suoi capelli chiari ed occhi rossi, ha decisamente preso dalla madre. Se Mime era quindicenne al tempo della morte di Folken, ora potrebbe avere all'incirca 18 - 20 anni. Tra l'altro, la sua voce da adolescente è diversa di quella da adulto. Stavolta anziché creare un'orribile illusione il Fantasma Diabolico si limita a riportare in superficie vecchi ricordi. E' quindi probabile che Phoenix possa regolarne gli effetti in qualche modo. Quando l'odio ha il sopravvento su Mime, le catene di Andromeda lo avvertono finalmente come nemico. Forse per la prima volta della serie Pegasus non compare. Ci sono immagini del 72°, 22° e 84°episodio.

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