EPISODIO N°76
PRIMA BATTAGLIA
«IL GIGANTESCO THOR! IL COSMO DELL'ODIO»
Disegnatori Nobuyoshi Sakasado
Personaggi presenti: Pegasus, Cristal, Andromeda, Thor, Orion, Ilda, Kiki, Flare, Isabel, Castalia.
Mentre Isabel continua la preghiera, i tre eroi corrono lungo il sentiero che porta a palazzo, il quale da una parte costeggia una parete rocciosa e dall'altra una ripida discesa, interrotta da costoni coperti di neve e ghiaccio. All'improvviso la catena di Andromeda avverte la presenza di un nemico e dal nulla appaiono i due martelli di Thor, lanciati contro il nemico. I cavalieri evitano i magli, che provocano una piccola frana, poi vedono il loro nemico in piedi di fronte a loro, pronto ad affrontarli. Quando Thor solleva il braccio per lanciare di nuovo la sua arma, Andromeda lo blocca con la catena, mentre Cristal usa la Polvere di diamanti, congelandolo. I tre amici pensano di aver già vinto e corrono verso Thor per proseguire il cammino, ma il cavaliere d'Asgard ricorda a Cristal che, per chi come lui vive in quella gelida terra, i ghiacci della Siberia che il ragazzo usa sono ben misera cosa. Thor frantuma dunque il ghiaccio, ed al tempo stesso lancia una scarica di energia, che risale la catena di Andromeda ed atterra l'eroe, subito soccorso dai due compagni. Mentre il ragazzo si rialza, Pegasus afferma che non possono perdere tempo a combattere insieme e quindi si devono separare, come già alle dodici case. Egli quindi affronterà il nemico, per permettere ai due amici di proseguire nella corsa. Quando Thor lancia i due martelli, Pegasus li respinge col fulmine, mentre Cristal ed Andromeda superano il nemico. Pegasus deride Thor "Non è poi granché la tua ferraglia…fabbricata a basso costo?", ma con suo grande stupore i magli tornano indietro, superando il gigante d'Asgard e colpendo Cristal ed Andromeda, che cadono svenuti. Thor lancia di nuovo la sua arma, stavolta contro Pegasus, ma il ragazzo, che arriva appena alle ginocchia del nemico, riesce a schivare i martelli e si prepara a scagliare il fulmine. I martelli però non sono l'unica arma di Thor, che usa il suo colpo segreto, il "Braccio di Titano", col quale centra in pieno il nemico, atterrandolo e facendolo rotolare lungo la superficie innevata fino ad uno dei costoni che si trovano più in basso. Thor salta accanto al corpo del nemico, iniziando a calpestarne la testa col gigantesco piede fino a seppellirlo nel ghiaccio. Bruciando il suo cosmo però, Pegasus si rialza, sollevando il piede del nemico, il quale reagisce saltando in aria per vibrare un calcio poderoso. Pegasus evita con un salto il colpo, che distrugge il ghiaccio, ma Thor avanza verso di lui e ferma con il palmo della mano il fulmine che il nemico ha lanciato, per poi spegnerlo semplicemente stringendo il pugno. Il cavaliere di Atena è stupefatto di fronte ad una tale prova di forza e subisce in pieno il Braccio di Titano, che lo manda a tappeto. Mentre la neve, spinta dal vento, inizia a ricoprire il corpo del ragazzo, Pegasus è sul punto di perdere i sensi quando in suo soccorso giunge Castalia, la quale gli dice di ricordare le battaglie contro i cavalieri d'oro, quando riuscì a vedere i colpi lanciati alla velocità della luce e ad acquisire il settimo senso. Prima di svanire, Castalia raccomanda a Pegasus di ricordare quello che è stato e trovare dentro di se la forza per reagire. Il ragazzo ricorda allora il duello con Toro, alla seconda casa, ed anche quando riuscì a distinguere i colpi di Ioria, alla quinta casa. Thor si avvicina a Cristal ed Andromeda, ancora svenuti, per finirli, ma Pegasus, di nuovo in piedi, lo ferma, nuovamente pronto allo scontro. Thor lancia il Braccio di Titano, ma stavolta Pegasus riesce a vedere il colpo ed a bloccare il braccio del nemico, per poi lanciarsi in aria insieme a lui ed atterrarlo con una tecnica simile alla "Spirale di Pegasus". Thor cade fra i ghiacci e, anche se si rialza quasi istantaneamente, è stupito dalla forza del suo nemico. Pegasus approfitta allora di un attimo di debolezza del gigante, ferito dall'attacco precedente, per travolgerlo col suo fulmine, scagliandolo contro le rocce. Il corpo di Thor è sepolto dalla neve e l'eroe è certo della vittoria, ma la sua sicurezza vacilla quando il guerriero si rialza, liberandosi dal ghiaccio. Thor, come ogni uomo del Nord, è infatti abituato alla lotta, prima contro il gelido clima, poi contro i nemici, ed ora lotta perché il suo popolo possa finalmente vivere in un posto dove risplenda il sole. Ilda sembra decisa a realizzare questo sogno ed i cavalieri la seguono, riconoscenti anche per le armature. Pegasus tenta invano di convincere il nemico che Ilda è stata plagiata dall'anello maledetto, poi Thor brucia al massimo il suo cosmo e colpisce il nemico col Braccio di Titano, scaraventandolo sul costone sottostante.
Censure Mediaset: Nessun taglio in questa puntata.
Dati originali: Thor: Phecda (Gamma) Thor. Braccio di Titano: Titanic Hercules
Manga: L'episodio non esiste nel manga.
Videocassette: L'episodio è presente nelle cassette n°15 Yamato e n°38 DeAgostini
Fonti: Nella mitologia vichinga, Thor, figlio di Odino, era il Dio del Tuono e proteggeva gli umani dalla minaccia dei giganti. La sua arma era il mantello Mjomnir, capace di tornare indietro dopo essere stato lanciato. Per alcuni dei miti che hanno protagonista Thor vi rimando alla sezione mitologica del sito. L'armatura di Thor rappresenta Migdarg, un serpente figlio di Loki, tanto grande da stringere la terra nelle sue spire. L'animale era nemico del Dio Thor, ed il giorno del Ragnarok (Il crepuscolo degli Dei), si scontrò con lui e venne ucciso. Dopo aver compiuto nove passi però, anche Thor morì, a causa del veleno del serpente.
La logica, questa sconosciuta: L’unico sentiero per Asgard non può essere così impervio, visto che Ilda lo percorreva quotidianamente per andare a pregare Odino. Da dove spunta il crepaccio in cui cade Pegasus? nelle immagini precedenti non ce n’era traccia. L’altezza di Thor varia a seconda delle scene.
Note: "Il suo cosmo è di grande potere. Colmo di risentimento, di astio. Carico di rancore!" Una puntata piacevole, lo scontro tra Thor e Pegasus è realizzato bene, e ci sono i primi accenni alle motivazioni del personaggio. Anche questo episodio, il terzo consecutivo, è privo del riassunto iniziale. Da qui in avanti in effetti i riassunti si faranno meno frequenti, fino a sparire del tutto nella saga di Nettuno. Parlando di "amici sicuri" Pegasus si riferisce chiaramente a Sirio e Phoenix, ancora assenti. Ancora una volta Pegasus è il primo ad affrontare un nemico, e per la seconda volta consecutiva questo nemico è di dimensioni quasi gigantesche. Thor sa che Cristal è stato addestrato in Siberia. A quanto pare, il gelo di Asgard è molto più rigido di quello della Siberia. Thor sembra immune alla tensione elettromagnetica della catena di Andromeda. Come il Dio Thor, Thor può richiamare le sue asce in caso di bisogno. Per la prima volta si capisce chiaramente che Orion è il secondo di Ilda ed ha il compito di informarla sul procedimento della battaglia. Molte scene della puntata (quella in cui Thor cerca di schiacciare Pegasus, il soccorso di Castalia) rispecchiano quelle con Toro nel 43°episodio. Thor ha sentito parlare del Fulmine di Pegasus, ma è abbastanza forte da estinguerlo con una mano. Evidentemente, Pegasus non è ancora capace di raggiungere in qualsiasi momento il settimo senso, e per questo è in difficoltà contro Thor. Nel consigliare Pegasus, Castalia gli dice che quella è la sua ultima lezione, ed in effetti in futuro non apparirà mai più in aiuto dell’allievo. A quanto pare, il fascio energetico del Braccio di Titano nasconde il vero braccio di Thor, che quindi può essere bloccato. Come nella scorsa puntata, Thor si mostra desideroso di ottenere gloria in battaglia, anche se è probabile che lo faccia per compiacere Ilda e mostrarsi degno dell’investitura. Nel parlare della forza di alcune donne del nord, il gigante si riferisce chiaramente ad Ilda, come mostrato anche dalle immagini. Come gli altri cavalieri di Asgard, Thor sa del piano di Ilda e lo sostiene, ma non sa dell’anello. Secondo il cavaliere, quello che rende potenti gli uomini del nord è il dover affrontare sin da piccoli il gelido clima di Asgard. In realtà, visti i precedenti storici delle popolazioni scandinave, è molto probabile che ci sia del vero nelle sue parole. Il cosmo di Thor è di colore violetto. Ci sono immagini del 43°, 44°, 51° e 74°episodio.