EPISODIO N°64
IL RITORNO DI MICENE
«RAGAZZI, A VOI AFFIDO ATENA!»
Disegnatori Mitsuo Shindô, Tatsuya Furukawa, Takeyuki Suzuki
Personaggi presenti: Pegasus, Sirio, Andromeda, Cristal.
Il cavaliere lascia cadere Andromeda, ma la freccia comunque lo manca di pochissimo, conficcandosi nel muro alle sue spalle. In quel momento, Andromeda si risveglia, ma prima che i cavalieri possano dire qualcosa, la freccia inizia a brillare e nel punto dove si era conficcata, il muro scompare per rivelare una porta segreta. I tre eroi sono pronti ad oltrepassarla, ma prima di entrare Andromeda chiede notizie di Cristal ai due amici. Sirio e Pegasus temono che Cristal sia morto, ma dall'ingresso della casa giunge una voce "Aspettate qualcuno, cavalieri?", e voltandosi i tre vedono arrivare il cavaliere del cigno. Cristal ringrazia Andromeda per averlo salvato e poi i quattro ragazzi, di nuovo insieme, entrano nel passaggio segreto, che si richiude non appena tutti lo hanno oltrepassato. Una volta entrati, i cavalieri si rendono conto che il passaggio non è altro che uno stretto cunicolo roccioso e procedono con circospezione, fino ad arrivare in un punto più ampio. D'improvviso, il soffitto roccioso inizia ad abbassarsi, prima lentamente, poi con sempre maggiore velocità. I cavalieri evitano l'impatto sostenendo il soffitto con le braccia, ma il peso è eccessivo "Pesa, pesa troppo, non ce la facciamo!" afferma Pegasus. Cristal dice ai tre amici di andare avanti perché la fine del tunnel è vicina, continuerà lui a sorreggere il terribile peso, ma Sirio afferma che la battaglia contro Scorpio lo ha indebolito e prende il suo posto. Pegasus non vorrebbe lasciare l'amico, ma Dragone esorta lui e gli altri a proseguire ed a non pensare a lui perché c'è in gioco la salvezza di Atena. Riluttanti, i tre guerrieri iniziano a correre mentre il soffitto, pur frenato dalla forza di Sirio, riprende ad abbassarsi. Quando tutti e tre sono fuori dal passaggio, Sirio scaglia il Dragone nascente distruggendo la volta rocciosa. Così facendo però, Sirio resta sepolto sotto le rocce. Pegasus vorrebbe accorrere in suo aiuto, ma Cristal lo ferma dicendo "Se è vivo se la caverà da solo, nell'altro caso …". Devono avere fiducia in Dragone ed in loro stessi, come aveva consigliato Lady Isabel prima della partenza da Nuova Luxor. Non appena Cristal ha finito di parlare, Andromeda nota una luce di fronte a loro e, convinti che sia l'uscita, i cavalieri si avvicinano. La luce però non proviene da un'uscita, ma una specie di ponte. Dopo essersi assicurato della sua solidità, Pegasus esorta gli amici a seguirlo, ma non appena tutti loro sono sul ponte, quest'ultimo scompare ed i cavalieri precipitano nel vuoto. Una specie di porta di luce però li trasporta nelle caverne sotterranee della nona casa, caverne che, dopo una rapida analisi, si rivelano calcaree. Mentre i tre sono indecisi sul da farsi, la catena di Andromeda segnala un pericolo, e subito inizia una pioggia di stalattiti. Pegasus e Cristal ne evitano la maggior parte, mentre Andromeda lancia la sua catena in modo da conficcarsi nella volta rocciosa e fermare la frana. Il pericolo sembra passato, ma nel punto dove si è conficcata una catena le rocce si frantumano ed esce una cascata. L'acqua riempie ben presto la maggior parte della grotta, ma dal lato opposto a quello in cui i cavalieri si trovano è visibile un nuovo tunnel. Cristal allora manda via i due amici dicendo loro di pensare ad Atena e non preoccuparsi per lui, e subito dopo congela la cascata con la Polvere di diamanti. Inizialmente sembra che il cavaliere sia riuscito nel suo intento, ma dopo qualche attimo il ghiaccio si frantuma e l'acqua travolge Cristal. Rimasti soli, Pegasus ed Andromeda continuano a camminare finché il tunnel si interrompe davanti ad un burrone. L'unica possibilità per raggiungere l'altro lato è legare la catena di Andromeda ad una delle stalattiti rocciose della volta della caverna. Fatto ciò, i due cavalieri si lanciano nel vuoto, ma arrivati a metà strada la stalattite inizia a cedere e la catena a scivolare. Per salvare Pegasus, Andromeda lo lancia verso il bordo roccioso, proprio un attimo prima che la stalattite ceda lasciandolo cadere nel burrone. Pegasus vede attonito l'amico cadere, ma quando poi cerca di issarsi su, la roccia cede facendo cadere anche lui. La caduta di Pegasus si ferma su uno spuntone roccioso, ma invano l'eroe cerca di arrampicarsi. Le forze lo stanno infatti abbandonando e così, prima di svenire, pensa solo "La stella di Pegasus volge al tramonto!". Sembra la fine per i quattro cavalieri di Atena, ma all'improvviso una luce dorata si diffonde nelle caverne, raggiungendoli tutti e dando loro nuove energie. "Carico di luce, il seme in me germoglia. Da ghiaccio in foco il cuore mio tramuta. Dona la forza, la mente mia rinfranca, e per la Dea il braccio mio non stanca!" pensa Pegasus alzandosi e ricominciando ad arrampicarsi. Anche Sirio si rialza, distruggendo le rocce, e così Cristal ed Andromeda. Giunto alla sommità del burrone, Pegasus vede che la fonte della luce era l'armatura di Sagitter e, in un lampo luminoso, si ritrova alla nona casa, in un'altra stanza, insieme ai suoi amici. Tutti i cavalieri hanno udito una voce sfiorare i loro cuori nel nome di Atena, ma, mentre stanno riflettendoci su, l'arco di Sagitter si tende di nuovo. La freccia colpisce il muro di fronte agli eroi e rivela un'iscrizione in greco antico fatta da Micene. La scritta dice "Giovani cavalieri che qui siete giunti, dono a voi la cura e la salvezza di Atena! AIOROS", e nel leggerla i cavalieri capiscono che quelle sono state le ultime parole di Micene, prima di andare incontro ad un destino che sapeva segnato dall'oscurità. Piangendo per la commozione, i cavalieri affermano in coro "Noi cavalieri da te Micene Sagitter di Atena accettiamo la cura!". Sirio afferma "Micene di Sagitter era un cavaliere, ma prima ancora un uomo che ha dato la vita per il pianto di un neonato!", Micene non aveva infatti nessuna prova che la piccola in fasce fosse veramente Atena, eppure ha rischiato la vita, e la sua volontà è giunta a loro dopo tredici lunghissimi anni. Ad un tratto, l'iscrizione scompare, rivelando l'uscita dalla nona casa. Usciti, i cavalieri rinnovano la promessa di proteggere Atena, mentre il rossore del sole, ormai al tramonto, dipinge il grande tempio.
Censure Mediaset: Tagliata, rallentando le scene precedenti, solo il flashback di Lady Isabel trafitta dalla freccia d'oro.
Dati originali: Micene: Aiolos.
Manga: L'episodio è tratto dal n°11 del manga. Quando Pegasus, Sirio ed Andromeda, svenuto, entrano nella casa, la freccia scoccata dall'armatura sfiora Pegasus, ed alle sue spalle appare l'iscrizione in greco. Manca quindi per intero tutta l'avventura nelle caverne sotterranee. Cristal, che sopraggiunge subito dopo l'apparizione dell'iscrizione, non indossa più l'elmetto, che ha lasciato all'ottava casa dopo che gli è caduto durante il combattimento con Scorpio.
Videocassette: L'episodio è presente nelle cassette n°13 Yamato e n°32 DeAgostini
Fonti: Quella del Sagittario, in latino Sagittarius è la più australe fra le costellazioni zodiacali, e giace in gran parte sul piano della Via Lattea, nella direzione del centro galattico. La regione è ricchissima di stelle, ma nessuna appare particolarmente brillante a causa della gran quantità di materia cosmica interstellare esistente verso il nucleo della Galassia. Sono visibili a occhio nudo anche una nebulosa diffusa e un ammasso globulare.
La logica, questa sconosciuta: Apparentemente, la freccia d'oro colpisce il muro per far apparire l'entrata alle caverne sotterranee, ma allora perché nello scorso episodio seguiva i movimenti di Pegasus? Nello scorso episodio Sirio e Pegasus volevano aspettare Cristal alla nona casa, mentre ora credono che sia morto. Dragone e Pegasus avevano impiegato quasi un'ora per raggiungere la nona casa, mentre Cristal, nonostante le ferite, ci mette solo pochi minuti. Sull'armatura di Cristal non c'è traccia del sangue che aveva perso nello scorso episodio. In diverse scene l'elmo di Sirio è più basso del solito. Quando appare in cielo l'immagine del Dragone, sembra che sia già notte, mentre all'uscita dalla casa si vede chiaramente che è il tramonto. Nel 42° episodio la catena di Andromeda non avvertiva la presenza di Toro perché il cavaliere stava nascondendo il suo cosmo, ma ora sente la minaccia provocata dalle rocce, che ovviamente non hanno cosmo. Cristal non riesce a fermare la cascata, quindi la caverna in cui entrano Pegasus ed Andromeda dovrebbe essere presto invasa dall'acqua. Micene deve aver lasciato l'iscrizione prima di fuggire, quindi non avrebbe mai avuto il tempo di murarla sotto una parete di mattoni.
Note: "Pensate ad Atena, cavalieri" Un episodio anomalo, ma interessante sotto molti punti di vista. I trabocchetti di Sagitter non sono quanto di più originale ci sia, ma, come nel 19° episodio, fa piacere vedere i cavalieri alle prese con qualcosa di diverso da un normale avversario. Il tema centrale è il sacrificio in nome di Atena, che non a caso ciascun cavaliere nomina prima di cadere. La prova della nona casa infatti non è una prova di forza fisica o coraggio, ma di fedeltà, come se Micene avesse voluto accertarsi che i suoi successori fossero pronti a tutto, anche a dare la vita, per la Dea che proteggono. Grazie al loro spirito di abnegazione, i cavalieri ottengono l'aiuto di Atena ed il permesso di proseguire. Questa puntata anticipa anche alcuni aspetti degli episodi successivi. Sirio, Cristal ed Andromeda ad esempio cadono nello stesso ordine in cui perderanno la vita nelle tre case seguenti, e Pegasus, dopo aver assistito impotente alla scomparsa dei primi due, cerca disperatamente di salvare almeno il terzo, chiedendogli di proseguire insieme, proprio come farà nel 68° episodio. Ottimo infine il doppiaggio, specialmente da parte di De Palma. Pegasus ricorda che l'armatura di Sagitter lo ha aiutato già due volte in passato, ed infatti è successo negli episodi 14 e 37-38. La caduta ha l'effetto di risvegliare Andromeda dopo lo sforzo cui si era sottoposto alla settima casa. In realtà questo svenimento è stato quanto mai utile agli autori dell'anime, perché ha permesso al cavaliere di superare l'ottava casa senza incontrare Scorpio, ritenuto responsabile della morte di Albione e della distruzione dell'Isola di Andromeda. Nel manga il problema non si pone, perché il giovane cavaliere sa fin dal principio che è stato Fish ad uccidere il maestro, ma nell'anime questa coincidenza appare un po' forzata e potrebbe far pensare che Kurumada abbia deciso di fare un favore ai colleghi della serie animata. Rispetto alla fine dello scorso episodio, Cristal ha decisamente recuperato le forze e cammina normalmente. Il cavaliere ha anche indossato di nuovo l'elmetto. Sirio dice "Potessimo avere tutto questo spazio nell'Olimpo" suggerendo che è quello il tanto nominato "paradiso dei cavalieri". Sirio decide di sorreggere da solo il soffitto della caverna perché, al momento, è il più forte. Tra i quattro cavalieri infatti è quello che non affronta una battaglia completa da più tempo, visto che il suo ultimo avversario era stato Cancer. Anche Andromeda non combatte da molto, ma l'opera curativa alla settima casa lo ha decisamente indebolito. Le caverne sotterranee della nona casa sono calcaree. In realtà è difficile dire se quell'antro sia effettivamente sotto la nona casa, perché Pegasus, Cristal e Andromeda sembrano quasi esservi teletrasportati. La catena di Andromeda, oltre a reagire ai nemici ed agli animali (19° episodio), avverte anche le minacce causate da oggetti inanimati, rocce in questo caso. A quanto pare, sotto la nona casa scorre un fiume sotterraneo, separato dalle caverne solo da un sottile strato di roccia. Il cosmo di Atena, propagatosi attraverso l'armatura di Sagitter, ricarica i cavalieri, permettendo loro di uscire dalla nona casa e soprattutto preparandoli alle tre battaglie successive. La nona casa ha almeno due stanze, ed in ciascuna c'è un piedistallo per l'armatura d'oro. La scritta sul muro recita "Ta paidia hrqan afhno thn Aqhna se sena. AIOROS", che si legge "Ta paidia erthan afeno ten Atena se sena. AIOROS" e significa più o meno "Giovani che vi trovate qui, vi affido Atena". Evidentemente Micene ha lasciato l'iscrizione prima di fuggire con Isabel, forse quando era tornato alla nona casa per prendersi l'armatura. Pegasus e Sirio conoscono il greco antico. Nell'iscrizione, Micene si firma Aioros, con la "r", mentre nel manga il nome è stato tradotto Aiolos. A quanto pare, mentre i cavalieri leggono l'iscrizione, dal cielo cadono alcune stelle cadenti. Quando i cavalieri escono, si vede chiaramente che il sole sta tramontando e la notte sta per sopraggiungere. Ci sono immagini del 14°, del 37° e del 41° episodio.