EPISODIO N°59
SPERANZA NELLA SETTIMA CASA
«TORNA IN VITA, CIGNO! LA VITA, LA MORTE E L'AMORE»
Disegnatori Mitsuo Shindô, Tatsuya Furukawa, Takeyuki Suzuki, Yoshitaka Kato
Personaggi presenti: Pegasus, Sirio, Andromeda, Cristal, Ioria, Tisifone, Cassios, Mur, Kiki, Isabel.
Contemporaneamente in un boschetto vicino alle dodici case, Ioria sta portando da Tisifone il corpo di Cassios, non riuscendo a perdonarsi di averlo ucciso, quando percepisce due cosmi unirsi e scomparire nel mare delle stelle. Ioria riconosce il cosmo più lucente come quello di Virgo, ma non riesce ad identificare l'altro. Comprendendo che è stato necessario il sacrificio di un cavaliere perché Virgo fosse sconfitto, e temendo che si tratti di Pegasus, Ioria decide di non dire niente a Tisifone, perché altrimenti il sacrificio di Cassios sarebbe stato vano. Ioria ripensa a quante vite si siano spente "Oh Atena, quante di lacrime in questa valle devono essere versate perché tu possa regnare sovrana sull'umanità!", ma nel riabbassare lo sguardo vede Tisifone appoggiata ad un albero di fronte a lui. Nel vedere Cassios fra le braccia di Ioria, Tisifone crede che sia stato Pegasus ad ucciderla, ma Ioria la corregge e le rivela la sua colpa. Tisifone versa lacrime piene di dolore sul defunto Cassios, chiedendogli di perdonarla per aver amato Pegasus, che lo privò dell'armatura, e per avergli detto la sua intenzione di recarsi alle dodici case, ma poi, colma di rabbia, si rialza. "Arles, i cavalieri d'oro, il grande tempio, le forze oscure… l'erba maligna che soffoca la felicità, l'estirperò alla radice!" afferma dirigendosi verso le dodici case. Ioria cerca di impedirle di passare perché sa che non avrebbe speranze contro i cavalieri d'oro, ma, non riuscendo a fermarla, la colpisce nello stomaco facendola svenire. Fatto ciò, Ioria seppellisce Cassios su un'altura e gli chiede di vegliare su Tisifone. Alle dodici case, Andromeda continua a pensare al sacrificio di Phoenix, quando lui ed i compagni raggiungono finalmente la settima casa, Libra. "La presiede il maestro dei cinque Picchi, non avremo difficoltà, ci lascerà passare!" afferma Sirio prima di entrare insieme agli amici. Raggiunta la stanza principale della casa però, i tre cavalieri hanno una sorpresa inaspettata: di fronte a loro vi è Cristal, rinchiuso nel sarcofago di ghiaccio. Andromeda ricorda lo scontro alla terza casa, quando Cristal cadde nella dimensione oscura, mentre Sirio rammenta di averlo visto fra le anime della quarta casa. Sirio poi spiega agli amici che l'unico che può aver rinchiuso Cristal nel feretro di ghiaccio è l'uomo che presiede alle energie fredde e che ha insegnato al maestro dei Ghiacci, Acquarius dell'undicesima casa. Mentre i tre pensano a cosa abbia spinto Acquarius ad affrontare Cristal, sentono battere il cuore del loro amico e comprendono che è ancora vivo. Deciso a salvarlo, Pegasus scaglia il suo fulmine contro il feretro, ma i suoi colpi non sortiscono il minimo effetto. Sirio spiega che Acquarius è un cavaliere molto potente, neppure un altro cavaliere d'oro potrebbe distruggere una sua opera. Lo sconforto coglie i tre amici, che iniziano a temere di dover perdere Cristal una seconda volta, ma proprio quando stanno per arrendersi, la sesta casa è attraversata da una scossa ed il pavimento inizia ad emanare una luce dorata. Quando la luce scompare, di fronte ai tre cavalieri vi è lo scrigno della bilancia. Lo scrigno si apre e Sirio comprende che l'armatura li aiuterà a salvare Cristal. Ringraziato il maestro, Sirio si mette di fronte all'armatura, "Poco prima della partenza dai cinque picchi il maestro volle darmi i suoi ultimi consigli. Fra le altre cose mi disse di Libra e di alcune peculiarità delle sacre vestigia. Non è come le altre, Pegasus, l'armatura d Libra è dotata di caratteristiche piuttosto singolari!" spiega Sirio, mentre il suo cosmo entra in contatto con quello della corazza. All'improvviso Sirio si libera della sua armatura e subito le barre gemellari di Libra si dispongono nei suoi palmi, aprendosi per mostrare delle catene. Dopo le barre gemellari, è il tridente d'oro a raggiungere Sirio, seguito dalla spada, dalla barra tripunte, dalla lancia bracciale e dallo scudo rotante. Ogni arma nell'essere usata emana un luccichio dorato che rappresenta la costellazione di Libra. Sirio spiega che l'armatura di Libra è dotata di sei armi, ed ogni arma ha due esemplari per un totale di dodici. Dodici armi come dodici cavalieri d'oro ai quali Libra le affida purché appartengano ad Atena, nessuno può usare le armi senza il consenso della Dea "E infine il cavaliere d'oro di Libra che tramite di Atena decide a chi affidare l'uso di queste armi, valuta l'uomo che chiede di servirsene. Fin dalla notte dei tempi infatti il cavaliere d'oro di Libra è stato l'ago della bilancia nella lotta fra il bene ed il male, la chiave di volta tra le benigne stelle e le forze dell'oscurità!". Sirio ora deve scegliere una delle armi, sufficientemente forte da rompere il ghiaccio ma altrettanto governabile perché Cristal non ne venga ucciso, ed un luccichio, voluto da Libra, gli indica la spada. Sirio impugna allora l'arma e la solleva sopra la sua testa per preparare il fendente "Abbi pazienza amico mio, presto sarai libero, sempre che Sirio riesca a controllare il suo fendente!" pensa Dragone prima di sferrare il colpo. Inizialmente non accade nulla, ma poi il feretro si divide in due metà che si frantumano. Pegasus ed Andromeda si congratulano con Sirio mentre il ghiaccio che era all'interno della gabbia privo di protezione si scioglie in pochi istanti. Cristal però è ancora a terra ed il suo corpo è ancora congelato. Pegasus ascolta il suo battito e si rende conto che è ancora vivo, ma neppure la distruzione del feretro è riuscita a toglierlo dallo stato di sospensione vitale in cui si trova. Pegasus e Sirio non sanno cosa fare, ma Andromeda, viste le condizione dell'amico, dice loro di andare avanti perché si occuperà lui di Cristal. Pur non capendo cosa Andromeda voglia fare, Pegasus e Sirio, che ha nuovamente indossato le vestigia del Dragone, obbediscono, mentre sulla meridiana si spegne il settimo fuoco. Dopo che i due sono usciti dalla casa, Andromeda si sdraia accanto a Cristal per poi mettersi seduto con l'amico in grembo e pensa "Il cosmo di Andromeda, che può dare morte, a te, amico mio, darà la vita!". Andromeda vuole infatti salvare l'amico donandogli l'energia del suo cosmo, e quindi sacrificandosi.
Censure Mediaset: Nessun taglio in questo episodio.
Dati originali: Libra: Libra Dohko.
Manga: L'episodio è tratto dal n°10 del manga. Manca completamente la scena in cui Ioria porta il cadavere di Cassios a Tisifone così come il flashback della scomparsa di Phoenix. Nella casa, i cavalieri avvertono il cosmo di Cristal, non il suo battito, l'armatura di Libra appare dal nulla, ma non in una colonna di luce (semplicemente i cavalieri si voltano e vedono lo scrigno che prima non c'era). Sirio si toglie l'armatura prima di "interagire" con l'armatura di Libra e sceglie la spada senza esitazione. Mancano le immagini del cavaliere di Libra, di cui c'è solo la descrizione. Quando Andromeda dona la sua energia a Cristal, non si toglie l'elmo e non si stende accanto a lui, ma resta seduto.
Videocassette: L'episodio è presente nelle cassette n°12 Yamato e n°30 DeAgostini
Fonti: La costellazione della Bilancia, in latino Libra, si trova nell'emisfero australe. Le due stelle principali sono di luminosità molto simile (magnitudine 2.7 e 2.9). Ai tempi di Ipparco, il sole entrava nella costellazione il giorno dell'equinozio di autunno, quando il giorno è uguale alla notte, per cui il nome deriva, oltre che dalla luminosità quasi identica delle due stelle principali, anche dalla bilancia come simbolo di giustizia ed equipartizione. Al giorno d'oggi è l'unica delle dodici costellazioni principali a rappresentare solo un oggetto inanimato, ma nell'antichità era disegnata come un uomo che reggeva una bilancia. La lancia bracciale, le barre gemellari e la barra tripunte sono ispirate rispettivamente a tonfa, nunchaku e bo, tre armi tradizionali giapponesi (vedi note).
La logica, questa sconosciuta: Nel 53° episodio, la protezione del torace di Cassios era andata in pezzi per l'ultimo attacco di Ioria, ma ora il gigante l'indossa di nuovo. La zona intorno alle dodici case era sempre apparsa desertica e rocciosa, mentre ora si vede un boschetto. Sentire il battito cardiaco di qualcuno senza appoggiare l'orecchio al torace è molto difficile, ed è impossibile che i cavalieri abbiano avvertito il battito di Cristal dall'interno della bara di ghiaccio. Quando Sirio si toglie l'armatura, la maglietta viola che indossa scompare, per poi riapparire quando il ragazzo indossa di nuovo la corazza. Il ghiaccio della bara passa ad una velocità impressionante allo stato gassoso, come se il pavimento fosse incandescente.
Note: "L'armatura d Libra è dotata di caratteristiche piuttosto singolari!" Un episodio molto ben fatto, facilmente divisibile in due parti. La prima è molto triste, sia per il monologo di Ioria (il primo di questo personaggio) e sia per l'ultimo saluto a Cassios. La seconda ha invece il merito di riportare in scena Cristal, assente fin dal 47° episodio. Il ritorno del cavaliere del cigno è chiaramente una sorta di "consolazione" dell'autore dopo la scomparsa di Phoenix nella puntata precedente. Dopo gli eventi del 53° episodio, Ioria ha lasciato le dodici case per portare il cadavere di Cassios da Tisifone. L'inizio di questo episodio sembrerebbe ambientato qualche secondo prima della conclusione del precedente, visto che il cavaliere di Leo avverte il cosmo di Virgo sparire. Ioria non ha mai incontrato Phoenix ed infatti non riconosce il suo cosmo, che comunque avverte meno lucente rispetto a quello di Virgo. Tisifone sembra essersi ripresa dal pugno datole da Cassios nel 52° episodio. Nel periodo della sua convalescenza, Cassios le lavava la schiena, le preparava da mangiare (coprendosi poi gli occhi con le mani per non vederla in volto mentre mangiava) e la vegliava di notte sedendosi accanto al letto. Nella casa di Cassios l'unica fonte di luce sembra essere una lampada ad olio. Ioria seppellisce Cassios su una collina di fronte alla sua casa. Sulla croce è inciso il nome del gigante in lettere maiuscole greche (KASIOS con una sola S). La casa della Bilancia è a pianta poligonale e sembra più piccola delle case precedenti. Sirio menziona di aver visto Cristal fra le anime dell'Ade (48°episodio). Evidentemente, il maestro di Cina ha parlato a Sirio di Acquarius, visto che il ragazzo non solo capisce che il sarcofago di ghiaccio è opera sua, ma sa anche che l'uomo è stato l'insegnante del Maestro dei Ghiacci. Evidentemente prima di lasciare il Grande Tempio, Libra aveva lasciato la sua armatura alla settima casa, nascondendola però in modo che nessuno potesse usarla contro il suo consenso. La lancia bracciale e le barre gemellari sono in realtà la tonfa ed il nunchaku rispettivamente. La tonfa, a volte detta anche Tonfar, è un'arma derivata dal manico di legno della macina usata per trasformare il grano in farina. A pochi centimetri da una delle estremità, un manico circolare sporgeva dall'asta, permettendo al guerriero di impugnare al meglio l'arma. Di solito si combatteva usando due Tonfa, ciascuna tenuta in modo che l'asta si adattasse lungo l'avambraccio. In questo modo il guerriero poteva parare e colpire come se le sue braccia fossero fatte di legno invece che di semplice carne ed osso. Per di più, la Tonfa poteva essere ruotata attorno al manico in modo che l'asta sporgesse verso l'esterno e potesse colpire i nemici a distanza ravvicinata. Il nunchaku è un'arma il cui uso si sviluppò ad Okinawa come parte del Te, ovvero la forma locale del karate. Formato da due bastoni, di solito circolari e lunghi circa 15 centimetri, legati tra di loro da una catena, il nunchaku era in origine uno strumento agricolo, usato per macinare il grano. Nell'usarlo, il karateka faceva ruotare la sua arma contro i polsi, le costole, la faccia e le ginocchia dell'avversario, oppure, tenendola con una sola mano, lanciava le due metà contro l'inguine, la gola, il volto o il plesso solare. Infine, il nunchaku poteva essere usato per intrappolare e spezzare le dita, la mano o il polso del nemico. In seguito allo sviluppo delle arti marziali intese come combattimenti corpo a corpo, l'uso di quest'arma diminuì, per poi essere ripreso recentemente in seguito al successo dei film di Bruce Lee. Quando sono riposte nell'armatura, le barre gemellari sono chiuse ed appaiono piccole e ovali. La barra tripunte è probabilmente ispirata al Bo, ovvero il bastone lungo circa sei piedi usato dai samurai. Fatto solitamente di legno di quercia, il Bo era di forma circolare e veniva usato contro nemici armati di spade lunghe, in quanto era abbastanza resistente da bloccare singoli fendenti. Usatto propriamente, poteva persino piegare la spada del nemico o colpirlo con una forza tale da rompergli le ossa.. Il Bo diventa del tutto inutile a distanza ravvicinata. Dal modo in cui maneggia le varie armi, è chiaro che, nel corso dell'addestramento, Sirio ha già maneggiato armi di questo tipo. Quando l'armatura è indosso a Libra, il secondo tridente forma la placca anteriore sul cinturino, mentre le lance bracciali hanno un alloggiamento sui lati esterni dei gambali. Sirio sceglie la spada perché è l'arma più governabile. Tutte le altre infatti permettono di vibrare affondi, ma non fendenti, e quindi il ragazzo avrebbe rischiato di trapassare Cristal. A causa della lunga permanenza nel ghiaccio, Cristal è in uno stato di ipotermia, ovvero la temperatura interna del suo corpo è scesa ai limiti della sopravvivenza (18° per gli uomini comuni, forse un po' meno per i cavalieri). La scena finale tra Andromeda e Cristal ha dato alito a molte idee "yaoi" sui due, ma alla moviola si nota chiaramente che il viso di Andromeda passa accanto a quello dell'amico senza toccarlo. Per salvare l'amico, Andromeda usa il proprio calore corporeo unito a quello generato dal suo cosmo. Le immagini del monologo di Ioria provengono dagli episodi 24, 31, 28 e 26. Presenti anche immagini del 53° 58° e 45° episodio.