EPISODIO N°27
LO SCUDO DI MEDUSA
«PEGASUS PIETRIFICATO! LO SCUDO DI MEDUSA»
Disegnatori: Tetsuro Aoki, Takahiro Iida, Satoshi Shigeta
Personaggi presenti: Pegasus, Sirio, Cristal, Andromeda, Phoenix, Isabel, Shadir, Benam, Lear, Mylock, Tisifone, Argor, Birnam, piloti.
I piloti riescono comunque a compiere un atterraggio di emergenza, e Pegasus, Sirio ed Andromeda, indossate le armature, li tirano fuori proprio prima che il jet esploda. Mentre il comandante spiega a Pegasus la strana dinamica dell'incidente, i cavalieri vedono i tre nemici e, mandato l'equipaggio a nascondersi, si preparano alla lotta. Tisifone presenta subito il suo secondo compagno, Birnam, le cui onde mentali hanno abbattuto l'aereo, e Pegasus, incredulo, risponde "Che cosa?! Quell'omuncolo è stato capace di fare deviare il nostro aereo con la sua mente?" Stanca di parlare, Tisifone ricorda il suo ultimo scontro contro Pegasus, quando Castalia lo salvò. Poi la donna parla ad Argor, dicendo "Argor, io mi occuperò di Pegasus, e tu dei suoi leccapiedi!" irritando i due ragazzi. Birnam chiede di combattere a sua volta e decide di occuparsi di Sirio, mentre Argor affronterà Andromeda. Il cavaliere d'argento accetta con sprezzanti parole nei confronti del suo avversario " A me come al solito toccano i compiti più ingrati. Questo strano cavaliere, ad esempio, siamo sicuri che sia un maschietto?" Tisifone attacca subito Pegasus, che salta su un costone soprelevato, ma lo scontro è equilibrato. Mentre Birnam e Sirio si studiano reciprocamente, Andromeda srotola la sua catena contro Argor, che però non sembra preoccupato. Dragone non riesce intanto a colpire Birnam, che con i suoi poteri mentali lo lancia a terra senza doversi neanche muovere. Sopra di loro, Pegasus lancia il suo fulmine, solo per vedere Tisifone fermare tutti i colpi. L'eroe salta allora in aria e lancia il suo nuovo colpo, la Cometa lucente, contro Tisifone, che viene travolta in pieno ed atterrata. La donna, che non conosceva questo attacco, gli chiede se lo abbia imparato da Castalia a Nuova Luxor, e quando il ragazzo, per difendere la sua insegnante da una possibile accusa di tradimento, le risponde che Castalia l'ultima volta ha tentato di ucciderlo, Tisifone lo informa che la sacerdotessa non è più tornata in Grecia da allora. Colpito da queste parole, Pegasus si distrae e subito la nemica ne approfitta per lanciare il Cobra Incantatore. Bloccato nella morsa del cobra, Pegasus sussurra "Se almeno avessi la certezza che Castalia è mia sorella! Perché non mi ha mai detto niente?!", e Tisifone, udendo queste parole, resta scioccata. Pegasus intanto si libera dal cobra e colpisce Tisifone con la Spirale di Pegasus, mandandola contro le rocce. Sia Birnam che Argor sono preoccupati per la loro comandante, che, sconfitta, supplica Pegasus di ucciderla perché non potrebbe giustificarsi con Arles se tornasse in Grecia, ma il ragazzo le risponde di avvisare il Sacerdote che i cavalieri presto occuperanno il Grande Tempio. Argor vorrebbe vendicare Tisifone, ma è ancora impegnato da Andromeda, mentre Sirio sta sempre subendo il potere di Birnam, al punto che Pegasus corre ad aiutarlo. Stanco di Andromeda, Argor spicca un salto e volge le spalle al nemico, che subito lancia la catena contro di lui, ma l'arma perde ogni tensione e cade inerte al suolo. Incapace di capire, Andromeda osserva il nemico, che sposta i capelli in modo da scoprire lo scudo di Medusa che porta sulla schiena. Non appena il ragazzo osserva il volto della Gorgone, si trasforma in una statua di pietra, sotto gli occhi inorriditi di Pegasus e Sirio. Al QG, Mylock sta spiegando a Lady Isabel che l'unica informazione sui cavalieri d'acciaio è un filmato della Guerra Galattica, in cui i loro volti compaiono per qualche secondo fra il pubblico, quando giunge la notizia che l'aereo è scomparso. Mentre Cristal si fa spiegare il punto da cui è giunto l'ultimo segnale, Phoenix è preoccupatissimo per il fratello, ma non può comunque immaginare cosa gli sia accaduto. Sull'isola, Argor e Pegasus si scontrano a mezz'aria, riportando entrambi una leggera ferita, mentre Birnam teletrasporta Sirio vicino alla statua di Andromeda. Anche Pegasus si avvicina, ed i due guardano Argor, che rivela il suo segreto togliendo lo scudo dalla schiena e mettendoselo sul braccio sinistro. Argor spiega che sullo scudo è scolpito il volto di Medusa e racconta il mito della Gorgone e queste parole bastano a mettere in allarme Sirio. Mentre a Nuova Luxor Cristal e Phoenix, corrono in automobile verso l'aeroporto e sull'isola Birnam soccorre Tisifone, Argor solleva lo scudo, i cui occhi lentamente si aprono. Dragone invano urla a Pegasus amico di non fissare gli occhi della Gorgone, ma il ragazzo non capisce in tempo e diventa anche lui una statua di pietra. Certo della vittoria, Argor si compiace di se stesso, ma con suo grande stupore, Sirio è ancora vivo. Il ragazzo racconta di essersi protetto con lo scudo del Dragone dal potere di Medusa, ed aggiunge che il suo maestro lo aveva avvisato sul pericolo proveniente da quell'oggetto, ma purtroppo non avvisato in tempo l'amico, che così è stato pietrificato. I due si preparano allo scontro, consapevoli che una minima distrazione potrebbe causare la sconfitta, e nello stesso momento Phoenix e Cristal prendono l'aereo privato per raggiungere l'isola, mentre Birnam, deciso a vendicare Tisifone, corre ad aiutare Argor. Sirio lancia il Colpo segreto del Drago nascente ed in effetti raggiunge Argor, ma quest'ultimo se la cava senza un graffio e spiega che, nell'attaccare, Dragone aveva anche cercato di evitare lo sguardo di Medusa, e così il suo colpo non era stato particolarmente potente. E' infatti difficile attaccare e difendersi allo stesso tempo, e ciò mette Argor in posizione di netto vantaggio. In quel momento, Birnam blocca Sirio alle spalle, abbassandogli lo scudo e dicendo ad Argor di pietrificarlo subito. Il cavaliere d'argento solleva lo scudo, ma Sirio si libera giusto prima che gli occhi di Medusa si aprano, e così è Birnam a trovarsi davanti lo sguardo della Gorgone ed a diventare di pietra. Rimasti soli, i due guerrieri riprendono lo scontro, e l'eroe è obbligato a subire passivamente i calci del nemico per paura di essere pietrificato.
Censure Mediaset:
L'episodio non ha subito censure.Dati originali: Argor: Perseus Argor. Birnam (Virnam): Spartan. Tisifone: Opiuchus Shaina. Cobra Incantatore: Thunder Crow. Cometa di Pegasus: Pegasus Suiseiken
Manga: L'episodio è tratto dal n°7 del manga. Rispetto al cartone, lo scontro contro Argor avviene dopo quello con Agape e Vesta e si svolge fra le montagne degli episodi 29 - 31. Phoenix uccide Agape, poi, quando sopraggiungono Sirio, Cristal ed Andromeda, va via. Cristal gli consiglia di andare al vulcano dell'isola del riposo (o isola di Kanon) per curarsi il braccio che lui stesso gli aveva congelato. Sirio teme che Pegasus si sia ferito al nervo ottico e possa perdere la vista (nel cartone questa possibilità non è citata). Andromeda batte Vesta, ma Argor pietrifica sia lui che Cristal ed affronta Sirio. Lo scontro è simile a quello del cartone, ma è più breve e non compaiono i cavalieri di acciaio, Birnam e Tisifone. Durante lo scontro, Argor non pietrifica solo il braccio sinistro di Sirio, ma tutta la parte sinistra del suo corpo. Sirio infine non riceve neanche l'aiuto di Atena, vince con le sue sole forze.
Videocassette: L'episodio è presente nelle cassette Yamato e n°14 DeAgostini
Fonti: La costellazione di Tisifone, l'Ofiuco, detta anche Serpentario, è di media lucentezza e si trova fra Ercole e lo Scorpione. Nell'antichità era rappresentata come un vecchio che afferrava un serpente. Il "complesso del fratello maggiore", che consiste nell'iperprotettività verso il minore, è uno dei tanti "complessi" della psicologia, per la maggior parte scoperti ed analizzati da Sigmund Freud. Per la Medusa, vedere il Dizionario Mitologico del sito
La logica, questa sconosciuta: C'è un errore di doppiaggio nel dialogo tra Tisifone e Pegasus, le scene del 20° episodio sono un flashback, non un'illusione. Come già nel 20° episodio, Pegasus lotta contro Tisifone, sebbene nel 1° episodio non avesse voluto farlo. La catena di Andromeda è sospesa in aria in diverse scene. Persino Tisifone, che ha vissuto a lungo in Grecia con Castalia, sembra credere che sia sua sorella (vedi 24°ep). Medusa non era una Dea come dice Argor. Considerata la resistenza dello scudo del Dragone, mostrata nel 4°episodio a spese di Pegasus, prenderlo a calci dovrebbe causare danni anche ad Argor.
Note: Un episodio molto bello, sia come trama che come disegni. Realizzati particolarmente bene gli effetti di luce ed i riflessi sulle armature, così come gli occhi dei personaggi. Molto bello lo scontro tra Pegasus e Tisifone. L'equipaggio dell'aereo è formato dal pilota, dal suo vice e da un altro ragazzo. Stando a Tisifone, al Grande Tempio ci sono almeno 1000 guerrieri abili come Birnam (anche se ciò non trova riscontro negli episodi successivi). I poteri di Birnam gli permettono di muovere non solo oggetti ma anche corpi viventi. Come già nel 1° episodio, Tisifone è in grado di fermare tutti i colpi del Fulmine di Pegasus. Questo episodio mostra la prima ed unica vera vittoria di Pegasus contro Tisifone. Come già aveva fatto Cristal con Babel nello scorso episodio, Pegasus annuncia il piano di conquistare Atene. Stando alle parole di Mylock, i cavalieri di acciaio compaiono in un vecchio filmato della Guerra Galattica. Cristal definisce le preoccupazioni di Phoenix come "il complesso del fratello maggiore". Mylock è chiaramente raffreddato. Secondo la Torre di Controllo di Atene, l'isola su cui i cavalieri sono precipitati si trova nell'Egeo Meridionale. Cristal mostra di saper guidare l'automobile, il che suggerirebbe che ha almeno più di 18 anni, sebbene a questo punto sarebbe interessante sapere dove e quando ha preso la patente. Tra l'alto, a differenza di Phoenix, non ha la cintura di sicurezza. E' difficile stabilire se la disperazione di Tisifone è un accenno all'amore che prova per Pegasus o se è solo infuriata perché Argor ha ucciso il suo nemico. Sirio afferma che i cavalieri persiani in battaglia usano gli scudi di Medusa, suggerendo che ci siano più uomini dotati di quell'arma, anche se in realtà la cosa va interpretata come errore di doppiaggio, con Sirio che probabilmente intendeva riferirsi al Cavaliere di Perseo, che è appunto la costellazione di Argor. Tra l’altro, non abbiamo conferma al fatto che Argor sia persiano, e secondo il manga la sua località di nascita è l'Arabia Saudita. Il Maestro dei 5 Picchi sarebbe il solo al mondo a conoscere il segreto dello scudo di Medusa, che può essere neutralizzato dallo scudo del Dragone. Phoenix appare più emotivo in questo episodio che in tutto il resto della serie. Sembra che lo scudo di Medusa impieghi qualche istante per aprire "gli occhi". Ci sono immagini del 20° episodio e riferimenti alle morti di Docrates e Morgana negli episodi 17 e 19, all'incontro tra Pegasus e Castalia nel 23° ed alle parole di Asterione nel 24°. Le immagini in cui Andromeda lancia la catena sono state già utilizzate in molti altri episodi. Alcune immagini del Cobra Incantatore sono le stesse del 20° episodio, mentre quelle del Drago Nascente provengono dal 4°episodio.