EPISODIO N°25

IN NOME DI ATENA

«COMBATTETE PER ATHENA»

Disegnatori: Jôji Ooshima,Tomoko Kobayashi, Shigeru Murakami

Personaggi presenti: Pegasus, Cristal, Sirio, Andromeda, Phoenix, Isabel, Castalia, Asterione, Alman, Micene, Babel, Shadir, Benam, Lear, Kiki, Mylock, sacerdote.

Per nulla spaventato, Pegasus lancia il suo fulmine, ma poi si rende conto di aver colpito solo un tronco d'albero secco. Asterione infatti aveva usato i suoi poteri per ingannare la mente del ragazzo, poi, deciso a vincere, usa il suo colpo "Inganno di Asterione" e subito la sua immagine si duplica all'infinito. Confuso, Pegasus non sa chi colpire, ed Asterione replica travolgendo il nemico con la "Croce d'argento" ed atterrandolo. Svenuto, Pegasus è alla mercé di Asterione, ma il colpo finale è fermato dal cosmo di Castalia, liberata da Kiki. Pronto alla lotta, Asterione tenta di leggere i suoi pensieri, ma stavolta la donna ha svuotato la mente, rendendo inutile il trucco del nemico. Asterione usa entrambi i suoi colpi, "Inganno di Asterione" e "Croce d'argento", ma Castalia riesce lo stesso ad individuarlo e colpirlo all'addome con il "Volo dell'aquila reale", avendo la meglio. In punto di morte, Asterione spiega che è stato costretto dal potere di Arles a comportarsi in quel modo e chiede aiuto alla sacerdotessa, ma ormai per lui è troppo tardi. Poco dopo, Cristal raggiunge la spiaggia e trova Pegasus e Kiki. Ripresosi, il cavaliere chiede subito di sua sorella, ma Castalia è scomparsa, lasciando sulla spiaggia la scritta "Seiya guard Athena" ovvero: Pegasus, proteggi Atena. I due cavalieri non riescono a capire il senso del messaggio, ma in quel momento Pegasus pensa soprattutto a Castalia. Quella sera, tutti i cinque cavalieri, Isabel e Mylock, che porta in mano l'elmo, sono fra le rovine del palazzo dei tornei, che Isabel è intenzionata a ricostruire prima o poi. Cristal, che con Pegasus è l'unico ad avere indosso l'armatura, chiede all'amico se Castalia può realmente essere sua sorella Patricia, ma il ragazzo risponde di non averne idea. In effetti, anche Castalia è di Nuova Luxor, e ciò potrebbe confermare tutto, ma l'eroe teme che sia stato tutto un trucco escogitato da Asterione per distrarlo, e ricorda quando lui e la sacerdotessa si incontrarono la prima volta, in Grecia, quando gli insegnò ad avere il controllo sulla materia e quando lo faceva allenare duramente. Intanto, l'oggetto dei pensieri del ragazzo decide di non tornare in Grecia, timorosa che Arles abbia in qualche modo saputo del tradimento. Fra le rovine del palazzo, Cristal racconta quando ha trovato Pegasus privo di sensi, e riferisce il particolare della scritta sulla sabbia lasciata da Castalia. Phoenix ricorda che, dai tempi del mito, i cavalieri hanno sempre protetto Atena, ma Sirio aggiunge che ora la Dea non è tra loro, e quindi il messaggio è oscuro. In quel momento però interviene Mylock, che dichiara solennemente "E' tornata a Nuova Luxor per proteggerci!" e guarda Lady Isabel. Confusi, tutti i cavalieri si alzano, e la stessa Isabel, pur non capendo il significato delle parole, prega Mylock di stare attento a ciò che dice. L'uomo però risponde che la volontà del defunto Alman gli impone di rivelare a tutti loro la verità, e racconta che una sera il duca lo convocò e gli disse di rivelare le sue parole solo quando Isabel avesse riunito attorno a se i cavalieri, non prima, a nessuno, neppure alla ragazza stessa. Alman raccontò che qualche anno prima era ad Atene e stava fotografando delle rovine, quando fu attirato dal vagito di un neonato, e trovò un cavaliere, gravemente ferito ed in punto di morte. Costui era Micene, cavaliere di Sagitter, e portava in braccio una bimba, mentre accanto a lui vi era lo scrigno d'oro della sacra armatura. Era la prima volta che Alman sentiva parlare dei cavalieri, ma prestò comunque attenzione alle parole del ragazzo, che disse che il Grande Tempio era stato profanato, un uomo mascherato aveva tentato di uccidere la bimba, e lui era riuscito a salvarla solo a prezzo della propria vita. Tutti i cavalieri del tempio erano stati plagiati da quell'uomo misterioso, solo lui era riuscito a reagire. Prima di morire, Micene affidò la bambina ad Alman e disse: "Dalla vita di questa bambina dipendono molte altre vite, dalla sua salvezza dipende la salvezza dell'umanità! E' l'incarnazione di Atena, Dea della giustizia, che appare ogni volta che nel mondo compaiono uomini avidi di potere. L'unica speranza è che alcuni giovani cavalieri si riuniscano attorno alla Dea e lottino contro il male! In quello scrigno d'oro è custodita la sacra armatura…la sacra armatura del Sagittario…che spetterà al più valoroso dei cavalieri che…" poi l'uomo morì. Isabel, sentendo che è solo la nipote adottiva di Alman, piange dall'affetto nei confronti di chi l'ha sempre amata nonostante non fosse realmente suo nonno. I cavalieri sono sconcertati dalla rivelazione, ed in quel momento i loro cosmi iniziano a bruciare per l'influsso di quello di Isabel, che ora si manifesta per la prima volta. Mentre anche l'elmo d'oro inizia a brillare, i cavalieri si rendono conto che il cosmo di Isabel è accecante ed emana una immensa energia, pur non essendo ella stessa un cavaliere. Alla fine, la figura di Atena compare alle spalle della ragazza, così come quelle delle rispettive costellazioni appaiono dietro i cinque cavalieri, che realizzano di essere al cospetto della Dea della giustizia. Mentre Pegasus, felice, pensa "Atena circondata dai suoi cavalieri: da quanto tempo ho aspettato quest'istante!" Isabel, ormai divenuta una sola cosa con Atena, afferma "Tutti voi siete stati scelti fra mille eroi per aiutare Atena nella lotta contro l'oscurità! Siete pronti alla lotta, cavalieri?" Prima che chiunque possa rispondere alla domanda retorica, delle fiamme si sprigionano fra le rovine, e da esse emerge un cavaliere. Mentre Andromeda e Phoenix si avvicinano a Lady Isabel e Mylock per proteggere loro e l'elmo, Pegasus, Cristal e Sirio si fanno avanti per fronteggiare il nemico, che si presenta come Babel, cavaliere d'argento, deciso a vendicare i suoi tre compagni sconfitti. Cristal apostrofa il nemico con sprezzanti parole, e, dopo un breve duello verbale, i due si preparano a scontrarsi. Subito, Babel attacca scagliando contro tutti i nemici delle sfere infuocate. L'armatura del cigno è in preda alle fiamme, e Pegasus, che oltre al cavaliere del cigno è il solo ad indossare una corazza, è troppo debole per intervenire. Nonostante la stanchezza, il ragazzo tenta comunque e lancia il suo fulmine, ma il colpo non sortisce effetto ed alla fine l'eroe crolla svenuto al suolo. Babel approfitta della debolezza del cavaliere per lanciargli contro "L'aurora infuocata", in seguito alla quale tutte le rovine del Palazzo dei tornei sono avvolte dalle fiamme, ma Sirio, pur privo dell'armatura, riesce a salvare l'amico ed a trascinarlo via svenuto. Babel si prepara a finire i nemici, ma in quel momento tre sfere luminose appaiono in cielo ed atterrano in un punto rialzato dell'arena, dove un tempo c'era lo scrigno d'oro. Costoro si rivelano essere tre ragazzi, e contemporaneamente tre armature sconosciute si dispongono sui loro corpi: il primo indossa una corazza rossa, ed alle sue spalle appare, un tucano, il secondo, una bianca ed arancione, mentre alle sua spalle appare una volpe, e l'ultimo, dietro il quale compare un pesce, una azzurra.

Censure Mediaset: In questo episodio la censura viene effettuata in un modo diverso, ovvero spesso viene conservato l'audio ed applicato ad immagini precedenti che, se necessario, sono rallentate. E' quanto accade in questo episodio, in cui non si vede mai il volto sanguinante di Micene, che, morente, affida Isabel ad Alman. L'audio però è stato mantenuto e così quando lui parla viene riutilizzata e rallentata un'immagine precedente di Alman di Thule che ascolta.

Dati originali: Castalia: Marin. Volo dell'Aquila Reale: Eagle Tow Flash. Asterione: Canes Venatici (Cane da Caccia) Asterion. Inganno di Asterione, Croce d'argento: Million Ghost Attack. Babel: Centarus Babel. Lobi di Fiamma, Aurora Infuocata: Fotia Roufihtra (Vortice di Fiamme). Micene: Sagittarius Aioros. Alman: Mitsumasa Kido. Mylock: Tatsumi Takumaru

Manga: L'episodio è tratto dal n°6 del manga. Rispetto al cartone, Castalia, liberatasi da sola dalle catene, sconfigge il nemico, anche se sembra lasciarlo in vita perché dica al sacerdote cosa è successo. Più tardi, i quattro cavalieri si riuniscono, hanno tutti i pezzi dell'armatura d'oro (non solo l'elmo) ed accanto a Pegasus, sulla sabbia, c'è la scritta "Pegasus, proteggi Atena". Pegasus comunque non vuole più saperne di combattere, poi, dopo aver ripetuto ai compagni ciò che gli ha detto Eris, ovvero che l'armatura d'oro è falsa, parla con disprezzo ed odio di Alman di Toole, rivelando alla fine agli amici che si tratta di loro padre. Cristal conferma le sue parole, era infatti per incontrare lui che si era imbarcato con la madre anni prima, ma quando lo rivide, Alman lo trattò come un estraneo e non come un figlio. Cristal racconta poi che aveva ricevuto dal Grande Tempio l'ordine di uccidere gli altri cavalieri, (vedi il manga n°2) accusati di combattere per motivi personali, ma che in seguito aveva tentennato, ed alla fine era stato considerato anche lui un traditore. I cavalieri parlano poi di Phoenix, il cui odio verso il mondo sembra ora avere un senso dopo tutto, ma alla fine scoppiano a ridere quando Sirio dice che, con tutto il sangue che hanno perso nelle battaglie, dentro di loro non c'è più nulla che li colleghi ad Alman. A loro insaputa, Tisifone li osserva. I cavalieri tornano al palazzo dei tornei per consegnare i pezzi dell'armatura d'oro, ma trovano l'edificio distrutto. Al suo interno c'è solo Isabel. I cavalieri le consegnano i pezzi dell'armatura e poi si voltano per andarsene, ma Isabel, con fare dispotico, ordina loro di fermarsi, poi, quando Pegasus le dice che hanno scoperto il mistero della loro origine, rivela loro la sua identità e c'è un breve flashback dell'incontro tra Alman e Micene (più breve rispetto all'anime). Per Babel vedi scorso episodio.

Videocassette: L'episodio è presente nelle cassette n°5 Yamato e n°13 DeAgostini

Fonti: Il centauro è una creatura con la parte inferiore del corpo a forma di cavallo, e quella superiore umana (quindi come la figura del Sagittario). I miti più antichi li considerano esseri rozzi e selvaggi, mentre miti successivi li descrivevano come creature abbastanza sagge. La costellazione del centauro si trova nel cielo australe, tra l'equatore ed il polo. E' costituita da stelle molto brillanti

La logica, questa sconosciuta: Nel 16° episodio, Pegasus aveva raggiunto il palazzo di Isabel in pochi minuti, partendo dalla spiaggia. Nell'episodio di oggi, Cristal impiega un tempo molto superiore. Portare l'elmo allo scoperto nel palazzo dei tornei è alquanto imprudente. Come nello scorso episodio, è impossibile che Castalia sia Patricia. Nel 2° episodio, si capiva che Pegasus aveva 10 anni quando partì per la Grecia, nell'episodio di oggi invece ne aveva solo 7. Come già nella scorsa puntata, Isabel mostra che in qualche modo ha recuperato la collana gettata in mare nel 19° episodio. Babel dovrebbe aver percepito il cosmo di Atena appena arrivato al palazzo dei tornei. Sirio, Phoenix ed Andromeda nello scorso episodio erano fuori città (Sirio era addirittura in Cina) eppure ora sono già tornati.

Note: Forse l'episodio più importante per la trama della serie, il segreto di Isabel, già accennato nel 18° episodio, viene finalmente svelato. Purtroppo i disegni non sono tra i migliori, mentre la scena dell'apparizione dei cavalieri di acciaio è molto ben musicata. Nel riassunto iniziale Mediaset viene mostrata una scena censurata nella puntata precedente, Castalia a terra macchiata di sangue. Asterione conferma che la velocità del Fulmine di Pegasus è superiore a quella del suono. Asterione può leggere nel pensiero, ma il suo trucco può essere annullato svuotando la mente. Nel manga entrambi i suoi attacchi, Inganno di Asterione e Croce d'argento, si chiamano Million Ghost Attack. Asterione è il primo cavaliere d'argento a confermare che Arles ha manipolato la sua mente. Più avanti, anche Babel proverà di aver subito la stessa sorte. La scritta di Asterione non è in giapponese come nel manga, ma in inglese "Seiya guard Athena". Fu il sacerdote, verosimilmente la metà buona di Arles (vedi 16 episodio) a portare Pegasus da Castalia. Anche Castalia è giapponese, di Nuova Luxor. Alcune delle immagini di Pegasus da piccolo provengono dal 1° episodio. Il palazzo dei tornei è stato completamente distrutto dall'incendio nel 20°episodio. Alman incontrò Micene, morente, vicino alle rovine del Partenone. In questo episodio, Micene viene chiamato col nome originale Aioros, con l'accento sulla seconda o. Micene raccontò che quasi tutti i cavalieri furono soggiogati da Arles, e che alcuni lo hanno persino aiutato (il riferimento probabilmente è a Capricorn, vedi 65° episodio). Il cosmo di Isabel in questa puntata ha i colori dell'arcobaleno, mentre in episodi successivi sarà rappresentato dorato. Come Phoenix, anche Babel sembra essere in grado di teletrasportarsi. Le armature dei cavalieri di acciaio coprono una percentuale del corpo inferiore alle armature di bronzo. C'è un riferimento alle morti di Eris, Moses ed Asterione avvenute in questo episodio e nel precedente.

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