EPISODIO N°23
IL CAVALIERE D'ARGENTO
«SILVER SAINT! UN VANITOSISSIMO SICARIO»
Disegnatori: Shingo Araki, Michi Himeno
Personaggi presenti: Pegasus, Sirio, Cristal, Phoenix, Andromeda, Isabel, Mylock, Phaeton, Castalia, Tisifone, Arles, Eris, Lania, Kiki, bambini dell'orfanotrofio
Al Grande Tempio, Phaeton chiama Castalia e le ordina di uccidere Pegasus, ma la sacerdotessa esita. Sopraggiunge in quel momento Tisifone, la quale, ricordato che la donna è stata l'insegnante di Pegasus, si offre al suo posto. Phaeton però le ordina in tono imperioso di non discutere più i suoi ordini, dal momento che ora è lui il capo dell'esercito di Arles, mentre Gigars, che è stato destituito, è misteriosamente scomparso. Phaeton poi ripete l'ordine a Castalia, dichiarando che l'accompagnerà Eris, il cavaliere d'argento, uno dei più forti guerrieri di Atene. Alla baita, i cavalieri, compreso Sirio, brindano per Phoenix, che risponde "E' stato come svegliarsi da un terribile incubo!". Al pensiero di essere di nuovo insieme all'amato fratello, ad Andromeda viene da piangere, e lo stesso Phoenix, nonostante abbia sempre giudicato le lacrime un segno di debolezza, si commuove. Poi, i cavalieri parlano delle informazioni riferite da Sirio, ovvero che è Arles il loro misterioso nemico. Sia Cristal che Phoenix ricordano come i loro maestri siano stati plagiati dal sacerdote, che li rese malvagi. Isabel spiega poi che Arles desidera la sacra armatura poiché essa conferisce a chi la possiede il potere di dominare la terra, e vuole eliminare i cavalieri perché sono possibili candidati al ruolo di cavaliere d'oro. Pegasus e compagni hanno l'elmo, e priva di un pezzo l'armatura non può essere utilizzata, ma Arles possiede ancora le altre otto parti. In Grecia, Arles teme l'avvento del cavaliere d'oro, che potrebbe mettere fine ai suoi piani di conquista. Intanto, Pegasus vorrebbe condurre i cavalieri al Grande Tempio per affrontare il nemico, ma Isabel li ferma, consigliando loro di prendersi alcuni giorni di riposo dopo tante battaglie, ed alla fine riesce a convincerli. Il giorno dopo, Pegasus si reca all'orfanotrofio, dove Kiki e gli altri bambini stanno giocando a pallone. Poco dopo, Pegasus e Lania fanno una passeggiata sulla spiaggia, seguiti da Kiki. La ragazza afferma che l'amico è molto maturato rispetto a prima, ma si rattrista perché dovrà combattere ancora in futuro. I due guardano insieme il mare e la sua tranquillità, ma Kiki li riporta alla realtà vedendo una sconosciuta. Pegasus si volta e subito riconosce Castalia, con indosso la sua armatura dell'aquila, ma quando corre verso di lei, è fermato dall'apparizione di un altro cavaliere, con un mantello ed una armatura d'argento, più somigliante ad una donna che ad un uomo, che gli consiglia di uccidersi da solo in modo che lui non debba neanche sporcarsi le mani. Castalia lo presenta come Eris, cavaliere d'argento del Grande Tempio, e Pegasus, mandata Lania a telefonare a Lady Isabel per avvisarla, si accinge allo scontro. Eris però lo atterra con un singolo colpo allo stomaco, per poi calpestargli la testa con il piede. Pegasus blocca il calcio, suscitando le ire di Eris che non vuole essere toccato dalle sue "luride mani", e si rialza per combattere, apostrofando il nemico con sprezzanti parole "Rifatti il trucco, signorina, e quest'aria di sufficienza usala con qualcun altro!" Kiki usa allora i suoi poteri per far comparire l'armatura di Pegasus e, indossatala, il ragazzo scaglia il suo fulmine. Sorprendentemente però, tutti i colpi si infrangono sul corpo di Eris, senza procurargli neanche un graffio. Eris si accinge a contrattaccare, ma Castalia è più veloce e blocca Pegasus alle spalle, per poi colpirlo al cuore sfondando il pettorale della sua armatura. Tutti i cavalieri avvertono che il loro amico è in grave pericolo, ed infatti il ragazzo giace al suolo in un mare di sangue. Anche Eris si congratula con Castalia, che ha avuto il coraggio di uccidere il suo allievo. Lamia intanto telefona a Lady Isabel, che in quel momento sta constatando che solo la parte centrale del suo palazzo è stata distrutta, mentre la biblioteca e gli archivi sono rimasti intatti. Sulla spiaggia, Pegasus è stato seppellito sotto la sabbia e solo una croce di legno è stata messa come testimonianza del suo passaggio. Kiki tenta disperatamente di disseppellirlo, ma Eris lo lancia in aria con un solo dito. Castalia vorrebbe tornare al Grande Tempio, ma Eris le ricorda che deve uccidere altri quattro cavalieri e le risponde di tornare da sola, mentre lui aspetterà i rinforzi chiamati da Lania. Allontanandosi, Castalia capisce che nonostante i suoi sforzi, Eris sospetta qualcosa, ed infatti, rimasto solo, il cavaliere tira fuori Pegasus dalla sabbia. Il ragazzo è più vivo che mai ed il suo pettorale è intatto, quella di prima era solo un'illusione, ma Eris, che era stato messo in guardia da Tisifone circa la fedeltà di Castalia, si aspettava un trucco. Il guerriero passa poi all'azione, e lancia Pegasus in mare con un solo dito e poi lo deride "Sei una vera pena!" e aggiunge che lui preferisce uccidere senza sporcasi le mani. Stanco delle sue parole, Pegasus lancia il suo fulmine, ma Eris solleva le mani ed il colpo va a vuoto. Il ragazzo capisce che il nemico, sollevando le mani, ha eretto una barriera insuperabile a sua difesa. Eris, informatolo che Castalia sarà uccisa per tradimento, dà all'avversario 10 secondi di vita ed inizia un conto alla rovescia, al termine del quale lo eliminerà.
Censure Mediaset:
Manca la scena in cui Pegasus, colpito da Castalia, è a terra sanguinante.Dati originali: Cavaliere d'argento: Silver Saint. Eris: Lacerta Misty. Castalia: Marin. Lania: Miho
Manga: L'episodio è parzialmente tratto dal n°5 del manga, che continua subito dopo la sconfitta di Phoenix. Mentre Mur, che è ancora al monte Fuji insieme a Kiki, avverte l'arrivo di nuovi nemici, Phoenix rivela a Pegasus che tutti i 100 cavalieri sono fratelli, figli di Alman. Poi però qualcuno causa una frana, ma Phoenix rifiuta di fuggire. Quattro stelle cadenti di librano in cielo dal monte Fuji, seguite da altre quattro. Siamo ancora al monte Fuji. Eris, che ha provocato la frana, parla con Castalia, venuta con lui. La donna afferma che i cavalieri sono probabilmente ancora vivi perché qualcuno li ha teletrasportati. Castalia va ad avvertire altri cavalieri, venuti con lei ed Eris, di seguire le prime quattro stelle cadenti, mentre Eris cercherà colui che ha messo in atto il teletrasporto. Costui è Mur che, in volo insieme a Kiki, porta Pegasus in spalla. Mur ha teletrasportato non solo i cavalieri di bronzo, ma anche i quattro cavalieri neri, sebbene moribondi. Solo Phoenix, per un motivo sconosciuto, non è stato preso dal teletrasporto. Mentre sono in volo sulla spiaggia, Kiki e Mur si imbattono in Eris, ben presto raggiunto da Castalia. Ripresosi, Pegasus corre da Castalia, ma è fermato da Eris. Castalia spiega che lei ed Eris, cavaliere d'argento, sono lì per ucciderlo. La prima parte dello scontro è come nel cartone, ma è Mur a far apparire l'armatura di Pegasus, che era rimasta sepolta al monte Fuji. L'unico pezzo mancante è l'elmetto, scomparso nella frana. Come nel cartone, Castalia uccide Pegasus. Subito dopo dal mare esce Moses, cavaliere d'argento, col cadavere di Sirio, poi sopraggiunge Asterione, col cadavere di Andromeda, e, dal cielo come un fuoco fatuo, Babel, col cadavere di Cristal. I quattro cavalieri sono sepolti sulla spiaggia, poi tutti i cavalieri eccetto Eris si allontanano per raggiungere l'aereo che deve portarli ad Atene. Rimasto solo, ma sempre osservato da Mur e Kiki, Eris tira fuori il corpo di Pegasus, ancora vivo.
Videocassette: L'episodio è presente nelle cassette n°4 Yamato e n°12 DeAgostini
Fonti: Eris è il nome della Dea della Discordia nella mitologia greca, ed infatti in greco significa proprio "discordia". Era figlia della Notte e madre del Dolore. Esiodo la raffigura come un demone alato. La lucertola è una costellazione del cielo boreale tra il Cigno ed Andromeda, ma è composta da stelle poco brillanti. Per Castalia vedi il primo episodio.
La logica, questa sconosciuta: Ancora una volta, la forza dell'armatura del Sagittario viene sopravvalutata. Alla baita di montagna, non c'è più traccia dei danni dello scorso episodio. Le parole di Cristal, secondo cui un'armatura priva di un pezzo non può essere indossata, non trovano conferma nel resto della serie. Nelle immagini in cui Arles parla, si vede Gigars inginocchiato a terra, sebbene sia stato "destituito" (vedi note). Stando a Phoenix, un essere malvagio non può indossare la Sacra armatura, eppure lui lo fece nell'8° episodio. Castalia dice che Eris è uno dei tre cavalieri d'argento, ma i cavalieri d'argento sono molti di più. I danni al palazzo sembravano molto più gravi nello scorso episodio.
Note: L'episodio che mette definitivamente fine alle vicende "introduttive" e pone i cavalieri di fronte a nemici di classe superiore, disegnato ottimamente, come al solito, dalla coppia Araki - Himeno. L'enorme presenza di flashback comunque testimonia che vi era un ritardo nella produzione degli episodi, e per risparmiare tempo furono riutilizzati vecchi disegni. Ottima prova di doppiaggio da parte di Ivo De Palma. La puntata inizia qualche ora dopo il termine della precedente. Nel frattempo, anche Sirio ha raggiunto la baita in montagna, riferendo quanto appreso dal maestro. Secondo Phaeton, elevato al rango di comandante dell'esercito, Gigars è stato destituito, ma in verità è probabile che sia stato ucciso da Arles per i suoi fallimenti. Eris viene chiamato "il cavaliere d'argento" come se ci fosse più di un personaggio con questo nome. Alla baita, i cavalieri brindano con qualcosa che potrebbe essere un aperitivo, vista la presenza di una fettina d'arancia. Andromeda e Phoenix sono a tavola con indosso le armature e, per la seconda volta in due episodi, Phoenix si commuove per l'essere di nuovo col fratello. Phoenix definisce le sue azioni passate come "un terribile incubo". Nelle scene del brindisi, la voce di Sirio non sembra quella di Marco Balzarotti, che in questo episodio (e nel successivo) doppia Eris. I cavalieri pensano che Arles sia il fratello del sacerdote che affidò a Pegasus l'armatura, anche se in realtà non è così (vedi le note del 16° episodio). Viene stabilito che il Maestro di Phoenix era stato plagiato da Arles, come già si sospettava dopo le parole di Esmeralda nel 15° episodio. Viene anche chiarito il vero motivo per cui Arles vuole uccidere i cavalieri, ovvero eliminare i possibili pretendenti al titolo di cavaliere d'oro. La scena di Arles proviene dal 17° episodio, infatti si vede Gigars inginocchiato a terra, ma non sembrerebbe un flashback, perché i cavalieri non possono aver assistito a quel dialogo. I cavalieri vorrebbero correre al Grande Tempio, segno che ora sanno dove si trova. Viene spiegato anche che fine aveva fatto Kiki dopo il 20° episodio, era rimasto all'orfanotrofio insieme a Lania ed agli altri bambini. Secondo Lania, Pegasus è diventato "più uomo" e Pegasus ipotizza siano stati tutti i pericoli che ha vissuto. Per la prima volta, Castalia indossa la sua armatura dell'aquila. La sacerdotessa presenta Eris come uno dei tre cavalieri d'argento, ed in effetti secondo alcune versioni per "tre cavalieri d'argento" si intendono i più potenti, Eris, Babel ed Argor. Sempre secondo versioni straniere, inizialmente Pegasus scambia Eris per una donna, e per questo non combatte al meglio all'inizio. Approfittando dei giorni liberi, Sirio è tornato ancora una volta in Cina, Phoenix ed Andromeda pregano sulla tomba di qualcuno, forse i loro genitori, mentre Cristal è allo zoo di Nuova Luxor. Situazione particolare riguardo la scena in cui Castalia colpisce Pegasus. Nella versione originale giapponese, c'è un immagine in cui la mano di Castalia affonda nel cuore del ragazzo. Come per l'orecchio di Cassios nel primo episodio, questa immagine non è presente in nessuna versione europea, incluse le videocassette, ma è stata ripristinata nei DVD, lasciando sotto l’audio originale giapponese a conferma del fatto che non è mai stata doppiata. Sono presenti immagini del 1° episodio, Pegasus che conquista la sua armatura e, più avanti, che la indossa. Del 15°, le lezioni del maestro di Phoenix, del 16°, le parole di Alman sulla Sacra Armatura, sebbene le frasi di Alman sono diverse. Presente anche un riferimento al cambiamento del Maestro dei Ghiacci negli episodi 20 - 21.