EPISODIO N°129

IL TRIBUNALE SILENZIOSO

IL TRIBUNALE SILENZIOSO «SHIZUKA-NARU HÔTEI»

Disegnatori ?

Personaggi presenti: Pegasus, Sirio, Cristal, Andromeda, Lune, Kanon, Rhadamante, Markino, Spectre vari.

Pegasus e Andromeda si trovano sulla scalinata che conduce alla prima prigione, un enorme tribunale in stile greco sulla cui facciata è scritto "Palazzo del Tribunale". I due sono confusi dal posto, ed inquietati dallo strano silenzio che circonda l'edificio, ma si avviano comunque verso la porta d'ingresso. Prima che possano aprirla però, vengono fermati da una guardia, che li avvisa di mantenere il silenzio più assoluto, perché il custode del luogo, il signor Lune di Barlog, detesta qualsiasi rumore. Proprio in quel momento Pegasus, raffreddato per i vari bagni fatti nell'Acheronte, esplode in un rumoroso starnuto, provocando l'ira della guardia, che, urlando, gli ripete di mantenere il silenzio. Pegasus in tutta risposta gli fa notare che ora è lui che sta facendo rumore, dando inizio ad una piccola diatriba, che viene fermata da un ordine perentorio di Lune non appena i tre entrano nel tribunale. Il custode della prima prigione accusa la guardia, Markino, dei rumori precedenti, e avvisa "Per adesso sei scusato. Ma il prossimo strepito avrà per te il valore di sentenza capitale immediata". Mortificato, Markino si allontana, lasciando Pegasus e Andromeda davanti a Lune, il quale, aprendo un enorme registro, chiede loro i nomi, avvisando che, in base alle loro colpe, deciderà in quale prigione dell'Inferno mandarli. Pegasus presenta se e l'amico, ma avverte anche che loro non hanno commesso alcun peccato. Lune però ignora queste parole, definendole "Parole mendaci, dettate dal terrore" e cerca i nomi nel registro, senza riuscire a trovarli. Lo Spectre chiede ai cavalieri di ripeterli ancora una volta e Pegasus, seccato, li urla ad altissima voce, aggiungendo anche il loro titolo di cavalieri di Atena. Lune comprende che i due, essendo vivi, non sono nel registro, ed in quel momento irrompe Markino, che grida per il possibile arrivo di due cavalieri di Atena. Infastidito dal rumore, Lune ricorda al soldato la minaccia di poco prima e lo avvolge con la sua frusta. Non appena l'arma viene ritirata, i marchi lasciati sullo Spectre diventano profondi tagli, ed a nulla valgono le scuse di Markino, il cui corpo cade lacerato a pezzi. Lune poi avanza verso i cavalieri di Atena, dicendo che ora determinerà le loro colpe e poi li manderà nel luogo più appropriato perché le loro anime vengano purificate. Temendo un attacco, Pegasus si lancia contro il nemico, ma Lune usa l'Espiazione dell'Anima, affermando "I peccati della tua esistenza terrena stillano dal tuo corpo affinchè io possa vederli!". Il colpo provoca una serie di visioni attraverso le quali il cavaliere rivede tutti i suoi peccati passati, principalmente monellerie fatte da bambino, ed anche tutti i nemici uccisi nei vari combattimenti. Pegasus si giustifica dicendo che tutte quelle battaglie sono state combattute in nome della giustizia, ma Lune risponde che solo un Dio ha il diritto di stabilire cosa è giusto e cosa non lo è, poi condanna il cavaliere alla prima valle della sesta prigione: "Prima valle attende chi vita altrui spense! […] La prima valle della sesta prigione tinta di sanguigno. In tal sempiterno bollor vermiglio, dove i violenti fanno altre stride, si vede gente sotto fino al ciglio. Pegasus, arda la pelle e fondano le carni, le tue colpe siano emendate!". I poteri di Lune solo tali da permettergli di lanciare Pegasus attraverso lo spazio, fino a quel girone, ma, usando la catena, Andromeda riesce a salvare l'amico ed a riportarlo al Tribunale. Lune è stupito dai poteri della catena, ma ancora di più dal volto di Andromeda, estremamente somigliante a quello del suo re, da cui lo distingue solo il colore dei capelli. Pur esitante, Lune comprende che Andromeda probabilmente è il corpo scelto da quell'altra persona per la sua reincarnazione, ma decide di affrontarlo ugualmente, accusandolo delle stesse colpe di Pegasus. Andromeda tiene testa alla frusta del nemico con la catena, ma al tempo stesso gli chiede come possa esistere un essere umano davvero innocente, dal momento che chiunque per sopravvivere è obbligato ad uccidere insetti o animali, oppure a provare emozioni negative "L'odio per la bassezza stravolge il viso, l'ira per l'ingiustizia ha reso roca la nostra voce. Noi che cercammo di spianare il terreno alla gentilezza, noi non si potè essere gentili. Ma ditemi, voi pensate forse che vi sia qualcuno nel nostro mondo che possa scagliare la prima pietra? E allora vi sbagliate!". Lune ammette di non avere una risposta, poi usa la Frusta del Giudizio per superare la difesa della catena e bloccare Andromeda con la frusta. Lune spiega che ogni giro della frusta equivale a dei peccati, ed il fatto stesso che il cavaliere sia stato legato mostra che neppure lui è un innocente. Resosi conto di essere condannato, Andromeda piange per tutte le persone che è stato costretto ad uccidere in battaglia e chiede perdono ai compagni "Io non ho mai voluto il male di nessuno, nemmeno del più acerrimo nemico… ma nonostante questo, la verità è che ho finito sempre per nuocere alla vita altrui. Quante persone dovranno morire da questo istante in avanti per mano mia, se resto in vita? Con che diritto la mano si leva contro il prossimo? Se il prezzo da pagare per la mia sopravvivenza nel nostro mondo è la fine di altri individui allora forse… forse…". Poi Lune ritira la frusta ed il suo corpo va in pezzi. Osservando i frammenti dell'armatura di Andromeda, Lune pensa che i cavalieri, pur essendo nemici, avevano un cuore puro. Non appena lo Spectre si gira per allontanarsi però, uno spirito appare sui frammenti dell'armatura di Andromeda, e, dopo averlo accusato di averlo decapitato, gli ordina di risistemare il suo corpo. Terrorizzato, Lune comprende il suo errore ed inizia a cercare la testa, che però sembra scomparsa. Preso dal panico, lo Spectre si strappa la toga e corre verso la seconda prigione, atterrito all'idea che i venti di quel luogo abbiano disperso il corpo. Finalmente, Lune trova la testa decapitata, ma ancora nessuna traccia del resto. In quel momento sopraggiunge Rhadamante, che non capisce cosa stia succedendo. Lune prova a spiegargli la situazione, ma poi si accorge che in mano non ha la testa di Andromeda. Nel frattempo, al tribunale, Andromeda, del tutto incolume, sveglia Pegasus. I due non capiscono cosa sia successo ma decidono di approfittarne per proseguire. Lune intanto fissa il suo elmo, che finora aveva scambiato per la testa di Andromeda. Lo Spectre comprende di essere vittima di un'illusione e pensa che sia stata opera del cavaliere, ma Rhadamante gli fa notare che Andromeda non ha poteri tali a sua disposizione, quindi dev'essere opera di qualcun altro. In quel momento i due avvertono un cosmo incombente e comprendono che quell'uomo terribile è lì. Lune riesce a bloccarlo con la frusta, obbligandolo a rivelarsi: si tratta di "Colui che si fece beffe persino di un Dio: Kanon di Gemini". Il cavaliere d'oro ammette di aver usato l'Illusione Diabolica su Lune sperando lo portasse da Hades, poi, con un semplice tocco, disintegra prima la frusta e poi lo Spectre. Eliminato l'avversario, Kanon si rivolge a Rhadamante, minacciando di ucciderlo se non lo condurrà da Hades. In tutta risposta, il comandante lo attacca, ma Kanon schiva con facilità il colpo ed afferma che lì non c'è la volontà di Hades a proteggere gli spectre, quindi la battaglia non sarà facile come quella contro Mur, Ioria e Scorpio al castello in Germania. Lì infatti il volere del Dio riduceva ad un decimo la forza dei nemici, e solo questo aveva permesso allo Spectre di sconfiggere tre cavalieri d'oro uniti. Kanon poi si lancia verso Radamantis, ma è interrotto dall'arrivo di Pegasus e Andromeda. I due sono felici di vederlo, ma Kanon li atterra, affermando che, anche se ha giurato fedeltà ad Atena, non è un loro compagno. Il cavaliere dice ad Andromeda di non esitare mai in battaglia, perchè esitare di fronte ad un nemico può condannare un numero incalcolabile di vite innocenti. Kanon dichiara "Il mio passato non mi autorizza a parlarvi in questo modo. Un tempo anch'io ho coltivato il male. Ma se combattere per la giustizia è crimine altrettanto grave, prima sradicherò tutto il male che troverò sul mio cammino e poi ne accetterò le inevitabili conseguenze. Ma soltanto allora!". Il guerriero poi lascia proseguire i due e si concentra su Rhadamante, che però lo atterra per primo con il Castigo Infernale. Il cavaliere d'oro però riesce a reagire e paralizza l'avversario, preparandosi a colpirlo con il Demone dell'Oscurità, per liberarsi dal quale è necessario uccidere una persona. Kanon ha intenzione di obbligare il Comandante a prendere la vita di Hades, ma lo scontro viene interrotto dall'arrivo di un gruppo di Spectre, che portano a Rhadamante un ordine di Pandora. La donna infatti vuole vederlo subito alla Giudecca insieme agli altri due comandanti, Aiacos e Minosse. Pur infastidito, Rhadamante decide di obbedire e si teletrasporta via, ma prima consiglia ai compagni di non affrontare Kanon se tengono alla vita. Gli spectre però non lo ascoltano ed attaccano insieme il nemico, che li annienta tutti con l'Esplosione Galattica. Sirio e Cristal, vicini all'ingresso del Tribunale, vedono la luce prodotta dal colpo segreto, e si affrettano per raggiungere i compagni, che però stanno già correndo verso la seconda prigione.

Dati originali: Espiazione dell'Anima: Reincarnation; Frusta del Giudizio: Fire Whip; Castigo Infernale: Greatest Caution;

Manga: L'episodio proviene dal numero 23 del manga. Nel manga, appena entrato nel tribunale, Pegasus fa una "trombetta", facendo infuriare Markino. Quando Pegasus subisce la "Reincarnazione", le immagini delle battaglie passate sono più vaghe e riferite principalmente al duello con Phoenix. Dopo aver subito il Fire Whip, il corpo smembrato di Andromeda resta nel Tribunale, ed è la sua testa a parlare a Lune, non uno spettro come nell'episodio. Lune va alla ricerca del corpo portando con se la testa, finché non viene fermato da Rhadamante. Prima di smascherare Kanon, i due sospettano che sia stato Libra l'artefice dell'illusione. Nel finale, manca la scena con Sirio e Cristal.

DVD: L'episodio è presente nel DVD n°1 della serie di Hades Chapter Inferno.

Scene extra DVD Giapponese: Dopo aver subito la Greatest Caution, Kanon blocca Rhadamante con il Pugno Diabolico (Genmaken), e poi minaccia di prenderne il controllo con il Colpo del Re Diavolo (GenroMaoken).

Censure Mediaset: Scurito il sangue nelle scene in cui la frusta di Lune fa a pezzi i corpi di Markino e Andromeda.

Fonti: /

La logica, questa sconosciuta: Come al fiume Acheronte, è impossibile che alla prima prigione, il luogo dove sono giudicati i dannati, Pegasus e Andromeda siano soli. A differenza dei dannati, i cavalieri indossano l'armatura, quindi sia Markino che Lune dovrebbero capire subito che si tratta di cavalieri di Atena. Quando Lune indossa la toga, dietro le spalle si dovrebbe notare il rigonfiamento delle ali della surplice. Nel registro di Lune non c'è nessuna traccia di nomi, quindi non ha senso che Lune cerchi quelli di Pegasus e Andromeda. Inoltre, quel registro è troppo piccolo per contenere i nomi di tutti i defunti del mondo. Almeno quattro dei cavalieri che vengono annoverati tra le vittime di Pegasus in realtà non lo sono: Asterione venne ucciso da Castalia, Ioria e Nettuno sopravvissero alle rispettive battaglie e Gemini si suicidò davanti ad Isabel. Inoltre, nel flashback di Gemini, i capelli del cavaliere sono erroneamente colorati d'azzurro invece che di grigio, e la scena mostrata non esiste (vedi Note). Lune è quantomeno ipocrita ad accusare i cavalieri per le varie vittime passate, visto che gli Spectre avrebbero fatto lo stesso con i loro nemici. Viste le sue colpe, Pegasus sarebbe più adatto al Cocito che alla sesta prigione. Lune riconosce il volto di Andromeda, ma nessuno, nemmeno i tre comandanti, hanno mai visto Hades, ed infatti Rhadamante, pur incontrando più di una volta il cavaliere, non fa alcun commento. La costruzione delle scene suggerisce che Kanon abbia lanciato il Genmaken su Lune poco prima che il corpo di Andromeda andasse in pezzi (altrimenti il cavaliere d'oro non avrebbe sentito le parole di commiato del ragazzo ed Andromeda non avrebbe perso i sensi), ma in questo caso come ha fatto ad impedire la morte dell'alleato? Come ha fatto l'elmo di Lune ad arrivare fino alla seconda prigione ? Pegasus e Andromeda non erano presenti al giuramento di Kanon e quindi non dovrebbero considerarlo subito un alleato. Come hanno fatto Kanon, Sirio e Cristal a superare l'Acheronte con Caronte morto, o comunque in fin di vita? Quando appare Markino è inquadrato il braccio sinistro di Pegasus, ma la protezione è quello del destro. Quando Kanon finge di colpire Andromeda per poi fermare il colpo lo fa con il braccio, ma quando la scena si sposta sul primo piano di Andromeda la mano è la sinistra (si capisce dalla forma e dal modo in cui poi la ritrae).

Note: "Sei solo un essere umano, non disponi del diritto divino di punire gli altri! Abbiamo un luogo di espiazione appropriato per chi come te ha peccato di brutalità e violenza! Prima valle attende chi vita altrui spense!" Un episodio un pò frammentario, ma tutto sommato carino, che ha nelle caratterizzazioni e nell'ingresso in campo di Kanon i suoi elementi migliori. Particolarmente degno di nota il doppiaggio italiano, ad un livello altissimo, con citazioni della Divina Commedia (in particolare la descrizione della prima valle della sesta prigione), il Vangelo (lanciare la prima pietra) e Brecht (la prima parte del monologo di Andromeda a Lune - grazie a Libra per la segnalazione). Le battaglie invece risultano meno appassionanti del solito perché molto brevi e praticamente sempre a senso unico, una volta per Lune e l'altra per Kanon. La puntata si apre con un brevissimo riassunto della precedente, riprendendo quella che per più di 70 episodi è stata una tradizione fissa, che poi venne lentamente abbandonata nel corso della saga di Asgard. L'uniforme di Markino è praticamente identica a quella dei soldati che Cancer e Fish uccisero al castello di Hades nel 117° episodio, suggerendo che si tratta di soldati e non di Spectre regolari. Questo viene confermato sia dalla totale assenza di cosmo che dall'enciclopedia del manga, che non assegna alcuna stella malefica alla guardia. Il comportamento di Pegasus con Markino, pur essendo un pò forzato, non è interamente fuori carattere, visto che il ragazzo aveva mostrato una certa avversione all'autorità già nei primi episodi della serie classica. Come Lune accenna, è normalmente Minosse che si occupa del tribunale della prima prigione, ma ora il comandante, verosimilmente per i troppi impegni, ha affidato a lui il compito. Ciò indica una serie di cose: in primo luogo, Lune è probabilmente uno dei guerrieri che appartiene alle truppe di Minosse, in secondo luogo è ipotizzabile che gli Spectre avessero continuato ad esistere in Ade anche prima del risveglio delle costellazioni demoniache, altrimenti per almeno 250 anni i defunti non avrebbero avuto nè un traghettatore nè un giudice, e si sarebbero accumulati sulle rive d'Acheronte. Probabilmente, il risveglio delle stelle demoniache ha permesso agli Spectre di reincarnarsi e tornare nel mondo dei vivi, e Minosse, ora impegnato nella guerra sacra contro Atena, si è fatto sostituire alla prima prigione da Lune. Stranamente, il registro di Lune è scritto principalmente in francese, con alcune parole in greco, ed accompagna il testo con vari numeri in caratteri romani ed arabi, che lo fanno assomigliare ad un codice giuridico o ad una Bibbia (nella pagina di sinistra si nota in alto l'abbreviazione "Gen" di Genesi, tipica proprio della Bibbia). La cosa è resa ancora più particolare dal fatto che sia Lune che Minosse sono Norvegesi, quindi avrebbe avuto più senso un registro in norvegese, inglese o interamente in greco. Ad ogni modo, la cosa implica che Lune parli e sappia leggere il francese. A quanto pare, il registro porta solo le colpe dei defunti, e quindi è dotato del potere di "aggiornarsi" giorno dopo giorno, man mano che la gente muore. I poteri della frusta di Lune ricordano la serie Hokuto no Ken, "Ken il Guerriero" in Italia, ed in particolare le tecniche della scuola di Nanto. Potrebbe essere una coincidenza, ma è già il secondo riferimento alla serie che compare nella saga di Hades (il primo fu l'esplosione del corpo di Niobe alla casa del Toro). Nella Divina Commedia, il ruolo della frusta di Lune era in parte svolto dalla coda di Minosse, per l'occasione rappresentato da una specie di demone. Non è ben chiaro da quale periodo dell'infanzia provengano i ricordi di Pegasus, anche se almeno i primi probabilmente risalgono agli anni precedenti l'ingresso in orfanotrofio, visto che il bambino viene mostrato come un teppistello attaccabrighe. E' comunque interessante notare che la bambina che piange in una delle immagini e Lania, vista l'ultima volta nella sigla dei primi tredici episodi della serie di Hades. Si può anche notare che Pegasus giocava a baseball, sport che in seguito mise da parte a favore del calcio. Considerando che peccati tutto sommato minori vengono giudicati come gravi da Lune, è chiaro che nessun dannato ha mai ricevuto il permesso di andare nel paradiso dei Campi Elisi, che infatti appariranno quasi vuoti nel manga. Le immagini successive si riferiscono ad alcune delle principali battaglie di Pegasus, ovvero quelle con Eris (episodi 23 e 24), Moses (24), Asterione (24 e 25), Ioria (51-53), Gemini (71-73) e Nettuno (111-114). Tra queste, solo quella con Ioria è raffigurata con assoluta precisione (forse perché l'episodio di origine, il 51, era opera di Araki), mentre le altre sono più o meno modificate ed hanno errori di vario tipo (vedi La logica, questa sconosciuta). Il flashback con Gemini in particolare raffigura una scena, quella in cui il cavaliere usa per la prima volta il Suiseiken e scaraventa via il nemico con un poderoso montante, che c'è nel manga ma non nell'anime, dove le cose vennero un pò modificate. Colpisce, e preoccupa un pò, anche la totale assenza di immagini relative alla serie di Asgard, in cui Pegasus combattè avversari come Thor, Megres, Mizar, Orion ed Ilda, ma al momento è difficile stabilire se si tratti di una coincidenza o di un tentativo di estromissione degli elementi creati solo per l'anime e non esistenti nel manga. In quasi tutte le immagini Pegasus indossa la sua prima, storica armatura, vista praticamente sempre negli episodi 1-73. Lune possiede il potere di teletrasportare un nemico in qualsiasi luogo dell'Inferno, anche se potrebbe essere una capacità temporanea passatagli da Minosse per svolgere al meglio il suo compito. Nella versione originale giapponese, parlando del girone dei violenti, Lune dice "shura", parola con cui Virgo si riferiva all'inferno dei violenti, uno dei sei mondi di Ade di cui era custode. Molto probabilmente però è solo un'omonimia, visto che la maggior parte dei mondi di Ade di Virgo era riferita al Buddhismo. Il potere della catena di Andromeda di attraversare lo spazio è stato già visto molte volte in passato, a partire dal 46° episodio. Dopo la scena con Pandora nel 127° episodio, le parole di Lune sono un altro indizio sul ruolo che Andromeda svolgerà più avanti, quello di reincarnazione del Dio Hades. Le parole del cavaliere prima di essere sconfitto da Lune, seppur adatte alla sua caratterizzazione, mostrano una certa involuzione interiore, visto che nella serie di Nettuno Andromeda aveva finalmente accettato il suo ruolo di guerriero ed affermato di non volersi più tirare indietro da una battaglia. Il colpo che Kanon usa su Lune è praticamente il Fantasma Diabolico di Phoenix. Per molto tempo nell'anime si è detto che era stato Gemini in persona ad insegnare tale tecnica a Phoenix, cosa che però non aveva avuto riscontro nel manga proprio fino a questa battaglia, in cui Kanon mostra di conoscere anche lui il colpo. In alcune occasioni, come con il Cavaliere della Fiamma o, nei film, con Eligor, il Fantasma Diabolico si è mostrato in grado non solo di mostrare un incubo, ma anche di uccidere la vittima. C'è quindi da supporre che sia questa la causa della morte di Lune, visto che le parole di Kanon sul giudizio divino sono poco credibili. A quanto pare, Kanon, attraversato in qualche modo l'Acheronte dopo Pegasus e Andromeda, ha deciso di farsi condurre da Hades da uno Spectre, cercando di ingannarlo con un'illusione, per poi prenderne il controllo con il GenroMaoKen, ovvero la tecnica con cui Gemini sottomise temporaneamente Ioria. La frusta di Lune non è in grado di danneggiare un'armatura d'oro. Dopo un episodio di assenza rivediamo Rhadamante, che nel 127° era sceso in Ade lottando con Pegasus, anche se purtroppo non c'è nessuno scambio di battute tra i due. Pur non avendolo mai incontrato prima, Rhadamante conosce Kanon di fama, e sa delle sue azioni contro Nettuno. Kanon accenna ad una questione molto importante, erroneamente dimenticata nel 127° episodio, ovvero la presenza al castello di Hades di un campo di forza, una "barriera", generata dal cosmo del Dio dell'aldilà, che riduce ad un decimo la forza dei nemici, e verosimilmente anche la resistenza delle loro corazze. Tale barriera rappresenta la ragione per cui Rhadamante sconfisse così facilmente tre cavalieri d'oro del calibro di Mur, Ioria e Scorpio. Pegasus e gli altri, grazie al sangue di Atena, erano invece immuni agli effetti della barriera, e questo permise loro di opporsi meglio a Rhadamante. Vale la pena di notare che il cosmo di Atena genera un simile campo di forza sul Grande Tempio, impedendo ai nemici di trasportarsi scavalcando le case. Il Greatest Caution, il colpo supremo di Rhadamante, viene raffigurato in modo diverso rispetto al 127° episodio, in cui era una sfera di luce. Sirio e Cristal hanno attraversato in qualche modo l'Acheronte, raggiungendo la prima prigione. Dragone inoltre ha riaperto gli occhi e riacquistato la vista, visto che in Ade le cose non si vedono con gli occhi.