EPISODIO N°128

IL TRAGHETTATORE DI ANIME

ATTRAVERSATE IL FIUME ACHERONTE! «WATARE! ACHERON NO KAWA!»

Disegnatori Shingo Araki, Michi Himeno.

Personaggi presenti: Pegasus, Sirio, Cristal, Andromeda, Libra, Kanon, Virgo, Isabel, Caronte, Pandora, dannati.

Mentre il castello di Hades sta per crollare, Pegasus, in caduta nella voragine che conduce in Ade, stringe l'armatura di Atena e ricorda la promessa fatta a Shin di consegnarla alla Dea. Sperando di riuscire a raggiungere in tempo la fanciulla, Pegasus brucia il suo cosmo nella discesa. Al castello, Sirio, Cristal e Andromeda stanno per lanciarsi anche loro, ma all'ultimo istante vengono fermati dal cavaliere di Libra. Andromeda e Cristal non riconoscono il guerriero, ma Sirio ne distingue subito il cosmo. Libra spiega loro che quella voragine conduce in Ade, e che solo gli Spectre, grazie alla protezione di Hades, posso attraversarla restando in vita, mentre chiunque altro muore all'istante diventando un fantasma. Cristal e Andromeda temono che questo significhi la morte di Pegasus, ma Libra afferma che c'è ancora una speranza perché il cavaliere potrebbe essere riuscito a risvegliare l'Arayashiki. "La parola che Virgo ha scritto con il sangue sui petali di un fiore, nel giardino degli alberi gemelli, per poi inviarli ad Atena!" ricorda Andromeda, e Libra spiega loro che in realtà l'Arayashiki è l'ottavo stato della coscienza, ovvero l'ottavo senso, l'unico modo per raggiungere l'aldilà restando in vita "Esiste un cosmo che qualsiasi uomo possiede sin dalle origini della propria vita, superiore al settimo senso!". I cavalieri capiscono che anche Isabel ha raggiunto quel livello, e che nè lei e nè Virgo hanno abbandonato la battaglia, ma stanno continuando a lottare in Ade grazie all'ottavo senso. Libra afferma che ora seguirà i compagni per lottare al loro fianco, ma non vuole che gli altri lo seguano. Andromeda però ricorda la missione affidata loro da Shin, e Sirio rammenta la promessa di morire insieme che il maestro gli aveva fatto alla prima casa. Comprendendo che non c'è modo di convincere i cavalieri a restare, Libra decide di acconsentire, sperando che riescano a risvegliare l'ottavo senso ed a compiere il miracolo. Senza ulteriori esitazioni, i quattro bruciano i loro cosmi e si lanciano nel baratro. Poco più tardi, Pegasus si risveglia sulle desolate pianure di Ade. Guardandosi attorno, vede Andromeda svenuto a pochi passi e corre da lui. Ripresi i sensi, Andromeda, sollevato nel vedere che l'amico è vivo, gli racconta dell'ottavo senso e della sua discesa in Ade insieme agli amici, poi i due si affrettano per raggiungere Isabel il prima possibile. Dopo alcuni minuti di corsa, i cavalieri arrivano davanti ad un'enorme arco di pietra, sul quale è incisa la scritta "lasciate ogni speranza voi che entrate". Queste crudeli parole rattristano i due amici, consapevoli che la speranza è tutto quel che resta all'anima di un defunto "A un essere umano cui tutto è stato tolto, e altro non resta che il conforto della speranza… come si può chiedere di abbandonarla? E' orribile!" commenta Andromeda, prima che Pegasus gli ricordi che loro stessi sono Cavalieri della speranza, e che quelle parole non li riguardano. Al palazzo di Hades, Pandora avverte l'ingresso di otto cavalieri in Ade e ne informa Hades, seduto su un trono dietro una tenda. Intanto, Pegasus e Andromeda hanno varcato la soglia e si trovano sulle rive del leggendario fiume Acheronte. Improvvisamente, i due si aggorgono che, attorno a loro, centinaia di anime in pena soffrono e si lamentano. "Che cos'è che sento… e che gente è questa, così vinta dal dolore?!" si domanda Pegasus. Prima che possano capire cosa sta succedendo, una voce proveniente dal fiume dichiara "Sono coloro che vissero senza infamia e senza lode. Li caccia il cielo, come il profondo inferno, e restano qui, sulle rive dell'Acheronte, a lagnarsi senza posa per la loro sorte. In eterno!". Ad aver parlato è un uomo che conduce una piccola barca, il traghettatore dell'Inferno, lo Spectre Caronte della Stella del cielo di mezzo. Il guerriero si accorge che Pegasus e Andromeda sono ancora vivi, e non appena i due si presentano come cavalieri di Atena, li attacca. Pegasus, conscio che hanno bisogno della barca per superare il fiume, si lancia contro di lui, senza però riuscire a colpirlo. Il cavaliere riprova, stavolta usando il suo Fulmine, ma Caronte para l'assalto facendo ruotare il remo con la tecnica chiamata Difesa Turbinante. Lo Spectre poi cerca di colpire il ragazzo, ma il suo remo viene fermato dalla catena di Andromeda. Seccato dall'opposizione dei due, Caronte interrompe l'attacco ed afferma che li farà passase se lo pagheranno con monete d'argento. "Vivo o morto, chi vuole raggiungere la riva opposta deve pagare il viaggio: un obolo d'argento sonante!". Pegasus crede che lo Spectre li stia prendendo in giro chiedendo una cosa del genere ed attacca di nuovo, ma Andromeda gli ferma la mano, poi si sfila un ciondolo d'oro a forma di stella e lo offre a Caronte come pagamento. Nel vedere Pegasus confuso, Andromeda spiega che ha quel ciondolo sin dall'infanzia, e che lui e Phoenix lo considerano un ricordo della loro madre. Sentendo ciò, Pegasus cerca di impedire all'amico di dar via un oggetto per lui così prezioso, ma il ragazzo gli risponde dicendo che, se potrà evitare un combattimento, allora ne vale la pena. Preso il ciondolo, Caronte afferma che non sarebbe abbastanza per far salire entrambi, ma di voler fare un'eccezione. I due salgono così sulla barca, ed il nocchiero inizia a remare verso l'altra sponda, cantando a squarciagola. Dopo più di un'ora, Pegasus è annoiato per la lunghezza del viaggio, ma Caronte afferma che sono ancora a metà strada, nel punto in cui il fiume è più freddo e profondo, poi aggiunge che è lì che il ragazzo scenderà. Con un gesto improvviso, lo Spectre colpisce il nemico col remo, facendolo cadere in acqua. Mentre Pegasus cerca di mantenersi a galla e nuotare, Caronte ricorda ad Andromeda che il ciondolo non era abbastanza per portare entrambi fino all'altra riva, poi spiega che è impossibile galleggiare nell'Acheronte, e che per di più in quel punto vi sono centinaia di dannati, i quali subito si aggrappano al cavaliere per trascinarlo sul fondo "Non puoi nuotare nell'Acheronte, ma sta tranquillo moccioso, non affonderai subito, sarebbe troppo comodo! Le acque pullulano di anime anneghate nel tentativo di attraversare il fiume. Saranno loro a trascinarti sul fondo e a condividere con te il dolore eterno!". Andromeda lancia allora la catena attorno al polso dell'amico, ma Caronte, dopo avergli ordinato di lasciarlo morire, solleva il remo per colpirlo. In quel momento però una scarica di colpi lo obbliga a difendersi col remo, e guardandosi attorno Caronte vede che Pegasus, aggrappato alla catena, è ancora vivo. Lo Spectre para un secondo attacco, ma poi si rende conto che i colpi del Fulmine sono così veloci da passare negli spazi lasciati scoperti dalla Difesa Turbinante e viene travolto e scagliato in acqua. Mentre, non molto lontano, Sirio e Cristal corrono verso la prima riva dell'Acheronte, sulla barca Andromeda aiuta Pegasus a tornare a bordo. I due osservano Caronte che viene circondato dai dannati, ma prima che possano andar via, il guerriero gli grida di salvarlo, perché, anche se hanno la barca, senza di lui si perderanno per sempre nel fiume. Nonostante il parere contrario di Pegasus, Andromeda lancia allora la catena, e tira a bordo lo Spectre, affermando di volersi fidare di lui nonostante tutto. Non convinto, Pegasus prende il remo del nemico, ma è costretto a riconsegnarglielo quando quest'ultimo, tornato a bordo, gli fa notare di averne bisogno per guidare la barca. Appena preso il remo, Caronte attacca Pegasus a tradimento, ma stavolta il ragazzo era pronto e blocca il remo. Lo Spectre tuttavia può lottare anche senza la sua arma e così scatena il suo colpo segreto Vortice dell'Acheronte, col quale lancia via il cavaliere. Caronte poi si dedica ad Andromeda, attaccando col remo ed obbligandolo a difendersi con la catena. Per alcuni secondi, lo Spectre continua l'attacco, poi però, notando la purezza negli occhi di Andromeda, decide di fermarsi. "Non ho mai visto occhi puri come i tuoi. Chi scende fin quaggiù ha lo sguardo adombrato dal marciume della propria esistenza terrena, non merità alcuna pietà da parte di Caronte, il traghettatore di anime. Invece, il tuo sguardo, malgrado il mio inganno mantiene la luce della purezza e della fiducia nel prossimo. Sei un tipo insolito, ragazzino, e forse, conclusa l'esistenza terrena, più lieve legno ti condurrà fino all'Elisio" spiega Caronte, descrivendo poi i Campi Elisi, un luogo meraviglioso che neppure lui ha mai visto, ma di cui ha sentito parlare. Poco dopo, Pegasus riprende i sensi sulla barca, ed Andromeda gli spiega che Caronte, come gesto di ringraziamento per avergli salvato la vita, gli ha restituito il ciondolo e li porterà gratuitamente sull'altra sponda. Il guerriero però avvisa che, una volta arrivati, loro si affronteranno una volta per tutte. In quel momento, la barca arriva finalmente in vista della riva, e Caronte indica ai ragazzi la prima prigione infernale. L'Inferno è infatti diviso in otto prigioni, tre valli, dieci malebolge e quattro sfere, e solo dopo aver superato tutti questi ostacoli si può raggiungere il palazzo di Hades, la Giudecca. Preoccupati per Lady Isabel, i cavalieri saltano a terra non appena la barca tocca la riva, ma Caronte ricorda loro il patto di poco prima. Pegasus, dopo aver chiesto ad Andromeda di non intervenire, e di proseguire da solo se lui dovesse cadere, affronta il nemico, contrapponendo il suo Fulmine al Vortice dell'Acheronte. Inizialmente l'eroe viene travolto, ma in realtà, conoscendo già la tecnica del nemico, ha potuto evitare danni gravi, mentre lo Spectre si ritrova mortalmente ferito e con la surplice a pezzi per la potenza dell'attacco subito. Mentre Caronte crolla sulla barca, che si allontana alla deriva, Pegasus si rialza, ed inizia a correre verso la prima prigione insieme all'amico, inconsapevole che in quel momento, anche Sirio e Cristal, Libra, Kanon, Isabel e Virgo stanno avanzando separatamente negli Inferi. Dopo una lunghissima scalinata, i due eroi raggiungono finalmente la prima prigione, un tribunale.

Dati originali: Fulmine di Pegasus: Pegasus RyuSeiKen. Catena di Andromeda: Nebula Chain. Difesa Turbinante: Rolling Oar. Vortice dell'Acheronte: Edging Current Crasher

Manga: L'episodio proviene dai numeri 22 e 23 del manga. Poche le differenze con l'episodio, nel manga mancano i flashback di Sion e Virgo ed Isabel. Libra non prova neppure ad impedire ai cavalieri di seguirlo in Ade e, poco dopo, mancano le scene in cui Pegasus e Andromeda corrono tra le rocce e la scena di Pandora che avverte Hades dell'arrivo dei nemici (anzi, nel manga lo tiene all'oscuro), mentre c'è un riferimento al mito del vaso di Pandora, al cui interno rimase intrappolata la speranza. Il primo combattimento tra i cavalieri e Caronte è un pò più lungo, e Pegasus subisce il Rolling Oar già a riva. Quando viene issato sulla barca, Pegasus starnutisce. Infine, mancano le scene con Sirio, Cristal, Kanon, Libra, Isabel e Virgo.

DVD: L'episodio è presente nel DVD n°1 della serie di Hades Chapter Inferno.

Scene extra DVD: /

Censure Mediaset: L'episodio non ha subito censure.

Fonti: Caronte, figlio della Notte, è presentato nel mito con tratti molto simili a quelli mostrati qui (nocchiero dell'Acheronte, avido di denaro). Il colore degli occhi del suo elmo potrebbe essere un riferimento alla descrizione che Dante ne fa nella Divina Commedia, "Caron dimonio dagli occhi di brace", o a quella dell'Eneide di Virgilio, "Sono come di fiamma le pupille". L'intera struttura dell'Inferno è ispirata proprio alla Divina Commedia.

La logica, questa sconosciuta: Libra e Kanon avevano lasciato insieme il Grande Tempio, ma ora Libra arriva da solo al castello. Andromeda non era presente quando Virgo aveva scritto Arayashiki sui petali, quindi non dovrebbe riconoscere la parola. Nel flashback in cui il corpo di Virgo scompare, dovrebbe esserci Capricorn dietro di lui. Perché Andromeda, che era saltato insieme a Sirio, Cristal e Libra, al risveglio è solo? Sulle rive dell'Acheronte si accumulano tutte le anime dirette all'Inferno, è impossibile che Pegasus e Andromeda siano soli. Inoltre, considerando le dimensioni della barca, ed il numero di persone che muore ogni giorno nel mondo, Caronte dovrebbe fare centinaia di viaggi senza mai fermarsi. Atena e Virgo sono scesi in Ade molto prima di Pegasus e gli altri, quindi Caronte dovrebbe averli incontrati sulle rive dell'Acheronte. Andromeda dice di avere sempre portato il ciondolo con se, ma non lo si era mai visto in tutte le volte in cui il cavaliere è apparso senza armatura. La catena di Andromeda dovrebbe avvertire sia l'arrivo di Caronte che il suo improvviso attacco a Pegasus. Quando i dannati trascinano Pegasus sott'acqua, due di loro gli tengono ferme le braccia, ma nella scena successiva la mano del cavaliere spunta dalla superficie del fiume. Andromeda potrebbe usare la catena di attacco per difendersi da Caronte, e l'arma stessa dovrebbe fare qualcosa. Quando Pegasus emerge dal fiume, i dannati sono scomparsi. Vista la forza del Fulmine, il remo di Caronte dovrebbe cadere nel fiume, non sulla barca. Quando Andromeda tira Caronte sulla barca, i dannati non provano neppure a seguirlo o fermarlo. L'Edging Current Crasher lancia Pegasus in acqua privo di sensi, quindi il ragazzo dovrebbe annegare mentre Caronte e Andromeda lottano. L'armatura di Atena appare e scompare a seconda delle scene.

Note: "Per sconfiggere Ade bisogna entrare negli inferi da vivi, risvegliando l'Arayashiki". Un episodio carino, che però risente del dover evidenziare / introdurre vari elementi futuri della trama, come il ciondolo di Andromeda o la struttura dell'Ade, e per questo stenta a decollare. Apprezzabile la caratterizzazione di Andromeda, fedele alla propria natura pacifista e restio ad uccidere i nemici. Questa puntata apre la seconda parte della serie di Hades, denominata Meikai Hen o Chapter Inferno. L'episodio inizia alcuni secondi prima della fine del precedente, intersecando, con risultati non sempre pienamene sensati, vecchie e nuove scene. Purtroppo non c'è traccia del cosmo d'oro che i cavalieri avevano mostrato al termine della scorsa puntata. Lo stupore di Cristal e Andromeda davanti a Libra è legittimo, visto che i due non l'hanno mai incontrato dopo il Misopethamenos, mentre Sirio dovrebbe essere più felice di vederlo, visto che fino ad ora l'aveva dato per morto in seguito al duello con Sion del 120° episodio. Libra e Kanon avevano lasciato insieme la Grecia nella scorsa puntata, e verosimilmente hanno raggiungo il castello in Germania muovendosi alla velocità della luce, ma il nuovo cavaliere di Gemini decide per motivi sconosciuti di non mostrarsi ai ragazzi. Nel convincere il maestro a lasciarli scendere con lui in Ade, Sirio cita un discorso che i due hanno avuto sempre nel 120° episodio, in cui il cavaliere d'oro alla fine acconsentì a far combattere l'allievo nonostante il divieto di Atena. La struttura rocciosa dell'Ade era già stata notata ai tempi del 48° episodio, ed era stata ripresa in tutte le apparizioni successive. Vale la pena notare che ora i cavalieri si trovano all'interno della Bocca di Ade in cui Cancer aveva l'abitudine di gettare le sue vittime. La frase "Lasciate ogni speranza voi che entrate" proviene direttamente dalla Divina Commedia di Dante, cui Kurumada pare essersi ispirato nel dare una struttura all'Ade, e dalla stessa fonte provengono la descrizione degli ignavi ed il "lieve legno" citati da Caronte. Pandora dice che sono entrati otto cavalieri in Ade, cosa che lascia un pò perplessi. Tralasciando Mur, Ioria e Scorpio, dati per morti dagli Spectre, i nemici dovrebbero essere Pegasus, Andromeda, Sirio, Cristal, Libra, Kanon e Virgo, quindi sette. Probabilmente l'ottavo è Phoenix, che si era visto per l'ultima volta nel 125° episodio, anche se di lui per ora non c'è traccia. Inoltre, Virgo è già entrato da parecchio in Ade, persino prima di Pandora stessa, nel 124° episodio. Il ciondolo di Andromeda fa ora la sua prima apparizione di rilievo, ma era stato già intravisto, con un colorito più dorato, nel 117° episodio. Prima citazione assoluta invece per i Campi Elisi, che avranno un ruolo di rilievo nell'ultima parte della serie. Caronte li descrive come un luogo bellissimo in cui dovrebbero andare gli uomini puri, dando ad intendere che si tratta del Paradiso. In passato vari personaggi avevano spesso citato un "paradiso dei Cavalieri", ma è incerto se si tratti dello stesso luogo. Caronte dice anche che nessuno Spectre è mai entrato ai Campi Elisi. Sirio per ora continua ad avere gli occhi chiusi, anche se già nel prossimo episodio li tornerà ad aprire, in quanto in Ade le cose non si vedono con gli occhi. Cristal invece continuerà a portare la benda, in quanto la ferita che Abadir gli causò nell'episodio 108 era alla palpebra più che all'occhio stesso. A giudicare dal panorama, i due si trovano ancora sulla strada che conduce alla Porta dell'Inferno, ed in quella stessa zona, ma più avanti rispetto a loro, vediamo avanzare Kanon. Libra, per motivi sconosciuti, è fermo, mentre Isabel si trova da qualche parte insieme a Virgo. Questo dettaglio, finora solo accennato nel manga, è abbastanza importante, perché spiega come stia facendo la fanciulla ad avanzare in Ade senza correre rischi. Le immagini di Sion, Virgo e Gemini provengono dagli episodi 126, 124 e 125. Nella versione originale Giapponese, gli episodi del Meikai Hen hanno una sigla di chiusura ma non un video, ed accompagnano i titoli di coda riproponendo alcuni spezzoni della puntata.