EPISODIO N°119
UN FUGACE INCONTRO
UN EFFIMERO INCONTRO
(«KARISOME NO SAIKAI»)Disegnatori Eisaku Inoué.
Personaggi presenti: Sirio, Phoenix, Pegasus, Gemini, Capricorn, Acquarius, Virgo, Maestro dei 5 Picchi, Shin, Ioria.
Oltrepassata la terza casa, Gemini, Capricorn ed Acquarius sono in vista della quarta, che dovrebbe essere deserta visto che Cancer, il cavaliere che un tempo la presiedeva, è ormai morto. Giunti all'entrata però i tre avvertono uno strano cosmo provenire dall'interno, come se si trovassero davanti all'ingresso per il mondo della morte. "Non è proprio un cosmo, ma raggi di luce che provengono dagl'Inferi" commenta Acquarius, ed è quindi con inquietudine che Gemini varca la soglia ed entra nel tempio. Dopo un attimo di esitazione, Acquarius e Capricorn lo seguono, ma dopo pochi metri scoprono di trovarsi effettivamente nel mondo della morte, vicino alla Bocca di Ade che conduce al luogo del non ritorno. "La Casa del Cancro è l'entrata dell'aldilà!" afferma Gemini. I tre temono che, cadendo nella voragine, potrebbero tornare per sempre nell'aldilà, ma Capricorn intuisce che deve trattarsi di una potente illusione creata da qualcuno, ed anche Gemini è della sua stessa opinione, sebbene non riesca ad immaginare chi possa essere, "Qualcuno che è così potente da creare un'illusione che sembra realtà!". Improvvisamente il suolo si apre e da esso emerge un'armata di zombie, anime dell'aldilà che bloccano i tre cavalieri. Intanto, non molto lontano, Sirio, dopo aver lasciato Fiore di Luna ai Cinque Picchi, è finalmente arrivato al Grande Tempio alla ricerca del maestro. Il ragazzo, con lo scrigno dell'armatura sulle spalle, si trova tra alcune rovine, quando una sfera di luce lo colpisce allo stomaco, obbligandolo a fermarsi. Pur privo della vista, Dragone riconosce il cosmo del suo aggressore, che avanza uscendo dall'ombra. Alla quarta casa, gli zombie continuano a trattenere i tre cavalieri, e neanche Gemini, che pure era riuscito ad individuare Kanon alla terza casa, riesce a capire chi stia proiettando questa illusione. "Chi può avere un cosmo così vasto da intrappolarci in un miraggio che sembra vero? Tu hai già individuato Kanon, Gemini… chi è questo nuovo e temibile nemico?" chiede Capricorn, ma il compagno non ha risposte. Nonostante questo però, il guerriero non è disposto a lasciarsi fermare e, liberatosi dagli zombie, scatena l'Esplosione Galattica, con la quale distrugge l'intera illusione. I tre si ritrovano di nuovo nei corridoi della quarta casa, ma sono preoccupati dal non riuscire a capire chi sia il loro vero nemico, e per di più sono consapevoli che alcuni Spectre li stanno seguendo a breve distanza. "Il cosmo di Toro è scomparso, e non lo abbiamo nemmeno scalfito. Forse qualcuno di noi dovrebbe fermarsi per chiudere il conto!" suggerisce Acquarius, intuendo che gli Spectre hanno superato la seconda casa, ed anche Capricorn vorrebbe che uno di loro restasse indietro ad eliminarli "E uno solo potrebbe farla finita!". Gemini però reputa quest'ipotesi troppo rischiosa e ricorda che il loro obiettivo e raggiungere Atena il prima possibile. Convinti, i tre esclamano "Uniti per Atena!" e riprendono la corsa, proprio mentre, altrove, Sirio scopre l'identità del suo avversario: si tratta di Phoenix, che incredibilmente gli sbarra il passo e non vuole lasciarlo proseguire. Phoenix afferma che, per ordine di Atena stessa, loro non possono avvicinarsi al Grande Tempio, perchè "La Dea Atena è convinta che i Cavalieri di Bronzo sarebbero soltanto d'impiccio!". Quando Sirio gli chiede se questo significa che vuole abbandonarli, risponde "sono solo uno spettatore, e avrò il privilegio di assistere all'ultima battaglia di questa Guerra Sacra!". Infuriato perché, nonostante la gravità della situazione, Phoenix sembra non voler fare nulla, Dragone lo attacca con un pugno, ma il compagno schiva facilmente il colpo e blocca l'amico. Phoenix gli chiede perché sia tanto determinato ad intervenire e se qualcuno glielo ha ordinato, ma Sirio risponde che sta agendo di sua volontà perché vuole proteggere i suoi amici e l'umanità che Atena ama. A questa dichiarazione, Phoenix risponde con una breve risata, che spinge Sirio ad attaccarlo di nuovo. Anche stavolta però viene facilmente evitato ed è obbligato a subire i colpi dell'inaspettato avversario, che lo atterra. Phoenix gli fa notare che in quelle condizioni non può far nulla e dunque la sua presenza è inutile, ma Dragone non è disposto a tirarsi indietro ed è pronto a combattere in nome dei suoi amici. "Io non sono uno spettatore, Phoenix! Non mi sottraggo mai alla lotta! Non lo faccio solo per me, ma anche per tutti gli altri cavalieri!" dichiara, per poi espandere minacciosamente il suo cosmo, ma alla fine Phoenix ammette che anche lui vuole proteggere i propri amici, come Sirio stesso o colui che è svenuto nell'arena, poi si volta e si allontana. Dragone capisce che il compagno sta parlando di Pegasus e gli chiede di fermarsi ed aiutarli, ma Phoenix ripete che non aiuterà nessuno e scompare nella notte, lasciando Sirio da solo. Alla casa dell'Ariete, Shin osserva preoccupato la meridiana. I primi due fuochi si sono spenti ed anche il terzo è indebolito, quindi il tempo a loro disposizione per uccidere Atena sta diminuendo. Shin si chiede perché Gemini e gli altri stiano impiegando tanto tempo per superare la quarta casa, e l'anziano maestro lo stuzzica, affermando che i suoi seguaci potrebbero aver trovato la strada per l'inferno. Shin però ribatte dicendo che la morte è il destino che attende tutti i cavalieri "Quando conoscerai la desolazione del regno degli inferi, comprenderai la ragione di certe scelte!". Alla fine dell'ultima guerra sacra, combattuta più di due secoli prima, solo loro due, Shin e Dhoko, sopravvissero, ma ora probabilmente non ci saranno superstiti, e le prime vittime saranno proprio i cavalieri d'oro delle dodici case. All'arena, Sirio trova finalmente Pegasus, svenuto e privo di armatura, sparsa tutto intorno a lui, ma ancora vivo. Pegasus capisce che Mur lo ha teletrasportato lì per salvarlo, ed a sua volta Sirio spiega che è stato Phoenix a permettergli di trovarlo. Nel sentire il nome del cavaliere della Fenice, Pegasus si rallegra, ma Sirio, a malincuore, gli racconta quanto il guerriero gli ha detto "Non possiamo contare su Phoenix, dice che non c'è più ragione di combattere!". Pegasus non riesce a credere all'atteggiamento del compagno, e, guardando la fiamma dei Gemelli che si spegne sulla meridiana, ricorda quando lui, Dragone e gli altri dovevano attraversare le dodici case "illuminava una battaglia che condividevamo, per la salvezza della Dea Atena!". In un gesto di rabbia, Pegasus accusa Phoenix di essere un vigliacco, ma Sirio lo rimprovera ed afferma che al contrario il loro amico è molto saggio. Nonostante tutto però, Dragone concorda sul fatto che lasciare il Grande Tempio non è una soluzione. Pegasus mette di nuovo la propria armatura nello scrigno di bronzo, e si allontana insieme a Dragone, entrambi ignari che Phoenix li sta osservando, e si chiede se il legame che li unisce spingerà lì anche Andromeda. Alla quarta casa, Gemini e gli altri non riescono a trovare l'uscita sebbene stiano correndo da molto tempo nei corridoi. "Non lo trovate molto strano? Non so se la mente mi tradisce, ma mi sembra di essere qua dentro a correre da parecchie ore!" commenta Capricorn. I tre si rendono conto che qualcuno li sta tenendo imprigionati, quando all'improvviso vedono una luce accecante in lontananza. Raggiuntala, scoprono che non è l'uscita ma che anzi si trovano sul palmo della mano di Budda. A questa visione Capricorn viene preso dallo sconforto, per quanto a lungo abbiano corso, in realtà non sono riusciti ad arrivare da nessuna parte. "Non è possibile, noi abbiamo corso come disperati per quelle che ci sono sembrate ore… soltanto per scoprire che siamo rimasti sempre nello stesso identico posto, sul palmo della mano dell'Illuminato!" esclamano lui e Acquarius. Gemini tuttavia non è dello stesso avviso, perché quest'ultima illusione gli ha permesso finalmente di capire chi è l'artefice delle illusioni, l'uomo più vicino agli Dei, il cavaliere d'oro della sesta casa, Virgo. Al tempio di cui è custode, Virgo è seduto in meditazione e sta usando il suo cosmo d'oro per imprigionare i compagni di un tempo ed impedir loro di proseguire. Consapevole dell'identità del nemico, Gemini può finalmente contrattaccare e distruggere l'illusione. Il Budda scompare, ma il cavaliere sa che questo non basterà a fermare il loro nemico. "Virgo è l'avversario più insidioso, il più raffinato e potente!" dichiara, ed infatti un'altra illusione compare e delle mani emergono dal suolo per bloccare i tre. Gemini capisce che Virgo non sta cercando di sconfiggerli, ma solo di trattenerli per dodici ore, e l'unico modo per fermarlo è ucciderlo. Per questo motivo, il cavaliere espande il suo cosmo e grida "Quel Cavaliere deve scomparire! Virgo, è la tua ora!", per poi scagliare un fascio di energia verso la sesta casa. Alla quinta, Ioria avverte l'enorme energia che lo oltrepassa e si abbatte sul tempio della Vergine. L'edificio viene distrutto, ma Virgo è illeso, protetto da uno scudo creato dal suo stesso cosmo. Dalla sesta casa, il cavaliere parla ai tre nemici, affermando "Acquarius, Capricorn, e tu Gemini: prima che un meschino compromesso vi trasformasse in sicari di Ade, eravate tra i nobili cavalieri di Atena! Finora ho adottato tecniche illusorie, che non mettono in pericolo la vostra vita!". In nome della loro antica amicizia, avrebbe dunque preferito non ucciderli direttamente, ma ora non gli hanno lasciato scelta. I tre avvertono il cosmo del nemico bruciare ed aprirsi come un fiore di loto, poi Virgo scaglia l'Abbandono dell'Oriente, che si abbatte sulla quarta casa in un lampo di luce. Pegasus e Sirio percepiscono l'esplosione dei cosmi dei duellanti e si affrettano, proprio mentre, alla prima casa, Shin teme che i suoi seguaci siano sconfitti e, preoccupato, vorrebbe intervenire. L'anziano maestro però lo ferma ricordandogli che è lui il suo avversario, e così, a malincuore, Shin si appresta a combattere contro l'amico di un tempo. "Questo vuol dire che la tua presenza è di troppo! In nome dell'antica amicizia, memore delle battaglie condotte insieme, volevo evitare questo scontro! Ma è inevitabile, noi due ci batteremo, Dhoko!" dichiara.
Dati originali: Virgo: Virgo Shaka. Abbandono dell'Oriente: TenmaKofuku
Manga: L'episodio proviene dai numeri 19 e 20 del manga. Rispetto all'anime, mancano completamente le scene di Sirio e Phoenix e quelle di Sirio e Pegasus. Quest'ultimo infatti non si rivedeva fino al suicidio di Atena perché Mur lo aveva teletrasportato all'Altura delle Stelle.
DVD: L'episodio è presente nel DVD n°3 della serie di Hades (Toei). In omaggio al DVD originale c'era un ciondolo di Andromeda.
Scene extra DVD giapponese: Allungata la scena dell'incontro di Sirio e Pegasus. Vediamo quest'ultimo rimettere l'armatura nello scrigno di bronzo, mentre, non visto, Phoenix li osserva pensieroso dall'alto e si chiede se anche Andromeda deciderà di combattere in nome dell'amicizia che li lega.
Censure Mediaset: L'episodio non ha subito censure.
Fonti: Per la costellazione di Virgo vedi 56° episodio.
La logica, questa sconosciuta: La quarta casa sembra sia internamente che esternamente diversa da com'era negli episodi 48-50. Le cinghie degli scrigni delle armature dovrebbero essere di cuoio, ma in questo ed in altri episodi si strappano come carta. Per di più alla fine sia Pegasus che Sirio hanno gli scrigni in spalla, ma le cinghie dovrebbero essere state distrutte in questo episodio e nel 115°. Come ha fatto l'armatura di Pegasus a cadere completamente dal corpo del cavaliere e perché è stato teletrasportato anche lo scrigno di bronzo? Perché a parte Toro nessun cavaliere d'oro indossa l'elmo? Con l’illusione di Buddha, Virgo rivela praticamente la sua identità ai nemici.
Note: "Virgo è l'avversario più insidioso, il più raffinato e potente!". Un episodio diviso in due parti distinte ma entrambe molto appassionanti. La prima apparizione di Virgo nella serie di Hades permette già a questo punto di capire chi sarà l'ostacolo maggiore per la corsa di Gemini, Capricorn ed Acquarius. Persino a distanza, questi ultimi due sembrano del tutto impotenti di fronte al custode della sesta casa, ed anche Gemini, che pure si direbbe il più adatto ad affrontarlo, sembra essere in svantaggio. D'altra parte, la comparsa di Phoenix ed il suo atteggiamento apparentemente equivoco conquistano l'attenzione dello spettatore per la prima metà dell'episodio. Il comportamento del cavaliere della Fenice è complesso, non è causato né da vigliaccheria né da una passiva sottomissione agli ordini di Atena. Semplicemente, il cavaliere, proprio come Mur prima di lui, sta cercando di proteggere i suoi amici e di impedire loro di partecipare ad una battaglia nella quale teme potrebbero perdere la vita. Infine da segnalare la ricomparsa di Pegasus, che segna il punto in cui l'anime inizia non solo ad aggiungere nuove scene al manga, ma anche a modificare quelle già esistenti. Le immagini della valle della morte, stavolta chiamata Monte degli Inferi, sono simili a quelle viste negli episodi 48-50, ma ancora di più a quelle usate nell'OAV di Apollo. Visto che Phoenix sembra intenzionato a rispettare l'ordine di Atena e non entrare nella zona delle dodici case, bisogna supporre che lo scontro con Sirio avvenga in periferia, nella parte dedicata all'addestramento dei soldati e dei giovani cavalieri. Il fatto stesso che Pegasus si trovi nell'arena dove nel 1°episodio aveva combattuto per conquistare l'armatura e nel 41°era atterrato insieme a Lady Isabel lo conferma. C'è da supporre che Phoenix sia arrivato ad Atene tra il 115°episodio e questo, altrimenti avrebbe cercato di fermare anche Pegasus. Acquarius cita il fatto che il cosmo di Toro è scomparso, segno che anche loro si sono accorti della morte del cavaliere d'oro. Dopo la comparsa di Niobe e le parole di Rhadamantis e Zelos nel 117°episodio, c'è il primo accenno al fatto che diversi Spectre sono sulle tracce di Gemini e compagni. Gemini è contrario all'eliminarli, segno che lui e gli altri temono che qualcuno riferisca ad Hades di una possibile ribellione. Ancora una volta, come negli episodi 29 e 33, Phoenix mostra di saper usare le parole giuste per irritare un compagno, anche se la facilità con cui Sirio lo attacca va in parte attribuita alla sua ansia per la scomparsa del maestro. L'armatura della Fenice si è completamente rigenerata dopo il 114°episodio. Per la prima volta Shin parla del fatto che lui e Libra sono gli unici sopravvissuti all'ultima Guerra Sacra. Per quanto Pegasus sia notoriamente irruente, la sua reazione all'apparente tradimento di Phoenix sembra un pò infantile e superficiale. Questa è la seconda volta che vediamo l'illusione della mano del Budda, già usata nel 57°episodio. E’ la prima volta che nel doppiaggio italiano si fa riferimento a Virgo come "l’uomo più vicino agli Dèi" e non "più vicino ad Atena".