EPISODIO N°106

VOCI DAL PASSATO

«SOGNO CRUDELE! RITORNA L'ODORE DELLA MORTE»

Disegnatori Masahiro Naoi, Hiroyuki Yokoda, Naoto Kusamura

Personaggi presenti: Sirio, Krisaore, Kiki, Pegasus, "Castalia", "Patricia", Cristal, "Acquarius", Andromeda, "Phoenix", Lemuri, Isabel.

Il corpo di Krisaore è protetto da una barriera prodotta dal cosmo ultimo del generale, "frutto di una profonda meditazione", che impedisce a Dragone di avanzare ed addirittura lo respinge. Sirio è temporaneamente paralizzato, ma bruciando il suo cosmo riesce a liberarsi e ad attaccare. Anche stavolta però il suo assalto viene respinto ed il cavaliere viene travolto dal suo stesso colpo. Krisaore tenta di convincere l'avversario della necessità dell'avvento di una nuova era, che Nettuno intende portare sulla terra "Noi oggi viviamo in un'era oscura, le genti sono nel peccato, il male regna ormai ovunque. Dove volti lo sguardo nel mondo, lì regnano la corruzione, la menzogna, la paura unita alla diffidenza, madre di ogni terrore. Le genti della terra hanno dimenticato l'amore e la pietà che un tempo li governavano. Presto verrà un nuovo diluvio, le acque travolgeranno gli uomini tutti, finché non sarà giunta una nuova era, la nuova era di cui ti parlavo, Nettuno ne sarà il signore incontrastato!" dichiara. Dragone però rivendica i diritti degli innocenti e dei puri di cuore, che verrebbero spazzati via per colpe non loro, e quando Krisaore afferma che l'avvento di una nuova era vale il sacrificio di pochi innocenti, Sirio risponde "Ma non ti rendi conto, generale, che sono proprio gli uomini come te la causa prima dell'oscurità di questi tempi!" e si lancia di nuovo all'attacco tentando il Drago Nascente. Anche questo colpo però viene respinto dalla barriera di Krisaore, ed il generale rivela che la sua fonte è il Mantra, che esiste in tutti gli uomini ma che solo pochi sanno realmente utilizzare. Dragone capisce che il Mantra corrisponde al cosmo dei cavalieri ed intuisce che anche Krisaore deve avere un punto debole. Il generale però decide di non dargli più tempo e scaglia il suo colpo segreto, l'Unione Spirituale. Sirio sta per essere travolto, ma sulla sua schiena appare il tatuaggio del Drago, segno che il suo cosmo è oramai giunto al limite estremo. Raccogliendo tutte le forze, Sirio lancia ancora una volta il Drago Nascente, ma anche stavolta il colpo viene respinto sullo stesso cavaliere, oramai sempre più debole. Krisaore stesso ammette che il Mantra è barriera insuperabile e non è facile trovarne la chiave, ovvero il punto debole. Deciso a tentare, Sirio si rialza, ma improvvisamente si rende conto che la sua vista inizia ad annebbiarsi. "Il tuo corpo si sdoppia… è un trucco, oppure la mia vista comincia a indebolirsi?! Che stia diventando cieco?" si chiede, ed il generale conferma questa teoria, spiegando che la luce dell'Unione Spirituale è troppo intensa perché la vista riesca a sopportarla. Krisaore si prepara a lanciare il colpo di grazia, ma Dragone invoca l'aiuto di Atena affinché le mostri il punto debole del nemico, anche se questo dovesse significare perdere la vista. Per un attimo il cosmo di Lady Isabel si unisce a quello di Sirio, che riesce a vedere i sette punti deboli di Krisaore, disposti lungo il suo asse corporeo. Krisaore e Dragone sferrano contemporaneamente l'Unione Spirituale ed Excalibur. Il cavaliere di Atena viene travolto, ma il Mantra è spezzato e Krisaore crolla a terra privo di vita. Sirio ha vinto, ma non ha più forze e sviene prima di poter tentare di abbattere la colonna. Cristal intanto ha finalmente raggiunto la colonna dell'Antartico, quando davanti a lui appare Acquarius. "Che cos'è?! Un sogno? un incubo?" si chiede il ragazzo, ma l'uomo dichiara di essere realmente il cavaliere d'oro dell'undicesima casa. Cristal però non gli crede e lo attacca, accusandolo di essere solo un'ombra venuta ad ingannarlo. Acquarius però blocca prima la Polvere di Diamanti e poi l'Aurora del Nord con la sola forza delle mani e subito dopo, per confermargli ulteriormente la sua identità, congiunge le mani sopra la testa e sferra il Sacro Acquarius, travolgendo il cavaliere. Cristal non viene gravemente ferito, e quando Acquarius lo soccorre, si convince finalmente di avere di fronte il maestro di un tempo e piange di gioia fra le sue braccia. Alla colonna dell'oceano Indiano, Kiki raggiunge finalmente Sirio, ripresosi ma molto debole, proprio mentre Pegasus, raggiunta quella che crede essere la colonna dell'Atlantico del Nord, trova Castalia ad attenderlo. Incredibilmente la donna cerca di convincere il cavaliere ad abbandonare la battaglia e tornare con lei ad Atene, al punto che il ragazzo inizia a credere di non avere realmente di fronte la sua antica istruttrice. "E' vero, non lo sono. E' Castalia solo un velo, che nasconde la mia vera identità, e tu conosci il mio vero nome, Pegasus!" dichiara la donna prima di dire "Il mio vero nome è… Patricia!". Il cavaliere continua a non crederle, ma Castalia per convincerlo si toglie la maschera, svelando proprio il volto di Patricia, la sorella perduta di Pegasus. L'eroe è allibito e, ripensando ai giorni felici trascorsi da bambino insieme alla sorella, si lascia abbracciare. La dolcezza del cosmo della ragazza riesce a convincere il cavaliere, che piangendo di gioia risponde all'abbraccio. A sua insaputa però l'ombra di Patricia cambia aspetto. Sirio intanto ha impugnato la spada di Libra, ma oramai è cieco ed ha bisogno che Kiki gli indichi la colonna. Seppur confuso e preoccupato per l'amico, il bambino indica a Dragone la direzione, e così l'eroe riesce ad abbattere la colonna con un fendente della spada. Andromeda, sentendo il crollo, si affretta verso la colonna dell'Atlantico del Sud, ma ai piedi del pilastro trova i corpi di Pegasus e Cristal, esanimi ma privi di ferite. Improvvisamente la sua catena lo allerta di un nemico, e voltandosi il cavaliere si trova davanti al fratello Phoenix. Andromeda è felice che il fratello lo abbia raggiunto in battaglia, ma il cavaliere lo attacca con una mossa improvvisa, ed è solo grazie alla catena che il ragazzo riesce a difendersi in tempo.

Censure Mediaset: Nessun taglio in questo episodio.

Dati originali: Krisaore: Chrysaeor Krishna. Unione Spirituale: Maha Roshini

Manga: L'episodio proviene dal numero 16 del manga. Rispetto all'anime Krisaore inizia a levitare dopo aver respingo Sirio la prima volta spiega meglio che il suo punto debole sono i sette Chakra. Poco dopo Atena non compare e Dragone sembra individuare da solo i punti da colpire. Più avanti, Cristal usa anche gli Anelli del Cigno contro il falso Acquarius. Dopo il crollo della colonna dell'Indiano c'è poi una scena in cui Syria e Dragone del Mare commentano sia la sconfitta di Krisaore che la pericolosità di Lemuri e si dicono certi della vittoria. Quando Pegasus e Andromeda arrivano alla colonna dell'Antartico, entrambi si rendono conto di essere arrivati al posto sbagliato, anche se non si capisce come. Andromeda dice di sentirsi come quando era nel labirinto di Gemini, suggerendo che è il cosmo di Lemuri a confonderli ad attirarli alla colonna sbagliata. Quando Phoenix appare, Andromeda lo abbraccia in lacrime. La spiegazione è che nel manga Phoenix era dato per morto dopo lo scontro con Gemini alle dodici case, e quindi Andromeda non credeva che lo avrebbe più rivisto.

Videocassette: L'episodio è presente nelle cassette n°21 Yamato e n°53 DeAgostini

Fonti: Crisaore nella mitologia greca era il figlio di Nettuno e Medusa, e nacque insieme a Pegaso quando Perseo decapitò la Gorgone. Insieme a Calliroe, figlia di Oceano, generò mostri come Gerione ed Echidna. Il suo nome significa "dalla spada d'oro" e con questo significato è stato usato come epiteto di varie divinità. Il nome originale del generale, Krishna, significa "il nero" ed è quello dell'ottava incarnazione del dio indiano Visnu.

La logica, questa sconosciuta: Come nella fine della scorsa puntata, Sirio non ha alcuna traccia delle ferite più gravi infertogli dalla lancia di Krisaore. Nelle inquadrature da lontano, vicino a Krisaore dovrebbero esserci i frammenti della sua lancia e dell'armatura. Considerando che Cristal viene sconfitto prima di Pegasus, quest'ultimo dovrebbe trovare almeno delle tracce di sangue ai piedi della colonna. Pegasus dice che il cosmo di Patricia è molto dolce e questo lo convince della sua identità, ma se Patricia fosse realmente Castalia, avrebbe dovuto accorgersene molto prima. Quando l'ombra di Patricia cambia aspetto, bisogna supporre che Lemuri sia tornato alle sue sembianze originali, ma Pegasus dovrebbe accorgersi del cambiamento nelle dimensioni del corpo che abbraccia. Per di più quale fonte di luce sta proiettando quell'ombra e perché nelle immagini precedenti non ce n'è traccia? Sirio riesce a prendere al volo la spada di Libra ma ha bisogno che Kiki gli indichi la colonna. Inoltre, sin dal 34°episodio aveva dimostrato di potersi muovere ed orientare abbastanza bene anche privo della vista, ed infatti non ha difficoltà a calcolare la distanza dal bersaglio da colpire. Andromeda dice erroneamente di star cercando la colonna del Pacifico del Sud, quella che ha abbattuto poco prima. All'arrivo di Andromeda, Lemuri fa due errori alquanto madornali, per prima cosa lascia in bella vista i corpi di Pegasus e Cristal, allertando il cavaliere, e poi lo attacca troppo presto, mentre avrebbe potuto avvicinarsi di più come ha fatto con gli altri. Sul fianco di Andromeda manca la ferita inferta da Kira nel 103°episodio. Nell'osservare i corpi dei compagni, il cavaliere dice che non hanno ferite, mentre dovrebbero avere il segno del colpo che li ha abbattuti. Poco dopo, la sua affermazione che chi gli è dietro è il nemico più potente che abbia mai incontrato è decisamente un'esagerazione, dal momento che Lemuri (o anche Phoenix che sta impersonando) non può essere al livello di nemici come Gemini o Virgo. Quando Sirio affronta per l'ultima volta Krisaore (in un assalto frontale) viene a sua volta sbagliato diversi metri all'indietro, ma ricade alle spalle del suo avversario e a poca distanza. Quando l'Armatura di Libra (a cui manca il tridente alla sommità) dona la spada a Sirio, sembra scomporsi del tutto per poi scomparire completamente nelle immagini seguenti, lasciando solo lo scrigno (grazie a Fenrir per la segnalazione).

Note: "Il mio vero nome è… Patricia!" Praticamente due episodi da dieci minuti fusi in uno. Mai come stavolta il distacco tra gli avvenimenti dell'Oceano Indiano e quelli dell'Antartide è netto, ed a soffrirne di più e lo scontro tra Sirio e Krisaore, che pur seguendo fedelmente il manga, da l'impressione di essere troppo breve. E' comunque ben fatto il doppiaggio del generale indiano, in particolare il suo monologo sulle tenebre che avvolgono l'umanità. E' anche interessante notare che Sirio, limitandosi a ricordare l'esistenza degli innocenti e dei puri di cuore, non prova neanche a contraddire quanto detto dal generale riguardo la maggior parte degli uomini, ed in effetti alcuni punti del suo monologo rispecchiano la realtà. Ben realizzata anche la parte dell'episodio che introduce Lemuri, nonostante sia viziata, come il manga, da alcuni errori di logica abbastanza ovvi. I poteri di Krisaore e la posa che assume assomigliano molto a quelli di Virgo, la sola differenza probabilmente è che il generale è influenzato dalla cultura induista, il cavaliere da quella buddista. Tra l'altro Krisaore e Virgo sono gli unici cavalieri nella serie ad avere poteri di levitazione. Dragone aveva già dimostrato di potersi liberare dai poteri paralizzanti di un cosmo nemico quando affrontò Scorpio, nel 60°episodio. La terminologia che Krisaore usa sia nel manga che nell'anime (mantra, kundalini, chakra) esiste realmente nella cultura indiana. A quanto pare il mantra è in pratica un altro nome per il cosmo, così come i chakra, ovvero i punti deboli, sono quelli che nel manga Sirio chiamava SeiMeiTen è che citava per la prima volta quando salvò Pegasus dalla "morte atroce" di Pegasus Nero. Anche il fatto che l'esposizione ad una luce eccessiva possa causare la cecità è corretto, in quanto la retina può venire danneggiata da luci molto intense. Per prevenirlo l'occhio possiede una serie di meccanismi che regolano la quantità della luce che entra (ad esempio la costrizione o dilatazione della pupilla), ma in casi estremi possono essere inadeguati (per questo ad esempio è sconsigliato guardare direttamente il sole durante un'eclissi). E' difficile restare permanentemente ciechi dopo essere stati esposti alla luce solo una volta e per pochi secondi, ma è possibile che Dragone danneggi ulteriormente i suoi occhi nel fissare Krisaore alla ricerca dei suoi punti deboli. Sirio accenna al fatto di essere già stato cieco in passato, riferendosi alle conseguenze dello scontro con Argor nel 28°episodio. Krisaore considera la dimenticanza come "il luogo dell'Ade da cui non c'è ritorno", parafrasando il discorso di Virgo sul sesto mondo di Ade del 56°episodio. Nonostante l'invocazione di Sirio, non è chiaro se Atena venga effettivamente in suo aiuto nello scontro dal momento che il suo cosmo dorato non compare. Cristal afferma che Acquarius riposa all'undicesima casa. Questo sarà contraddetto sia del 3°OAV (Apollo) che dalla serie di Hades, ma siccome entrambi sono successivi alla saga di Nettuno, le sue parole possono essere prese per buone. Col senno di poi, non è chiaro quanto i poteri di Lemuri diventino simili a quelli del personaggio che imita. Qui riesce a bloccare con le mani la Polvere di Diamanti e l'Aurora del Nord, esattamente come aveva fatto Acquarius nel 47°episodio, e poi riesce a riprodurre il Sacro Acquarius con una precisione tale da ingannare persino Cristal, che pure ha già subito o usato questa tecnica. Se fosse capace di imitare al cento percento la forza di colui in cui si trasforma sarebbe potenzialmente il più forte cavaliere esistente, ma nel prossimo episodio si capisce chiaramente che la sua forza fisica in realtà è mediocre. Bisogna quindi supporre che Cristal abbia inconsciamente ridotto l'energia dei suoi colpi e si sia lasciato ingannare più dalla posa del Sacro Acquarius che dal suo effettivo potere. Prima di incontrare Castalia, Pegasus dice di star cercando la Colonna dell'Atlantico del Nord, ma poi la sconfitta subita ed il lungo tempo passato svenuto lo spingeranno a dirigersi direttamente da Nettuno. Come nel 104°episodio Pegasus fa riferimento al fatto che Castalia dovrebbe essere ad Atene. La scena in cui rifiuta la mano di Castalia allontanandola con uno schiaffo è un riferimento al 90°episodio, in cui la sacerdotessa aveva schiaffeggiato il ragazzo per fargli capire che non c'era tempo da perdere. Considerando che Lemuri può sapere solo quello che la sua vittima sa, è chiaro che nel fingersi Patricia fa leva sui dubbi che Pegasus nutre sin dal 24°episodio. Dopo il 59°episodio questa è la seconda volta che Sirio usa la spada di Libra, forse perché, come visto nel flashback del 96°, ha esperienza nell'uso delle armi da taglio. Come accennato nelle differenze col manga, l'apparizione di Phoenix è più significativa nel fumetto, perché lì, nel n°13, il cavaliere della fenice era stato apparentemente ucciso dall'Esplosione Galattica di Gemini, in una scena che nell'anime non esiste. A quanto pare, le illusioni di Lemuri sono così perfette che la catena non reagisce a priori, ma solo se il nemico si mostra ostile.

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