EPISODIO N°9
I CAVALIERI NERI
«UN FORMIDABILE NEMICO! APPAIONO I QUATTRO SIGNORI CELESTI DELL'OSCURITA'»
Disegnatori: Hisashi Takai, Mayumi Watanabé, Norimoto Togura
Personaggi presenti: Andromeda, Pegasus, Cristal, Isabel, Mylock, Cigno Nero, Dragone Nero, Pegasus Nero, Andromeda Nero, Phoenix, giornalisti, poliziotto, cameriera di Isabel, Alman di Thule.
Il giorno dopo, Lady Isabel tiene una conferenza stampa nella quale annuncia che la fondazione farà tutto il possibile per recuperare la sacra armatura per poi sottolineare come il gesto di Phoenix abbia umiliato tutti loro. Lo scopo della Guerra galattica era infatti trovare il Cavaliere più valoroso e meritevole, ma Phoenix ne ha provocato l'interruzione ed ha rubato per se la sacra armatura. In quel momento giungono nella casa un cane poliziotto ed il suo addestratore, ma né Lady Isabel né Mylock li hanno convocati. A chiamarli è stato Pegasus che, senza chiedere il parere di Lady Isabel, ha pensato che il fiuto del segugio li avrebbe potuti aiutare a trovare Phoenix, il cui odore è rimasto sui quattro pezzi dell'armatura in loro possesso. Lady Isabel non si oppone al piano del Cavaliere e lo lascia libero di agire, ma allo stesso tempo lo guarda con durezza, mostrando di non tollerare la mancanza di disciplina del ragazzo, che sembra non rispettare alcuna forma di autorità. Pegasus comunque mette in atto la sua idea e corre dietro al segugio che, appena annusato l'odore di Phoenix, corre fuori dalla villa per seguire le tracce di Phoenix. Andromeda intanto si reca al parco di Nuova Luxor e trova l'albero dove il fratello era solito allenarsi da bambino. Andromeda ricorda bene come Phoenix si allenasse per ore a prendere a pugni quell'albero, sulla cui corteccia sono rimasti i segni dei colpi, per cercare di diventare forte e coraggioso, e come chiedesse lo stesso anche a lui, per fargli superare la sua debolezza. Alzando lo sguardo, Andromeda nota sulla corteccia il segno di una croce, ed in quel disegno riconosce la croce del Nord, il simbolo di Cristal. In quel momento il Cavaliere avverte una presenza ostile e contemporaneamente inizia a nevicare. Saltando di lato, Andromeda lancia la sua catena, ma l'arma è congelata ed inutilizzabile, e solo il potere di Cristal può fare ciò. Andromeda si guarda intorno e da dietro un albero esce un Cavaliere del tutto identico a Cristal ma con capelli ed armatura completamente Neri. Il misterioso guerriero altri non è che uno dei quattro Cavalieri Neri di Phoenix, Cigno Nero, giunto a Nuova Luxor di sua iniziativa per eliminare Andromeda e gli altri Cavalieri. Cigno Nero attacca Andromeda con il suo colpo segreto, la "Polvere di Diamanti Nera" e scaglia il nemico contro un albero, ma proprio quando sta per dargli il colpo di grazia, il suo braccio ghiaccia. Voltandosi, Cigno Nero vede i suoi cristalli di ghiaccio diventare da Neri bianchi, poi, fra i fiocchi di neve, appare Cristal, pronto ad affrontare il suo doppio. In quello stesso momento arriva Pegasus, guidato dal fiuto del cane che ha seguito l'odore lasciato da Phoenix nel parco anni prima, ma Cristal rifiuta il suo aiuto affermando di voler lottare da solo per stabilire una volta per tutte a chi spetti il simbolo della croce del Nord. La battaglia ha inizio e subito Cigno Nero lancia il suo attacco, che imprigiona Cristal in una coltre di ghiaccio. Il Cavaliere però si libera subito e con la Polvere di Diamanti congela la gamba destra di Cigno Nero, ora completamente indifeso. Cristal si accinge a finire il suo nemico ma una catena nera lo ferma. Dalla nebbia appaiono gli altri tre Cavalieri Neri, Andromeda Nero, Pegasus Nero e Dragone Nero che, dopo aver informato Cigno Nero che Phoenix vuole vederli, affermano ridendo "Un saluto dai quattro Cavalieri Neri!" per poi sparire di nuovo nel nulla insieme al loro compagno. Pegasus e gli altri hanno dunque finalmente conosciuto i loro nemici, più forti di quanto sembrino visto che, terminata la lotta, Cristal si rende conto di essere stato ferito alla mano dal colpo di Cigno Nero. Più tardi, Lady Isabel si reca nell'osservatorio astronomico della sua villa, luogo in cui il nonno le insegnava a riconoscere le costellazioni e le narrava la loro storia, e nel quale si rifugia sempre nei momenti di sconforto. Qui prega il nonno di darle aiutarla, per quanto si impegni la fanciulla non riesce a guidare i Cavalieri e non sa cosa fare per recuperare l'armatura d'oro. In risposta alle sue suppliche, un fascio di luce fuoriesce da una delle stelle poste sulla volta dell'osservatorio, ed alla ragazza appare lo spirito del nonno. Alman afferma di aver previsto da tempo quegli ostacoli ed aggiunge che solo con l'aiuto dei Cavalieri, e di Pegasus in particolare, Isabel potrà riuscire nei suoi intenti. La fanciulla obietta che è difficile guidare i Cavalieri, il loro spirito è libero, la loro indole è ribelle e Pegasus in particolare non sopporta alcuna forma di disciplina, ma Alman risponde paragonando la nipote ad Atena, la Dea della giustizia e della guerra, che istituì l'ordine dei Cavalieri. Atena guidava i Cavalieri dello zodiaco pur non rinunciando alla sua femminilità, allo stesso modo Isabel non dovrà comportarsi con inflessibilità e durezza, la sua dolcezza naturale conquisterà i Cavalieri. Prima di sparire, Alman avverte però che Phoenix è solo una piccola parte delle forze del male che si annidano nell'universo e che è suo dovere sconfiggere. Altrove, su un promontorio in riva al mare, Phoenix divide con i suoi Cavalieri Neri i pezzi dell'armatura in suo possesso. A Pegasus Nero va la cintura, a Dragone Nero il pettorale, a Cigno Nero il coprispalla, ad Andromeda Nero il bavero, solo l'elmo resta in mano del Cavaliere della fenice. Compito dei Cavalieri Neri comunque non sarà solo custodire i pezzi in loro possesso ma anche conquistare gli altri, e ciò significa uccidere i Cavalieri dello zodiaco.
Censure mediaset: Scurito il sangue nella scena in cui Cigno Nero colpisce Andromeda, e nel finale quando i Cavalieri Neri immaginano di uccidere le loro controparti.
Dati originali: Cavalieri Neri: Black Four; Cigno Nero: Black Swan; Dragone Nero: Black Dragon; Pegasus Nero: Black Pegasus; Andromeda Nero: Black Andromeda; Alman di Thule: Mitsumasa Kido.
Manga: L'episodio è stato tratto dal n°3 del manga. Rispetto alla serie animata, mancano sia la scena della conferenza che quella del cane poliziotto. Andromeda va al parco senza armatura e trova l'albero dove si allenava col fratello (non c'è il flashback). Attaccato dal nemico, usa invano le sue catene (non si capisce dove le prenda visto che è senza armature). All'inizio scambia il nemico per Cristal, poi però è salvato dal vero Cristal. Lo scontro tra Cristal e Cigno Nero è come nel cartone, ma Pegasus non sopraggiunge. Anche nel manga, Cigno Nero è salvato dall'arrivo dei tre compagni, che però non mostrano i loro volti e restano avvolti nella nebbia. I quattro Cavalieri Neri scompaiono e raggiungono Phoenix, che affida loro quattro pezzi dell'armatura d'oro e gli ordina di recuperare le parti mancanti. Manca l'intera scena dell'osservatorio (che nel manga non esiste) e l'apparizione dello spirito di Alman.
Prima trasmissione: Sabato 13 dicembre 1986.
Videocassette: L'episodio è presente nelle cassette n°2 Yamato e n°5 DeAgostini.
DVD: L’episodio è raccolto nel quinto DVD DeAgostini e nel primo DVD Yamato.
Fonti: /
La logica, questa sconosciuta: Il coprispalla dell'armatura di Andromeda, che era stato danneggiato da Phoenix, ora è intatto. Anche se simile a Cristal, Cigno Nero ha l'armatura ed i capelli completamente Neri, oltre ad una carnagione più scura, quindi com'è possibile che Andromeda lo scambi inizialmente per il suo amico? E' impossibile che il cane poliziotto riesca a trovare l'odore di Phoenix vecchio di sei anni. Quando Andromeda riceve i pugni del nemico, la sua armatura si piega come se fosse di stoffa piuttosto che di metallo. Andromeda non dovrebbe andare girando per la città con indosso l'armatura. Nella scena finale in cui i Cavalieri Neri immaginano di uccidere le loro controparti, Sirio ha due scudi. La fascia sul braccio di Pegasus appare e scompare da scena a scena (grazie a Serate Otaku per la segnalazione). Quando Cigno Nero si presenta ad Andromeda dice: "Sono Cigno Nero, cavaliere Phoenix". In che senso cavaliere Phoenix? Intendeva cavaliere DI Phoenix? Lo scambia per Phoenix?
Note: "Un saluto dai quattro Cavalieri Neri!" L'episodio che fa entrare in campo i primi veri nemici dei Cavalieri, i loro doppi neri agli ordini di Phoenix. Come idea di per se è interessante, anche se il fatto che questi Cavalieri Neri indossino non solo le stesse armature, ma siano persino fisicamente identici ai protagonisti sostanzialmente serve solo a rafforzare l’idea della predestinazione di Pegasus e compagni. La Polvere di Diamanti di Cigno Nero avrebbe potuto essere realizzata meglio, ma nel complesso lo scontro fra Cristal ed il suo doppio, seppur breve, è ben fatto. Sono presenti immagini del 7°episodio, relative al momento in cui Phoenix scomparve con l'armatura. Scopriamo che il furto dell'armatura d'oro ha conquistato le prime pagine di tutti i giornali, ed il fatto che l'autore sia stato proprio un Cavaliere tende a sollevare sospetti su tutto il Torneo Galattico, forse sottintendendo che si teme possa essere stato truccato. Questo è l'unico episodio in cui appare un personaggio della servitù di Lady Isabel, la cameriera, che non sia Mylock. Il simbolo di Cristal, ed anche di Cigno Nero, è la croce del nord, forse in riferimento al crocifisso che il Cavaliere ebbe in eredità dalla madre. La catena di Andromeda perde molto del suo potere se si trova in temperature sotto zero, cosa che sarà confermata dalle avventure ad Asgard, anche se alla lunga usando il cosmo del Cavaliere imparerà a "riscaldarla" abbastanza da superare questa debolezza.. Sebbene teoricamente abbia la stessa forza di Cristal, Cigno Nero è in realtà palesemente inferiore, come un po’ tutti i Cavalieri Neri rispetto alle loro controparti. Le scene in cui Cristal lancia la Polvere di Diamanti sono disegnate per la prima volta dalla coppia Araki - Himeno e saranno riciclate in tutta la prima serie, fino al cambio di armatura del personaggio. Dire che i Cavalieri Neri sono "gli uomini più temibili dell'universo" è quanto meno un esagerazione atta ad aumentare il pathos e sottolineare la gravità della situazione.