SAINT SEIYA N°7

LA SFIDA DI AIOLIA DEL LEONE

(LA SFIDA DI IORIA DEL LEONE)

Personaggi Presenti: Seiya, Shun, Shiryu, Hyoga, Miho, Shaina, Grande Sacerdote, Aiolia, Milo, Sirius, Dio, Argeti.

Data: Mercoledì 15 Ottobre 1986 circa.

Lunghezza: 58 pagine

Diversi giorni dopo lo scontro tra Shiryu ed Argor, in Grecia, al Grande Tempio, Aiolia fa il suo ingresso nelle sale del Grande Sacerdote, convocato dall'officiante di Atena in terra. Trova però anche qualcun altro ad attenderlo: un Cavaliere d'Oro, Milo dello Scorpione. Aiolia è sorpreso che due Cavalieri d'Oro siano stati convocati contemporaneamente, perchè anche lui appartiene a questa casta, ed in particolare alla costellazione del Leone. Il Sacerdote racconta loro dell'esistenza dei Cavalieri di Bronzo traditori, che stavano combattendo per scopi personali, e di come avesse inizialmente inviato Hyoga di Cygnus contro di loro. Quest'ultimo si è però unito ai rivoltosi, ed è scoppiata una guerra tra loro ed i Cavalieri Neri, guidati da Ikki. "A questo punto la situazione è diventata piuttosto grave, tanto che non potevo più ignorarla. Quindi ho ordinato a Marin di uccidere i Cavalieri di Bronzo ed a Shaina di distruggere il Colosseo Grado… ma ho ricevuto la notizia che i dieci Cavalieri d'Argento sono stati sconfitti da quei cinque Cavalieri di Bronzo…" conclude, sbalordendo i due Cavalieri d'Oro, che non riescono a credere che la maggior parte della casta intermedia sia stata annientata a quel modo. Per di più, anche Marin ha tradito, il che peggiora la situazione. Pur avendo udito ciò, Milo dichiara che preferirebbe non combattere contro i Cavalieri di Bronzo, perchè la differenza di forze in campo sarebbe tale da infangare il suo onore e quello dei suoi parigrado. Per convincerlo, il Sacerdote continua a raccontare, dicendo che anche l'armatura d'Oro del Sagittario si trova nelle loro mani. Quella corazza scomparve 13 anni prima, in seguito al tradimento di Aiolos del Sagittario, che evidentemente lo affidò a Mitsumasa Kido. Finora, si era creduto che fosse un falso, ma ora sembra chiaro che non è così. Il Sacerdote poi mostra alle sue spalle sette scrigni d'oro: Toro, Pesci, Acquario, Capricorno, Vergine, Cancro e Gemelli. Insieme a quelli di Leone e Scorpione, indicano che nove Cavalieri d'Oro sono fedeli al Santuario, ma ve ne sono anche due che hanno tradito, e la cui lealtà è in dubbio: Bilancia e Ariete. Il primo si trova in Cina, e pur avendo centinaia di anni, è tra i Cavalieri più forti. Il secondo vive tra la Cina e l'India, dedicandosi alla riparazione di armature. Se costoro, che da 13 anni continuano a rifiutarsi di tornare al Santuario, dovessero unirsi ai Cavalieri di Bronzo ed al Sagittario, allora si rischierebbe una vera guerra intestina tra Cavalieri d'Oro, capace di mettere in pericolo il Santuario. Compresa la situazione, Aiolia e Milo accettano di intervenire, ma il primo chiede comunque di poter andare da solo, per preservare l'onore dei Cavalieri d'Oro. Il Sacerdote acconsente alla sua richiesta, ma Milo non è convinto, perchè, dopo tutto, Aiolia "E' il fratello minore di Aiolos, il Cavaliere d'Oro del Sagittario che ha tradito la terra santa 13 anni fà". Il regnante del Santuario però risponde che nonostante tutto è meglio così "Aiolia si è trovato in una situazione abbastanza sofferta per questi tredici anni perchè è il fratello di un traditore… in quest'occasione farà di tutto per recuperare l'armatura d'oro del Sagittario in modo da liberarsi dall'infamia causata dal fratello maggiore… Inoltre, se anche lui morisse, sarebbe più comodo anche per me…". Queste ultime parole, appena sussurrate, insospettiscono Milo, che ha udito numerose storie sul conto del misterioso Sacerdote, il cui volto è perennemente nascosto dall'elmo che indossa. Intanto, in Giappone, Seiya è ricoverato nella clinica della Fondazione Grado, in compagnia di Shun e Miho, che sta cercando di prendersi cura di lui nonostante le sue moine. La sua vista fortunatamente è salva, mentre Shiryu, dopo essersi accecato contro Argor, è partito per la Cina alla ricerca di una cura. Anche Hyoga è andato via, deciso a vivere insieme a Jacob in Siberia, dove riposa sua mamma, e lo stesso Shun è intenzionato ad andare via a cercare suo fratello. Seiya ammette che appena sarà guarito partirà a sua volta per cercare sua sorella "Alla fine non importa se la signorina Kido sia la Dea Atena o no… ormai non c'è più nessuno che combatterà per quella donna". In quel momento, Seiya si accorge che lo scrigno del Sagittario è nella sua stanza, depositato dagli uomini della Fondazione. Secondo Saori infatti, non esiste nessuno in grado di proteggerlo meglio di Seiya, quindi è più al sicuro con lui in ospedale. Quella notte, Seiya sta dormendo da solo, quando qualcuno entra nella sua stanza per ucciderlo. Svegliatosi di soprassalto, Pegasus vede Shaina, decisa a vendicare i Cavalieri d'Argento sconfitti prendendo almeno la sua testa. Seiya le chiede perchè lo insegua così accanitamente, e la donna si toglie la maschera, mostrandogli il proprio volto "Quando una donna decide di vivere nel mondo dei Cavalieri, è obbligata a indossare una maschera per nascondere e cancellare la propria femminilità. Per le donne cavalieri il fatto che qualcuno veda il loro volto è molto più umiliante che essere viste nude…". Seiya ha visto il volto di Shaina tempo prima, e questo non le lascia che due possibilità: ucciderlo, oppure un'altra cosa che non potrà mai accadere. La donna si lancia all'attacco, facendo urtare Seiya contro lo scrigno d'oro, che si apre rivelando l'armatura del Sagittario. Il suo aspetto però non è lo stesso visto in passato, ma si è trasformato in una forma del tutto nuova, che conferma le parole di Saori sulla veridicità di quella corazza. Prima che Shaina o Seiya possono fare qualcosa, un cosmo immenso compare attorno a loro, e guardando fuori dalla finestra la donna vede che si tratta di Aiolia, il Cavaliere d'Oro del Leone. Seiya, che era in buoni rapporti con Aiolia, non capisce perchè sia venuto, ma Shaina, terrorizzata dalla sua presenza, gli dice di scappare perchè la forza dei Cavalieri d'Oro non ha nulla di paragonabile a quella delle caste inferiori. In quel momento, una forza invisibile trascina entrambi fuori, mettendoli di fronte al Leone. Shaina lo supplica di potersi occupare lei di Seiya, ma Aiolia la scaraventa via senza alcuno sforzo, travolgendo poi Seiya con la sola forza di un dito. Il Leone chiede a Pegasus dove siano l'armatura d'Oro e gli altri quattro Cavalieri, promettendo che in cambio gli risparmierà la vita visto che erano amici, ma Seiya si rifiuta di tradirli e passa all'attacco, sferrando il Ryuseiken. Tutti i suoi colpi però sono inutili perchè la velocità dei Cavalieri d'Oro è troppo grande, pari a 300.000 chilometri al secondo. In altre parole "Tutti i Cavalieri d'Oro sono capaci di muoversi alla velocità della luce!". Queste parole demoralizzano Seiya, che si sente impotente di fronte ad un tale nemico, ma il ragazzo continua comunque a rifiutarsi di tradire i suoi fratelli, preferendo morire. Aiolia solleva allora il pugno contro di lui, sferrando il colpo fatale, ma all'ultimo momento Shaina lo protegge, facendogli da scudo con il corpo. La donna si accascia tra le braccia di Seiya, spiegando che, se non può uccidere colui che ha visto il suo volto, allora deve amarlo. In lacrime, Shaina avverte il cosmo di Pegasus "Caldo e generoso… il tuo cosmo ha la possibilità di diventare ancora più grande… usalo per fare cose giuste… utilizzalo per la giustizia… Seiya, ti chiedo scusa per essermi innamorata di te!". Sbalordito e disperato, Seiya invoca invano il nome di Shaina. Alle sue spalle, Aiolia decide di andarsene per rispetto al sacrificio della donna, ma Pegasus, colmo di rabbia, lo accusa di non aver fermato il colpo quando ha visto Shaina intervenire e gli sferra un pugno al viso con tutte le forze. Leo non si difende, ritenendo giustificata la collera del ragazzo, ma neppure in questo modo il pugno di Seiya riesce a danneggiarlo. Aiolia gli chiede scusa per non essersi accorto dell'intervento di Shaina e, sollevata la ragazza, ormai moribonda, promette che cercerà di salvarla. Ad ogni modo però, quando Seiya si sarà ripreso tornerà per lui, perchè l'ordine del Sacerdote è assoluto, e non può essere ignorato. Improvvisamente, tre Cavalieri d'Argento compaiono nella notte, rimproverando Aiolia per la sua generosità. Sono Argeti di Ercole, Dio della Mosca e Sirius del Cane Maggiore, inviati ad assicurarsi che il Cavaliere d'Oro adempiesse al suo compito pur essendo fratello minore di Aiolos. Deciso a uccidere Seiya per vendicare anche Misty e gli altri, l'enorme Argeti lo solleva, lanciandolo in aria con il Corneolos, una tecnica persino più potente di quella di Moses. Non volendo restare a guardare, Dio salva il ragazzo, colpendolo poi con il suo Dead End Fly, ma anche questo tentativo è parzialmente annullato, stavolta da Sirius. Mentre i tre Cavalieri d'Argento discutono su chi debba dare il colpo di grazia, Aiolia avverte una grande energia provenire dalla stanza d'ospedale in cui dormiva Seiya. Sirius, Argeti e Dio intanto decidono di lanciare Pegasus in aria, in modo che chi lo colpirà per primo potrà prendere la sua vita. Improvvisamente però, l'armatura del Sagittario compare nel cielo, avvolgendo Seiya della sua luce e scomponendosi per farsi indossare. Aiolia dice ai tre di fuggire immediatamente, ma prima che possano muovere un solo passo, vengono annientati da una forza terrificante: Seiya ha indossato l'armatura di Sagitter.

Glossario: Corneolos: Portatore di Bastone; Dead End Fly: Mosca nel Vicolo Cieco (?)

Manga: Il capitolo è presente nel manga n° 7 Shot e n° 10 Granata

La logica, questa sconosciuta: Il Sacerdote dice che i dieci Cavalieri d'Argento sono stati sconfitti dai cinque di Bronzo, ma in realtà solo otto di loro hanno combattuto, ed Asterion è stato ucciso da Marin. Seiya dice di "aver sentito dire" della partenza di Sirio, ma in clinica non ci sono certo molte persone che avrebbero potuto dirglielo. Le bende di Seiya non dovrebbero sciogliersi così facilmente, e se il braccio era rotto dovrebbe esserci almeno un gesso, e non semplici fasciature. Inoltre, Seiya lo usa come se la frattura si fosse ricomposta da sola in pochi giorni.

Note: "Conosci la potenza di un Cavaliere d'Oro?!" Un capitolo ancora un pò troppo lungo, come sembra essere diventato tradizione di questa parte della serie, che ha però l'innegabile merito di introdurre forse la casta di personaggi più importanti dell'opera, i Cavalieri d'Oro, la cui presenza, in primo piano o dietro le quinte, resterà più o meno costante in tutto il resto della saga. La presentazione di Ioria e Scorpio è un pò anticlimatica, ma la loro importanza viene ben sottolineata dall'enorme differenza di poteri rispetto a Seiya, e dalle loro titubanze sull'intervenire. Nota a margine per la chiusura del rapporto tra Pegasus e Shaina, che in realtà non era mai realmente decollato, e di conseguenza sembra un pò buttato via. Rivediamo il Sacerdote e Ioria, personaggi presentati nel lontano primo numero. Il secondo era stato mostrato come un semplice amico di Marin, ma ora scopriamo che è addirittura il Cavaliere d'Oro del Leone, nonchè il fratello minore di Aiolos. Quando il Sacerdote racconta degli scontri con i Cavalieri d'Argento, lo sfondo è composto da numerose tavole di quei capitoli, in cui si vedono Jamian, Moses, Asterion, Misty e Babel, ma non Argor, Dante e Capella. L'identità dei Cavalieri di Bilancia e Ariete non viene apertamente rivelata in questo capitolo, ma le descrizioni date sono abbastanza evidenti da permettere di intuire che si tratta del maestro di Sirio e di Mur. Il "periodo di grande sofferenza" di Ioria è di recente diventato il fulcro del manga spin-off Episode G, in cui vediamo proprio gli sforzi del giovane Cavaliere di Leo per accettare il tradimento del fratello, nonchè guidare i compagni in una guerra contro i Titani. Milo rivela di avere sentito delle voci sul Sacerdote e di nutrire sospetti sul suo conto, elemento che lo accomunerà a vari altri Cavalieri d'Oro. In un capitolo che recupera vari personaggi scomparsi da tempo, ritroviamo anche Miho, assente dai tempi delle Galaxian Wars, che fa da infermiera a Seiya. Il fatto che le ferite del ragazzo siano migliorate suggerisce che è passato un pò di tempo dagli eventi dell'ultimo capitolo, anche se la presenza di Shaina riduce lo spazio possibile ad una decina di giorni al massimo. In uno dei momenti con meno approfondimento dell'intero manga, Seiya liquida il sacrificio di Shiryu per sconfiggere Argor con una semplice frase. Come prevedibile, la pietrificazione in cui si trovavano Shun e Hyoga è scomparsa in seguito alla morte del guerriero, ed i Cavalieri sono in procinto di separarsi, andando ciascuno per la propria strada. Pur essendo più propensi ad accettare che Saori è Atena, nessuno di loro è infatti disposto a combattere per lei, preferendo perseguire scopi personali. Seiya aveva visto il volto di Shaina nel n° 1, in seguito al loro primo, e per ora unico, scontro. Nell'anime, i due si affrontano molte altre volte prima degli eventi di questo capitolo, ma nel manga questa è solo la terza volta che si vedono, dopo l'incontro del n°6 ed appunto quello dell'1. L'armatura di Sagitter ha cambiato aspetto, assumendo la sua forma definitiva. In realtà, in origine Kurumada non aveva intenzione di creare tutti e 12 i Cavalieri d'Oro, e per questo la corazza aveva una forma esteticamente bruttina. In seguito, tornò su suoi passi, ridisegnandola completamente e inventando una spiegazione per il cambio di aspetto. Seiya parla di Ioria come di un "sempai", ovvero un buon amico più grande, rivelando che i due erano amici durante i sei anni trascorsi al Santuario, anche se evidentemente non sapeva che fosse un Cavaliere d'Oro, nè tantomeno l'estensione dei suoi poteri. Secondo Ioria, i Cavalieri d'Argento possono muoversi tra mach 2 e mach 5, ovvero 680 e 1700 metri al secondo, i Cavalieri di Bronzo a mach 1 (la velocità del suono, 340 m/s) ed i Cavalieri d'Oro alla velocità della luce, che sarebbe circa mach 882.352. Fanno la loro comparsa altri tre Cavalieri d'Argento, Dio, Sirius e Argeti, la cui forza viene definita superiore a quella di Moses. Costoro saranno gli ultimi rappresentanti di questa a rappresentare una minaccia per Pegasus, visto che i prossimi compariranno per pochi attimi (Tramy), nei flashback (Daidaros) o come alleati (Orfeo nella saga di Hades). Nel complesso, la casta dei Silver Saint è stata quindi buttata via senza causare un grosso impatto, e solo Misty e Argor hanno effettivamente messo in difficoltà i loro avversari. All'epoca della prima pubblicazione su Weekly Shonen Jump, questo capitolo fu diviso in tre parti, intitolate "Agli ordini del Sacerdote", "Il pugno rabbioso" e "Uno sforzo per polverizzare".