SAINT SEIYA N°6
LE SAINT CARD
(LE SACRE CARTE DELLA RESURREZIONE)
Personaggi Presenti: Seiya, Misty, Marin, Moses, Asterion, Babel, Hyoga, Mu, Kiki, Black Dragon, Black Andromeda, Black Swan.
Data: Sabato 5 Ottobre 1986.
Lunghezza: 29 pagine
Seiya osserva le croci di Shiryu, Hyoga e Shun, amareggiato all'idea che siano stati uccisi dai Cavalieri d'Argento nonostante la loro forza. Poi però ricorda che Mu aveva teletrasportato in salvo anche i Cavalieri Neri, e si chiede se lui e Marin non abbiano potuto fare qualcosa anche per i suoi amici. Insospettito, inizia a scavare nella sabbia, mentre, poco lontano, Mu e Kiki decidono di andar via, consapevoli del fatto che i Cavalieri di Bronzo devono imparare a combattere contando solo sulle loro forze. Finito di scavare, Seiya trova la conferma ai suoi sospetti e sorride sollevato, anche se nel contempo quel che ha trovato lo rattrista. Consapevole che presto gli altri Cavalieri d'Argento verranno a cercare Misty, Seiya decide di non nascondersi e lascia lì una card con il suo simbolo, andando poi a riposarsi poco lontano. Più tardi, avvolto dalle fiamme, Babel ricompare sulla spiaggia, preoccupato per il ritardo di Misty, e sconvolto trova il compagno morto al suolo, con la card di Pegasus sul suo corpo. Il Cavaliere non capisce come ciò sia possibile, visto che Seiya era stato ucciso da Marin, quando avverte qualcosa volare verso di lui. Presala al volo, si accorge che è la card del Cigno, e sbalordito vede davanti a se Hyoga, vivo e vegeto. "Ti ho raccolto io stesso dopo essere stato teletrasportato dal monte Fuji, e ti ho ucciso con le mie mani…" mormora confuso, ma Hyoga, che è arrivato seguendo il cosmo di Seiya, gli dice di non averlo mai visto prima, segno che i Cavalieri d'Argento sono stati ingannati ed hanno ucciso le persone sbagliate. Seccato da quel paragone, Babel inizia a combattere, facendo prendere fuoco al coprispalla del Cigno. Il suo potere infatti è quello di infiammare l'aria con la tecnica Fotia Roufihtra, che avvolge Hyoga in un turbine di fuoco. Per un attimo, il Cigno sembra sconfitto, ma poi le fiamme congelano, rivelando un Hyoga del tutto incolume. Babel ammette la differenza con Black Swan che ha ucciso prima, e Hyoga sferra il Kholodnyi Smerch, travolgendo in pieno il nemico. "Non abbiamo nessuna intenzione di fuggire, se ci attaccano continueremo a combattere finchè il cosmo all'interno del nostro cuore non brucerà!" annuncia al nemico morente. Hyoga decide poi di allontanarsi alla ricerca di Shiryu, Shun e Seiya, il cui cosmo è scomparso, segno che sta riposando da qualche parte. Poco più tardi, Asterion, Moses e Marin arrivano sulla spiaggia, trovando i cadaveri di Misty e Babel, e soprattutto quelli di Black Dragon, Black Swan e Black Andromeda nelle fosse di Shiryu, Hyoga e Shun. La presenza della card di Pegasus sul corpo di Misty porta Asterion e Moses a sospettare di Marin, che aveva detto di aver ucciso Seiya con le sue mani. Per di più, Asterion può leggere nel pensiero, e così si accorge dei tentativi della donna di trovare una scusa. "Ci hai ingannato dicendo che Mu ha teletrasportato quattro Cavalieri anzichè otto, e ci hai fatto seguire i primi quattro, i Cavalieri Neri, facendoci credere che fossero i Cavalieri di Bronzo!" la accusa, rivelando finalmente la verità. Moses e Marin si scontrano, ma il primo, pur messo in difficoltà dalla velocità e dalle illusioni della donna, può contare sull'aiuto di Asterion, che lo guida in battaglia. Bloccato il pugno di Marin, Moses la lancia in aria con il colpo segreto Kaitos Spurting Bomber, centrandola poi alla schiena. Poco lontano, Seiya si sveglia di soprassalto avvertendo che la donna è in grave pericolo.
Glossario: Fotia Roufihtra: Vortice di Fiamme. Kaitos Spurting Bomber: Spruzzo Esplosivo della Balena.
Manga: Il capitolo è presente nel manga n° 6 Shot e n° 8 Granata
La logica, questa sconosciuta: Il titolo dovrebbe essere "le saint cardS", visto che si parla al plurale. Inoltre da dove sono venute fuori queste cards? Sembra improbabile che i Cavalieri se ne vadano in giro usandole come biglietti da visita. Seiya non dovrebbe poter sapere che Mur ha salvato anche i Cavalieri Neri dal crollo del monte Fuji. La croce di Pegasus, che dovrebbe essere accanto alle altre tre, è scomparsa. I mantelli di Asterione e Babel sono scomparsi di nuovo. Esattamente come e quando Mu e Marin hanno concordato il loro piano?
Note: "Non abbiamo nessuna intenzione di fuggire" Un capitolo deludente, che liquida Babel con un breve scambio di colpi segreti, ed introduce un elemento bizzarro come i biglietti da visita dei Cavalieri, che faranno un altro paio di apparizione nella serie prima di essere fortunatamente dimenticati. Si tratta sostanzialmente di carte bianche, delle dimensioni poco superiori a quelle di una carta da poker, con il simbolo del Cavaliere ed il nome della sua costellazione. Il fatto che a loro sia persino dedicato il titolo del capitolo fa quasi pensare ad una trovata pubblicitaria, ma non mi risulta che Weekly Shonen Jump abbia mai allegato o messo in palio un gadget del genere. Pegasus e Cristal le tirano fuori dal nulla, lasciandole sui cadaveri di Misty e Babel in modo che sia chiaro a tutti chi li ha uccisi. In questo senso, le card simboleggiano la loro determinazione a non nascondersi, preferendo affrontare tutti i nemici che il Santuario manderà loro contro. Viene finalmente svelato che Asterione, Babel e Moses hanno in realtà ucciso Black Andromeda, Black Cygnus e Black Dragon, che evidentemente erano ancora vivi dopo gli scontri con i protagonisti. Teletrasportandoli per primi, Mur e Marin hanno fatto in modo che i Cavalieri d'Argento inseguissero loro, e poi hanno confuso i loro sensi, facendogli credere di aver ucciso gli originali. Le parole di Babel indicano persino che almeno Black Swan ha cercato di combattere, venendo però totalmente sopraffatto. Il potere di Babel è quello di creare il fuoco, ma la temperatura delle fiamme è evidentemente troppo bassa per fondere l'armatura del Cigno o impedire a Hyoga di congelarle. In origine, la frase di Hyoga al morente Babel era diversa, e, giustificando anche meglio l'espressione del Cavaliere, diceva "Invaderemo il Santuario… e se sarà necessario uccideremo anche Atena!". In seguito, per l'edizione a volume, Kurumada la ritenne evidentemente troppo forte, e l'ammorbidì in un generico "Continueremo a combattere finchè il cosmo all'interno del nostro cuore non brucerà!", che elimina anche qualsiasi accenno/spoiler alla futura invasione del Grande Tempio. Unico tra i Cavalieri, Asterione ha il potere di leggere nel pensiero, il che fa probabilmente di lui il Cavaliere d'Argento con la maggiore capacità psichica. Si serve di questo potere per guidare Moses in battaglia, permettendogli di anticipare Marin. La donna usa il Ryuseiken, mostrando quindi di possedere lo stesso attacco del suo allievo Pegasus, cui lo ha evidentemente insegnato. Vista la sua brevità, questo capitolo corrisponde ad uno e mezzo di quelli nella versione su WSJ. Il primo infatti termina con la vittoria di Cristal, mentre il secondo inglobava le ultime 9 pagine di questo e le prime del successivo. I titoli erano "Le carte dei Cavalieri risorti" e "La crisi di Marin".