SAINT SEIYA N°5

LA MEDAGLIA AL MERITO DI UN UOMO

(LA MEDAGLIA DEI MASCHI!)

Personaggi Presenti: Seiya, Misty, Marin, Moses, Asterion, Babel, Mu, Kiki.

Data: Sabato 5 Ottobre 1986.

Lunghezza: 44 pagine

Misty, Moses, Asterion, Babel e Marin hanno sepolto Seiya, Shiryu, Shun e Hyoga sotto quattro croci sulla spiaggia: la morte è stata la loro punizione per essere venuti meno alle leggi del Santuario, combattendo battaglie private nonostante ciò fosse espressamente vietato. Marin li avvisa inoltre che anche Ikki è morto, essendo rimasto sepolto nel crollo del monte Fuji, quindi la loro missione è conclusa. Babel e gli altri vorrebbero tornare in Grecia, ma Misty non si sente sicuro e chiede loro di andare avanti, promettendo che li raggiungerà in tempo per la partenza. Mu e Kiki, che osservano da lontano, sono preoccupati, ed alla fine il primo ammette "Sembra che si sia accorto di Seiya…". In quel momento infatti, Misty tira fuori Seiya da sotto la sabbia, trovandolo vivo e senza neppure una ferita al torace, perchè il colpo di Marin era finto. Furioso per essere stato ingannato, il Cavaliere d'Argento colpisce Seiya con un solo dito, facendolo volare via. Soddisfatto, Misty ride delle precarie condizioni del nemico "Un potere imperfetto è la cosa più brutta di tutte… voi Cavalieri di Bronzo, per sconfiggere i nemici, vi ferite, sanguinate e sporcate il vostro corpo. […] Un vero vincitore ottiene la vittoria senza perdere neanche una goccia di sangue! Infatti io, Misty, non ho mai conosciuto il dolore perchè non sono stato mai colpito dai miei nemici…". Seccato da questo discorso, Seiya sferra il Ryuseiken, ma anche stavolta il suo colpo segreto non sortisce effetti, bloccato da una specie di barriera invisibile che Misty sembra creare ruotando le mani davanti a se. Misty poi concede a Pegasus gli ultimi 10 secondi, dicendogli tra l'altro che l'armatura d'oro che hanno lottato così faticosamente per recuperare è un falso, e che anche Marin sarà condannata a morte per aver osato tradire il Santuario e le sue leggi. Seiya è terrorizzato per il fato della sua insegnante, ma prima che possa fare qualcosa i 10 secondi scadono, e Misty sferra il Marble Tripper, colpendo il nemico al petto e lanciandolo in mare. Una goccia del sangue di Seiya però schizza sul collo di Misty che, schifato all'idea di essere sporco a quel modo, si toglie vestiti e armatura per andare a purificarsi in mare. Nudo, il Cavaliere d'Argento si compiace della sua bellezza, superiore persino a quella degli astri, ed a cui solo Atena può paragonarsi. Le sue riflessioni vengono interrotte da Seiya, ancora vivo e disgustato di fronte ad una tale esibizione di narcisista. Il ragazzo permette al nemico di indossare di nuovo l'armatura, promettendo che ora lo sconfiggerà, e lancia un altro Ryuseiken. Ancora una volta Misty para l'attacco e respinge il Cavaliere, ma un attimo dopo sputa sangue, accorgendosi sbalordito di essere stato ferito. "E' il dolore, Misty! […] Il corpo di un uomo senza nessuna ferita non è per niente motivo di orgoglio! Per un uomo le ferite fisiche sono la prova del suo coraggio, sono come delle medaglie in suo onore!" dichiara Seiya, mettendosi nella posa del Ryuseiken. Mu spiega a Kiki che le speranze di vittoria di Seiya sono minime, perchè quando Misty ruota le mani, crea una corrente d'aria che materializza un vero e proprio muro a sua difesa, capace di respingere qualsiasi attacco. Anche Misty è certo che vincerà e si lancia all'attacco, ma Seiya salta in aria e concentra tutti i colpi del Ryuseiken in un unico attacco, una cometa, che si abbatte sul Cavaliere d'Argento, sfondando parte del pettorale della sua armatura. Sorpreso, Mu spiega a Kiki che, concentrando tutte le stelle del Ryuseiken in un unico punto, Seiya ne ha aumentato di centinaia di volte la forza distruttiva, riuscendo ad annullare la difesa di Misty. Ciononostante, il Cavaliere d'Argento non è ancora sconfitto, e reagisce con il Marble Tripper. Incredibilmente, Seiya decide di fermarlo con la sola forza delle mani, incrociandole davanti a se e ruotandole in maniera simile a quella di Misty stesso. Il sicario del Santuario è shockato "Può darsi che Seiya… abbia un cosmo superiore a quello di un Cavaliere di Bronzo?" si chiede con gli occhi sbarrati. Nel frattempo, il ragazzo si è portato alle sue spalle, scavalcando così la barriera difensiva, e lo afferra sotto le braccia. "Ti ho detto che avrei fatto un miracolo! Pegasus Rolling Crash!" urla, eseguendo per la prima volta un nuovo colpo segreto, con cui si lancia in aria insieme al nemico, precipitando poi in mare in una spirale. Seiya ha infatti capito che è l'acqua il punto debole di Misty, e quindi è lì che può vincere. I due nemici si schiantano duramente, scomparendo tra le onde, ed il mare si tinge di sangue. Misty è il primo ad uscire, e sussurra "Seiya ha desiderato la vittoria a costo di ferirsi, anzi a costo della sua stessa vita…", per poi crollare privo di vita. Alle sue spalle, Seiya lo afferra al volo, prendendolo delicatamente in braccio.

Glossario: Pegasus Rolling Crash: Impatto Rotante di Pegasus (Spirale di Pegasus).

Manga: Il capitolo è presente nel manga n° 5 Shot e n° 8 Granata

La logica, questa sconosciuta: Alla fine del precedente capitolo, Misty stava per interrogare Mur, ma ora tutti sembrano essersene dimenticati. Da dove sono venuti fuori i mantelli di Asterione e Babel? Misty dice che nemmeno un granello di sabbia deve restare sul suo corpo, ma poi lascia cadere a terra sia il vestito che l'armatura ed entra in acqua. In questo modo, nel rivestirsi tutta la sabbia rimasta nei suoi abiti dovrebbe attaccarsi al suo corpo bagnato. Considerando che Misty è così attento a proteggere il suo corpo, dovrebbe rimettersi anche il diadema dopo il bagno in mare. La lunghezza dei capelli di Misty varia a seconda delle scene.

Note: "E' il dolore, Misty!" Uno dei migliori capitoli da parecchio tempo, che presenta un duello equilibrato e avvincente fino alla fine, con vari capovolgimenti di fronte e qualche bel dialogo introspettivo, sebbene la posizione di Pegasus sia a suo modo estrema quanto quella di Misty. Le "medaglie" del titolo sono ovviamente le cicatrici, come Seiya spiega prima del contrattacco. Scopriamo che i Cavalieri d'Argento sono stati inviati perchè Pegasus e compagni hanno disobbedito alle leggi del Santuario e combattuto per motivi personali. Tali leggi erano state citate direttamente nel primo capitolo del primo numero dal Sacerdote. Questo implica che anche Asher e gli altri Cavalieri di Bronzo sono in pericolo, anche se non si farà mai parola di sicari mandati ad ucciderli. Il mistero delle morti di Sirio e gli altri, già accennato un paio di volte da Mur, sarà spiegato nel prossimo capitolo. I quattro Cavalieri sono stati sepolti sulla spiaggia, sotto delle croci di legno su cui è scritta la loro costellazione in un misto di inglese (Dragon) e latino (Cygnus). D'accordo con Mur, Marin aveva creato un'illusione nello scorso capitolo, facendo solo finta di uccidere Pegasus. È la prima e unica volta che la donna mostra tali poteri illusori, peraltro abbastanza efficaci da ingannare ben tre Cavalieri d'Argento. La barriera di Misty è sostanzialmente un muro d'aria, che il Cavaliere crea facendo ruotare la mani abbastanza da creare una corrente di aria compressa diretta verso l'esterno. Sebbene tale barriera debba essere ricreata spesso, la sua forza è tale da respingere il normale Ryuseiken, e subire danni solo parziali dal colpo della Cometa. Questa tecnica potrebbe essere considerata come l'antenata del Suiseiken, o Meteora di Pegasus, che Seiya utilizzerà contro Gemini al termine della serie delle dodici case. Entrambe infatti funzionano concentrando i vari fasci del Ryuseiken in un unico punto. Viene inoltre creato il Pegasus Rolling Crash, una tecnica altamente pericolosa anche per chi la esegue, in cui Seiya afferra il nemico e lo trascina con se verso terra in un volo a semicerchio. Nella versione animata, il rischio di Pegasus fu un pò ridotto, e spesso (ma non sempre) si vede il ragazzo saltare prima di essere coinvolto nell'impatto. Misty, nudo, è disegnato in maniera "neutra", senza pene o testicoli. Ciò è dovuto alle rigide leggi della censura giapponese dell'epoca, che vietavano nudità troppo dettagliate nei fumetti normali. Da qualche parola di Misty, apprendiamo che è l'alba, il che porta il calendario della serie al 5 Ottobre, il giorno dopo le battaglie con Phoenix e compagni. Al tempo della prima pubblicazione su Weekly Shonen Jump, questo capitolo fu diviso in due parti, intitolate "La medaglia degli uomini" e "La virata…?!". La divisione è particolarmente evidente perchè tutta la seconda parte è realizzata in mezza tinta, ed originariamente colorata in rosso e nero. Inoltre, il numero di WSJ contenente questa metà di capitolo aveva i Cavalieri in copertina, ed annunciava con dei poster a colori l'imminente partenza dell'anime. All'epoca, era il 7 Ottobre 1986.