SAINT SEIYA N°28

I LEGGENDARI GOD CLOTH !

(LE DIVINE ARMATURE DELLA LEGGENDA)

Personaggi Presenti: Seiya, Shun, Shiryu, Hyoga, Ikki, Thanatos, Hypnos, Saori, Seika, Shaina, Marin, Jabu, Ichi, Nachi, Geki, Ban, Kiki.

Data: 26 Novembre circa, giorno.

Lunghezza: 54 pagine

Le armature d'oro, che nessuno era mai riuscito anche solo a scalfire sin dalle epoche mitologiche, sono ora in pezzi, per la devastante forza di Thanatos. I cavalieri a quella visione sono sconvolti, e sentono le residue forze abbandonarli insieme alle speranze che ancora portavano dentro di se. L'armatura di Atena cade dalle mani di Seiya per essere presa da Thanatos, che si appresta a dare il colpo di grazia ai protetti di Atena. Seiya si sente ormai svuotato e sta per lasciarsi andare quando sente la voce di Saori "Non avete perso tutto, vi rimane ancora la vita ! […] Non puoi arrenderti, finché hai vita…si può sempre compiere un miracolo." Lo rincuora la ragazza, e subito dopo il cavaliere sente le voci di Marin e di tutti gli altri amici del Grande Tempio, che gli ricordano quanto la sua amata sorella sia vicina e lo spingono a continuare a lottare, per poterla rivedere almeno una volta. Seiya allora tenta di rialzarsi, e contemporaneamente chiama la sorella con tutte le sue forze. Il suo grido supera lo spazio e le dimensioni, giungendo fino a Seika, che riconosce la voce del fratello e, ritrovata la memoria, lo chiama a sua volta. "Sento… la voce di mia sorella. La voce di Atena…e dei miei compagni che mi incoraggiano. Si ! non posso arrendermi ! Finché avrò vita !" pensa il cavaliere rialzandosi, ed allo stesso tempo brucia il suo cosmo e la sua stessa vita al massimo, come mai aveva fatto finora. In quel momento, i resti dell'armatura di bronzo sul suo corpo iniziano a bruciare e Seiya scompare dietro il suo cosmo. Al proprio tempio, Hypnos avverte un tremendo pericolo e, ricordatosi che i cavalieri hanno ricevuto il sangue di Atena, rammenta un precedente nelle epoche mitologiche "L'armatura che rinasce con il sangue divino è…La veste divina, che supera in potenza ogni armatura !". Ed infatti, Seiya fronteggia ora Thanatos con indosso una nuova corazza, che sprigiona una forza enorme. Il Dio non riesce a capire, ma sopraggiunge il fratello, che lo mette al corrente di tutto. La veste divina è l'armatura delle dodici divinità dell'Olimpo, capeggiate dal sommo Zeus, ma l'armatura che riceve il sangue di una divinità le si avvicina moltissimo. Hypnos avvisa il fratello di non sottovalutare più Seiya, ma, ignorandolo, Thanatos attacca il nemico, che però evita il colpo con una facilità sorprendente e colpisce il nemico alla mano, frantumando il bracciale della sua corazza e facendogli cadere l'armatura di Atena. Thanatos lancia allora la "Terrible Providence", ma Seiya, fermato il colpo con una sola mano, scaglia contro il nemico il "Pegasus Ryuseiken" con una forza inaudita. L'armatura di Thanatos va totalmente in pezzi ed il Dio crolla al suolo. Pegasus si avvicina al corpo del nemico, che si rialza e tenta un ultimo attacco, destinato a fallire nel momento in cui il cavaliere salta verso l'alto dando al nemico il colpo di grazia. Sconvolto per essere stato ucciso da un semplice essere umano, Thanatos cade esanime, mentre Seiya, salutati i compagni, corre verso il tempio di Hades. Hypnos gli si pone davanti, ma subisce il "Pegasus Ryuseiken" che, pur non facendo gli stessi danni come contro Thanatos, danneggia comunque la sua armatura. Seiya continua la sua corsa, ed Hypnos, che tenta di fermarlo, è obbligato a bloccare un pugno di Ikki. Il cavaliere vuole ostacolare il nemico finché Seiya non avrà raggiunto il tempio, ma Hypnos lo atterra facilmente. A salvare il ragazzo da un colpo mortale è Shun, che ferma il signore del sonno con la catena. Incurante del nuovo avversario, Hypnos tenta di spezzare le catene, per poi ricordare che già Thanatos le aveva distrutte e che esse si sono ora rigenerate. "Non dimenticare che anche noi abbiamo ricevuto il sangue divino di Atena." Dichiara l'eroe bruciando il suo cosmo, e dal nulla si materializza, con immenso stupore di tutti, l'armatura divina di Andromeda. Al tempio, Seiya ha finalmente raggiunto la giara, ormai quasi completamente rossa.

Glossario: Non ci sono termini nuovi da spiegare nel capitolo

Manga: Il capitolo è presente nel manga n°41 Granata e n° 28 Shot

La logica, questa sconosciuta: Thanatos dice che i resti dell'armatura di bronzo sul corpo di Seiya stanno bruciando, ma l'armatura era andata completamente polverizzata, e Pegasus non ne indossa più neanche un frammento. Hypnos ripete due volte che lui e Thanatos hanno già visto le armature celesti in passato, ma il Dio della morte prima non riconosce la corazza, e poi ne sottovaluta i poteri.

Note: "La veste divina, che supera in potenza ogni armatura !" Un gran bel capitolo, non necessariamente per l'apparizione delle nuove armature, quanto per il modo in prima Seiya e poi Shun trovano la forza di battersi nonostante l'apparente superiorità dell'avversario. Thanatos al contrario non fa una gran figura, e da l'impressione di morire senza ancora aver capito la vera forza del suo avversario. L'ultimo numero del manga si apre con il commiato di Kurumada ai lettori, che per circa cinque anni hanno seguito le gesta di Seiya e compagni. Nella versione Granata il saluto recita "Dopo cinque anni, ancora una volta un sogno diventa un ricordo. Grazie per avermi donato un grande sogno e addio, Seiya." E l'immagine di sfondo mostra Seiya che, vestito con l'armatura divina, volge le spalle ai lettori e si incammina nel cielo. Per la prima volta, Shiryu non appare a torso nudo quando l'armatura viene distrutta. Proprio come i compagni infatti indossa una maglietta bianca con le maniche arrotolare all'altezza delle spalle. Per la prima volta nella saga di Hades, Atena rincuora i suoi cavalieri, esortando Seiya ha lottare e ricordandogli che ha ancora la vita, e quindi può ancora compiere un miracolo. Nel sentire la voce di Seiya, Seika ritrova la memoria, e la sua voce raggiunge il fratello fino all'Elisio. Grazie al sangue di Atena ed al cosmo di Pegasus, bruciato fino al limite massimo, l'armatura di bronzo si trasforma nell'armatura celeste (God Cloth) che è molto simile alla veste divina, la corazza indossata dalla divinità olimpiche. Tra i due tipi di armatura c'è però una profonda differenza, che Kurumada aveva intenzione di spiegare nello Zeus Chapter. Non è trapelato molto sulla natura di questa differenza, ma è pare che le armature celesti paragonate alle vesti divine siano come le armature d'argento paragonate a quelle d'oro. Le vesti divine possono essere indossate solo dalle dodici divinità maggiori dell'Olimpo. Siccome questa cerchia include Atena e Poseidon, è possibile che le armature di queste due divinità siano proprio due vesti divine, e quindi la corazza del Dio dei mari sarebbe solo apparentemente una Scale (armatura di scaglie). A conferma di quest'ipotesi c'è il fatto che l'armatura di Poseidon non viene mai neppure incrinata dai colpi dei cavalieri, neppure quando indossano le armature d'oro. Hypnos afferma che le armature celesti sono già apparse una volta in passato, e poco dopo dichiara "Noi l'abbiamo vista una volta, nella lontana epoca mitologica". Questo suggerisce che già durante un'altra guerra sacra un'armatura aveva subito una tale trasformazione. L'apparizione dell'armatura celeste è il quarto (ed ultimo) effetto del sangue di Atena, che sulla terra ha permesso ai cavalieri di non subire l'influenza dello scudo protettivo di Hades, e nell'aldilà ha permesso loro di attraversare l'iperdimensione e di far risorgere le ali alle loro armature. Grazie all'armatura divina, Seiya ha recuperato le forze ed aumentato il potere del suo cosmo, ed in effetti già in altre occasioni un'armatura aveva aumentato l'energia di chi la indossava (ad esempio nel n°7). La surplice di Hypnos sembra più resistente di quella del gemello, visto che non viene gravemente danneggiata dal Ryuseiken, ma è più probabile che Seiya non abbia impresso la stessa potenza nel colpo. Come Thanatos, anche Hypnos ha una stella a cinque punte tatuata sulla fronte, ma la sua è bianca. L'armatura divina di Andromeda è dotata di catene. Più che un semplice tempio, la dimora di Hades è un complesso di edifici, con un tempio vero e proprio, un obelisco ed un mausoleo, nel quale riposa il vero corpo del Dio.