SAINT SEIYA N°26

I GOLD CLOTH UNITI

(IL RADUNO DELLE ARMATURE D'ORO)

Personaggi Presenti: Seiya, Shun, Shiryu, Hyoga, Mu, Aldebaran, Saga, Deathmask, Aiolia, Shaka, Doko, Milo, Aiolos, Shura, Camus, Aphrodite, Kanon, Radamantis, Minos, Marin, Shaina, Jabu, Nachi, Ichi.

Data: 26 Novembre circa, pieno giorno.

Lunghezza: 56 pagine

Doko spiega che, riuniti, i cavalieri d'oro possono creare anche la luce del sole "Ogni costellazione dei cavalieri d'oro si pone sull'eclittica. L'eclittica è la traiettoria lungo cui si muove il sole durante un anno. Capite ? Le dodici armature d'oro situate sull'eclittica sono state sotto la luce del sole fin dall'epoca mitologica ! E quindi nelle nostre armature è conservato l'immenso potere del sole !" Il cavaliere d'oro da poi le armi della sua armatura ai compagni, esortandoli a provare tutti insieme. Aiolia impugna il tridente, Shaka la lancia bracciale, Milo le barre gemellari, Mu la spada e Doko stesso lo scudo. Uniti, i cinque cavalieri d'oro lanciano le armi contro il muro. Al Grande Tempio, l'eclisse è incominciata, ma Shaina, Jabu e gli altri sono all'oscuro del suo pericolo. Solo Marin, giunta dopo una lunga assenza, sospetta qualcosa. In quel momento delle colonne di luce si alzano dalle case di Sagitter, Acquarius, Capricorn, Toro, Cancer e Fish. Tutti gli spiriti dei cavalieri d'oro defunti stanno andando a combattere nell'aldilà. Alla Giudecca, i cinque cavalieri d'oro sono a terra, neppure il loro sforzo congiunto è servito a qualcosa. Doko spiega che l'unica possibilità sarebbe riunire tutti i cavalieri d'oro, ed in quello stesso momento compaiono le armature d'oro partite dal Grande Tempio. Mentre i cavalieri le osservano allibite, le armature entrano in eufonia, e Kanon, poco lontano, si rende conto che è necessaria anche la presenza dell'armatura di Gemini. In quel momento giunge Radamantis, ma Kanon, ignorandolo, si libera dell'armatura, che parte verso la Giudecca. Mentre la corazza vola via, Kanon, privo di difese, affronta Radamantis ed è ferito dalla "Greatest Caution". Risollevatosi, il cavaliere blocca il nemico alle spalle e salta con lui verso il cielo "Ho pareggiato i conti con il mio passato. Non ho nulla da rimpiangere ! Ora subirai con me il colpo dell'esplosione galattica !". In un esplosione di energia, i due cavalieri scompaiono. Mentre Shiryu e Hyoga si rendono conto del sacrificio di Kanon, l'armatura di Gemini raggiunge le altre alla Giudecca. Riunite, tutte le armature d'oro si scompongono per essere indossate e dal nulla ricompaiono i cavalieri d'oro defunti. Tutti, Acquarius Camus, Sagitter Aiolos, Capricorn Shura, Gemini Saga, Taurus Aldebaran, ed anche Cancer Deathmask e Pisces Aphrodite, sono lì con indosso le loro armature per combattere per l'ultima volta in nome dell'amore e la giustizia sulla terra. Aiolos incocca una freccia e prende di mira il muro. In quel momento, Libra ordina a Seiya e Shun di allontanarsi "Ora tutti noi cavalieri d'oro imprimeremo la nostra forza alla freccia di Aiolos. Sarà il primo e l'ultimo colpo delle forze riunite di tutti noi. Questa volta riusciremo a creare lo stesso potere del sole e distruggeremo il muro del pianto. Però…in quel momento anche noi scompariremo…" I due cavalieri devono allontanarsi per salvarsi dal contraccolpo, ma dopo potranno attraversare il muro poiché, pur non essendo divinità, hanno ricevuto il sangue di Atena. Raggiunto l'elisio, essi dovranno mettere fine una volta per tutte alla guerra distruggendo il vero corpo di Hades, che il Dio conserva sin dalle epoche mitologiche. Non volendolo ferire, egli rinasce in quello di qualcun altro come ha fatto con Shun. Obbedendo, Seiya e Shun si allontanano, lanciando un ultimo sguardo ai cavalieri d'oro "E in quel momento…ci è parso di vedere i dodici cavalieri d'oro sorridere…come se fossero nostri fratelli. Difatti siamo fratelli dai tempi dei tempi. Abbiamo continuato a lottare insieme…è giunto il momento di dire loro addio…Addio fratelli dal sangue nobile…addio cavalieri…d'oro…". Appena i due sono usciti, tutti i dodici cavalieri iniziano bruciano al massimo il loro cosmo ed urlano "In questo mondo oscuro…splenda un raggio di luce !" poi, carica delle loro energie, la freccia di Aiolos vola verso il muro. Seiya e Shun aspettano fuori la Giudecca, ma appare Minos, il quale li travolge ed apre la porta, solo per essere travolto dall'immensa esplosione.

Glossario: Non ci sono termini da spiegare in questo capitolo

Manga: Il capitolo è presente nel manga n°39 Granata e n° 26 Shot

La logica, questa sconosciuta: L'ultima volta che l'avevamo visto, Kanon era rimasto con Minos e Radamantis, quindi com'è riuscito a fuggire ? Sotto l'armatura, Kanon indossa i vestiti che aveva nel n°19, ma non ci sono tracce dello Scarlet Needle di Milo. Kanon non aveva mai indossato, né portato con se, l'elmo dei Gemelli, ma quando l'armatura si ricompone, il pezzo è presente. Apparentemente, l'armatura del Toro era andata in pezzi nel n°19. Quando le armature d'oro raggiungono la Giudecca, Doko e Shaka stanno sanguinando dalla fronte, ma dopo la resurrezione dei cavalieri d'oro, il sangue è scomparso. Parimenti, Shaka stava sanguinando alla fine del capitolo scorso, ma ora non più. Teoricamente, Minos non sa che Shun non è più Hades, ma ciononostante non esita a colpirlo.

Note: "E in quel momento…ci è parso di vedere i dodici cavalieri d'oro sorridere…come se fossero nostri fratelli. Difatti siamo fratelli dai tempi dei tempi. Abbiamo continuato a lottare insieme…è giunto il momento di dire loro addio…Addio fratelli dal sangue nobile…addio cavalieri…d'oro" Il sacrificio ultimo di Kanon e dei cavalieri d'oro, narrato in un capitolo splendido e commovente. A parte Arles, è la prima volta nella serie che vediamo morire personaggi che erano stati presenti per tanti numeri, ed è difficile restare impassibili di fronte al loro sorriso d'addio. Il gesto di Kanon, probabilmente ispirato a quello compiuto da Gemini nel 3° OAV, dice tutto su quanto questo personaggio sia cambiato rispetto alla saga di Poseidon, e mostra che le sue parole di pentimento nel n°19 erano sincere. Le parole di Doko sull'eclittica e le dodici costellazioni zodiacali sono sostanzialmente corrette. L'unica arma di Libra che Doko non usa è la Triple Rod (la lancia tripunte). Nella versione Granata, nel lanciare le armi contro il Muro del Pianto, i cavalieri d'oro dicono "Fiat Lux" ovvero "Sia luce". Si tratta di una citazione biblica in latino, riferita a quando, nella Genesi, Dio creò la luce separandola dalle tenebre. In seguito, le armi sembrano andare in pezzi contro il muro del pianto. A quanto pare, Shaina e gli altri cavalieri di bronzo sono al corrente della missione di Seiya e compagni. Come Marin ricorda, non è la prima volta che delle armature d'oro accorrono in aiuto dei cavalieri. Precedenti ci furono nei numeri 17 e 18, con le armature di Sagitter ed Acquarius in soccorso di Seiya ed Hyoga. Nell'edizione Granata, la casa del Capricorno viene erroneamente chiamata casa dello Scorpione. E' la seconda volta che le armature d'oro entrano in risonanza, la prima fu nel n°11, quando l'armatura del Sagittario comparve al Grande Tempio. A quanto pare, Kanon non può fermare il Greatest Caution senza armatura, segno che la regola "un colpo segreto è tale solo la prima volta", vale solo se si dispone di difese adeguate. Il fatto che anche Deathmask ed Aphrodite giungano alla Giudecca, conferma che nel n°19 anche loro stavano seguendo il piano di Saga e Sion. Flashback a parte, è in assoluto la prima volta che vediamo Aiolos in azione. A quanto pare, la sua freccia è capace di immagazzinare l'energia dei cosmi degli altri cavalieri, per poi farla esplodere. Le parole di Libra suggeriscono che già in passato i cavalieri d'oro di un'altra generazione abbiano unito i loro cosmi nella freccia del Sagittario. Questo potrebbe spiegare il motivo per cui questa corazza viene considerata la più forte tra le dodici. Il contraccolpo generato è però insostenibile per un essere umano, sebbene sembri non danneggiare le armature d'oro. Nell'imprimere energia alla freccia di Sagitter, i cavalieri d'oro assumono la posizione dei rispettivi colpi segreti, e sono disposti nell'ordine in cui le loro costellazioni ricevono il sole durante l'anno astrologico.

 

 

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