SAINT SEIYA N°18
LA DISTRUZIONE DELLA MAIN BREADWINNER!
(IL CROLLO DEL SOSTEGNO PRINCIPALE)
Personaggi Presenti: Seiya, Shiryu, Hyoga, Poseidone, Kiki, Kanon, Sorrento, Saori.
Data: 3 aprile 1987
Lunghezza: 57 pagine
Shiryu, impugnato lo scudo di Libra, si lancia contro il pilastro, ma, sotto lo sguardo sbalordito dei compagni, l'arma della Bilancia viene respinta, e con essa il cavaliere del Dragone. Incredibilmente, la colonna è intatta, mentre lo scudo d'oro è gravemente danneggiato. Hyoga prova allora con il Tonfar, ma neanche lui ha fortuna, e poco dopo anche Seiya fallisce con la Twin Rod. Non sapendo cosa fare, i tre amici iniziano a temere che non ci sia modo per abbattere la Main Breadwinner, ma decidono di unire le forze e tentare comunque anche con le tre armi restanti. Nessuno di loro però scorge un fremito provenire dal corpo di Poseidone. Nel frattempo, ai piedi di quel che resta della colonna del Nord Atlantico, Kanon si sta prendendo la sua rivincita su Ikki, incapace di contrastare la forza del suo avversario, in tutto e per tutto pari a Saga. Kanon è furioso perché il suo piano di conquista è ormai inattuabile, ma quando sta per dare il colpo di grazia all'avversario, viene fermato dalla musica del flauto di Sorrento. Il Generale non è interessato a salvare Ikki, ma ha deciso di vendicare tutti i compagni che sono caduti a causa delle ambizioni di Dragone del Mare e quindi vuole la vita di Kanon. Di fronte alla musica di Sorrento, anche Kanon sembra impotente, ma Ikki ferma il Generale perché Dragone del Mare è il solo a poter dire loro come imprigionare di nuovo Poseidone. Egli infatti è l'unico a sapere dove si trovi l'anfora di Atena, il contenitore dal quale Kanon stesso aveva liberato lo spirito del Dio dei mari anni prima. Al tempio di Poseidone, Seiya, Shiryu e Hyoga hanno scoperto a loro spese che nessuna delle armi di Libra è efficace contro la Main Breadwinner. Seiya però non è disposto a lasciarsi andare allo sconforto e chiede a Shiryu ed Hyoga di lanciarlo contro la colonna usando il Rozan ShoryuHa ed il Diamond Dust: in questo modo, il suo stesso corpo si muterà in un’arma ed abbattere la Main Breadwinner potrebbe diventare possibile. Dragone e Hyoga sono contrari a questo piano, convinti che l'amico sacrificherebbe la vita inutilmente, ma Seiya insiste, ricordando loro che, come appreso durante l’addestramento, tutte le cose del creato sono composte da atomi, e quindi è possibile distruggerle spezzando i legami che tengono uniti gli atomi. "Anche se quella Main Breadwinner è estremamente resistente, in fondo è una massa di atomi!" conclude, dicendosi certo di poterli spezzare colpendoli con il suo cosmo. I due Cavalieri allora accettano, ignari che, pochi metri più indietro, Poseidone sta riprendendo i sensi. Al regno del Nord Atlantico, Ikki tenta di convincere Kanon a svelargli il nascondiglio dell'anfora, e per farlo rivela al nemico che fu Atena a salvarlo, anni prima, quando rischiava di annegare nella prigione di roccia. Incredulo, Kanon decide comunque di dirgli il segreto: l'anfora è nel luogo più sicuro del regno degli abissi, la Main Breadwinner, e quindi nessuno potrà recuperarla. Scoperta la verità, Ikki si allontana, affermando che ormai non vale più la pena di combattere con lui. Stessa cosa dice Sorrento, che finalmente ha compreso anche perché Saori lo terrorizzava a quel punto. "Il terrore che ho provato quando ho visto per la prima volta Atena era in realtà l’amore immenso che ha in se!". Ora Sorrento sente di non poter più ignorare quell’enorme amore, spinta dal quale Saori non ha esitato a rischiare la vita e farsi imprigionare, anche perché la sua esistenza indica che c’è ancora speranza per la terra e l’umanità. Alla fine anche Sorrento decide quindi di allontanarsi, reputando Kanon qualcuno che non vale la pena di uccidere. Alla Main Breadwinner, Shiryu e Hyoga si stanno preparando a lanciare Seiya, ma il cosmo di Poseidone, nuovamente in piedi e pronto alla lotta, li ferma. I tre amici non sanno cosa fare, il Dio sembra ancora più potente di prima, ma all'improvviso Ikki compare alle sue spalle e lo trattiene. Il cavaliere dice agli amici di recuperare l'anfora di Atena all'interno della colonna. Liberi di agire, Shiryu e Hyoga lanciano rispettivamente lo ShoryuHa ed il Diamond Dust, che si uniscono per avvolgere Seiya. L'eroe vola a tutta velocità verso la colonna, ma Poseidone si libera della morsa di Ikki e lo atterra, per poi travolgere con il tridente anche Shiryu e Hyoga. Il prossimo obiettivo è Seiya, ma tale è la sua forza che stavolta il tridente non ha alcun effetto. Veloce come una meteora, Seiya si scontra contro la colonna e riesce a penetrare al suo interno. Poseidone pensa che una cosa del genere è impossibile, prima di ricordare che in effetti c’è una sola spiegazione: "un’arma terribile che Dio ha dato agli uomini", la capacità di compiere miracoli. Attimi dopo, profonde crepe si allargano dal punto dell'impatto, e sotto gli occhi sconcertati di Poseidone, la Main Breadwinner crolla in pezzi. Privo di qualsiasi sostegno, il mare inizia ad invadere il regno sottomarino, e nello stesso momento, dalle macerie della colonna, esce Seiya, con in braccio Saori, svenuta ma viva. Con il suo sogno ormai in rovina, Poseidone, convinto che ora gli uomini inquineranno la terra e l’universo, è deciso a vendicarsi e Seiya. Secondo lui infatti tutto quel che gli uomini hanno è un dono divino per il quale però non sono più grati e di conseguenza non sono più meritevoli. Seiya è privo forze, ma in sua difesa accorre il cosmo di Atena. Saori infatti si frappone tra il Dio ed il cavaliere. La fanciulla e Seiya si ringraziano a vicenda, la prima per averla salvata, il secondo per tutto il sostegno che ha dato loro. Saori poi si prepara ad affrontare Poseidone nella battaglia finale, mostrando di avere in mano l'anfora sacra.
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Manga: Il capitolo è presente nel manga n° 18 Shot e n° 27 Granata.
La logica, uesta sconosciuta: Ancora una volta i dettagli del piano di Kanon non sono chiari: dice che col risveglio di Poseidone la terra sarà perduta, e così i suoi disegni di conquista, ma la terra sembrava spacciata anche quando il Dio non si era risvegliato del tutto, quindi, sotto questo punto di vista, per lui non dovrebbe cambiare nulla. Come aveva fatto Kanon a non accorgersi che Sorrento era ancora lì visto che il Generale non sembra certo provare a nascondersi? Ikki raggiunge la Main Breadwinner in pochissimi secondi pur trovandosi nel lontano Nord Atlantico. Magari servirebbe a poco, ma prima di farsi lanciare Seiya potrebbe rimettersi l’elmo della sua armatura d’oro. Vista la breve distanza, Pegasus dovrebbe riuscire a raggiungere la colonna prima ancora che Poseidone si liberi di Phoenix. Persino Shiryu, che non dovrebbe sapere nulla del ritorno di Ikki, non è sorpreso quando quest’ultimo compare a fermare Poseidone. In alcuni momenti, Poseidone parla facendo riferimento ad un Dio superiore nonostante sia egli stesso una divinità. Quando Seiya trasporta Saori non c'è traccia dell'anfora sacra, che tra l'altro non avevamo mai visto prima nella colonna, finché improvvisamente non compare nelle mani di Isabel.
Note: "Seiya, ti ringrazio per avermi salvato…". 7.5. Un bel capitolo, in linea con i precedenti e degno prologo alla conclusione della serie di Poseidone. Il modo in cui Pegasus abbatte la Colonna Portante è sicuramente anticonvenzionale ed estremo, ma anche adatto alla personalità del personaggio ed al suo spirito incrollabile, nonché in linea con i principi introdotti sin dal primo capitolo del primo numero. Spiace però per la totale uscita di scena di Shun, che non compare per niente nel capitolo, proprio come Shaina, anche se la loro assenza viene in qualche modo bilanciata da un monologo molto bello di Sorrento. A proposito di monologhi, interessante quello di Poseidone, che svela apertamente le ragioni che lo hanno spinto a dichiarare guerra all’umanità. Kanon ha nascosto l’anfora di Atena nella quasi indistruttibile Main Breadwinner, forse perché distruggerlo era impossibile e sbarazzarsene in altro modo troppo rischioso. Sorrento, dopo aver aiutato Ikki due capitoli fa, lo appoggia di nuovo per vendicarsi del compagno, le cui azioni hanno portato alla morte quasi tutti i membri della corte di Poseidone. A tal proposito, curiosamente, è dal numero 14 che non vediamo i soldati semplici del Dio, che sembrano essere completamente scomparsi nonostante fossero centinaia e centinaia. Il discorso sugli atomi ritorna di tanto in tanto nella serie, ma fu originariamente pronunciato da Marin in una lezione a Seiya, vista in un flashback del primo numero. Il terrore di Sorrento nei confronti di Atena era invece stato accennato nel numero 14, e poi di nuovo nel 17, prima di trovare finalmente spiegazione e rivelare, forse, anche le ragioni delle ultime azioni del Generale. All'epoca della prima pubblicazione su Weekly Shonen Jump, questo capitolo fu diviso in tre parti, intitolate "L’ultima arma!", "Frantumare gli atomi!!" e "Crolla! La Main Breadwinner!".