SAINT SEIYA N°16

COLPIRE I CHAKRA!

(COLPISCI IL PUNTO VITALE!)

Personaggi Presenti: Shiryu, Krishna di Crisaore, Hyoga, Lymnades Kaysa.

Data: 3 aprile 1987

Lunghezza: 34 pagine

Nel vedere quel che resta della sua lancia volare via, Krishna è sbalordito, ed il suo stupore aumenta quando anche la sua Scale cade a terra in pezzi, tagliata in due dal filo di Excalibur. Shiryu gli chiede di arrendersi visto che ormai ha perso la lancia che era la sua arma principale, ed in effetti il Generale si siede a gambe incrociate. Non si tratta però di una resa, anzi il suo cosmo inizia a bruciare più forte che mai, creando un muro che impedisce a Dragone di avanzare. Krishna spiega che ora farà sul serio, liberando l’energia Kundalini, quella che i Cavalieri chiamano cosmo. Tale è la sua forza che il solo muro d’aria impedisce a Shiryu di attaccare la colonna dell’Oceano Indiano, e per di più un attimo dopo il guerriero inizia a levitare. Krishna spiega che il mondo si trova in un’era oscura, l’era di Kalì, perché gli uomini hanno dimenticato l’amore, e quindi è necessario cancellare la razza umana per poter creare un mondo migliore, proprio come intende fare Poseidone. Shiryu però ribatte dicendo che tali affermazioni sono puro egoismo perché al mondo esistono anche moltissimi innocenti puri di cuore, e subito dopo sferra contro Krishna il Rozan RyuhiSho. Tale tecnica si rivela totalmente inefficace, ed il ragazzo viene sbattuto a terra, incapace di spezzare il muro che circonda Krishna. Quest’ultimo decide di spiegargli la verità: per sfondare il muro è necessario colpire i suoi Chakra, ovvero sette punti vitali dai quali si sprigiona l’energia Kundalini, quelli che lui chiamerebbe Seimeiten. Distruggendoli, il Generale morirebbe, e con lui scomparirebbe il muro d’aria, ma trovarli e colpirli non è impresa facile, ed infatti Krishna ha ancora un’arma nel suo arco: il colpo segreto Maha Roshini, con cui travolge l’avversario con un’onda di luce. In quel momento però sulla schiena di Shiryu compare un drago, a dimostrare che il suo cosmo sta bruciando al massimo livello permettendogli di usare il suo colpo più potente, il Rozan ShoryuHa. Ma, con enorme stupore del ragazzo, nemmeno questo colpo segreto, la cui forza è tale da invertire il corso d’acqua di una cascata, serve a nulla. L’unico modo per vincere è colpire i Chakra, ma dal momento che Krishna non è un Cavaliere e non ha una costellazione guida, Shiryu non ha idea di come individuare la loro posizione. A complicare le cose, il Cavaliere si accorge che la vista si sta appannando: la luce del Maha Roshini è troppo sfolgorante per poter essere sostenuta e presto diventerà cieco. Krishna sa che un uomo come lui non accetterebbe di continuare a vivere dopo una sconfitta, così sferra ancora il Maha Roshini per finirlo in maniera onorevole, ma nello stesso momento Shiryu invoca Atena affinchè, per un istante almeno, gli permetta di vedere i Chakra del nemico. La Dea lo ascolta ed il Cavaliere scorge i sette punti vitali, allineati lungo il corpo di Krishna. Rischiando il tutto per tutto sferra così Excalibur appena prima di essere travolto, ed il suo colpo va a segno. Con la distruzione dei Chakra, Krishna crolla a terra privo di vita, ma anche Shiryu sviene per la fatica prima di riuscire a distruggere la colonna dell’Oceano Indiano. Intanto, nel regno dell’Antartico, Hyoga dopo aver vagato a lungo trova finalmente il suo obiettivo, ma anche un uomo che credeva non avrebbe mai più rivisto.

Glossario: Rozan RyuhiSho: Volo del Drago del Monte Ro / Colpo del Drago Volante.

Manga: Il capitolo è presente nel manga n° 16 Shot e n° 23 Granata.

La logica, questa sconosciuta: Il pettorale di Krishna è tagliato anche dietro la schiena, ma per far questo in un colpo solo Excalibur dovrebbe aver attraversato il suo corpo, uccidendolo. Visto che la posizione dei Chakra è la stessa per tutti, Shiryu, che in passato ha mostrato di avere una buona cultura sul mondo orientale, dovrebbe conoscerla sin da subito. Nel distruggere i Chakra, Shiryu dovrebbe tagliare anche la cintura e gli schinieri di Krishna, nonchè mozzargli le caviglie.

Note: "Mostrami anche solo per un momento i suoi Chakra!". 6.5. Un capitolo carino per l’idea originale dei Chakra e dei legami di Krishna all’induismo, che lo rendono un po’ la controparte di Shaka tra i Generali degli Abissi, ma penalizzato dalla cecità di Sirio, che sostanzialmente non serve alla storia nè è portata avanti in modo da approfondire il personaggio, il cui senso di sacrificio era già ben noto. Interessante comunque la filosofia di Krishna, uno dei pochi Generali a spiegare il perché delle sue azioni, seppur nel minimo spazio di mezza pagina. A quanto pare, il cosmo pur essendo universale come concetto varia nome da cultura a cultura, ed i Cavalieri indiani lo chiamano Kundalini, termine che esiste realmente e che è di uso comune ad esempio in yoga per indicare l’energia corporea. L’idea che il cosmo abbia nomi diversi è sensata ed apprezzabile, anche se purtroppo non sarà ripresa in futuro. La posa assunta da Krishna è tipica della meditazione induista e paragonabile a quella di Shaka, che invece lo era della meditazione buddhista. Per di più, entrambi i personaggi sono in grado di levitare, potere abbastanza raro nella serie tra coloro che non possiedono armature alate. Shiryu tira fuori un po’ dal nulla un nuovo colpo segreto, il Rozan RyuhiSho, che in seguito userà anche nella serie di Hades. Chiamato sempre Drago Nascente nell’anime italiano, è in realtà una variante dello ShoryuHa perché sferrato con un diretto anzichè un montante (anche se lo ShoryuHa stesso ha varie modalità di esecuzione) e significa Volo del Drago del Monte Ro. I Seimeiten, ovvero i punti vitali di un Cavaliere, sono un concetto introdotto nel lontano numero 4, quando Shiryu stesso ne spiegò l’esistenza a Shun per salvare la vita a Seiya. Allora fu spiegato che, sul corpo di un Cavaliere, sono disposti come le stelle della costellazione guida, rafforzando tra l’altro l’idea della predestinazione visto che è improbabile che cambino posto dopo l’investitura. Siccome i Generali degli Abissi non hanno costellazioni guida ma solo simboli generici, Shiryu fatica a trovare quelli del nemico. La posizione dei sette Chakra è quella in cui si dice siano realmente posizionati negli esseri umani: dall’alto abbiamo il Sahasrara, che corrisponde alla corona, ovvero l’aura che circonda la testa; l’Ajna, che corrisponde al terzo occhio al centro della fronte; il Vishuddha, che corrisponde alla gola; l’Anahata, al centro del torace, che corrisponde al cuore; il Manipura, corrispondente al plesso solare alla base dello sterno; il Swadhisthana, che corrisponde all’osso sacro; ed il Muladhara che corrisponde alla cosiddetta "radice". Il simbolo del Muladhara tra l’altro è presente sulla lancia di Krishna, come fregio tra l’asta e la lama e, dal momento che i Chakra si contano dal basso verso l’alto, è il primo. Questa è l’ultima volta in cui vediamo il tatuaggio del dragone, che, dopo essere stato introdotto nel numero 2 e mostrato diverse volte, non sarà evidenziato mai più nè nella serie di Poseidone nè in quella successiva di Hades. Come le colonne del Pacifico, anche quella dell’Oceano Indiano ha il nome indicato su un fregio alla base, in questo caso cone le lettere "In". All'epoca della prima pubblicazione su Weekly Shonen Jump, questo capitolo fu diviso in due parti intitolate "Lancia il Drago Nascente!!" e "Colpisci i punti vitali!!".