SAINT SEIYA N°11
NONOSTANTE SIA MORTO CONTINUA AD AVANZARE
(OLTRE LA MORTE)
Personaggi Presenti: Seiya, Shiryu, Shun, Hyoga, Milo, Saori, Tatsumi, Jabu, Ban, Nachi, Ichi, Geky, Mu, Aldebaran, Grande Sacerdote, Aioria, Capricorn, Camus, Pisces.
Data: 24 Ottobre 1986 circa.
Lunghezza: 36 pagine
La forza del colpo di Hyoga fa volare via il diadema a Milo, ma niente di più. Il corpo del Cigno infatti non solo è paralizzato per le 14 punture subite, ma inizia a sanguinare copiosamente. In procinto di perdere i sensi, il ragazzo tenta di colpire ancora il nemico, solo per venire atterrato nuovamente. Lo Scorpione però lo invita a cercare di capire le ragioni del gesto di Camus alla settima casa "Camus era venuto fino al palazzo della Bilancia apposta per rinchiuderti in una bara di ghiaccio, proprio perchè non voleva che tu morissi! Con il suo gesto ti ha fatto cadere in coma, ma l'ha fatto ugualmente sperando che un giorno, dopo lungo tempo, ti saresti comunque risvegliato. Grazie all'affetto che prova per te, ha cercato di allontanarti da questa battaglia…". Tali parole commuovono Hyoga, spingendolo a ricordare il primo incontro con il maestro, in Siberia. Allora l'uomo, nel sentire che il bambino voleva diventare Cavaliere solo per poter rivedere sua madre, gli disse che tale ragione non era abbastanza e sarebbe di certo morto. La sua prima lezione fu di cercare di diventare come un muro di ghiaccio che resiste al sole senza sciogliersi, mantenendo la calma in ogni circostanza. Per rispetto a Camus, Milo decide di risparmiare la vita di Hyoga e si volta, ma il Cavaliere del Cigno rifiuta, determinato a non abbandonare i suoi amici mentre rischiano la vita "Per me conta soltanto vivere in quest'epoca! Una delle mie gioie più grandi è continuare ad andare avanti insieme ai miei compagni, mantenendo l'ardore del sangue in qualsiasi situazione! Una volta maledicevo Dio per la mia nascita sfortunata! Ma ora lo ringrazio per avermi fatto nascere in quest'epoca come loro fratello!". Milo è colpito da questo discorso, e per la prima volta accetta di considerare Hyoga come un vero uomo, riconoscendo il suo onore di Cavaliere. Decide quindi di combattere senza trattenersi, ed informa telepaticamente Camus, il quale in cuor suo lo ringrazia per il rispetto che mostra al suo discepolo. Hyoga e Milo sferrano l'ultimo colpo, il Diamond Dust contro Antares. Trafitto dalla puntura, il Cigno crolla, ma anche il corpo di Scorpio è congelato sull'armatura d'oro. Alla prima casa, Tatsumi è inquieto perchè Geki, che era stato inviato a prendere qualcosa nell'aereo, non ha ancora fatto ritorno. Nel sentire di cosa si tratta, Jabu è sbalordito. Milo intanto nota con orrore che Hyoga aveva colpito tutti i suoi punti deboli, i Seimeiten, corrispondenti alle stelle della costellazione. Se non fosse stato per l'armatura d'oro, egli sarebbe morto, forse persino prima del suo avversario, che aveva saputo innalzare il proprio cosmo fino ad un livello superiore ai Cavalieri d'Oro. In quel momento, Hyoga, pur essendo praticamente morto, si muove di nuovo e inizia a strisciare verso l'uscita. Milo si chiede che fare, specie nel caso in cui le parole dei Cavalieri fossero veritiere e Saori fosse davvero l'incarnazione di Atena. Decide così di salvare Hyoga e colpisce i suoi Shinooten, fermando l'emorragia e lasciandolo andare. Alla prima casa, l'oggetto recuperato da Geky è l'armatura del Sagittario, che Saori aveva portato con se non per usare in battaglia ma per restituirla al legittimo proprietario. Uscendo dallo scrigno, la corazza scompare in cielo, e nello stesso momento tutte le armature d'oro entrano in risonanza. Per la prima volta dopo tanti anni, le vesti dorate sono riunite nello stesso posto. Tutti i Cavalieri d'Oro avvertono quest'eufonia, e persino il Sacerdote è preoccupato. Shiryu e Seiya intanto arrivano alla nona casa, sopra la quale per un attimo scorgono quella che sembra una stella cadente. Credono di poterla superare senza problemi, ma all'interno sono sbalorditi nel trovare l'armatura d'oro, la cui freccia è scoccata contro il cuore di Seiya.
Glossario: /
Manga: Il capitolo è presente nel manga n° 11 Shot e n° 16 Granata.
La logica, questa sconosciuta: Milo colpisce lo Shinooten sopra l'armatura, mentre dovrebbe conficcare il dito nel corpo di Hyoga per fermare davvero l'emorragia. Alla partenza per la Grecia, nè Saori nè Tatsumi sapevano delle Dodici Case, quindi non è chiaro a chi volessero restituire l'armatura del Sagittario. Inoltre, perchè Saori aveva lasciato anche il proprio scettro nell'aereo?
Note: "Ciò che resta della tua vita, che corrisponde a qualche minuto, lo vuoi usare per continuare ad avanzare?" Un bel capitolo, specie dal punto di vista di dialoghi e motivazioni, che spiega finalmente gli eventi avvenuti alla settima casa nel numero 9. Non è un caso che sia proprio Scorpio a rivelare la verità ad Hyoga, visto che in origine sarebbe dovuto essere lui il maestro del ragazzo, come visto nelle note degli scorsi capitoli. La sintonia tra Milo e Camus in questo episodio inoltre indica per la prima e unica volta nel manga classico l'amicizia che esiste tra loro. A lungo considerata più un'impressione dei fans che un dato di fatto, essa sarà poi citata di nuovo nell'anime della serie di Hades, e più esplicitamente in Episode G. Vediamo il primo incontro tra Hyoga e Camus, nel quale il bambino rivela il desiderio di diventare abbastanza forte da spaccare il ghiaccio e rivedere sua madre. Nonostante il parere contrario del maestro, alla fine come sappiamo riesce nel suo intento, seppur a un prezzo che sarà rivelato nella serie di Nettuno. Seimeiten e Shinooten erano già stati citati in passato, nel numero 4. Black Dragon aveva infatti colpito lo Shinooten (allora chiamato Shin Oh Ten) di Shiryu per fermare la sua emorragia, e poco dopo Shiryu stesso aveva colpito i Seimeiten di Seiya per curarlo dai colpi di Black Pegasus. Unico tra i Cavalieri d'Oro fedeli al Santuario, Milo aveva già mostrato delle perplessità sul Sacerdote nel numero 7, alla sua prima apparizione. A quanto pare, Saori aveva portato con se nell'aereo l'armatura di Sagitter ad insaputa di Seiya e gli altri, forse nascondendola nella stiva. La sua presenza al Santuario fa si che tutte le dodici armature d'oro siano riunite, un evento raro in seguito al quale le corazze entrano in eufonia, risuonando contemporaneamente per qualche secondo. In questa scena, vediamo per la prima volta Capricorn e Pisces, anche se con i volti oscurati. Il Cavaliere della decima casa è praticamente uguale a quello che comparirà tra qualche capitolo, mentre il custode della dodicesima sembra più scolpito e non ha ancora il neo sul viso. All'epoca della prima pubblicazione su Weekly Shonen Jump, questo capitolo fu diviso in due parti, intitolate "La volontà del maestro" e "Il gran finale".