SAINT SEIYA N°10
LO SCORPIONE CONTRO IL CIGNO
(CRYSTAL CONTRO LO SCORPIONE)
Personaggi Presenti: Seiya, Shiryu, Shun, Hyoga, Milo, Saori, Tatsumi, Jabu, Ban, Nachi, Ichi, Geky, soldati.
Data: 24 Ottobre 1986 circa.
Lunghezza: 40 pagine
Seiya e Shiryu sono felici di rivedere Hyoga sano e salvo, ma Milo non riesce a capire come possa essere sopravvissuto allo scontro con Camus. Il Cigno spiega che è vivo grazie a Shun, che gli ha dato la propria vita "Pensavo che le mie lacrime si fossero esaurite… ma Shun ha donato la sua calda vita al mio corpo congelato…" afferma in lacrime, prima di esclamare che Andromeda non è ancora morto e, se necessario, lo porterà in spalla fino al Sacerdote. Nel sentire queste parole, Milo dice che l'idea di arrivare dal Sacerdote è solo un sogno e lancia le sue onde paralizzanti con la tecnica Restriction. Esse però non hanno effetto su Hyoga, che risponde "Non crederai che il significato della parola sogno sia sinonimo di impossibile, vero? Pensare che sia impossibile realizzare un sogno è il pensiero di un vecchio che ha smesso di avere speranze nella sua vita. Per noi i sogni non sono cose che non si possono realizzare! Qualsiasi sogno, se ci si crede e ci si impegna a realizzarlo, diventa realtà!" afferma con decisione, lanciando degli anelli congelanti contro Milo. Si tratta del Koliso, grazie al quale lo Scorpione è temporaneamente bloccato. Hyoga ne approfitta per affidare Shun a Shiryu e Hyoga e dir loro di proseguire, promettendo che li raggiungerà dopo aver sconfitto il nemico. Seiya esita, anche quando Hyoga gli dice senza mezzi termini che in quelle condizioni sono solo un peso per lui, ma Shiryu acconsente, facendogli però promettere di raggiungerli. Intanto, ai piedi della prima casa, Tatsumi, sempre più preoccupato, è tentato di provare ad estrarre lui la freccia. In quel momento sopraggiunge un gruppo di soldati semplici, decisi ad uccidere i due senza aspettare lo scoccare delle dodici ore. Usando la sua spada di bambù, Tatsumi ne mette fuori gioco alcuni, ma poi viene sopraffatto e immobilizzato. A salvare Saori però giungono difensori inaspettati: Jabu dell'Unicorno, Ichi dell'Idra, Nachi del Lupo, Geky dell'Orsa e Ban del Leone Minore, che si sbarazzano facilmente dei nemici con i loro colpi segreti. I cinque spiegano che, dopo l'umiliazione delle Galaxian Wars, erano tornati dai rispettivi maestri per perfezionarsi, anche se ciò ha significato far ritorno in luoghi paragonabili all'inferno. Pur in colpa per non aver potuto aiutare Seiya e gli altri, promettono che ora proteggeranno Saori fino al loro ritorno. Intanto, Milo si libera dal Koliso, che però è servito per dare a Shiryu e Seiya il tempo di allontanarsi. Deciso ad affrontare il Cigno, Scorpio tenta di nuovo Restriction, solo per scoprire che essa è bloccata dal Koliso stesso, disposto come una barriera attorno a Hyoga. Comprendendo quindi di dover darsi da fare, il Cavaliere d'Oro sfodera la Scarlet Needle, contrapponendola alla Diamond Dust del nemico. Per un attimo, sembra subire gli effetti congelanti, ma la patina di gelo cade subito in pezzi, mentre Hyoga ha subito la puntura dello Scorpione ed ora urla di dolore. Milo continua a colpire il nemico con gli impulsi scarlatti, spiegando che essi sono al massimo quindici, come le stelle di Scorpio, ed uccidono il nemico lentamente, tra mille sofferenze. Non basta infatti una sola puntura a privare della vita, ma il numero esatto dipende dalla resistenza della vittima, al quale è posto l'atroce dilemma "resa, o morte?". Pur sconvolto da un dolore sempre più intenso, Hyoga continua a lanciare il Diamond Dust, subendo fino a quattordici punture e ricevendo i complimenti di Milo. La quindicesima puntura però non è come le altre, porta il nome di Antares, la stella guida di Scorpio, ed è indubbiamente mortale. Sofferente, Hyoga avverte comunque il nemico che non è in condizione di sferrare Antares: guardando a terra, Milo è sbalordito nello scoprire che le numerose Diamond Dust gli hanno congelato le gambe, immobilizzandolo. Hyoga può quindi sferrare il suo colpo più potente, e travolge il Cavaliere d'Oro con il Kholodnyi Smerch.
Glossario: /
Manga: Il capitolo è presente nel manga n° 10 Shot e n° 15 Granata.
La logica, questa sconosciuta: Tutte le armature di bronzo minori erano state distrutte, ma solo quella dell'Unicorno adesso ha un pezzo in più. Come hanno fatto Jabu e gli altri a trovare il Santuario e ad entrarvi nonostante le difese? Sembra impossibile che il Koliso blocchi Milo anche solo per pochi secondi.
Note: "Shun ha donato la sua calda vita al mio corpo congelato " Un capitolo carino, forse un pò affrettato nella fase di combattimento ma con dialoghi interessanti e l'apprezzabile ritorno dei cosiddetti Cavalieri di Bronzo "minori", assenti dal primo capitolo del numero 3. Ora scopriamo che, in seguito alle sconfitte, subite per mano di Seiya (Geki), Hyoga (Ichi), Shun (Jabu), Ikki (Nachi e ancora Jabu) e Jabu stesso (Ban), erano tornati dai rispettivi maestri per addestrarsi ulteriormente. L'identità di tali maestri non viene però svelata, nè lo sarà mai nel corso della serie. Nel frattempo, i cinque hanno anche riparato le loro armature, forse grazie alla permanenza prolungata nello scrigno. In particolare, quella di Jabu ha degli schinieri che prima non aveva, e le cui origini non sono chiare: una recente intervista a Kurumada spiega che la corazza si è evoluta da sola, ma un evento del genere non viene mai visto nella serie se non catalizzato da qualcosa di speciale come il sangue divino. Nonostante il nuovo addestramento, i cinque temono di essere ancora inadatti e non provano nemmeno a salire le Dodici Case, preferendo restare insieme a Saori e Tatsumi. Evidentemente, i cinque erano rimasti in contatto con la Fondazione Grado, e infatti sanno già che Saori è Atena. In battaglia, Ban dice "finalmente, questa è la prima battuta che dico" quando lancia il Lionet Bomber. È un piccolo inside joke di Kurumada perchè in effetti il personaggio non aveva mai parlato finora, essendo stato sconfitto nella prima tavola del capitolo in cui esordisce. Milo sapeva della sconfitta di Hyoga per mano di Camus, primo indizio dell'amicizia tra i due che, pur restando velata nel manga, sarà leggermente approfondita nell'anime di Hades ed in Episode G. La tecnica con cui Milo aveva paralizzato Seiya e Shiryu si chiama Restriction, e Hyoga la neutralizza con il Koliso, visto molto tempo fa nel duello contro Black Swan e poi abbandonato perchè inutile contro nemici forti. Il colpo principale dello Scorpione però è lo Scarlet Needle, composto da 15 punture velenose e dolorosissime, disposte sul corpo in modo da centrare i gangli nervosi e riprodurre la posizione delle stelle della costellazione. Milo dice che nessuno ha mai ricevuto tutti i colpi o l'ha costretto a sfoderare Antares, ma la cosa viene in seguito contraddetta nello spin-off Episode G, in cui lo vediamo combattere contro Ettore ed il Titano Iperione. Scopriamo inoltre che Tatsumi è Terzo Dan di kendo, ovvero la tecnica di spada giapponese. Il Terzo Dan è un grado intermedio corrispondente più o meno al nono livello. I primi sei, dal basso, si chiamano Kyu, poi si passa al primo Dan e man mano fino al decimo (o, più realisticamente, fino all'ottavo). All'epoca della prima pubblicazione su Weekly Shonen Jump, questo capitolo fu diviso in due parti, intitolate "Amico… ah, amico…" e "Il Cigno contro lo Scorpione!".