SAINT SEIYA N°10
SHAKA, L'UOMO PIU' VICINO A DIO
(SHAKA, L'UOMO PIU' VICINO A DIO)
Personaggi Presenti: Seiya, Shiryu, Shun, Ikki, Shaka, Aioria, Cassios.
Data: 24 Ottobre 1986 circa.
Lunghezza: 88 pagine
Shiryu e Shun raggiungono Seiya e Aioria alla quinta casa, e tutti contemplano il cadavere di Cassios, pensando alla profondità del suo sacrificio. Aioria ne copre il corpo con il suo mantello e poi medica la gamba fratturata di Pegasus, in modo da permettergli di muoversi più agevolmente. Il Cavaliere di Leo riconosce la forza degli avversari, che hanno saputo far tesoro degli insegnamenti di Mu sul settimo senso, ma li avverte anche dell'immensa potenza di Shaka della Vergine, l'uomo più vicino a Dio. Prima di lasciarli andare, consiglia loro "Evitate che lui apra i suoi occhi! Quando apre i suoi occhi, tutti quelli che si trovano davanti a lui muoiono inesorabilmente". Poco più tardi, i tre sono alla sesta casa, ma Seiya viene immediatamente atterrato da Shaka, il quale paragona gli invasori a demoni che si avventano sui defunti. Preoccupati di vincere prima che il nemico possa aprire gli occhi, i Cavalieri attaccano senza sosta. Lo ShoryuHa di Shiryu però viene fermato con il solo palmo della mano ed il ragazzo rischia che il suo pugno sia disintegrato prima di essere lanciato via. Le catene di Andromeda invece si fermano a mezz'aria, bloccate dal Khan del Cavaliere d'Oro, e poi avvolgono attorno a Shun stesso, rischiando di stritolarlo. Dopo aver giocato un pò con loro tre, Shaka accumula il cosmo nelle mani, invocando l'Om, e poi sferra il Tenma Kofuku, travolgendoli senza alcuno sforzo. Reputandoli già morti, Virgo ipotizza che siano riusciti ad arrivare alla sesta casa solo perchè i Cavalieri d'Oro dei templi inferiori hanno tradito, ma poi si accorge che Shun è ancora vivo, seppur privo di sensi. Decide dunque di finirlo in quanto atto di pietà, l'unica virtù che sente mancargli rispetto a Dio. Improvvisamente però qualcosa ferisce la sua mano, facendola sanguinare: è una piuma della Fenice, preludio alla comparsa di Ikki, che, avvolto da un cosmo fiammeggiante, appare alla sesta casa. Il Cavaliere è deciso a vendicare i fratelli feriti, ma scopre con orrore di essere immerso in un lago di sangue ribollente, apparentemente creato dalle poche gocce cadute dalla mano di Shaka. L'unico modo per salvarsi, secondo Virgo è supplicarlo e adorarlo prostrandosi a terra. Ikki però non intende fare una cosa del genere e fa bruciare il proprio cosmo, il cui calore fa evaporare il sangue in pochi istanti. "Mi dispiace per te ma non credo nè negli Dei nè nel Buddha… l'unica cosa di cui mi fido è la mia stessa forza!" proclama con determinazione. Ascoltandolo, Shaka commenta che in effetti è maturato rispetto al loro primo incontro. Ikki all'inizio non capisce cosa intenda, ma poi la memoria inizia a riaffiorare, preceduta dall'immagine del momento in cui Shaka nacque, affermando che non vi sarà nessuno più prezioso di lui al mondo. Il Cavaliere d'Oro è colui che lo aveva annientato all'Isola Death Queen, risparmiandolo solo all'ultimo momento. A causa di questa rivelazione, il cosmo di Phoenix inizia ad indebolirsi per il terrore, esponendo il ragazzo al successivo colpo di Virgo, il Rikudo Rinne, con cui fa viaggiare la sua anima nei sei mondi dell'aldilà. Uno dopo l'altro, lo spirito di Ikki vede l'Inferno, ove si soffre per l'eternità; il Mondo degli Spiriti, dove si patisce la fame; il Mondo delle Bestie, dove vige la legge del più forte e ci si massacra a vicenda come animali; Shura, il Mondo della Guerra, dove si è destinati a combattere per sempre; il Mondo degli Uomini, che non appartiene nè al bene nè al male; ed infine il Mondo Celeste, ove si vive pieni di gioia, rischiando però di cadere in qualsiasi momento in uno degli altri cinque luoghi. Osservando il corpo immobile del nemico, Shaka si chiede in quale dei sei mondi sia caduto, ma improvvisamente Ikki si rialza e lo colpisce con il Genmaken, facendogli cadere l'elmo. Nei piani della Fenice, ora dovrebbe essere Shaka a cadere prigioniero delle illusioni, ma incredibilmente, voltandosi, Phoenix si rende conto di essere ancora sotto l'effetto del Rikudo Rinne. Vede infatti se stesso da bambino, intento a fuggire a piedi scalzi con in braccio il fagotto di Shun sulle rive del Sai "Dove i bambini morti pensano ai loro genitori, errano senza sosta e accumulano sassi!". In mano al piccolo Ikki, il fagotto di Shun diventa sempre più pesante, rendendo difficile il cammino, e per di più una voce lo tenta dicendogli di lasciarlo cadere, in modo da poter finalmente essere libero. Ikki rifiuta, fiducioso che proseguendo troverà la luce, ma il dolore è insostenibile. Un attimo dopo, il Cavaliere si risveglia, e intuisce che il cosmo di Virgo ha ribaltato il Genmaken. Shaka lo avverte che, nonostante i suoi sforzi, alla fine non ha fatto altro che continuare a soffrire senza mai riuscire a raggiungere la luce, poi, con un solo gesto, manda in pezzi l'armatura della Fenice. Annichilito, Ikki tenta la fuga per evitare il Rikudo Rinne, ed ha la sensazione di viaggiare attraverso distanze siderali. Quando arriva a destinazione però, si trova solo sul palmo della mano di Buddha, prova della differenza di capacità tra lui e il nemico. Comprendendo di non avere altra scelta, il guerriero ritrova il coraggio e decide di passare al contrattacco. Per un attimo, le fiamme di Shaka sembrano incenerirlo, ma poi il Cavaliere riemerge, nuovamente protetto dalla sua armatura, rigeneratasi proprio come la Fenice. Ikki lancia così l'Hoyoku Tensho per ben due volte, ma il suo potere sembra inutile contro Virgo, che non arretra minimamente. La situazione pare in equilibrio, e questo spinge Shaka a rivelare la sua vera forza. Attorno a lui compaiono immagini buddhiste, preludio alla tecnica definitiva della Vergine, il Tenbu Horin, che non consente nè attacco nè difesa. In un attimo, gli occhi di Virgo si aprono, mandando di nuovo in pezzi l'armatura della Fenice e paralizzando Ikki. Egli ha appena perso il senso del tatto, e quindi non può più contrattaccare, ed un attimo dopo viene privato anche dell'olfatto. Comprendendo la forza del nemico, gli chiede allora di fermarsi e porge una domanda "Nonostante tu abbia tutta questa potenza, perchè la usi per servire il Grande Sacerdote? Un uomo dotato di una capacità così vicina a quella di Dio dovrebbe rendersi conto della malvagità di quell'uomo… oppure anche tu sei malvagio e servi il Sacerdote conscio di quello che fa?". Sentendo queste parole, Shaka fissa il ragazzo con disprezzo, privandolo del gusto e della capacità di parlare, e poi della vista. Priva di spegnere anche l'udito però, decide di rispondere al quesito "Io combatto per la giustizia e non per il male. Ma la mutevolezza è la verità dell'universo! Non esistono nè il male perfetto nè il bene perfetto! Io posso intuire il vero carattere di chiunque… capisco se una persona è giusta o malvagia… infatti sull'Isola Death Queen ho intuito che tu non eri del tutto malvagio, per cui ti ho risparmiato la vita. Ma secondo me il Grande Sacerdote è dalla parte della giustizia!". Questa spiegazione lascia allibito Phoenix, cui un istante dopo Shaka toglie anche l'udito, rendendolo un corpo ancora in vita ma privo di qualsiasi capacità di azione. Il Cavaliere d'Oro prepara poi il colpo di grazia, ma all'ultimo istante la sua mano viene fermata dalla Catena di Andromeda: Shun ha ripreso i sensi e vuole proteggere il fratello. Per nulla impressionato, Shaka si prepara ad affrontarlo di nuovo, quando Ikki avanza di un passo, parlando al fratello attraverso il cosmo e chiedendogli di ritirare le catene, perchè sarà lui a sconfiggere Virgo. Pur preoccupato, Shun obbedisce, perchè nutre ancora fiducia nella forza di Ikki. Shaka non è dello stesso avviso e sferra il colpo di grazia contro Phoenix, ma esso viene fermato dall'apparizione di una barriera, sviluppata dal sesto senso che Ikki sa usare con maestria. Intuendo il rischio, decide quindi di usare di nuovo il Tenbu Horin e spegne anche la sua mente, facendolo crollare a terra. Disperato, Shun cerca di intervenire di nuovo, quando la voce spirituale del fratello lo ferma: il cosmo della Fenice sta brillando di nuovo, di una lucentezza accecante, perchè ha raggiunto il settimo senso. Shaka, per la prima volta allarmato, percepisce l'energia di Ikki superare persino la sua, ma prima di poter fare qualcosa Phoenix scompare, ricomparendo alle sue spalle. "Shaka, sei stato tu a insegnarmi come farlo. Ho capito il motivo per cui tenevi sempre gli occhi chiusi… lo facevi per aumentare il potere del tuo cosmo! Senza usare la vista, che è uno dei sei sensi umani, continuavi ad aumentare la forza del tuo cosmo… quindi, quando apri gli occhi, l'energia accumulata del tuo cosmo esplode in un attimo, e di conseguenza puoi lanciare un colpo straordinario come il Tenbu Horin" spiega, rivelando alla fine che lui stesso si è lasciato privare dei sei sensi, in modo da poter innalzare il proprio cosmo ad un livello superiore a quello del nemico. Pronto a tutto, Ikki stringe Shaka in una presa, preparandosi a far esplodere il suo cosmo e morire insieme al nemico. "Che senso ha una vittoria ottenuta sconfiggendo il tuo avversario al costo della propria vita?!" grida Shaka, senza però ottenere risposta. Dopo aver chiesto al fratello di combattere sempre con determinazione, Ikki esplode insieme a Virgo, al posto del quale resta solo l'armatura d'oro. In lacrime, Shun non può far altro che salutare l'amato fratello.
Glossario: Tenma Kofuku: Rassegnazione del Male (Abbandono dell'Oriente); Rikudo Rinne: Ruota dei Sei Mondi (Volta di Minosse); Tenbu Horin: Danza Celeste del Coperchio del Tesoro (Sacro Virgo).
Manga: Il capitolo è presente nel manga n° 10 Shot e n° 14 Granata.
La logica, questa sconosciuta: Aioria si limita a fasciare la gamba di Seiya, ma una semplice benda è inutile su una frattura. Tra l'altro, da dove la prende? Pare improbabile che ci sia un kit del pronto soccorso alla quinta casa. Seiya non dice nulla sul fatto che Shiryu ha ritrovato la vista. Perchè Aioria è così vago nel parlare di Virgo? E soprattutto, perchè lascia proseguire i ragazzi da soli? In precedenza infatti era parso ben determinato a sconfiggere personalmente il Sacerdote e avrebbe potuto almeno tenere impegnato Shaka. Non è chiaro come faccia Ikki a comparire direttamente alla sesta casa, anche perchè sarà in seguito spiegato che il teletrasporto è impossibile al Grande Tempio. Esattamente, cos'è il sangue che avvolge Phoenix? Shaka dice che non si tratta di un'illusione, ed in effetti evapora a contatto con il calore del cosmo di Ikki, ma la sua natura non viene comunque spiegata. Il senso del tatto non ha niente a che vedere con il movimento, ma solo con la percezione degli oggetti, proprio come il gusto non ha a che fare con i movimenti della lingua ma solo su alcuni sensori che si trovano su di essa. Quando Shaka esplode, si vede volare anche l'elmo, che però in quel momento era caduto a terra. Per tutto il combattimento, non si scorge traccia di Seiya, Shiryu e Shun al suolo.
Note: "Evitate che lui apra i suoi occhi!" Il capitolo più lungo finora, che avrebbe potuto benissimo essere diviso in almeno due parti, ma comunque avvincente e ricco di colpi di scena, in particolare nel finale con l'apparente morte di Ikki. In dieci numeri, è la prima volta che il Cavaliere della Fenice si trova in tale difficoltà contro un nemico, e proprio le sue reazioni ed espressioni rendono l'idea della forza di Shaka. Unico tra i Cavalieri d'Oro, Virgo ha avuto l'onore di essere pubblicato da solo sulla copertina del numero di Shonen Jump in cui fa la sua prima apparizione, ed è anche protagonista del capitolo speciale ambientato sull'Isola Death Queen. Quel capitolo, inserito poi retroattivamente nel numero 5, era infatti stato pubblicato in appendice al suo duello con Aioria del numero 8, in modo da rafforzare il legame tra Ikki e Shaka, e viene usato brevemente come sfondo alla pagina in cui Ikki ritrova la memoria. Aioria cura la gamba di Seiya ed avverte i Cavalieri della forza di Virgo, ma non li accompagna, presumibilmente per potersi occupare della sepoltura di Cassios. Queste pagine, sono parzialmente riprese nel numero 11 di Episode G, in particolare i complimenti del Leone al suo avversario e l'arrivo di Shiryu e Shun. Shaka ha cinque colpi segreti: il Khan, con cui crea una barriera difensiva o, in questo caso, prende il controllo della catena di Andromeda; l'Om, con cui accumula il suo cosmo; il Tenma Kofuku, che sembra una tecnica energetica; il Rikudo Rinne, con cui separa l'anima del nemico dal corpo e la fa cadere in uno dei mondi di Ade; il Tenbu Horin, con cui spegne i cinque sensi. È inoltre capace di levitare, creare illusioni reali, ribaltare le tecniche nemiche, lanciare onde di energia e dar fuoco al corpo degli avversari, ragion per cui in forza viene paragonato ad un Dio. Nella serie di Hades, la cosa viene leggermente approfondita, rivelando che ha passato l'infanzia dialogando con Buddha, di cui è considerato l'incarnazione. Anche se per ora non viene mostrato, alla sesta casa c'è un portone che conduce ad un enorme giardino con due alberi gemelli, sotto il quale il Cavaliere è intenzionato a morire. Nel capitolo, abbondano i termini in giapponese: oltre ai colpi di Shaka Tenma Kofuku (Rassegnazione del Male / Sottomissione dei Demoni, a seconda delle traduzioni), Rikudo Rinne (Ruota dei Sei Mondi / Sei Vie della Trasmigrazione) e Tenbu Horin (Danza Celeste del Coperchio del Tesoro / Sacri Anelli Celesti Danzanti), ci sono la frase Tenjo tenga yuiga dokuson (ovvero "non esiste nessun altro più prezioso di me al mondo"), che il Cavaliere disse alla nascita, indicando il cielo con un dito e la terra con un altro, e vari ideogrammi di unità di misura, che compaiono sullo sfondo quando Ikki cerca di fuggire. Tre in particolare vengono citati esplicitamente: Oku (100.000.000), Cho (1.000.000.000.000) e Kei (10.000.000.000.000.000). Abbondanti anche i riferimenti alla cultura orientale, specie buddhista: le rive del fiume Sai sono il luogo in cui i bambini morti accumulano le pietre, creando delle montagne che poi vengono distrutte dai demoni, obbligandoli a ricominciare. Il palmo della mano di Buddha fa invece riferimento alla leggenda dello scimmiotto SonGoku, protagonista di Viaggio in Occidente e fonte di ispirazione di numerosissimi anime, tra cui Dragonball e Sayuki). Durante un alterco con Buddha, SonGoku credette di aver volato per una distanza lontanissima, scoprendo però alla fine di aver solo camminato sul palmo della mano del venerabile. Simbolicamente, questa storia viene quindi usata per indicare come le capacità che a qualcuno possono sembrare sovrumane, siano misera cosa per altri, e che al mondo esiste sempre qualcuno di superiore. Il Tenbu Horin fa riferimento al "coperchio del tesoro", ovvero il coperchio del contenitore in cui sarebbero custodite le ossa di Buddha. Infine, il Jyuman Okudo, che dovrebbe indicare il Paradiso o comunque l'eternità. I sei mondi di Ade dovrebbero invece essere un riferimento al Buddhismo tibetano, secondo cui l'aldilà è composto da sei regni. Non è chiaro come ciò possa collimare con quanto visto alla quarta casa o con quanto vedremo nella serie di Hades, anche se è possibile che esista più di un inferno a seconda del culto che si segue, o che l'inferno di Ade sia in realtà il mondo omonimo citato ora da Shaka. Sempre a proposito della serie di Hades, come vedremo quella con Shaka è solo la prima delle due amnesie forzate cui è stato sottoposto Ikki. L'altra risale alla sua infanzia, quando Pandora cercò di sottrargli Shun neonato. Pur non avendo mai incontrato Deathmask, Ikki sembra far riferimento a lui quando chiede a Shaka se anche egli segua il Sacerdote consapevole della sua malvagità. La risposta del Cavaliere è parzialmente spiegata in Episode G, dove scopriamo che la maschera e l'elmo del Sacerdote rendono impossibile scrutarne i pensieri, il che potrebbe aver contribuito ad ingannare Shaka. L'idea che il cosmo si potenzi con la perdita dei sensi era stata accennata per la prima volta dal Vecchio Maestro nel numero 8, durante il primo scontro tra Shiryu e Deathmask. All'epoca della prima pubblicazione su Weekly Shonen Jump, questo capitolo fu diviso in ben cinque parti, intitolate "Shaka, l'uomo più vicino a Dio", "Il Rikudo Rinne", "Il limite delle migliaia…", "Il Tenbu Horin" e "L'esplosione di Ikki!!".