SAINT SEIYA SOUL OF GOLD - EPISODIO N°3
SCONTRO MORTALE! CAVALIERE D'ORO VS CAVALIERE D'ORO!
Disegnatori ?
Data: 1990.
Personaggi presenti: Aioria, Lyfia, Milo, Camus, Surt di Eikthyrnir, Sigmund di Grani, DeathMask, Aphrodite, Shaka, Saga, Mu, Aldebaran, Doko, Helena, soldati di Asgard, abitanti di Asgard.
Milo avanza nella tormenta, alla ricerca della fortezza dei Cavalieri di Asgard, quando si imbatte in Camus, che non solo rifiuta di accompagnarlo, ma congela improvvisamente il mantello che Scorpio indossa. Il Cavaliere di Asgard Surt di Eikthyrnir compare e afferma che ora Camus è un loro alleato, parole cui Milo rifiuta di credere nonostante quanto appena accaduto. Surt sferra un attacco fiammeggiante, cui Camus affianca la propria Diamond Dust, investendo Milo e facendolo precipitare giù per il dirupo fino al fiume sottostante. Il mattino dopo, il Cavaliere si sveglia in una grotta, dove è stato portato da Shaka, che lo ha trovato e salvato. Nessuno dei due sa cosa li abbia riportati in vita lì ad Asgard, ma i modi in cui intendono affrontare il problema è diametralmente opposto: Virgo, consapevole che la loro presenza lì è a vantaggio di qualcun altro, intende rimanere in attesa e non fare nulla per costringerlo a manifestarsi, mentre Scorpio sente di dover combattere, specie ora che Camus sembra aver tradito. Pur ferito, esce quindi dalla grotta alla ricerca del Cavaliere dell'Acquario. Camus intanto è in una fortezza insieme a Surt, che vorrebbe il cadavere di Milo come prova della sua effettiva scomparsa. Un altro Cavaliere di Asgard, Sigmund di Grani, accusa l'Acquario di aver deliberatamente risparmiato il compagno, e gli dice apertamente di non fidarsi di lui. Rimasto solo con Camus, Surt gli dice di non far caso a Sigmund, che odia i Cavalieri di Atena avendo perso il fratello minore Siegfried nell'ultimo conflitto tra le due fazioni. L'altro gli dice che in fondo la situazione di Surt è simile, visto che sua sorella perì a causa sua, ma l'Asgardiano dice di aver messo una pietra sopra quel vecchio incidente. Gli fa però notare che, concidenza o meno, nello scontro con Scorpio la Diamond Dust ha probabilmente annullato il suo attacco fiammeggiante, evitando ferite mortali a Milo. Camus assicura di non voler tradire la promessa che gli ha fatto, e proprio in quel momento un soldato arriva a informarli che Milo sta attaccando la fortezza. Deciso a provare la sua lealtà, Camus esce a combattere da solo, ignaro del sorrisetto sul viso di Surt. Sistemati alcuni soldati con lo Scarlet Needle, Scorpio è pronto ad avere la rivincita sull'amico di un tempo, ma prima gli chiede spiegazioni. Camus racconta di aver accidentalmente causato la morte della sorellina di Surt anni prima, durante il suo addestramento, quando provocò una valanga di cui lei rimase vittima, e ora vuole sdebitarsi dedicando questa nuova vita all'Asgardiano. Nonostante il rischio di una guerra dei mille giorni, i due iniziano a combattere, mostrandosi subito in perfetta parità sia come cosmi che fisicamente. Sotto lo sguardo attento di Surt, lanciano allora l'Aurora Execution e lo Scarlet Needle, ottenendo quello che all'apparenza sembrerebbe un nuovo pareggio. In realtà però le ferite subite la notte precedente iniziano a pesare su Milo, aggravate dalla presenza di Yggdrasil e testimoniate dalla comparsa del marchio degli Einherjar. Per di più, sopraggiunge Sigmund che vuole sbarazzarsi di Milo personalmente, ma alla fine il suo intervento si rivela non necessario perché su Scorpio scatta una trappola di fuoco preparata da Surt, che entra in scena e vuole per se il merito della vittoria. A Sigmund questi mezzucci non piacciono, ma non c'è tempo per parlare perché tra le fiamme, qualcuno avanza in soccorso di Milo: Saga di Gemini.
Intanto, Mu saluta Aioria e Lyfia, ritenendo più corretto avanzare separatamente. A suo dire, una forza misteriosa indebolisce i loro cosmi man mano che si avvicinano a Yggdrasil, all'interno del quale ritiene stia crescendo una forza malefica. È inoltre incuriosito dal racconto di Aioria circa la trasformazione della sua armatura d'oro nel combattimento con Frodi, e intende trovare una certa persona cui chiedere spiegazioni. Dopo aver raccomandato a Lyfia di tenere a freno Aioria, li saluta. Altrove, al mercato di una città, DeathMask si avvicina al banco di fiori tenuto dalla bella Helena, cui aveva già parlato nei giorni precedenti. I due parlano di come gli affari vadano bene, cosa che a detta di Helena è merito di Andreas che, risvegliando Yggdrasil, ha permesso la crescita in grandi quantità di frutti e ortaggi normalmente impensabili tra le nevi di Asgard. I due vengono raggiunti da Aphrodite, la cui bellezza fa subito colpo su Helena. Temendo che possa rivelare le loro vere identità in presenza dei soldati, DeathMask lo trascina via fino a un vicolo, dove i due fanno il punto della situazione. Fish ha sentito che Aioria è stato avvistato in un villaggio vicino, ed entrambi ritengono che la situazione presto prenderà una brutta piega. DeathMask gli chiede se intende combattere con Leo e gli altri, ma Aphrodite è evasivo e, prima di andar via, si limita a dire di non aver ancora deciso, visto che in fondo si trova bene in quella città. Più tardi, anche Aioria e Lyfia arrivano da quelle parti, ma la ragazza è preoccupata dall'improvviso benessere della città, ritenendola una cortina di fumo di Andreas per ingannare la popolazione. I due incontrano Helena, che inizialmente mette Lyfia in imbarazzo scambiandoli per una coppia. Aioria le chiede se abbia mai incontrato Andreas, e la ragazza - la cui salute sembra improvvisamente cagionevole per via della tosse - risponde positivamente, tessendo le lodi di quell'uomo che le è sembrato nobile e generoso. Le sue parole mettono in difficoltà Lyfia facendola allontanare, amareggiata dal modo in cui gli abitanti di Asgard credano che questa situazione rappresenti la realtà. In quel momento, lei e Aioria si imbattono in DeathMask, cacciato a calci da una casa d'azzardo per aver perso tutti i soldi alle scommesse, e tutti e tre vanno in una taverna. All'inizio Lyfia è spiazzata dai modi rozzi di DeathMask, che inizia subito a ubriacarsi, ma poi si scusa e gli chiede aiuto. Cancer però rifiuta totalmente sia di combattere per Asgard che di tornare al Santuario, affermando che questa nuova vita probabilmente è solo temporanea e quindi vuole passarla a divertirsi in quella città. Adirato, Aioria si alza minaccioso, ma DeathMask, seppur visibilmente preoccupato, gli ricorda che sono entrambi Cavalieri d'Oro e un loro duello farà certamente danni. Lyfia cerca di convincerli a fermarsi, ma un suo intervento non è necessario perché Aioria decide spontaneamente di lasciar perdere, ed esce insieme a lei. All'esterno, le dice di voler seguire il proprio cuore, esattamente come fa lei non fidandosi di Andreas, e l'invita a cercare una locanda per la notte. In quel momento però avverte lo scontro di cosmi di Camus e Milo, percepito anche da Mu, Doko, Aldebaran, Aphrodite e DeathMask stesso, secondo cui i Cavalieri d'Oro sono del tutto incapaci di collaborare e il Muro del Pianto è stato solo un miracolo.
La logica, questa sconosciuta: Milo e Camus camminano a lungo nella tormenta, ma sui mantelli non c'è traccia di neve. Il mantello di Milo aveva il cappuccio abbassato, ma si congela con il cappuccio sollevato. Scorpio cade nel crepaccio con l'armatura, ma si risveglia senza, in abiti civili e con lo scrigno, materializzatosi dal nulla. Inoltre, non c'è traccia degli scrigni di Cancer o Aphrodite, o degli elmi di Milo e Saga. Viene ripetuto più volte che da quando c'è Yggdrasil le temperature di Asgard stanno alzandosi e c'è miglior raccolto, ma in tutti gli episodi visti finora abbondano la neve e le tormente. Inoltre, i frutti visti al mercato sono tipici di stagioni diverse. Milo e Camus erano storicamente amici nella serie classica, ma ora non esitano ad affrontarsi all'ultimo sangue. È un po' forzato che DeathMask, Aphrodite e Aioria si incontrino tutti negli stessi punti della stessa città, o che Aioria e Lyfia parlino proprio con Helena. Tra l'altro, con che soldi DeathMask si paga le birre o le mele? Aioria e Lyfia fanno attenzione ai soldati, ma poi camminano con lo scrigno d'oro ben in vista. A Cancer è cresciuto il pizzetto in pochissimo tempo. In una scena (minuto 17), a Camus sono erroneamente disegnati i copribicipite. Tutta la storia di Surt e Camus è fin troppo conveniente.
Note: 5. Un episodio bruttarello nella parte dedicata a un DeathMask tratteggiato in maniera fin troppo grottesca, e migliore in quella di Milo e Camus - sempre coerente nella sua incoerenza - che però patiscono l'eccessiva rapidità degli eventi. Alla fine, la cosa migliore è Sigmund di Grani, e il fatto che si parli di qualcuno che rimane sulla scena per un paio di minuti scarsi la dice lunga circa l'episodio intero.
Facciamo conoscenza con altri due Cavalieri di Asgard, entrambi con con quelli che sembrano zaffiri di Odino incastonati nell'armatura. Il primo, Surt, prende il nome dal demone del fuoco che dovrebbe bruciare il mondo intero alla fine del Ragnarok, e non a caso ha un'armatura rossa e usa attacchi fiammeggianti. Il suo simbolo però è Eikthyrnir, un cervo che nel mito nordico vive sul tetto del palazzo del Valhalla dove si ciba di foglie di quercia, e dalle cui corna grondano tutti i fiumi del mondo. Scopriamo che lui e Camus si conoscono dall'infanzia, periodo in cui il futuro Cavaliere d'Oro causò una valanga che pare aver ucciso la sorellina del ragazzo, oltre a seppellirne l'intero villaggio. Ciò presuppone che Camus si sia allenato anche vicino Asgard, o che Surt sia russo, visto che il manga indica la Siberia come località di addestramento dell'Acquario. Da bambino, Camus indossava gli scaldacosce che poi saranno tipici dei suoi allievi (diretti o indiretti, a seconda delle continuity) Cristal e Abadir. Surt invece lega una ciocca di capelli con una specie di fermacapelli a perline che aveva sua sorella prima di morire. Il secondo Cavaliere di Asgard è Sigmund di Grani, cavallo mitologico di Sigfrido discendente da Sleipnir, il destriero di Odino. Nella serie classica, Sleipnir era il simbolo di Artax, e infatti l'armatura di Sigmund è molto simile, e a tratti persino speculare, a quella del defunto guerriero. Sorprendentemente, Sigmund è il fratello maggiore di Orion/Siegfried, che compare in un brevissimo flashback con la sua armatura storica, in compagnia di Ilda e contrapposto a Pegasus nella sua V2. In questo senso, la scelta del nome non è casuale, visto che nel mito tedesco Sigmund era il padre di Sigfrido. A quanto pare, odia i Cavalieri di Atena per la morte del fratello, cosa che mette in dubbio quanto in realtà sia informato su come andarono realmente le cose visto che Orion si sacrificò contro Syria, agendo in ultima istanza da alleato dei Cavalieri.
A causa di Yggdrasil, i raccolti di Asgard stanno producendo molti più frutti del solito, e c'è un mercato in cui si riconoscono mele, pere, fragole, ciliegie, meloni bianchi e rossi, pomodori, uva, pesche, pompelmi, ribes, pannocchie, aglio, carote, spezie, zucchine, patate e praticamente qualsiasi altra cosa esistente. Al di là di un po' di confusione da parte dei disegnatori, questo conferma che Asgard ha dei campi coltivati e vive anche di agricoltura, cosa già vagamente intuita nella serie classica, quando si intravedevano brevi periodi di sole. Scopriamo anche che la cittadella visitata all'epoca da Pegasus e compagni è solo la capitale del regno, composto da altre città e villaggi che fanno di Asgard qualcosa di più simile a un piccolo stato rispetto al Grande Tempio di Atena. In quest'ottica, è possibile che anche la fortezza del Valhalla vista nel secondo OAV della serie classica in realtà fosse parte di quest'Asgard, magari come cittadella di confine. Gli abitanti, lontani dalle atmosfere tragiche e oppressive dei flashback della vecchia serie, si comportano come persone abbastanza normali, anche se non c'è traccia di tecnologia e l'architettura rimane quella di un borgo antico o comunque di un centro storico. In una scena che ricorda le passeggiate di Arles tra la folla, Andreas ha visitato le varie città del regno, facendosi apprezzare per la sua gentilezza, anche se la strana tosse di cui soffre Helena fa pensare che Yggdrasil stia pian piano danneggiando anche gli abitanti del posto, come temuto da Lyfia. Cancer viene cacciato a calci da una specie di casinò o luogo di scommesse, riconoscibile per l'insegna con carte e monete d'oro. Sempre a proposito di Yggdrasil, Mu afferma che è in atto una qualche forza misteriosa che indebolisce i cosmi dei Cavalieri d'Oro man mano che si avvicinano all'albero, giustificando come mai sforzi più impegnativi li facciano crollare in ginocchio doloranti e facciano comparire i marchi da Einherjar. Questa situazione ricorda la barriera di Hades al castello, ma sembra manifestarsi più progressivamente.
Passando ai Cavalieri d'Oro, entrano in scena Milo, Camus, Shaka, DeathMask, Aphrodite e Saga, tutti con il look visto nel 1° episodio quando Aiolos si era messo in contatto con loro. Questo lascia come unici assenti Aiolos stesso e Shura, l'unico a non essere comparso ancora in alcuna forma a parte i flashback. Ioria accenna alla battaglia di Atena e Pegasus, che ormai va avanti da un pezzo visto che ad Asgard sono già trascorsi due o tre giorni interi, a giudicare dall'alternanza diurna e notturna. La cosa, in apparente contrasto con quanto intuibile dalla serie di Hades, è ancora priva di spiegazioni ufficiali, e obbliga a ipotizzare nell'Iperdimensione tra Inferno ed Elisio il tempo scorra molto più lentamente del normale. Le accoppiate Cancer/Fish e Scorpio/Aquarius non sono casuali: i primi due, oltre ad essere considerati dai fan come gli unici veri malvagi tra i Cavalieri d'Oro, erano a parte del segreto di Gemini nel manga, e attaccarono insieme la prima casa all'inizio della serie di Hades, rimediando una solenne figuraccia e venendo sconfitti per primi; Scorpio e Camus invece sono sempre stati indicati come amici, sin dagli eventi del 62° episodio, e le varie opere successive come l'Hades Sanctuary o Episode G hanno confermato la cosa, in seguito omaggiata anche da Lost Canvas e Omega. Proprio in Episode G nasce la rivalità tra DeathMask e Ioria, che invece nella serie classica non avevano praticamente mai interagito, ma stavolta il Cavaliere di Cancer ha palesemente paura del compagno, come evidente dalla mimica facciale. Questo comportamento, come il farsi cacciare a calci o lo scherzare in giro per la città, sono abbastanza strani per lui, ai limiti del fuori caratterizzazione, e ricordano un po' quanto fatto con Ichi/Aspides in Omega. Aphodite invece cita la sua celebre frase d'esordio nel manga classico, che lo definiva "il guerriero bellissimo che risplende tra la terra e il cielo".
Passando a Camus, il tradimento - vero o presunto che sia - è un sottile riferimento a quello di Cristal nel secondo OAV della serie classica, quando fu plagiato da Balder, mentre il flashback strizza l'occhio al "tragico destino del Cigno", ovvero la peculiarità di Cristal di causare disgrazie volute o casuali nella vita delle persone care. A lungo intesa solo come una battuta tra i fan, è invece un vero e proprio tratto della sua caratterizzazione, come confermato da alcuni addetti ai lavori della serie classica nelle interviste, e ora pare si sia deciso di riprendere la cosa con Camus. Nel lanciare il Sacro Acquarius, il Cavaliere lascia anche intendere di possedere lo zero assoluto, ovvero il totale dominio sulle energie fredde che nella serie classica gli mancava di pochissimo. In realtà la cosa è tutta da dimostrare visto che l'armatura di Scorpio non congela, ma d'altra parte già nella serie di Hades aveva coperto quelle di Mur e Virgo di una patina di ghiaccio, quindi il raggiungimento dello zero assoluto potrebbe risalire a quell'occasione. Battaglia dei mille giorni o One Thousand Wars è il termine usato per indicare lo scontro tra due Cavalieri d'Oro di pari forza, che in teoria potrebbe concludersi solo con la morte di entrambi o in una battaglia eterna. Seppur noto un po' a tutti, Surt incluso, in realtà è un termine che non ha mai trovato applicazione, visto che gli scontri si interrompono sempre prima o uno dei due si mostra superiore.